joe strummer

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 La morte come atto artistico, come componente non solo essenziale, ma preponderante della vita.

 Von Trier trasforma le gesta di un serial killer particolarmente zelante in una battaglia universale tra Eros e Thanatos.

La recensione analizza 'La casa di Jack' di Lars von Trier come un'opera provocatoria che esplora la morte come componente essenziale e artistica della vita. Il film presenta un serial killer che riflette filosoficamente sulle proprie azioni, sostenendo un dibattito tra ragione e istinto. La regia utilizza scelte tecniche audaci per creare un'atmosfera di inquietudine e riflessione. Nonostante alcune lunghezze e una svolta finale ambigua, il film invita lo spettatore a confrontarsi con la dialettica del male e della morte. Scopri il lato oscuro della vita con il film provocatorio di Lars von Trier.

 Non fatichi a captare la puzza di merda di gatto e il fastidioso brusio delle mosche che ronzano per le stanze sporche e disordinate.

 Un film che guarda in faccia il pallore dell'esistenza, le sfumature color merda nei sogni rosei di Lee, senza coccolare la sua antipatia.

Il film di Marielle Heller racconta la vita amara e spigolosa di Lee Israel, scrittrice fallita e truffatrice di talento, attraverso un ritratto autentico e senza sconti. La pellicola evita la simpatia facile, mostrando una protagonista insopportabile ma umanamente complessa. Lo scenario è cupo, il ritmo attento, con una scrittura e recitazioni precise. Un dramma esistenziale che evidenzia la mediocrità ma anche l'unicità di un'esistenza poco comune. Scopri la storia cruda e autentica di Lee Israel con Copia originale.

 È un poema sulla fine del mondo, La paranza dei bambini.

 Con una faccia come quella del giovane protagonista... c'è tutta l'immaturità dei quindici anni e tutta la freddezza di questi guaglioni.

La recensione descrive 'La paranza dei bambini' come un potente e doloroso ritratto della criminalità giovanile a Napoli. Il film evita moralismi, scegliendo un realismo crudo e autentico che mostra la fascinazione malata dei ragazzi per il male. La regia di Giovannesi riesce a coniugare concretezza sociale e intensità emotiva, consegnando una narrazione capace di colpire profondamente lo spettatore. Scopri il crudo realismo de La paranza dei bambini, un film che scuote e fa riflettere.

 Più che un film, un saggio filosofico di un uomo non banale, appuntito, il cui cuore indurito rivela in fondo una bontà austera.

 Ogni personaggio arriva prima come essere umano che come maschera, come figura con una funzione.

La recensione analizza 'Il corriere - The Mule' di Clint Eastwood come un saggio filosofico che tratta temi di pregiudizio, decadenza sociale e famiglia. Il film propone un ritratto umano complesso di un novantenne corriere della droga, capace di umanizzare ogni personaggio e riflettere sulle ambizioni e fragilità della società americana. La pellicola è lodata per la sua schiettezza e profondità emotiva, pur mantenendo un messaggio semplice e accessibile. Scopri la profonda umanità di The Mule, il film da non perdere di Clint Eastwood.

 Questo è un Valhalla Rising che non ce l'ha fatta del tutto, ma per l'andazzo del cinema italiano è comunque un bel film, memorabile, a suo modo.

 Non ha alcun senso farli esprimere in una lingua che nessuno al mondo parla, è un bastone fra le ruote alla narrazione senza alcun vantaggio collaterale.

La recensione evidenzia l'estetica curata e la forza delle scene più oscure de Il primo re, ma critica l'uso del proto-latino che rende difficile la fruizione e i momenti narrativi più prevedibili o affrettati. Apprezzato per atmosfera e ambientazione, il film risente di un equilibrio narrativo incerto e di un finale frettoloso. Scopri il mito di Romolo e Remo in un film visivamente potente e controverso!

 Lanthimos porta avanti il suo discorso ferocemente disincantato, ma lo camuffa in una forma più facile, godibile, stratificata.

 Sesso e potere sono inscindibili, e il primo è ineludibile strumento del secondo, non viene quasi mai come moto spontaneo disinteressato.

La favorita di Yorgos Lanthimos è un film d'epoca che esplora le dinamiche di potere, sesso e inganno all'interno di una corte settecentesca. Il regista abbandona il suo stile più criptico per adottare una narrazione più lineare ma altrettanto efficace. Al centro del film ci sono le interpretazioni magistrali delle tre protagoniste e un approccio visivo e sonoro curato nei dettagli. Il film è al contempo una riflessione acuta sulle relazioni umane e una critica sociale con un messaggio ancora attuale. Guarda La favorita e scopri un dramma storico ricco di potere, intrighi e interpretazioni indimenticabili.

 Che Adam McKay abbia i coglioni è un fatto indubitabile.

 Molto più di un film su Dick Cheney, suona come la campana a morto per un'America doppimamente morta.

Vice di Adam McKay è una satira grottesca e lucida sul potere e sulle nefandezze di Dick Cheney, magistralmente interpretato da Christian Bale. Il film unisce ironia e metanarrativa per raccontare eventi politici drammatici, sottolineando l'incapacità del popolo di cambiare il corso degli eventi. Pur con alcune sovrastrutture che appesantiscono la narrazione, il film è un pungente invito alla riflessione sul presente e sul futuro politico americano. Scopri una satira politica intensa e riflessiva con Vice, non perdere questa visione unica!

 Non è un film questo, è un videoclip celebrativo allungato fino a due ore con noiosi connettivi dialogati tra una canzone e l'altra.

 Un film che è brutto proprio dalle basi. Le inquadrature, la messa in scena, le atmosfere. Non c'è proprio pathos, non si riesce a creare una vibrazione anche solo lontanamente rock.

La recensione critica Bohemian Rhapsody come un videoclip allungato privo di vero pathos e carisma. Rami Malek non convince nel ruolo di Freddie Mercury, la sceneggiatura è superficiale e frammentata, con tante tematiche trattate in modo banale. La censura altera la rappresentazione della vita reale del cantante, creando un film politicamente corretto e poco coinvolgente, che delude soprattutto nell'iconica scena del Live Aid. Scopri perché Bohemian Rhapsody delude e leggi la recensione completa!

 La dignità dello stare al mondo, anche sull'ultimo gradino, emerge pacata e inarrestabile.

 Cuarón ci mette due sequenze da groppo in gola per rappresentare ai suoi estremi le possibilità salvifiche e mortificanti della forza tranquilla di Cleo.

La recensione analizza 'Roma' di Alfonso Cuarón come un'opera di realismo rigoroso e poesia visiva. Il film racconta la vita di Cleo, domestica a Città del Messico, esplorando la dignità e la complessità dell'esistenza senza indulgenza filosofica. La regia e la fotografia in bianco e nero conferiscono un'intensa connotazione emotiva, mentre il racconto unisce le dinamiche familiari a grandi forze universali. Il risultato è un film intenso, commovente e stilisticamente raffinato. Scopri il capolavoro emotivo e visivo di Alfonso Cuarón, guarda Roma ora!

 Sembra che il regista colga le complessità e le contraddizioni dei rapporti tra uomo e donna, ma poi non sappia interpretare criticamente lo scenario esistenziale che tratteggia.

 Non è questo il cinema politico. Così non si fa.

La recensione critica Widows di Steve McQueen evidenzia una sceneggiatura e narrazione poco profonde, nonostante la complessità dei personaggi femminili iniziali. Il film tende a semplificare i conflitti di genere, sfociando in un thriller convenzionale senza offrire una riflessione politica autentica. Alcuni temi come il razzismo vengono trattati superficialmente per effetto estetico. Nulla da buttare, ma il risultato finale risulta un po' deludente rispetto alle aspettative. Scopri la nostra recensione completa e valuta tu stesso Widows di Steve McQueen.