Dressed To Kill è la mia canzone preferita in assoluto del quintetto americano.

 Un disco semplice da ascoltare, suonare, adatto in ogni situazione e con un suono ancora, per fortuna, privo di sperimentazioni elettroniche o dance.

La recensione celebra l'album omonimo del 2000 dei New Found Glory, icona del pop punk melodico. L'autore ricorda con affetto le tracce più significative come 'Dressed To Kill' e sottolinea la freschezza del disco, semplice e diretto, lontano da eccessive sperimentazioni. È un lavoro fondamentale per chi ama il genere e un ponte verso ascolti più complessi. Un must per gli appassionati della scena punk dei primi anni 2000. Ascolta ora l'album New Found Glory e riscopri il vero pop punk anni 2000!

 Cazzo, questa si che è arte. Fanculo a tutta la merda elettronica, fanculo a tutti i gruppi del cazzo di tendenza spacciati per elite, fanculo a tutto quanto.

 È proprio vero, è un dinosauro in estinzione, quando gente come lui non ci sarà più saremo decisamente più soli.

La recensione racconta il concerto dei Diaframma al B-Side Rende, evidenziandone l'energia e la varietà del repertorio tra rock e new wave. Federico Fiumani è protagonista carismatico, capace di coinvolgere il pubblico con pezzi classici e rarità. L'autore descrive con emozione l'atmosfera intensa del live e il valore artistico della band. La serata si chiude con un momento di intimità con i fan e una riflessione sul ruolo unico di Fiumani nella scena musicale. Non perdere l'occasione di vivere dal vivo l'energia unica dei Diaframma!

 Uno dei Migliori Libri del genere che abbia mai letto, se si considera che è il primo dell’autore e che tratta del puro astratto.

 Il racconto incalzante e il ritmo frenetico, rendono difficile la vita al lettore, a volte sembra impossibile visualizzare... eppure, se ti concentri, ti appare il tutto nella sua assurdità più reale.

La recensione celebra 'Le memorie dello squalo' di Steven Hall come un'opera straordinaria e complessa, capace di unire informatica, universi paralleli e mente umana. Il protagonista, Eric Sanderson, si risveglia senza ricordi e si confronta con concetti astratti e minacce mentali. La storia combina momenti surreali con riflessioni sull'amore e l'identità, offrendo un'esperienza intensa e originale. Il ritmo è incalzante e coinvolgente, con un finale aperto e intrigante. Scopri questo romanzo unico che sfida mente e realtà, e lascia il segno.

 Vi cito 'Playing god': riff potenti con una buona sezione ritmica, ma linee vocali che non incidono.

 I Manticora non riescono a trovare il bandolo della matassa e vanno avanti per inerzia su un terreno già battuto innumerevoli volte.

La recensione sottolinea un'involuzione nella proposta musicale dei danesi Manticora con '8 Deadly Sins', quarto album che, pur potente, mostra confusione e soluzioni poco incisive. La voce di Lars Larsen e le scelte stilistiche non convincono, penalizzando un lavoro che non raggiunge la qualità dei primi due album. Alcuni brani si salvano, ma nel complesso l'album delude le aspettative. Scopri perché 8 Deadly Sins delude i fan dei Manticora, leggi la recensione completa ora!

 "The Irresistible Force pennella a meraviglia i paesaggi psichedelic-onirici tipici del filone ambient-techno."

 "Global Chillage è un trip di notevolissime proporzioni, uno dei momenti più significativi del suono elettronico inglese visionario."

Global Chillage di The Irresistible Force è un album seminale del 1994 che rappresenta al meglio il filone ambient-techno britannico. Morris Gould crea paesaggi sonori ricchi di texture e atmosfere oniriche, bilanciando semplicità e complessità con precisione. Le sette tracce, dalle lunghe durate, mostrano influenze che spaziano da Tangerine Dream a Space Continuum. L'album si distingue per un'eleganza senza banalità e una visione musicale profondamente immersiva. Ascolta ora 'Global Chillage' e immergiti nei paesaggi sonori di Morris Gould.

 Il barile del Boss è incredibilmente ben fornito e quello che ne tira fuori non è certo all’altezza dei dischi usciti ai tempi d’oro, ma è molto superiore a quelli pubblicati nei recenti, tempi bui.

 Quello fu un album più intimista e disilluso dei precedenti, soprattutto se paragonato con il capolavoro "Born To Run" del 1975 in cui la facevano da padrone le speranze e i sogni di giovinezza.

La recensione analizza "The Promise" di Bruce Springsteen, una raccolta di brani inediti legati all'album "Darkness On The Edge Of Town". Il disco rappresenta un ponte tra il sogno giovanile e la disillusione adulta, offrendo il vero spirito narrativo di Springsteen. È un album che piace ai fan dell'artista autentico e riflessivo, sebbene non raggiunga i livelli dei suoi capolavori storici. Scopri l'anima nascosta di Springsteen con "The Promise"!

 Tale è il potere distruttivo di questo disco.

 Consigliato come terapia accelerata per bimbeminchia e per chi volesse 53 minuti di puro genio brutale.

Misled By Certainty è un album che esplora temi di follia e disordine mentale attraverso una miscela di brutalità e sperimentazioni musicali come jazz e doom. Cephalic Carnage offre 53 minuti di musica estrema ricca di spunti colti, ironia e tecnica sopraffina. L'album si presenta come un viaggio folle, unico nel panorama deathgrind, capace di catturare e scuotere l'ascoltatore con quattordici tracce intense e variopinte. Scopri l'energia folle e brutale di Misled By Certainty ora!

 La voce del singer stupisce per espressione e calore.

 Worlds Collide è un acquisto obbligato per tutti gli amanti del melodic rock.

La recensione descrive 'Worlds Collide' degli Unruly Child come un ritorno solido dopo anni di pausa, con un songwriting curato e una produzione ottima. Marcie Free, cantante dalla storia unica e intensa, offre una performance espressiva anche se meno grintosa rispetto al passato. Il disco è consigliato soprattutto agli amanti del melodic rock anni ottanta, grazie a brani coinvolgenti e di alta qualità musicale. Ascolta ora Worlds Collide e riscopri il melodic rock d'autore!

 Le parole sono sussurrate sottovoce, l'atmosfera è intima e calda.

 Il genio è libero e a certi artisti è consentito di stravolgere tutti i canoni.

La recensione difende il lavoro recente di Peter Gabriel, in particolare l'album 'Scratch My Back', sottolineandone l'atmosfera intima e la libertà creativa dell'artista. Critica il giudizio nostalgico e statico di molti critici musicali, invitando a valutare l'opera a prescindere dal passato. Il disco è descritto come un'esperienza audiovisiva delicata e sussurrata, che richiede attenzione ma mostra la grandezza del genio musicale. Ascolta Scratch My Back e riscopri il genio libero di Peter Gabriel.

 Le chitarre però non stridono ed è il basso, piuttosto, ad avanzare in maniera severa.

 Un ascolto non obbligatorio ma sicuramente godurioso.

Guerre Froide presenta un album autoprodotto che unisce synth-punk, electro-wave e minimal wave, offrendo un'alternativa autentica e francese alla scena post-punk. I suoni sono scarni ma efficaci, con un basso dominante e atmosfere fredde tipiche degli anni '80. Brani come "Demain Berlin" e "Peine Perdue" si distinguono per la loro energia essenziale. Un lavoro non commerciale ma affascinante per gli amanti della musica d'avanguardia. Scopri l’eleganza fredda e minimale di Guerre Froide, ascolta ora!

 Lady GaGa: amore oppure odio. Non esiste alternativa.

 Un eccelso talento di performer ed entertainer assolutamente sconvolgente per una quasi novellina.

La recensione del concerto di Lady Gaga al Palaolimpico di Torino nel 2010 descrive un evento travolgente, ricco di performance teatral-pop e grande coinvolgimento emotivo. La giovane artista italoamericana emerge come una performer dotata di talento e capacità comunicative, con uno show sofisticato e scenografico. Il richiamo a Madonna è evidente, ma Gaga dimostra una sua personale evoluzione e creatività. Il pubblico viene conquistato da una serata che combina musica, emozioni, teatralità e originalità. Scopri la forza e l'innovazione dello show di Lady Gaga, un'esperienza imperdibile per i fan del pop!

 Silicon Messiah suona come un guanto di sfida per chi non lo ha mai accettato come singer.

 Non sarà nulla di trascendentale ma a mio modo di vedere questa volta ha fatto centro.

Dopo un difficile periodo con gli Iron Maiden, Blaze Bayley si conferma con 'Silicon Messiah', il suo album solista uscito nel 2000. Il disco propone un heavy metal potente e ben suonato, con evidenti tracce dell'esperienza Maiden ma con maggiore libertà espressiva. Il vocalist dimostra passione e forza nonostante alcune limitazioni vocali, supportato da una band valida. L'album supera le aspettative e offre brani solidi e coinvolgenti. Ascolta Silicon Messiah e scopri il valore di Blaze Bayley da solo!

 Chi si accontenta gode: è giunto il tempo di concentrarsi e lavorare sul proprio prezioso e fedele seguito.

 Un'opera senz'altro decorosa e interlocutoria, un consapevole passo indietro, quasi un rifugio nel proprio consolidato orticello.

Full Circle dei Saga rappresenta un ritorno consapevole e moderato alle radici rock progressivo della band canadese, abbandonando i tentativi commerciali passati. L'album presenta brani virtuosi tipici del gruppo ma manca di una vena particolarmente ispirata. È un lavoro decoroso, apprezzato principalmente dai fan storici, che si prepara a lasciare il posto a future produzioni più convincenti. Scopri il ritorno alle radici rock dei Saga con Full Circle!

 Traced In Air è un capolavoro, frutto della geniale proprietà compositiva di Paul Masvidal.

 Disco stupendo, grazie Masvidal, scusate Cynic!

La recensione inizialmente negativa di Traced In Air si trasforma in una piena rivalutazione entusiasta. L'album evidenzia un'evoluzione sonora fluida e un'armonizzazione raffinata. Le abilità tecniche di Masvidal, Reinert e Malone sono esaltate da una produzione cristallina. Un capolavoro del progressive metal che merita attenzione e rispetto. Ascolta Traced In Air e riscopri la genialità dei Cynic!

 Il fattore che più mi colpisce in SFA è la strabiliante freschezza del songwriting.

 I 40 minuti scarsi di durata fanno davvero venir voglia di schiacciare nuovamente il tasto play.

La recensione evidenzia Season For Assault come un album metalcore energico e ben strutturato degli 8 Foot Sativa, una band di spicco della scena neozelandese. Il songwriting è fresco e coinvolgente, sostenuto da una ritmica solida e da una vocalità variegata. Pur evidenziando qualche limite nel lavoro di chitarra, l'album si conferma un ottimo biglietto da visita con canzoni potenti e accattivanti, destinato a chi cerca metal pesante ma personale. Ascolta Season For Assault e scopri il potente metal degli 8 Foot Sativa!

 “Un album a dir poco perfetto, che sigilla l’avventura in studio del gruppo che probabilmente, nella fattispecie della musica giapponese contemporanea, è stato il più grande di sempre.”

 “Gli X Japan hanno il merito di forgiare un genere poi ripreso da tantissimi altri artisti, ma tuttora inarrivato per intensità e bellezza.”

La recensione celebra Dahlia, l'album del 1996 degli X Japan, come un capolavoro che unisce potenza, melodia e profondità emotiva. Il disco rappresenta l'apice di una band pioniera del visual kei e del j-rock, con brani che spaziano da pezzi veloci a ballate sinfoniche intense. Nonostante qualche riserva sulla voce di Toshi, l'album è lodato per la maturità artistica e il contributo storico del gruppo alla musica giapponese. Scopri l'epopea degli X Japan ascoltando Dahlia, un capolavoro intramontabile del j-rock.

 Questo "Something Wicked Comes" è l’ultimissimo e maestoso album di classic metal!

 Su questo disco Mark Boals ha veramente superato se stesso con acuti che romperebbero set completi di cristalliere!

La recensione celebra 'Something Wicked Comes' dei Billionaires Boys Club, un album dimenticato del 1993 che rappresenta l'apice del classic metal. Con Mark Boals alla voce e una formazione stellare, il disco è lodato per canzoni senza riempitivi e riff di alta qualità. È anche un tributo al bassista Marcel Jacob, recentemente scomparso. Perfetto per gli appassionati del genere, è definito un capolavoro irraggiungibile. Ascolta ora 'Something Wicked Comes' e riscopri il classic metal di qualità!

 Bianciardi seppe diagnosticare i mali del nostro paese con la "spaventosa chiaroveggenza".

 Attraversare un incrocio a Milano sembra il guado di un fiume, di un passo montano, di un confine.

La recensione evidenzia come Luciano Bianciardi, con La vita agra, offra una lucida e nichilistica diagnosi delle storture del boom economico italiano degli anni '60. Il libro, più reportage che romanzo, racconta la solitudine e le difficoltà di un giovane intellettuale nella periferia milanese. La scrittura asciutta e senza speranza si contrappone al più ottimista Calvino, offrendo uno sguardo unico e disincantato su una società in rapido cambiamento. Un testo consigliato a chi cerca un'analisi critica e profonda della modernità italiana. Scopri la profondità di La vita agra e il ritratto amaro dell'Italia del boom!

 Se fumassi, adesso che il libro è chiuso e mi sento appagato per la buona lettura, una sigaretta la incenerirei volentieri con lente aspirate esperte.

 Ha i giusti tempi, la battuta pronta, ma non è arrogante. Nemmeno impulsivo perché ha la testa di uno scacchista ed è già avanti di 5 mosse.

Il Grande Sonno di Raymond Chandler è un noir di grande spessore, caratterizzato da una trama intricata e dialoghi taglienti. Il detective Marlowe emerge come un protagonista carismatico e intelligente, immerso nelle atmosfere cupe di Los Angeles. La scrittura di Chandler conquista per la sua brillantezza e realismo, rendendo la lettura profondamente appagante e coinvolgente. Un capolavoro imperdibile per gli amanti del genere. Immergiti nel noir classico con Il Grande Sonno, un must per ogni appassionato di mistero!

 "Yellow Magic Orchestra detta le basi di una nuova piccola rivoluzione in campo musicale, senza prendersi mai troppo sul serio."

 "Un disco molto curioso e di spessore, non esente da difetti ma decisamente consigliato a tutte le categorie di ascoltatori."

Il debutto degli Yellow Magic Orchestra nel 1978 rappresenta una pietra miliare dell'elettronica giapponese, ispirata dalla scuola tedesca ma arricchita da melodie orientali e arrangiamenti innovativi. Nonostante alcune ingenuità tipiche dell'esordio, il disco è vitale, orecchiabile e un punto di riferimento storico. La band fonde elettronica, jazz/funk e sonorità etniche con un tocco giocoso, aprendo la strada a una nuova era musicale. La presenza di influenze 8-bit e riferimenti al mondo videoludico valorizza ulteriormente l'originalità del lavoro. Scopri ora il debutto rivoluzionario degli Yellow Magic Orchestra!