Un Lucio Dalla come non lo avete mai ascoltato.

 Geniale? è un disco da ascoltare e da amare, un live genuino dove Dalla suona divinamente il suo miglior strumento: la voce.

Geniale? 1969-70 è un album live di Lucio Dalla che raccoglie registrazioni rare e inedite tra il 1969 e il 1970. Nonostante la qualità tecnica limitata, mostra un Dalla giovanissimo, in perfetta sintonia con la band Gli Idoli e capace di improvvisazioni vocali originali. L'album offre storie e misteri interessanti legati a diverse tracce e rappresenta una preziosa testimonianza della sua crescita artistica. Ascolta ora questo raro live per scoprire l’energia autentica di Lucio Dalla!

 Questi ragazzi saranno campioni del mondo sotto la torre Eiffel, canta Kali – in barba alla scaramanzia.

 Il 4-3-1-2 (4-4-2, pardon) è atrofizzato da un’imbarazzante lentezza di manovra, Hristo appare fuori forma, il gioco latita e l’attacco è sterile.

La recensione riflette sull'inno bulgaro 4-4-2 di Kali presentato per i Mondiali di Francia 1998, inserito in un contesto calcistico e musicale degli anni '90. Viene evidenziato il contrasto con l'inno italiano di Baglioni e il periodo storico difficile della nazionale bulgara. La recensione miscela ricordi sportivi, musicali e sociali sottolineando la carriera di Kali e l'evoluzione della scena musicale Calga, sempre più contaminata da stili moderni. Scopri la storia dietro l'inno bulgaro di Kali e rivivi gli anni magici del calcio mondiale!

 Il granitico riff di chitarra che domina «Rough’n’Roll Rooze’em All» spiega tutto molto meglio di quanto potrei fare io.

 Il rock’n’roll è musica da vivere in mezzo alla strada e i Roozalepres ne sono la conferma italiana più vera.

I Roozalepres, band dalla provincia aretina, offrono un rock’n’roll ruvido e autentico. Ispirati a gruppi come gli Hellacopters, propongono un album d’esordio potente e immediato. La recensione elogia la loro energia e la capacità di far rivivere lo spirito del rough’n’roll italiano con riff decisi e chitarre incisive. Alza il volume e scopri la potenza dei Roozalepres!

 Oggi, mai come prima, tutto suona samba.

 Per un suggerimento del DeB, mi ritrovo a scavare nella memoria, a ripensare alle innumerevoli volte in cui ho goffamente ballato a ritmo de "I tre caballeros": motivi per vivere.

La recensione celebra l'album di debutto degli Os Tincoãs del 1973, definito come 'mescalina musicale' grazie ai suoi ritmi samba coinvolgenti. L'ascolto invita a un viaggio nella memoria e nell'immaginazione brasiliana, arricchito da motivi che spronano a vivere intensamente. Un'opera che sorprende e si lascia scoprire anche da chi non ha mai visitato il Brasile. Ascolta l’album degli Os Tincoãs e lasciati trasportare dal ritmo samba!

 Un classico psichedelico che ha segnato un'epoca con suoni innovativi e atmosfere uniche.

 Un capolavoro che ha definito la psichedelia anni '60 e continua a influenzare generazioni.

La recensione esalta 'The Piper at the Gates of Dawn' come un capolavoro che ha definito la psichedelia anni '60. L'album, primo lavoro dei Pink Floyd, si distingue per atmosfere innovative e la creatività di Syd Barrett. Viene sottolineato il valore storico e musicale di questo esordio che continua a influenzare generazioni. Scopri l'album che ha rivoluzionato il rock psichedelico!

 Un viaggio emozionante e coinvolgente che ha cambiato la storia della musica.

 Un capolavoro assoluto che unisce trama, musica e impatto sociale in modo unico.

La recensione celebra Quadrophenia come un capolavoro assoluto della musica rock, valorizzandone la complessità narrativa e musicale. L'opera è descritta come un viaggio emozionante che riflette temi sociali degli anni '70, sostenuta da un'impeccabile esecuzione sonora. Stefano2010 assegna il massimo dei voti riconoscendone l'influenza e l'importanza storica per The Who e il rock in generale. Ascolta Quadrophenia e immergiti nel viaggio rock degli Who!

 «Life used to be life-like, now it’s more like show biz» da “Dilate”

 «they told you your music// could reach millions//the choice is up to you» da “Napoleon”

Dilate è l'album in cui Ani DiFranco coniuga rabbia e introspezione, creando un progetto coerente che si distingue nella sua produzione prolificà. Tra chitarra aggressiva e testi poetici, il disco raccoglie emozioni forti e autoanalisi. Le ultime tracce segnano un passo avanti nella sua crescita artistica, rendendo Dilate un lavoro rappresentativo del suo sound punk-folk. Un viaggio nel 1996, tra disillusione e speranza. Ascolta Dilate e scopri il potente mix di rabbia e poesia di Ani DiFranco!

 Gli orrori di domani sono le angosce di oggi, portate alle estreme conseguenze.

 La gestazione e la nascita di un pargolo diventano epopea suprema, odissea infinita, sacrificio di tanti.

La recensione analizza 'I Figli degli Uomini' di Alfonso Cuarón come una distopia potente e moralmente densa. Il film combina scene straordinarie a passaggi meno efficaci, ma emerge una visione profonda sull'umanità e la sopravvivenza. Particolarmente apprezzato è il lungo piano sequenza che simboleggia la discesa e la risalita nella crisi esistenziale. La critica sottolinea inoltre un legame compositivo con il successivo 'Roma', evidenziando la crescita artistica di Cuarón. Scopri la potenza visiva e morale di I Figli degli Uomini, un capolavoro di Alfonso Cuarón.

 Benigni prende il controllo della sua astronave, ma sbaglia ad usare i comandi.

 Pinocchio è un minestrone costato 40 milioni di dollari che non fa ridere, non fa riflettere, non intrattiene.

Il Pinocchio diretto e interpretato da Roberto Benigni del 2002 è valutato come uno dei peggiori film italiani prodotti con un alto budget. Nonostante l'ottimo reparto tecnico e la colonna sonora di Nicola Piovani, la recitazione sopra le righe e una sceneggiatura povera lo rendono noioso e poco coinvolgente. Il film manca di empatia nei confronti dei personaggi ed è giudicato un prodotto eccessivamente artificiale e imbarazzante rispetto alla tradizione di Collodi e ad altre versioni cinematografiche. Scopri la recensione completa e cosa non ha funzionato nel 'Pinocchio' di Benigni!

 Il nuovo lavoro è un’autentica fucina di idee ed atmosfere che vanno a fondersi perfettamente in un sound al tempo stesso classico e fresco.

 È ora di dare a Tim Burgess quello che spetta a Tim Burgess.

Il quinto album solista di Tim Burgess, 'I Love The New Sky', è il suo primo lavoro scritto interamente da solo. Con un sound fresco e classico, l’album propone atmosfere ricche di ispirazione e si colloca tra le sue migliori opere. Notevoli i rimandi a Bowie, Paul McCartney e Arctic Monkeys, con collaborazioni di Mark Collins e Daniel O’Sullivan. Un disco che riconferma la figura di Burgess nel rock britannico. Ascolta ora 'I Love The New Sky' e scopri il nuovo capitolo di Tim Burgess!

 Gainsbourg è Gainsbourg, punto.

 Intoxicated man è pura vertigine. E anche puro cinema.

La recensione celebra Mick Harvey per il coraggio e la sensibilità con cui ha reinterpretato Serge Gainsbourg nei due album Intoxicated Man e Pink Elephants. L'autore sottolinea l'atmosfera torbida e malinconica delle cover, l'eleganza e la musicalità presenti nelle reinterpretazioni, capaci di onorare il mito francese senza scimmiottarlo. Viene apprezzata la capacità di Harvey di lavorare nell'ombra e di restituire lo spirito di Gainsbourg con rispetto e intelligenza. Scopri la magia di Gainsbourg attraverso le emozioni di Mick Harvey, ascolta ora Intoxicated Man e Pink Elephants!

 Il gruppo della mia crisi che ha avuto il più intelligente dei frontman di quella generazione, adulto e anomalo per carattere ed età.

 ‘Hits’ è a suo modo un grande lavoro, con il difetto a mio parere di contenere la brutta versione album di ‘Disco 2000’, valorizzata invece nelle esibizioni dal vivo.

La recensione descrive 'Hits', la raccolta dei Pulp, come un’opera chiave per comprendere il successo del gruppo e il carisma di Jarvis Cocker. L’autore racconta il legame personale con la band e l’importanza delle canzoni nel contesto del Britpop e nelle riflessioni sociali. Pur segnalando qualche difetto, il giudizio è complessivamente molto positivo e appassionato. Ascolta 'Hits' dei Pulp e scopri l'anima del Britpop con Jarvis Cocker!

 Simply Red che hanno smesso di piacermi dal preciso istante in cui Mick non ha avuto più fame.

 La fame scinde l’uomo dalla bestia già solo perché il primo ha la facoltà di scegliere.

La recensione analizza il debutto di Simply Red, 'Picture Book' (1985), mettendo in luce la forza vocale di Mick Hucknall e l'importante ruolo del produttore Stewart Levine. Pur con alcune carenze nella chitarra e batteria, l'album è considerato solido e rappresenta la base per i successi futuri della band. Il pezzo centrale rimane 'Holding Back The Years', simbolo della loro carriera. L'autore esprime un giudizio equilibrato e riconosce la fame artistica dell'epoca di Hucknall. Scopri la storia dietro l'album che ha lanciato Simply Red!

 Attraversando il ponte di Rialto della memoria, per sfuggire all’oblio.

 Questa musica misteriosa ed ammaliante riaffiora dalla memoria di Venezia, sepolta sotto la tripla coltre di una memoria di qualcuno, immaginata da qualcun altro e messa in musica da qualcun altro ancora.

La recensione riflette su 'Music from Memory' di Vito Ricci, una colonna sonora che evoca un viaggio nei ricordi e nel simbolismo di Venezia, ispirata alla figura di Giulio Camillo. La musica accompagna l'ascoltatore attraverso paesaggi interiori e riflessioni sull'oblio e la memoria. L'autore viaggia con emozione tra passato e presente, lasciandosi affascinare dalla composizione e dall'atmosfera evocativa. Scopri l'incanto della memoria con la musica evocativa di Vito Ricci.

 Proprio perché "Beguiled" è l'opera che meglio rappresenta l'artista nella sua dimensione emozionale e, dunque, manifesta la sua vera originale natura.

 In "Beguiled" spiccano come acquerelli intensi svariati brani strumentali che sembrano ispirare il sogno e la malinconia di luoghi avulsi dalle frenesie e dalle brutture della contingenza.

Beguiled è un album che rappresenta al meglio l'originalità e la sensibilità del pianista americano Tim Story. L'opera miscela sonorità elettroniche e acustiche in una dimensione emozionale ricca di malinconia e sogno, ispirata da influenze quali dreampop e romanticismo contemporaneo. Sebbene poco noto, Story propone un lavoro coerente e raffinato, ideale per chi cerca musica immersiva e senza tempo. Ascolta Beguiled di Tim Story e lasciati trasportare in un mondo di sogni e emozioni raffinate.

 Questo Blaze of Glory io lo considero un disco in grado di non sfigurare al cospetto dei dischi migliori dei riferimenti artistici sopracitati.

 Se questo disco non lo conoscete io ve lo consiglio di cuore: dimenticate la Bon Jovi (Band)... qui c'è un capolavoro musicale fuori dal genere.

Blaze of Glory è un album solista di Jon Bon Jovi che si distacca dal rock hard della sua band per abbracciare sonorità rock, folk e blues americane. Nato come colonna sonora di Young Guns II, l'album è caratterizzato da collaborazioni eccellenti e da temi profondi di peccato e redenzione. Diverse tracce si distinguono per arrangiamenti e interpretazioni vocali di alto livello, rendendo questo disco un capolavoro fuori dal genere tipico di Bon Jovi. Ascolta Blaze of Glory e scopri un lato inedito di Jon Bon Jovi!

 Non è necessario amare il basket o l’NBA per godersi questa serie-documentario.

 La domanda è più reale che mai: “Ci rendiamo conto che quest’uomo giocava psicologicamente per 10 persone?!”

La recensione consiglia la visione di The Last Dance, sottolineando come il documentario vada oltre la semplice celebrazione sportiva. Racconta non solo la carriera di MJ e dei Bulls ma anche rapporti umani e rivalità. Il racconto emoziona e coinvolge anche chi non è appassionato di basket. La serie evidenzia il carisma e la motivazione straordinaria di Michael Jordan, distinguendolo dagli altri campioni. Guarda The Last Dance e scopri il lato umano di un campione leggendario!

 Un disco quasi clandestino dove un poeta canta in maniera delicata e sublime, con rabbia e con amore.

 Onore a Claudio, lontano dai riflettori e vicino alle angosce del genere umano.

La recensione celebra l’opera unica di Claudio Lolli, un album allegato a un libro del 2003. Il disco, registrato in modo sparso e quasi clandestino, presenta testi ricchi di poesia, rabbia e amore, accompagnati da una chitarra acustica. I brani trattano temi di critica politica, riflessioni esistenziali e ricordi personali. Lolli emerge lontano dai riflettori ma vicino alle angosce umane, proponendo un ascolto intenso e profondo. Ascolta l’intensa poesia di Claudio Lolli in questo disco fuori dal comune.

 Dune è comunque unico nel suo genere, sospeso magicamente com’è tra pellicola a la grindhouse e installazione artistica.

 Che affascinante fallimento è questo Dune! Un film forse da “perdonare” per riscoprirne l’originalità e arditezza.

La recensione analizza il film "Dune" di David Lynch come un fallimento produttivo ma un affascinante esperimento visionario. Nonostante una trama complessa e una versione ridotta che lo rese confuso, il film rimane ricco di immagini potenti, scenografie originali e una colonna sonora memorabile. Viene anche evidenziata la travagliata storia produttiva e il confronto con altri tentativi di adattamento. "Dune" è oggi considerato un cult, capace di attrarre e affascinare nonostante le sue imperfezioni. Scopri il cult visionario di Lynch, un film imperdibile per gli amanti della fantascienza!

 Il cinema d’azione mainstream ha proprio sbroccato, non c’è più la minima coerenza nella caratterizzazione degli eventi e dei personaggi.

 Dwayne Johnson pensa di sprigionare carisma alzando un solo sopracciglio alla volta, ma semina imbarazzo.

La recensione di Fast & Furious: Hobbs & Shaw evidenzia una pellicola ricca di azione esagerata e scenari stereotipati. Dwayne Johnson tenta un ruolo da eroe muscoloso con battute autoironiche, mentre Jason Statham mantiene il suo consueto stile. Il film soffre di incoerenze narrative, personaggi poco memorabili e un finale deludente che sconfina nella banalità. Nonostante alcune scene d'azione spettacolari, l'opera manca di profondità e originalità, confermando un declino del cinema action mainstream. Scopri perché Hobbs & Shaw delude nonostante l’azione a ritmo serrato!