joe strummer

DeRango : 15,38 • DeEtà™ : 7275 giorni

 Un film filosofico, che racconta il mondo, dalla gravità all’amore, dal volo degli uccelli a quello degli scoiattoli.

 La sfida di intelligenza: l’intelletto contro la forza, la furbizia contro la violenza.

La spada nella roccia di Wolfgang Reitherman è un classico dell'animazione che va oltre il semplice intrattenimento, rivelandosi un film profondamente filosofico e intelligente. Attraverso l'ironia e la magia, esplora temi come la conoscenza, il bene e il male, e il rapporto tra passato e futuro. La recensione sottolinea l'impatto emotivo e culturale del film, evidenziando la sua attualità e ricchezza narrativa anche dopo decenni. Rivedi La spada nella roccia e riscopri la magia del cinema d’infanzia!

 È bravo ma non si applica. Uno studente brillante, ma stavolta è un compitino da sei tirato.

 Il film non trasuda il dramma della protagonista, lo racconta da una distanza quasi ironica, inspiegabile.

La recensione analizza il film di Richard Linklater 'Che fine ha fatto Bernadette?' evidenziando una qualità di base nonostante un'impostazione da opera minore e una trama lenta. La protagonista interpretata da Cate Blanchett mantiene l'interesse, ma la narrazione soffre di mancanza di slancio e un tono leggero poco adatto al dramma psicologico trattato. Il film resta una commediola dai risvolti insistenti ma poco incisivi. Scopri perché questo film di Linklater divide le opinioni, leggi la recensione completa!

 Allen lo fa con la leggerezza di chi plana sulle cose dall’alto, trattando argomenti dal peso notevole con una spensieratezza che fa invidia.

 La verità non può essere un atto unilaterale, la sua ricerca non può funzionare al primo tentativo.

Il film "Un giorno di pioggia a New York" rappresenta un ritorno di Woody Allen alla forma migliore, con uno sguardo lucido e ironico sulle dinamiche del cinema, della giovinezza e della società. Il racconto si concentra su due ventenni nel cuore di New York, affrontando temi come la libertà, il successo e le tensioni erotiche con delicatezza e profondità. La performance di Timothée Chalamet sembra un prolungamento del giovane Allen. La regia elegante e le atmosfere suggestive accompagnano un'opera che parla di contraddizioni e verità difficili in modo leggero ma intenso. Scopri la leggerezza e la profondità del nuovo film di Woody Allen, un viaggio nel cuore pulsante di New York.

 Un film che non va visto tanto per quello che è, ma per quello che rappresenta. Un testamento.

 È un gran funerale collettivo, e chi resiste un po’ di più lo fa pregando.

The Irishman è un film di vecchi e di riflessioni, un testamento malinconico di Martin Scorsese sul crimine e le sue conseguenze. De Niro e Pacino offrono interpretazioni intense in una narrazione lenta e a tratti ridondante, ma profondamente commovente. Il film mostra il dopo, la vita che segue gli atti criminali, senza catarsi o redenzione. Richiede pazienza ed è più apprezzabile per quello che rappresenta che per ciò che è. Scopri il lato più umano e malinconico del gangster movie con The Irishman.

 Difficilmente mi dilungo sugli attori, ma in questo caso l’attore fa il film.

 Se fare film diventa una ripetizione quasi documentaristica di fatti storici, il cinema muore.

Le Mans '66 è un film sportivo sulla leggendaria sfida Ford vs Ferrari, ben confezionato ma non esaltante. La performance di Christian Bale è il vero motore del film, capace di rendere autentico e avvincente il racconto, nonostante una storia vista e rivista e una narrazione che talvolta stanca. Il film riflette anche sulle dinamiche interne aziendali e sul rischio di un cinema troppo legato alla realtà storica senza inventiva. Scopri la performance intensa di Christian Bale in Le Mans '66!

 Ci vuole coraggio per sputare in faccia alla borghesia, canzonarla in questo modo.

 Un cinema che raccontando il mondo vorrebbe renderlo un posto migliore.

Parasite di Bong Joon-ho è un film che unisce satira feroce e realismo sociale, dipingendo con brutalità e ironia le contraddizioni della società borghese. La recensione apprezza l'abilità del regista di raccontare la povertà senza snobismi e con un mix di commedia e dramma, offrendo una riflessione profonda e innovativa. Si sottolinea la capacità del film di emozionare e intrattenere, rendendolo un capolavoro moderno del cinema coreano. Scopri Parasite, un capolavoro da non perdere sul divario sociale e l'ironia tagliente.

 Amare questo film richiede un atto di fede un po’ cialtrona, un po’ disperata.

 Il film dice un’altra cosa... racconta della dipendenza del discepolo verso il maestro, ma al contempo quella del maestro verso il discepolo.

La recensione invita a un approccio meno razionale e più emozionale per apprezzare The Master, film che rappresenta la fede cieca e la dipendenza con una narrazione e una forma volutamente ambigue e lente. L'autore evidenzia come Anderson costruisca ogni film come un gioco tra forma e contenuto, riflettendo la complessità dei personaggi. La lentezza e la confusione sono scelte narrative funzionali a trasmettere l'angoscia della fede. Infine, emerge un ritratto intenso e umano di Freddie, simbolo di ognuno di noi nella ricerca di qualcosa in cui credere. Scopri la profondità emotiva di The Master e lasciati coinvolgere da Paul Thomas Anderson.

 Il fratello scemo di First Man. Una schifezza che sarà costata almeno cento milioni di dollari e si preannuncia come un bel flop al botteghino.

 Tutto ciò che hanno detto di buono quei film viene qui dimenticato o bellamente ignorato.

Ad Astra viene giudicato un film deludente e costoso che vorrebbe essere una grande odissea spaziale ma risulta invece un potpourri confuso e poco originale. La trama lenta e scontata, unita a personaggi poco coinvolgenti, rende l'esperienza monotona. Il tentativo di imitare film più pensosi come First Man fallisce, mentre alcuni effetti sembrano quasi ridicoli. La recensione evidenzia un fallimento sia narrativo che emotivo, sottolineando un finale vuoto e forzato. Scopri perché Ad Astra non ha colpito la critica spaziale!

 Joaquin Phoenix basta e avanza a fare un bel film.

 La danza isterica su quella scalinata vertiginosa dice tutto, laddove la costruzione verbale del personaggio non spicca per raffinatezza.

La recensione definisce Joker un film imperfetto con una scrittura insufficiente, ma che si regge sull’eccezionale performance di Joaquin Phoenix. La pellicola è apprezzata per il coraggio della Warner nel proporre un film sul cattivo senza scene d’azione, ma presenta meccanismi narrativi discutibili. Il film si distingue per un rischio sociale forte e un’antieroicità affascinante, nonostante le sue debolezze strutturali. Scopri il lato oscuro del cinema con la recensione completa di Joker!

 Kill Bill è una parte di me, una fetta della mia visione estetica, sezionata per bene con una spada di Hattori Hanzō.

 È tutta una coreografia, un gioco estetizzante che viene prima della storia, prima della protagonista, prima dei contenuti morali della vicenda.

La recensione evidenzia come Kill Bill (Vol. 1 e 2) rappresenti una pietra miliare personale e artistica per l'autore. Tarantino crea un cinema estetico, coreografico e complesso, dove la violenza si presenta come danza e moralità emerge tra sottili contrasti. L'approfondimento su personaggi e la narrazione spezzettata mostra un film ricco di digressioni, tensioni emotive e paradossi materni. Scopri ora l'universo di Kill Bill e immergiti in un viaggio cinematografico unico!