Il tempo ha stinto quasi del tutto l’affresco del chiostro, lasciando qua e là soltanto delle campiture di rosso e di blu. Sotto, fantasmi di arcate e di giardini. Si riconoscono sagome di alberi e, ancora blu, un pavone. Sopra, piccole alcove in fila contengono ormai da secoli ognuna il… [di più]
Chiaro, è all’incirca dal millenovecentosessantasette —cioè dalla pubblicazione in pompamagna del ghiribizzevole Banda dell'associazione dei cuori solitari del Sergente Pepe— che la trita&ritrita locuzione concept album c’ha benbene slavato il berengario [scilicet scassato i cabbasisi]. Qui poi, anche la stessa posticcia band è una concept band, roba da denuncia agli… [di più]
Basta poco, pochissimo. Eppure c’è sempre qualcosa d’insondabile che se ne resta lì, sul fondo. Tra Bristol e New York, fitte malinconie, riverberi. Una falena nella notte, irrequieta ed elegante nelle sue giravolte. Downtempo Beats & Guitar[Land]scapes. I lumicini fuggevoli delle auto, sbavati slabbrati slavati strascicati, fatti musica. Un falso… [di più]
Smaccatamente umorali, detonanti, vorticosi, crepuscolari, smargiassi, atmosferici e incazzati neri. [Ex-] Jugoslavia millenovecento&ottantuno, nell’underground della Belgrado dei primissimi anni Ottanta c’era certo chi, più d’altri, pisciava fuori dal vaso della compostezza. L’esordio omonimo dei serbi Električni orgazam [orgasmo elettrico] è una mezz’oretta al vetriolo. Ma cos’è?, vi chiederete. New Wave/Post-punk?… [di più]
Sbucciando l’ultima arancia del paniere mi sono accorto quasi all’improvviso che la primavera era iniziata da un pezzo. Allora ho strizzato mezzo limone in una ciotola, un pizzico di zucchero una banana una mela un kiwi mezza arancia ed ecco fatto una macedonia. Perfetta con i C’mon Tigre nelle orecchie.… [di più]
A chi avesse prestato attenzione alle cose in apparenza insignificanti, un pieno di gasolio in un placido paesotto del Maryland avrebbe forse scoperchiato un mondo. A Takoma Park un ragazzo di vent’anni che spende tutti i suoi soldi in polverosi 78 giri di Delta Blues espone il suo disco d’esordio… [di più]
Perlopiù cacofonie, ma se volete produco anche escrementi meno confortanti. Un’illogica incazzatura e un bisogno di rincitrullimento senza precedenti mi scava laggiù, nell’incavo delle budella. Sono stanco e illogicamente incazzato, sì, e non chiedetemi perdio né il chi né il come né il perché né il percome né il quando… [di più]
[Preambolo inutile o Requiem per un ferrovecchio] A diciott’anni a mo’ d’autodafé, seppellii per un po’ il mio poco passato. All’epoca, abbandonata la scuola, m’ero comprato con tre quarti del primo stipendio un Renault 4 dell’Ottantasei targato Pistoia e, facendo avantieindietro tra la campagna e la città, lavoravo nella cucina… [di più]
Una giovinezza diaccia e infame. Ma forse proprio per questo indelebile. Tutti noi vorremmo fermare il tempo, è una questione viscerale. E perciò lasciamo le cose maniacalmente lì dove stanno, a patire la polvere dei giorni. Prendiamo Federico. Federico ha vent’anni all’inizio degli anni Ottanta e si consuma gli occhi… [di più]
Ognuno ha le proprie parafilie: c'è chi almeno una volta a settimana prova l'irrefrenabile impulso di sgusciare e trangugiare un chilo di pistacchi salati, c'è chi ama fornicare con le marmitte delle automobili, c'è persino chi non può vivere senza i Led Zeppelin. Quanto a me, nulla è in grado… [di più]
Come ben sanno i cantori della decadenza e i rabdomanti di cacofonie en travesti, per rendere Natale un anonimo venticinque di dicembre servono almeno tre cose: oro incenso e mirra, tartine burro e salmone, lucine di mille colori, il bue e l'asinello, pacchetti infiocchettati a dovere, pandori mascarponati o panettoni… [di più]
Vangelo [εὐαγγέλιον] è la buona novella o il lieto annunzio, la parola che reca con sé un futuro radioso. Apocrifo [ἀπόκρυφος] è ciò che vien tenuto celato agli occhi, poiché reca con sé ignominia o scandalo. E che all’età di un anno venisse portata, Maria —innocente e con indosso una… [di più]
A Portrait of the Artisan as a Young (Jazz)Man. Basta camminare per Via dei Serragli o salire da San Niccolò, passando di sbieco per qualche stradina vuota al mattino presto o sotto la pioggia, per rendersi conto di quanto l’Oltrarno fiorentino rassomigli a Piero Umiliani. Il di là d’Arno è… [di più]
Questa è una breve storia di giorni qualunque, di mani, di pipe, di antologie sgualcite. Cominciamo dalla fine. Un disco dalla copertina rosa ed i bordi arrotondati, col volto di Fabrizio sovrainciso. È il 1974 quando esce questo (cosiddetto) disco minore dall’anonimo titolo Canzoni. Qui, cantando Dylan, Leonard Cohen, Brassens,… [di più]
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