Ricerca su DeBaser Recensioni premiate

 Uno sguardo dimesso, che sa attendere il sedimentarsi della vita.

 Quell’amaro candore che la patina del tempo e l’alterità del contesto non riescono, nonostante tutto, a renderci indifferente.

La recensione evidenzia la poetica di Yasujiro Ozu in Tokyo Monogatari, un film che abbraccia la vita con uno sguardo silenzioso e attento. La trama semplice e modesta si rivela universale, raccontando con delicatezza l'imprevedibilità della vita e il vuoto della morte. La narrazione minimalista e quieta permette allo spettatore di immergersi nell'intimità dei silenzi e delle piccole cose. Un'opera che colpisce per la sua tenerezza amara e l'estetica misurata. Scopri l'intensità silenziosa di Tokyo Monogatari, un capolavoro senza tempo.

 Le vette non sono che uno sguardo sospeso tra malinconia e paura.

 Ci sono tutti i suoni della città dell'inconscio. Crepitii, strumenti giocattolo, campanelli, voci occultate, terrificanti scie mono accordo.

Alphabet 1968 di Black to Comm è un album che mescola atmosfere malinconiche e meccanismi tribali in un viaggio sonoro intenso. Le tracce evocano paesaggi urbani dell'inconscio, tra sogni e incubi, minimalismo e sperimentazione. La critica celebra la capacità dell'album di creare un mondo sonoro avvincente, poetico e pieno di profondità. Ascolta Alphabet 1968 e immergiti in un mondo sonoro unico e ipnotico.

 Gli slacker son stati sempre bistrattati. Ma una lezioncina l'hanno data.

 Un po' da impresario zen. Improbabile, all'improvviso. Ma presto ti ritrovi a dover pensare prima di parlare o agire!

La recensione celebra l'EP 'Watery, Domestic' dei Pavement come un'opera che esprime un'indolenza estetica e un malessere esistenziale con ironia e autenticità. Il sound è essenziale, a tratti tremolante, ma contiene una bellezza nascosta e convincente. La band, guidata da Stephen Malkmus, si pone come una voce autentica nell'indie rock anni '90, offrendo una musica malinconica e gentile che invita a una riflessione zen sull'esistenza. L'EP evidenzia una sovversione silenziosa, tra testi amari e melodie minimali. Ascolta 'Watery, Domestic' e scopri il fascino nascosto dell'indie rock anni '90!

 «mi viene i brividi credetemi a digitare il suo nome perché lo amo follemente»

 «Mai avrei pensato di associare la parola noia ad un qualcosa scritto dall’amico Steve»

La recensione esprime un forte disappunto per The Universe Inside, l’ultimo album dei Dream Syndicate. L’autore, fan di lunga data di Steve Wynn, lamenta un lavoro noioso, improvvisato e privo delle rasoiate chitarristiche che hanno caratterizzato il gruppo. Nonostante molteplici ascolti, l’album non riesce a convincere e si distanzia in modo deludente dal suono storico della band. Scopri la recensione completa e decidi se ascoltare l’ultimo album dei Dream Syndicate.

 Musica grezza, sporca, ignorante, cattiva. Che i denti ti graffiano.

 Che ti scuote, che urla, che riempia la stanza. Che non hai bisogno di pensare.

La recensione esprime un forte coinvolgimento emotivo con l'album 'Hear Nothing, See Nothing, Say Nothing' dei Discharge. La musica è descritta come grezza, cattiva e priva di virtuosismi, capace di trasmettere rabbia e liberare dalle sofferenze quotidiane. L'autore valorizza la potenza espressiva del punk hardcore e la sua capacità di comunicare senza parole, attraverso un suono diretto e incalzante. Un inno alla musica come sfogo naturale e incontrollato. Scopri la potenza di Discharge e lasciati scuotere dal punk più autentico!

 Non fossi stato metallaro, le uniche cose buone che avrei ascoltato in vita mia le dovrei tutte a suggerimenti avuti da terzi.

 Quel momento è questo disco, che in questo momento, non mi sta suonando neanche così male riascoltandolo.

La recensione racconta un viaggio personale e nostalgico nella scoperta del metal estremo attraverso l'acquisto e l'ascolto di 'Pierced From Within' dei Suffocation. Pur non amando subito l'album, l'autore riflette su come questa esperienza abbia aperto le porte a nuovi generi e orizzonti musicali, segnando la crescita personale e musicale in adolescenza. Ampiamente permeata da un tono confidenziale e riflessivo, la recensione valorizza il percorso di conoscenza al di là del disco in sé. Scopri l'album che ha segnato una generazione del metal estremo.

 Il tempo è passato. È una vera persecuzione.

 Nel mezzo, accompagnato dalla sua grande musica, parla della sua vita, di angoscia e depressione, di ragazzi anch'essi sognatori di futuro.

La recensione intreccia la musica di Lucio Dalla con intense riflessioni sul tempo, i ricordi e il futuro, attraverso immagini di un'adolescenza degli anni '70. L'autore rivive momenti di allegria e malinconia, celebrando l'album come una colonna sonora di vita. L'opera di Dalla emerge come un viaggio tra angoscia e speranza in un periodo storico complesso. Scopri la magia dell’album di Lucio Dalla e lasciati trasportare tra ricordi e speranze.

 Death and gloom diventa Death in June: un misunderstanding favoloso, una specie di dono del cielo.

 Pochi come i Death in June hanno raccontato la tragicità della vita e, alla fine, il salvagente migliore è quell'incredibile bellezza che dà i brividi.

La recensione racconta il concerto storico dei Death in June a Bologna nel 1985, un evento immerso in un'atmosfera cupa e carica di simbolismi controversi. L'autore descrive un mix di dark wave e folk oscuro, sottolineando la potenza tragica e l'incredibile bellezza dell'opera. La narrazione si sofferma anche sugli aspetti estetici e politici, offrendo un'analisi profonda dell'esperienza musicale e visiva. Scopri l'intensità unica di Death in June e immergiti nel loro oscuro mondo musicale.

 «I Ramones salvarono Monte dalla strada.»

 «Fratelli e sorelle, è giunto il tempo che ciascuno di voi decida se essere il problema o essere la soluzione.»

La recensione racconta in modo originale e coinvolgente la genesi dell'album d'esordio dei Ramones, immersa in un'atmosfera underground e punk. Attraverso un racconto quasi teatrale, emergono i retroscena della band e il loro impatto culturale. Monte, figura centrale della narrazione, rappresenta la voce guida che unisce storia e leggenda. Il testo enfatizza l'importanza dell'album come pietra miliare del punk rock. Scopri l'energia e la leggenda dei Ramones leggendo questa recensione unica!

 "Billy Tipton non era un freak, una stranezza bislacca, né un transgender, né una lesbica o qualunque altra cosa vi venga in mente. Era uno degli ultimi sopravvissuti di una razza mitica, antica e tanto potente da pensare di dare l’assalto al Cielo."

 "A chi fanno paura gli andrògini, questi esseri perfetti, prediletti da Eros, il più antico degli dei? Chi vuol fargli pagare la loro insània di dare l’assalto al Cielo?"

La recensione racconta la complessa e toccante vita di Billy Tipton, musicista jazz che visse nascosto dietro un'identità maschile per sfuggire alle discriminazioni. Attraverso descrizioni dettagliate e riflessioni profonde, l'autore esplora il conflitto tra arte e identità, tra mito e realtà. Il disco "Billy Tipton Plays Hi-Fi on Piano" diventa il simbolo di una storia personale fatta di successi, rinunce e solitudine. Un ritratto intenso che invita a riflettere sulla libertà e il coraggio di vivere secondo se stessi. Scopri la storia e la musica di Billy Tipton, un viaggio oltre le apparenze.

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 È come riconoscere l’essenza di un’anima.

 È il ritratto del “nostro più caro rivoluzionario innamorato” perché ha sempre il cuore grande in mezzo ai polmoni.

La recensione esalta 'Our Beloved Revolutionary Sweetheart' come un'opera che cattura l'essenza di un'anima viva e complessa, un mix di folk, rock e psichedelia con un’attitudine ribelle ma autentica. La band celebra la propria unicità con brani creativi e testi profondi, intessuti di storia e ironia. Il disco rappresenta una maturazione stilistica pur mantenendo un fascino selvaggio, con un approccio musicale libero e originale. La recensione sottolinea anche le capacità tecniche e la sintesi affidata a David Lowery. Scopri il fascino unico di Camper Van Beethoven, ascolta l’album ora!

 La tromba d’oro, l’Armstrong bianco, lo Zar del Jazz.

 Qualcosa rimane sempre. A Mosca la musica di Eddie viene ancora suonata.

La recensione racconta la vita straordinaria di Eddie Rosner, trombettista di origine ebrea polacca noto come il "Louis Armstrong bianco". Attraverso un racconto intenso, emerge il suo talento sopraffino e la lotta tra musica e regimi oppressivi in Germania nazista e Unione Sovietica. La musica jazz diventa il filo conduttore tra successi, esili, prigionia e rinascite artistiche. Uno dei più grandi jazzisti bianchi di sempre, ingiustamente dimenticato ma oggi riscoperto con questo album. Ascolta ora il leggendario jazz di Eddie Rosner e riscopri una pagina nascosta della musica.

 Davvero non tutti i mali vengono per nuocere.

 Nella caverna Chauvet erano umani che sapevano raccontare la loro umanità, coi propri mezzi e con le proprie emozioni.

Il documentario 'Cave of Forgotten Dreams' di Werner Herzog esplora la grotta Chauvet nel sud della Francia, custode delle pitture rupestri più antiche conosciute. Con una narrazione appassionata e una fotografia essenziale, il film unisce arte paleolitica e emozioni contemporanee. Herzog celebra l'umanità e la poesia di quelle antiche testimonianze, offrendo uno sguardo intimo e rispettoso agli studiosi e alla loro scoperta. Un'opera contemplativa e profondamente coinvolgente. Guarda il documentario per immergerti nell'arte e nella storia nascosta della grotta Chauvet.

 La melodia che scioglie i nodi in gola e si libra sui passaggi più sconvolgenti e fragili che si possano narrare.

 Johnston, così sottile. Così limpido. Da "Story of an Artist" a "True Love Will Find You in the End". Trema, più che respirare.

Questa recensione celebra la poesia fragile e pura di Daniel Johnston, cantautore texano noto per la sua voce singolare e l'approccio minimalista. La musica, semplice ma intensa, si fa veicolo di emozioni profonde e vissuti personali, catturando l'ascoltatore con la sua delicatezza e autenticità. L'autore approfondisce il valore umano e artistico di Johnston, paragonando la sua arte a una fragile espressione di vita. Ascolta Daniel Johnston e lasciati emozionare dalla sua fragile poesia sonora.

 Vecchio Mose che non ti scolli mai dal piano! Tu scrivi sempre canzoni!

 Puoi badare a te stesso! Puoi mostrare quello che senti! Vai bene come sei!

La recensione celebra il jazz fresco e autentico di Mose Allison nell'album 'I Don't Worry About a Thing', sottolineando l'eleganza, l'ironia e la profondità dei testi. L'autore si immerge nell'atmosfera degli anni '60, valorizzando la combinazione tra blues e jazz moderno, accompagnata dalla coinvolgente strumentazione di Addison Farmer e Osie Johnson. L'opera è descritta come un invito a vivere con autenticità e leggerezza, nonostante le difficoltà. Ascolta Mose Allison e lasciati trasportare dal suo jazz senza tempo!

 "Un sogno incubo di parole a caso, una presa per il culo a gravità zero."

 "'I'm the Walrus' è più che una canzone, è una cosa acida, storta e ondeggiante..."

La recensione esplora 'I'm the Walrus' come un viaggio sonoro e linguistico unico, un mix surreale di nonsense, psichedelia e ironia tipici dei Beatles. L'autore descrive la canzone come un mondo popolato da spiritelli e creature bizzarre, e celebra la complessità del brano e i suoi giochi di parole che sfuggono a interpretazioni lineari. Un invito a lasciarsi trasportare dalle onde sonore e a immergersi in un'esperienza sensoriale fuori dal comune. Ascolta 'I'm the Walrus' e immergiti in un mondo di suoni e immagini surreali!

 La musica era carne e anima ma pure sudore, lacrime e sangue ma pure gioia e rivoluzione.

 Wilko che pareva una marionetta impazzita, avanti e indietro, a macinare chilometri su quel palco, in moto perenne.

La recensione ripercorre il pregiudizio iniziale dell'autore sul pub rock, per poi scoprire l'autenticità e la passione di Dr. Feelgood. Wilko Johnson e Lee Brilleaux sono descritti come autentiche icone di un genere fatto di sudore, energia e pura anima rock, sottolineando la connessione profonda tra pub rock e punk. Ascolta 'Down by the Jetty' e immergiti nell’energia autentica del pub rock!

 Considerare Lenny Bruce un comico significa non aver capito nulla.

 Altro che “a sick comedian” come lo hanno vigliaccamente definito i poteri forti... loro si davvero malati e malsani.

La recensione omaggia Lenny Bruce come un pioniere della satira sociale che, con ironia e onestà, ha smascherato ipocrisie e falsi moralismi. La biografia racconta la sua vita tra arresti e battaglie per la libertà d'espressione. Un libro che invita a riflettere sulla condizione umana e sui limiti della società. Un ritratto intenso di un artista che ha cambiato per sempre il concetto di comicità. Scopri la straordinaria vita di Lenny Bruce, leggila e lasciati sfidare dal suo pensiero.

 La musica le salvò la vita.

 Esther ha le antenne drizzate e vede che la Bestia – che lei conosce bene – sta cercando di rialzare la testa in tutta Europa.

La recensione racconta la straordinaria storia di Esther Béjerano, sopravvissuta ad Auschwitz grazie alla musica. Mentre i campi nazisti nascondevano una realtà di canti e orchestrine, Esther ha trasformato questa esperienza in impegno politico e culturale, fondendo antifascismo e rap con il gruppo Microphone Mafia. A 96 anni continua a combattere l'intolleranza e a trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni. Ascolta la storia di Esther e scopri il potere della musica e della memoria.