Voto:
Voto uno, anche se non lo visto, perché 99% dei film di azione sono della emerite cagate!
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Ma abbiamo fatto anche uno sbaglio. Abbiamo creduto che questo cambiamento dovesse essere tutta la nuova storia. Invece grazie a Dio si puó tornare indietro. Anzi si deve tornare indietro. Anche se occorre un coraggio che chi va avanti non conosce. Se il riso tornerá forte e innocente nei visi degli uomini e dei ragazzi ció dimostrerá (a chi li ama) il contrario di ció che ha dimostrato il suo sparire: era illusione l´allegria dei santi realtá la loro rassegnazione; solo chi sa rassegnarsi sa anche ribellarsi. Storia fa che facciamo ancora un altro sbaglio... Pierpaolo Pasolini - Poesia Popolare 1974
Voto:
e frus a án dismintiat coma c´ha si stava in pié tal mond, cu´na fuarsa e ´na innosensia... chá erin ´na ilusión. A no bastava vej pierdút la realtát, i vévin di pierid encia l´ilusion! Chej mil francs di pí chá vi án fat crodi chá scuminsiás na sagra sensa fin, puórs fradia, a erin i bés dal dí da la vuostra fin. La santa vacia magra a si é pierduda tai vustris vuj par sempri, ché grassa a rit , plena de póura, sensa dignitat. ( e ragazzi hanno dimenticato come si stava in piedi nel mondo, con una forza e un´innocenza... ch´erano un illusione. Non bastava aver perso la realtá, dovevamo perdere anche l´illusione! Quelle mille lire in piú che vi avevano fatto credere che cominciava una sagra senza fine, poveri fratelli, erano i soldi del giorno della vostra fine. La santa vacca magra si é persa nei vostri occhi per sempre, quella grassa ride, piena di paura, senza dignitá.) continua...
Voto:
e frus a án dismintiat coma c´ha si stava in pié tal mond, cu´na fuarsa e ´na innosensia... chá erin ´na ilusión. A no bastava vej pierdút la realtát, i vévin di pierid encia l´ilusion! Chej mil francs di pí chá vi án fat crodi chá scuminsiás na sagra sensa fin, puórs fradia, a erin i bés dal dí da la vuostra fin. La santa vacia magra a si é pierduda tai vustris vuj par sempri, ché grassa a rit , plena de póura, sensa dignitat. ( e ragazzi hanno dimenticato come si stava in piedi nel mondo, con una forza e un´innocenza... ch´erano un illusione. Non bastava aver perso la realtá, dovevamo perdere anche l´illusione! Quelle mille lire in piú che vi avevano fatto credere che cominciava una sagra senza fine, poveri fratelli, erano i soldi del giorno della vostra fine. La santa vacca magra si é persa nei vostri occhi per sempre, quella grassa ride, piena di paura, senza dignitá.) continua...
Voto:
I si sin sbaliás crodintch´a fus
impussíbul che i omis a podessin cambiassi
cussí in cussí puoc timp, cussí voltás

a un nóuf distín. E dut doma par mil francs
di pí in sachéta. A son stas sans,
inh prin, a cuntentássi: propit i sans
che, ´na volta, a savevin rassegnassí.
ma ché cuntentessa a era stupida
encia la rassegnasión. Da la santitat
a no é restát pí nuja. Omis

(ci siamo sbagliati credendo che fosse impossibile che gli uomini potessero cambiarsi cosí in cosí poco tempo, che i ragazzi crescessero, in cosí poco tempo, cosí voltati.

a un nuovo destino. E tutto solo per mille lire di piú in saccoccia. Sono stati dei santi in principio: proprio i santi , che una volta sapevano rassegnarsi.

Ma quella loro contentezza era stupida. E ha fatto capire che era stata stupida anche la rassegnazione. Della santitá non é rimasto piú niente. Uomini

(continua....)
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I si sin sbaliás crodintch´a fus
impussíbul che i omis a podessin cambiassi
cussí in cussí puoc timp, cussí voltás

a un nóuf distín. E dut doma par mil francs
di pí in sachéta. A son stas sans,
inh prin, a cuntentássi: propit i sans
che, ´na volta, a savevin rassegnassí.
ma ché cuntentessa a era stupida
encia la rassegnasión. Da la santitat
a no é restát pí nuja. Omis

(ci siamo sbagliati credendo che fosse impossibile che gli uomini potessero cambiarsi cosí in cosí poco tempo, che i ragazzi crescessero, in cosí poco tempo, cosí voltati.

a un nuovo destino. E tutto solo per mille lire di piú in saccoccia. Sono stati dei santi in principio: proprio i santi , che una volta sapevano rassegnarsi.

Ma quella loro contentezza era stupida. E ha fatto capire che era stata stupida anche la rassegnazione. Della santitá non é rimasto piú niente. Uomini

(continua....)
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I si sin sbaliás crodintch´a fus
impussíbul che i omis a podessin cambiassi
cussí in cussí puoc timp, cussí voltás

a un nóuf distín. E dut doma par mil francs
di pí in sachéta. A son stas sans,
inh prin, a cuntentássi: propit i sans
che, ´na volta, a savevin rassegnassí.
ma ché cuntentessa a era stupida
encia la rassegnasión. Da la santitat
a no é restát pí nuja. Omis

(ci siamo sbagliati credendo che fosse impossibile che gli uomini potessero cambiarsi cosí in cosí poco tempo, che i ragazzi crescessero, in cosí poco tempo, cosí voltati.

a un nuovo destino. E tutto solo per mille lire di piú in saccoccia. Sono stati dei santi in principio: proprio i santi , che una volta sapevano rassegnarsi.

Ma quella loro contentezza era stupida. E ha fatto capire che era stata stupida anche la rassegnazione. Della santitá non é rimasto piú niente. Uomini

(continua....)
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Siete anche riusciti a farmi ridere negli ultimi commenti, comunque siamo tutti insieme un bello spacccato di quello che ci han lasciato secoli di chiesa ladra (di anime e di ori) e decenni di politica clerico-mafiosa. Qualcuno magari potrebbe recensire l´ultimo libro di Curzio Maltese?
Voto:
@ Stoopid, non mi sembra che le domande poste siano cosí improponibili, e non sono d'accordo sul fatto che per leggere il vangelo dobbiamo sospendere la nostra incredulitá. Dobbiamo solo leggerlo a cuore aperto, tutti noi nutriamo dei dubbi, é naturale. Sarebbe sufficiente seguire la sua morale, piú semplicemente "ama il tuo prossimo come te stesso", solo queste 7 parole di una tale semplicitá ci mettono di fronte e noi stessi e al nostro egoismo. E´difficilissimo, ma basterebbe meditarci sopra ogni tanto. L´altra questione di Youtube a me sembra una idiozia, primo perché dopo 2000 anni l´uomo non ha ancora minimamente imparato a seguire il vero messaggio cristiano e poi perché se venisse un´altro messia oggi, i mass-media lo massacrerebbero peggio di una crocifissione e perderebbe la sua credibilitá e quell´alone di misticismo che serve a creare la fede. Comunque dopo le tavole di Mosé e Cristo, é giá stata consegnata all´umanitá la terza rivelazione della quale non parleró in questa sede, per evitare banalizazioni dei saccenti materialisti sempre pronti a creare disarmonia.
Voto:
A prima lettura mi é sembrato difficile poter rispondere ai tuoi quesiti, invece poi con un pó di impegno e di buon senso penso di poter dirti qualcosa di costruttivo. Non sono uno studioso della Bibbia, ho provato a leggerla ma ho trovato molte cose indigeste per il mio spirito per cui mi limito a leggerne i vangeli. Sono Cristiano ma non cattolico. Per quanto riguarda la contraddizione temporale di Erode, la risposta l´ho trovata facilmente nelle note della mia edizione della Bibbia che spiegano che l´Erode del (14-1) sarebbe il Tetrarca Erode Antipa figlio di Erode il Grande, qundi nessun mistero. Avresti potuto approfondire di piú le tue ricerche. Nella questione di Giovanni Battista che tu poni, secondo me hai una visione sbagliata dell´epoca di Cristo, intanto usi il termine "eresia", che fu usato molto posteriormente dalla chiesa cattolica, e poi secondo la mia opinione in quel tempo esistevano molti indovini, oracoli, essendo il popolo di israele difficilmente dottrinabile(vedi i tempi di Mosé) la Bibbia é poi piena di profeti, uno su tutti, Isaia. Per quanto riguarda gli apostoli penso che erano uomini con le loro paure e debolezze e che non furono loro a spingere Gesú sulla croce ma gli Ebrei che vedevano minacciato il loro credo. Invece che riferiti a John Lennon dovresti leggerti i vangeli apocrifi e in particolare quello di Giuda e vedresti che la crocifissione fu voluta dall´altissimo. Non serve che ti dica cosa rappresenti oggi per tutti i credenti la sofferenza e il sangue di Cristo. Anche l´ultimo tuo quesito mi sembra semplice, Cristo disse che quando si fanno atti di caritá e di misericordia dobbiamo farli semplicemente con amore, senza superbia e orgoglio, semplicemente con umiltá. Per concludere penso anch´io che dovremmo ridurre la distanza che ci separa da Cristo ma non come diceva De André che Gesú é figlio dell´uomo, al contrario io penso che siamo tutti figli di Dio é che abbiamo nella nostra mente e nel nostro spirito molte potenzialitá inespresse.