puntiniCAZpuntini

DeRango : 14,44 • DeEtà™ : 8091 giorni

Voto:
Il 90% delle persone me compreso li conobbero in quanto Mike Patton (a parte residenti in california che li videro live in piccoli locali), infatti mi verrebbe da dare 1, ma non do. Non do perchè io non valgo in tali valutazioni in quanto Bungliano all'eccesso, sono fanatico, non mi va mai bene una recensione dei Bungle. E tu, super... ti ripeto che sei un Baldracca, tanto è natale e non te la prendi a male... quindi di nuovo: Baldracca. Tièh. Questo vale quanto Aenima, se non di più. Disco Volante, cioè, Disco Volante. In quanto: Disco Volante. Aenima, capolavoro ma... Disco Volante. Nuvenia pocket, sicuro e vai.
Voto:
Ho preferito approfondire i Circulus, non credevo ne avessero fatto così tanti. Me li ho segnati ed appena ho tempo cerco qualche recensione.
Voto:
Ma voto tre a che, se non l'hai sentito? Lo fai apposta per ferirmi, per farmi ingelosire. Baldracca.
Voto:
Sarà che lo ascoltato qualche milione di volte, ma io lo trovo assolutamente "sense". Ci ho messo un cinque sei anni dato che è uscito e l'ho comprato quando ancora capivo poco, però è tutto sense, ma forse va proprio ascoltato qualche milione di volte quindi forse hai ragione tu. Mi verrebbe da dare 1 per quel "side-project di Mike Patton", che è davvero una cosa che odio leggere ovunque. I Mr.Bungle erano un gruppo, fondato a metà degli anni 80, in cui ci cantava tale ragazzino chiamato Mike Patton con tante altre persone geniali. Non erano un side-project, ma soprattutto non erano un gruppo DI Patton, Patton ci cantava si, ma non erano suoi. Mi verrebbe da dare 1 perchè non hai citato neanche una volta il vero artefice di questo capolavoro che si chiama Trey Spruance, uno che qui ci ha suonato chitarra, sax, tastiere e campionatori, ed ha scritto la maggioranza dei pezzi assieme a Trevor Dunn. Alla fine la recensione è bella, solo diventa orribile perchè questo è il disco di Patton in cui Patton centra meno.
Voto:
Io li ho visti più di una volta, l'ultima ad una festa di capodanno in albergo figoso nord africano erano parecchi e molto caratteristici. Poi ne ho visto uno anche questa estate, ma era da solo, e con il vestito nero: meno caratteristico.
Voto:
Questo è il disco con la produzione più potente che ho e che ho mai sentito. Tremano i vetri pure se lo metti nello stereo vinto con i punti della Girella. In un impianto serio è un arma non convenzionale. Davvero una lezione di produzione per tutti.
Voto:
Sei il migliore, non ce n'è.
Voto:
Raf, non sapevo di cose di Holland precedenti a Davis, in che dischi lo trovo? Ultimamente lo sto ascoltando molto (sicuramente il Jazzista che ho sentito di più in autunno) e mi son fatto passare anche alcuni suoi DVD, mi piacerebbe sentirlo nel Pre-Davis.
Voto:
Si ma stiamo parlando di persone, non di macchine. Non è che si sceglie sempre tutto in base alla prestazione effettiva lavorativa o monetaria. Anche Patton sa benissimo che se fa un altro disco con Trey Spruance esce una figata e che vende almeno 200.000 copie, però si stanno sul culo a vicenda, e quindi fa i dischi con Kaada, che gli sta simpatico. A Parker evidentemente gli era simpatico Davis, ci ha visto del buono ed oltretutto lui era Charlie Parker e sapeva che era capace di formare un ragazzo alle prime armi. Ricordiamoci semprte che stiamo parlando di Charlie Parker e non di Nonna Papera e la sua orchestra. Quando Davis prese Dave Holland, non mi pare che Holland fosse chissà quale mostro, era un ragazzo bravo con tanta voglia di suonare e di prendersi acidi a gogò. Gaurdatelo ora un live di Dave Holland, e dimmi se Davis non ha scelto bene. Poteva chiamare chiunque Davis, era Miles Davis, invece ha chiamato Bimbo Holland. Più o meno siamo lì.
Voto:
Credo che la questione Charlie Parker sia dovuta ad una scelta per il lato umano. Miles era un Leader nato, aveva carisma, catturava le persone, era un rivoluzionario nell'animo, uno sveglio e furbo, insomma era un figo. Tutte le cose che ho letto o sentito su Miles, lo definivano come una persona particolare, che attirava. Charlie Parker non era certo un coglione, ed ha visto in Miles un possibile astro nascente. Oltretutto Parker si tirava delle gran botte, Miles si tirava delle gran botte e saranno diventati amici di oppio e sbronza. Comunque, secondo me Miles era un genio di quelli grandi grandi. Al di là del fraseggio e di tutte le menate tecnico stilistiche sulla sua tromba, un disco di Miles Davis si fa ascoltare da me mille volte più piacevolmente di un Navarro o di un Gillespie. Un disco è un disco in toto, non è che deve fare tutto la tromba, nei dischi degli altri Trombettisti è tutto Tromba condita da altro, quelli di Miles sono dischi, dove suonano tutti e sono anche molto metal, dato che tutti i membri fanno un buon lavoro.