Hanno proseguito imperterriti con grande impegno a diffondere il verbo psichedelico.

 In un panorama musicale a volte troppo depresso come quello attuale ascoltare un disco come “Songs For Imaginary Movies” è una salutare botta di vita.

Il nuovo album 'Songs For Imaginary Movies' degli Strange Flowers, storica band psichedelica pisana, restituisce atmosfere tipiche dei primi Pink Floyd con freschezza e costanza artistica. Pur risultando derivativo, il disco è una piacevole immersione in sonorità vintage capaci di rivitalizzare l'ascoltatore. Brani come 'Song Of The Jungle' e 'Heal' evidenziano chitarre ipnotiche e una dimensione temporale sospesa, confermando la passione e l'impegno del gruppo nel panorama psichedelico attuale. Ascolta ora Songs For Imaginary Movies e riscopri la magia della psichedelia vintage!

 I primi 10 secondi del disco ti fanno capire subito a cosa stai andando incontro.

 E’ un’opera che tutti dovremmo custodire negli inutili scaffali delle nostre case.

La recensione evidenzia 'Agnese dolce Agnese' come uno dei più grandi album della canzone italiana, uscito nel 1979. Ivan Graziani, talentuoso e anarchico chitarrista abruzzese, racconta storie intense di provincia, tra ribellione, malinconia e vita quotidiana. L'album è apprezzato per i testi profondi, l'eclettismo musicale e la voce unica dell'artista. La presenza di musicisti di alto livello e la copertina di Tano Liberatori completano questa opera imprescindibile. Ascolta ora 'Agnese dolce Agnese' e immergiti nelle storie di Ivan Graziani!

 Se apri un libro con “Dimidiata” non vuoi bene ai tuoi lettori, dicono gli editor a Mari. Vero, o forse è il contrario?

 La vita come (ostinata) conferma delle premonizioni letterarie, la letteratura come nobilitazione della vita e delle sue cianfrusaglie.

La recensione celebra Verderame di Michele Mari come un'opera che fonde memoria e letteratura in un linguaggio ricercato e affascinante. La narrazione evoca immagini oniriche e ricordi adolescenziali, accompagnati da riferimenti a grandi autori italiani. L'autore non conforta il lettore con facilità, ma lo sfida ad accogliere un lessico elaborato e profondità tematiche. La scrittura è vista come un connubio tra vita e letteratura, che offre nuove prospettive sull'esistenza. Scopri Verderame e immergiti nella prosa unica di Michele Mari.

 CD è la Tragedia Greca di Dargen D’Amico, il suo richiamo ai sentimenti umani.

 Dargen crea il suo punto di forza, mettendo a nudo i sentimenti più profondi del proprio animo.

La recensione celebra Dargen D’Amico come una delle penne più fini del rap italiano, sottolineando la forte componente emotiva e romantica del disco CD. I temi amorosi dominano, arricchiti da testi ispirati e collaborazioni di spessore. Lo stile sperimentale e i beat solari fanno del disco un'opera sincera, capace di conquistare sia fan del rap classico che di sonorità più innovative. Non mancano momenti di ironia e riflessione sulla società moderna. Nonostante qualche traccia meno efficace, l'album viene considerato un successo artistico e un tassello importante nella discografia di Dargen. Ascolta CD di Dargen D’Amico e scopri la profondità dell’animo rap italiano!

 Le vette non sono che uno sguardo sospeso tra malinconia e paura.

 Ci sono tutti i suoni della città dell'inconscio. Crepitii, strumenti giocattolo, campanelli, voci occultate, terrificanti scie mono accordo.

Alphabet 1968 di Black to Comm è un album che mescola atmosfere malinconiche e meccanismi tribali in un viaggio sonoro intenso. Le tracce evocano paesaggi urbani dell'inconscio, tra sogni e incubi, minimalismo e sperimentazione. La critica celebra la capacità dell'album di creare un mondo sonoro avvincente, poetico e pieno di profondità. Ascolta Alphabet 1968 e immergiti in un mondo sonoro unico e ipnotico.

 Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a teatro; dovrebbe andare in bagno.

 Milva dimostra quella soggettività consapevole che è intenzione poetica di Brecht, usando un fraseggio non corrispondente all’attesa prosodia.

La recensione analizza l'album live 'Milva - Brecht (live 1975)', evidenziando come Milva interpreti con efficacia la poetica brechtiana del teatro epico e dello straniamento. La cantante riesce a distaccare nettamente il personaggio dall'attore, creando un coinvolgimento critico nello spettatore. L'opera mantiene intatta la sua forza politica e popolare, risultando attuale e coinvolgente anche a distanza di decenni. Scopri l'intensa interpretazione di Milva del teatro brechtiano in questo album live unico.

 “La grandezza della band sta nel comporre un brano di questa intensità e potenza evocativa, anche al tramonto della carriera.”

 “Il live più bello pubblicato dalla band inglese, un concerto fonte di emozioni pure e virtuosismi indimenticabili.”

La recensione celebra il concerto live dei Camel alla Royal Albert Hall, sottolineando la magia della performance e l'intensità dei brani eseguiti, tra classici del prog e pezzi più complessi. Andy Latimer e Pete Jones emergono come protagonisti, confermando la coerenza e la maestria della band. Il live è considerato uno dei migliori album dal vivo della band, capace di emozionare anche a distanza di decenni. Un viaggio musicale avvolgente e coinvolgente per gli appassionati del genere. Scopri l'emozione del live prog anni '70 con Camel ora!

 "Deep Down Happy è difatti una bomba assoluta."

 "Un frontman che mescola una vocalità à la Jarvis Cocker ad una fisicità a metà tra Ricky Wilson e Johnny Borrell."

Sports Team con il loro debutto 'Deep Down Happy' portano una ventata di energia e freschezza al rock britannico, intrecciando influenze post punk e classic rock. Il disco segna uno degli esordi più promettenti degli ultimi anni, con brani potenti e ritornelli coinvolgenti. Il frontman e lo stile della band ricordano icone del passato, ma con un approccio originale e contemporaneo. L'album potrebbe rappresentare una nuova ondata per il genere nel Regno Unito. Scopri l'energia del nuovo rock britannico con Sports Team!

 Per lunghe parti del libro si tirano appresso il lettore piazzandogli la carota a pochi centimetri dal naso, quel tanto che basta perché non la possa afferrare ma gli metta addosso la costante sensazione di essere lì lì per scoprire un altro pezzetto del puzzle.

 Torino ha ancora (ancora per poco forse) quell’aura particolare addosso ch è difficile descrivere.

La recensione sottolinea la maestria di Fruttero & Lucentini nel creare un giallo avvincente che si fonde con vivide descrizioni della Torino degli anni '70. Il romanzo tiene il lettore sul filo dell'ansia, offrendo anche momenti di profonda atmosfera e caratterizzazioni tipiche della città. L'autore della recensione consiglia di guardare il film del 1975 per apprezzare meglio il personaggio di Anna Carla. Un classico della letteratura gialla italiana da non perdere. Scopri il giallo torinese che ha sedotto intere generazioni, leggi La donna della domenica!

 Dall’uomo all’automa (e ritorno).

 Rendendo sintetico e astratto l’analogico e concreto: la fatica dell’uomo.

La recensione esplora il tema centrale dell'album 'Tour de France Soundtracks' di Kraftwerk, mettendo in luce il rapporto circolare tra l'uomo e l'automa. Viene sottolineata la trasformazione del corpo umano in un prodotto sintetico ma eterno, attraverso un approccio poetico e riflessivo. L'autore apprezza la profonda chiusura del cerchio concettuale del lavoro, che fonde fatica umana e industria musicale. Scopri il viaggio sonoro tra uomo e macchina di Kraftwerk!

 Avete progettato un futuro.

 Avete rimpiazzato voi stessi con 4 terabyte di memoria su di un automa.

La recensione di Electric Cafe di Kraftwerk esplora il concept di fusione tra uomo e macchina, sottolineando un gioco tra memoria digitale e automi. Pur apprezzandone l'innovazione tecnologica, il testo invita a considerare l'album come un divertissement futuristico. Un'analisi intensa e poetica, che riflette sul ruolo degli artisti-digitali. Scopri il futuro sonoro con Electric Cafe, l'album che ha segnato la musica elettronica.

 Finzione d’una finzione: l’uomo, fingendosi automa, si finge automatizzato, pre-programmato.

 Con un’ironia da automi. Con un’ironia automatizzata.

Questa recensione analizza Computerwelt dei Kraftwerk come un progetto musicale che esplora l'automatizzazione nella scrittura musicale con un tono ironico. Il lavoro riflette sul rapporto tra uomo e macchina, sottolineando la transizione dal mondo industriale a quello digitale. L'album è interpretato come un gioco di finzioni automatizzate con consapevolezza tecnologica e umorismo robotico. Scopri l’ironia e la tecnologia di Kraftwerk in Computerwelt!

 Il supremo gesto dell’arte umana è perpetrare sé medesima oltre i propri angusti confini: portare l’automatizzazione industriale dentro l’uomo.

 Ascoltarli è ogni volta fare un lavacro d’oblio, ritrovarsi nei panni d’un altro. Un altro che mai sarà.

La recensione approfondisce il concept di Kraftwerk in 'The Man Machine', un album che fonde uomo e tecnologia in un’esperienza sonora avant-retro. La musica appare come un rituale di trasformazione, un viaggio tra ritmi ripetitivi e sintetici che evocano un futuro immaginario. L’album è descritto come un ponte tra arte e automazione, capace di trasportare l’ascoltatore fuori dal tempo. Scopri il futuro della musica elettronica con Kraftwerk - The Man Machine!

 Un tempo finito (40 minuti circa) è in grado di farsi immagine concreta di un tempo infinito.

 Il prodotto dell’uomo imperfetto, raggiunge la perfezione.

La recensione interpreta Trans-Europe Express come un sistema sonoro ciclico e eterno, che trascende i limiti temporali umani grazie alla ripetizione e alla perfezione sintetica. L'album di Kraftwerk viene visto come un'opera che fonde tecnologia e musica per rappresentare un viaggio immobile nel tempo, dove il finito assume valenza di infinito. Scopri il fascino senza tempo di Trans-Europe Express di Kraftwerk, un classico imprescindibile della musica elettronica.

 Un abisso di spazio colmato tramite radiazioni elettromagnetiche.

 La fredda morte d’un futuro che mai sarà.

La recensione esplora l'album Radio-Aktivität dei Kraftwerk come un viaggio profondo attraverso il tempo e lo spazio, evocando immagini di futuro e passato interconnessi. L'autore utilizza un linguaggio evocativo per sottolineare la componente futuristica e cosmica dei suoni elettronici. L'album è descritto come un abisso musicale fatto di ripetizioni e pattern eterni. La recensione non giudica esplicitamente ma invita a una riflessione sull'essenza temporale dell'opera. Scopri Radio-Aktivität e lasciati trasportare in un viaggio senza tempo.

 L’intera prima facciata (22 minuti) è una ariosa scampagnata su Volkswagen ed uno speditissimo viaggio verso la Volksmusik.

 Dal lineare riemerge — dal di dentro— il cosmico (prima parte). Dal cosmico riemerge — dal di dentro— il lineare (seconda parte).

La recensione esplora 'Autobahn' dei Kraftwerk come un viaggio musicale che alterna momenti di serenità a fasi di sconforto cosmico. L’album unisce la linearità del viaggio con uno spostamento siderale, creando una sinergia tra musica popolare e sperimentale. La critica evidenzia la profondità del percorso sonoro e la coesistenza di sentimenti diversi nel flusso musicale. Un’opera che rappresenta un processo catartico e un’esplorazione sonora innovativa. Scopri la magia sonora di Kraftwerk e lasciati trasportare dal viaggio in Autobahn!

 Un diamante a 58 facce, dalla cui rotazione spiralica scaturiscono immagini ora galleggianti, ora plumbee, ora tintinnanti, ora bucoliche.

 La confidenza operatore-mezzo tecnico-prodotto è tale, infatti, da permettere persino un approdo a sonorità orecchiabili.

La recensione descrive 'Ralf And Florian' di Kraftwerk come un viaggio sonoro fatto di turbine e ripetizioni vorticosi. L'album esplora una musica elettronica futuristica e familiare al tempo stesso, capace di evocare immagini astrali e industriali. La confidenza tra musicisti e tecnologia permette di ottenere sonorità a tratti orecchiabili, ricordando un lounge-bar futurista. Un'opera che trasfigura la forma canzone in modo innovativo e sofisticato. Scopri l'affascinante universo sonoro di Kraftwerk con Ralf And Florian!

 Negli anfratti dell’industriale. Lì alberga dunque una spensieratezza. Una bucolica dei prodotti in serie.

 Cosa rimane da fare agli uomini? Imitare le movenze delle macchine, imitare la loro spensieratezza. Fingersi macchine anch’essi.

La recensione analizza Kraftwerk 2 come un'esplorazione dell'industria e della sua automazione, evidenziando il contrasto tra la spensieratezza delle macchine e l'inquietudine profonda che ne emerge. Il linguaggio è poetico e riflessivo, mettendo in luce la concretezza analogica dei suoni metallici che rivelano una nuova forma di serenità industriale. Un invito a immergersi in un universo sonoro fatto di rumori, imitazioni e armonie inaspettate. Scopri l'universo sonoro unico di Kraftwerk 2, tra industria e poesia.

 Il suono che da questa ricerca risulta; ricerca, la loro, d’affinamento e d’esplorazione.

 Il doppio movimento “in corso” che questo cono-di-plastica denota.

La recensione analizza 'Kraftwerk I' come un'opera in divenire, un lavoro grezzo e sperimentale che fonde suoni industriali e ricerca analogica. Il testo valorizza l'approccio artigianale del gruppo nel processo creativo e la spinta all'esplorazione sonora alla base della loro musica pionieristica. Scopri l'inizio della rivoluzione elettronica con Kraftwerk I!

 È fatto di vari tentativi, questo defluire del fortuito nell’ordinato.

 L’intercalare del rumore industriale riemerge dal di dentro del ritmo: un ritmato rumore.

La recensione esplora Tone Float, album di Kraftwerk, come un viaggio sonoro che parte dal caos di rumori casuali verso un ordine nascente. Si descrive un processo di evoluzione musicale fatto di contrasti e trasformazioni, tra silenzi e ritmi industriali, con toni quasi poetici. L'opera è vista come un antefatto dell'arte dell'uomo attraverso l'industria sonora. Scopri il viaggio unico di Kraftwerk tra caos e ordine in Tone Float!