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con la "classifica" delle migliori cover è comunque è stata una bella pagina per ricordare Willy DeVille, mi sono rammentato pure di ringraziare l'anima pia (un posto anche per lui in paradiso) che ha reperito la copertina del singolo invece della foto del concerto di Willy di due anni fa che avevo inviato.
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@voodoomiles semmai è stato il contrario, la produzione di Chris D per il loro esordio ha stravolto il vero suono dei Gun Club che era senz'altro meno brutale di quello che si può sentire in "Fire of Love" e infatti Jeffrey si lamentava di essere definito come la versione punk di Robert Johnson mentre diceva che su Miami si sentivano i veri Gun Club. Come già detto in altre occasioni in questo disco c'è molto meno blues del primo, c'è il country di Mother of Heart, John Hardy, Carry Home e di Texas Serenade, il voodoo di Watermelon Man, le ballate arrabbiate di Carry Home, Bad Indian, Like Calling up Thunder, la stupenda Brothers &Sisters,ma il blues ce lo vedo poco. W la copertina verde!
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fratello debaseriano caravan ho controllato che sulla mia copertina di "Couldn't Stand the Weather" c'è scritto "Voodoo Chile" ma se sulla tua c'è scritto "Voodoo Child" allora faccio un passo indietro perchè da me fa caldo...
Oneida Rated O
13 ago 09
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Max Cady e i suoi tatuaggi sono nel mito....
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fratello debaseriano caravan non ti scalmanare, fa caldo ...c'è sempre tempo: manana por la manana
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per me la più bella cover forse è quella fatta dai Blue Cheer di "Summertime Blues" (Eddie Cochran) 1967/68 credo, metallo rovente quando non si sapeva ancora cosa era il metal
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ehilà quanti bei commenti per il vecchio pirata, non me li aspettavo anche se ho usato il "trucco" di associarlo ad un pezzo fantastico come "Hey Joe". Vedi @ez è questo che intendevo per onorare Willy, non ha senso (secondo me) tentare di onorarlo con una recensione di un album che è tra i suoi meno riusciti e farlo passare per un buon inizio per chi non lo ha mai ascoltato, magari lo scoraggi con quei venti minuti finali recitati che sanno già di morte. Per chi ha in mente le versione di Jimi non ci sono speranze per gli altri, addirittura come dicevo nella rece parecchi pensano che sia stata scritta da Jimi, come ad esempio chi ha postato questo video con la rendition assolutamente henrixiana dei Body Count (con uno straordinario IceT alla voce). Ma quella di Willy per me rimane stupenda, coglie il senso dell'ineluttabilià della vita che scorre ironicamente come un lungo fiume tranquillo... ami, uccidi,te ne vai a passare il resto della vita lontano ed ogni giorno è uguale. Giuro sulla testa di punisher che davvero la metterei in loop eterno nonostante Willy sia un mestierante. Kosmo ha ragione, questa di Willy è una versione che in concerto fa faville, la canta più arrabbiato con una slide cherende ancora più rovente l'atmosfera, e tra quelle che ho visto sul web la più bella ce l'ho io, ripresa con mezzi di fortuna ad un suo concerto di due anni fa, chi la vuole (2,3 MB) può richiedermela senza indugio via email. Fu un concerto straordinario, magari inferiore a quello che è in grado di fare un Cammariere o un Bosso caro caravan, ma pur sempre un bel concerto.
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il sottoscritto corre in bicicletta, cioè fa gare con il numero attaccato, ma ho sempre schifato la strada, il bitume. Provo me stesso sulle rocce e le pietre di gare offroad estenuanti come la Dolomiti Superbike a Bolzano, la Roc D'Azur in Francia, la Kitzalp Bike in Austria. E' un modo per sentirmi vivo in questo mondo di plastica reso plasticoso anche da gente come Pantani et similia. Non ho letto il libro recensito da ale ma alla frase "Che cosa significherebbe, la bicicletta, se fosse un geroglifico scolpito in un obelisco egizio? Esprimerebbe il movimento o il riposo? Il fuggire del tempo o l’eternità? Non mi stupirei se significasse l’amore.” Mi sono fermato a pensare su quanto avesse ragione quel figlio di buona donna di Malaparte. L'amore non si fa con il viagra, il ciclismo non si fa con il doping.
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Pure a me quando vedo scritto Steve Wynn mi viene un non so che allo stomaco, pare si chiami emozione. Dei due un disco è rosso come il sole e suona forte e smargiasso mentre l'altro è blu come la luna e suona più intimo personale. Io non dimenticherei d citare quello che combina alle chitarre Chris Brokaw vecchio pard di Steve. Forse ma forse per me il suo capolavoro è proprio l'ultimo "Crossin Dragon Bridge" mentre è altrettanto stupendo quello uscito l'anno scorso come The Baseball Project, un supergruppo con Scott McCaughey al basso, Linda Pitmon alla batteria e Peter Buck alle chitarre, un discone sui miti dello sport più amato dagli americani.
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Non riesco a capire la fretta di queste instant-recension, se proprio amate veramente Willie e lo volete onorare fatelo magari spontaneamente con qualcuno dei suoi migliori dischi in cui mette a ferro e fuoco la sua miscela rock- r&B- New Orleans, , come Cabretta, Retourn to Magenta, Coup de grace, Victory Mixture o Backstreet of Desire non con questo ultimo che è tra i suoi più tentennanti, con gli ultimi tre imbarazzanti brani che sono delle spoken songs francamente sbadiglianti. A me resta l'immagine di un paio d'anni fa con questo grande gitano del rock , rimasto per sua selvaggia natura ai limiti dello show business, che ad un concerto gratuito al Liri Blues Festival trascina per tre ore al delirio la folla composta per due terzi da gente che non lo conosceva affatto. Addio Willy.