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Voto:
No no, cazzate, un sacco di cazzate. C'è una limitata differenza.
Voto:
<<<ad un insieme infinito di numeri puoi togliere quanti numeri vuoi: sempre infinito rimane>>> Il fatto che sia "un insieme infinito di numeri" te l'hai deciso tutto da solo, continui a ragionare ed a spiegare gli esempi che dovrebbero spiegare il concetto, con il risultato che spieghi si gli esempi, ma il concetto non l'hai mica spiegato. Il punto è, come ti dico sopra, solo uno: sei davvero convinto che l'arte non sia quelle cose? e se si, perchè?
Voto:
No no, a me fa proprio schifo a priori il fatto che tu pretendi di applicare discorsi sulla cardinalità dei numeri, all'arte. A me fa schifo questa frase: <<< L'arte non si sposa né con la banalità, né con il fanatismo, né con l'uso inappropriato della grammatica. >>> Perchè porta in quelle parole la presunzione di ergersi a canonizzare ed inscatolare ciò che non può essere canonizzato e non deve mai esserlo, perchè chiudergli alcuni sbocchi significherebbe farlo morire. Poi tu pui girarmi il discorso ed applicarlo a tutti gli esempi che vuoi ma è solo un cambiare discorso, il punto vero è: sei davvero convinto di quello che hai scritto sopra? Se la risposta è si secondo me stai malissimo, se la risposta è "no, cazzeggiavo" allora è normalissimo e comprensibile.
Voto:
Ok ok, andiamo su parola per parola: "Infinito tranne..." non vuol dire nulla. L'arte è "tutto", non "tutto tranne" come dici tu. Mettendo un tranne, hai limitato. Hai detto bene dicendo "come si può limitare l'infito?" Appunto, non puoi, non si può, e sopra l'hai sparata grossa.
Voto:
Ma non c'è nessun resto, la discussione era solo sui canoni delimitati di arte che Enea ci vuole imporre e che io non considero reali. Che la recensione ed il disco non gli piaccia per me non è certo nè un problema nè un motivo di discussione.
Voto:
E poi, continui a volermi definire i tuoi concetti su di un idea astratta quale è l'arte usando esempi fisicamente contestualizzabili e limitabili come la luna, i qotsa, il punk. Non stiamo parlando di quanto è bravo un gruppo musicale, tu poco fa hai avuto la presunzione di dare canoni fissi all'arte, l'hai sparata immane, non è il tuo solito "bennato vale 4", oggi l'hai sparata gigante.
Voto:
Cosa? Ma non dire cazzate immani dai. Poco sopra tu, dicendo cosa non è, hai automaticamento limitato l'arte dicendo cosa non può essere, e quelli sono limiti. Hai anche utomaticamente detto cos'è, dato che, poi aggiungendo che è infinite cose, si deduce dai tuoi pippone che è "infinite cose trannené banalità, fanatismo, l'uso inappropriato della grammatica ". Quindi tu hai definito, limitato, inscatolato, e ribadisco che secondo me stai malissimo.
Voto:
<<< Appunto, non decidendo io com'è l'arte, >>> Peccato che poco fa hai fatto l'esatto contrario, dicendo cosa l'arte non è, che equivale a dire per esclusione cos'è l'arte. Quindi non dire appunto, dato che hai fatto l'esatto contrario poche righe più sù. Non dire cazzate dai, la cosa brutta è che tu ne sei davvero convinto.
Voto:
<<< Nel negare che l'arte possa avere certi canoni, non la limito. >>> Si, la limiti, la inscatoli e metti dei punti certi. La luna è fisicamente contestualizzabile, l'arte no. L'arte non lo decidi nè tu nè nessun altro com'è. Mettere dei punti fermi significa delimitare, o limitare. Non ci sono limiti fisici su cui basare le tue teorie della verità di mia nonna, solo non limitazioni in cui spaziare... se se ne hanno le facoltà, ovviamente. Chi non le ha: inscatola, delimita, accatasta.
Voto:
Io non ho spostato nessun esempio, tantomeno ho finto di farlo, io ho usato un esempio per esprimerti il mio disappunto partito dai tuoi assiomi sull'arte che tanto allgramente ci hai regalato, che fanno tanto tristezza in quanto chiudere l'arte in assiomi è davvero brutto. Chiudere qualcosa di inchiudibile in una scatola assiomata ad immagine e somiglianza di Enea, è tutto tranne che stare con i piedi per terra. In teoria sarebbe fluttuare, ma tu non fluttui perchè non ne cogli il senso curativo, per cui tu deliri. Che è pur sempre una forma d'arte anch'esso, anzi ti dirò che ti preferisco delirante.