Let Me Come Over è uno dei tantissimi capolavori che porto dentro di me di quelle clamorose ed indimenticabili annate.

 "Taillights Fade" è il mio indiscusso vertice, una canzone di imbarazzante semplicità e una meraviglia che non aggiungo altro.

La recensione celebra Let Me Come Over, terzo album del 1992 dei Buffalo Tom, come un capolavoro di folk-rock alternativo degli anni '90. Bill Janovitz guida la band in brani intensi, alternando momenti energici a ballate raccolte. L'album, di grande qualità sonora, non ha avuto il successo commerciale meritato, ma resta un gioiello nascosto con canzoni memorabili come "Taillights Fade". La copertina è l'unico vero difetto secondo il recensore. Ascolta subito Let Me Come Over, il gioiello nascosto del folk-rock anni '90!

 Imbattermi in Britten e in Forster è stata una delle cosa migliori che mi siano capitate nell’ultimo periodo della mia vita.

 Non ci sono 'eroi' in nessun romanzo di Forster, solo individui che, con i propri limiti, riescono ad elevarsi dalla mediocrità e dalle convenzioni sociali.

La recensione esalta la prosa elegante e lirica di Passaggio in India, che esplora il conflitto tra l'Impero Britannico e l'India attraverso personaggi complessi e tematiche profonde. Il romanzo, lento ma coinvolgente, è considerato un capolavoro che mescola simbolismo e realtà. Forster viene lodato per la sua capacità di trasmettere empatia e riflessioni sociali con equilibrio e profondità. Leggi Passaggio in India per scoprire un classico della letteratura ricco di umanità e simbolismo.

 La copertina minimalista con un fiammifero dà fuoco alla passione e al sound incendiario della band.

 ‘Puppe’ è un brano fuori di testa, con un cantato rabbioso e velenoso mai sentito prima da Till Lindemann.

Dopo dieci anni di pausa, i Rammstein ritornano con un album omonimo che miscela elementi elettronici e metal, richiamando le origini ma con una varietà sonora più ampia. Alcuni brani iniziali riprendono il passato industriale, mentre altri si distinguono per sonorità più morbide e arrangiamenti orchestrali. L’album mantiene la forza e l’identità della band, anche se meno aggressivo del solito. Una prova più che valida, con momenti di grande impatto e qualche episodio meno riuscito. Scopri il nuovo sound dei Rammstein, un ritorno che vale l'ascolto!

 Era dai tempi dell’acclamato “Viva La Vida...” che non si respirava un’aria di libertà così decisa in un disco della band britannica.

 Unico brano fuori posto è il singolo “Orphans”, paraculata (anche se ben congegnata) buona per gli stadi.

Everyday Life segna un ritorno ai suoni più intimi e meno commerciali per i Coldplay, dopo un periodo di scelte stilistiche contrastanti. Il doppio album si distingue per la varietà di generi e momenti di libertà creativa, dal gospel al folk fino a suggestioni politiche. Pur presentando qualche brano più commerciale come 'Orphans', il disco è apprezzato come un solido ritorno e un segnale di maturità artistica. Scopri il nuovo lato creativo e intimo dei Coldplay con Everyday Life!

 Un uomo, una chitarra, una musica sofferta e spiritata. Quintali di mestiere e litri di sudore...prendere o lasciare!

 In questa veste che più genuina non si può: neanche un pizzico sulle corde della chitarra; solo voce e battito di mani!

La recensione celebra Son House e il suo album 'The Original Delta Blues' come un manifesto autentico e schietto del Delta Blues. Il disco, registrato nel 1965 durante il folk revival, presenta una musica genuina, sofferta e minimale. Vengono valorizzati il contesto storico e le influenze dell'epoca, con particolare attenzione alle tematiche sociali e alla tradizione musicale afroamericana. Una rilettura intensa e sincera del patrimonio blues per gli amanti del genere. Ascolta ora 'The Original Delta Blues' e rivivi l'anima autentica del blues.

 Una specie di miracolo, archetipo o non archetipo.

 Il cantato semplice, il vagare della chitarra quasi sullo sfondo, le spezie e gli aromi musicali dosati con delicatezza.

La recensione celebra 'Folk Roots, New Routes', l’album che ha dato forma al folk inglese degli anni ’60. Shirley Collins e Davy Graham creano un equilibrio perfetto tra voce e chitarra, fondendo tradizione e contaminazioni con jazz, blues e suoni orientali. Un viaggio intimo e senza enfasi in una musica sospesa tra realtà e sogno, capace di anticipare atmosfere uniche come quelle di Nick Drake. Un disco essenziale, delicato e fondamentale per comprendere le radici del folk britannico. Scopri l'origine autentica del folk inglese con questo capolavoro senza tempo.

 Difficilmente mi dilungo sugli attori, ma in questo caso l’attore fa il film.

 Se fare film diventa una ripetizione quasi documentaristica di fatti storici, il cinema muore.

Le Mans '66 è un film sportivo sulla leggendaria sfida Ford vs Ferrari, ben confezionato ma non esaltante. La performance di Christian Bale è il vero motore del film, capace di rendere autentico e avvincente il racconto, nonostante una storia vista e rivista e una narrazione che talvolta stanca. Il film riflette anche sulle dinamiche interne aziendali e sul rischio di un cinema troppo legato alla realtà storica senza inventiva. Scopri la performance intensa di Christian Bale in Le Mans '66!

 sapete che mi sto ascoltando una cosa che se ve lo spiego non rende perchè dovreste sentirla da soli come ve la spapacchia addosso?

 Sia l'EP 1 che l'EP 2, mi fanno proprio il lavoro della tangenziale.

La recensione esprime entusiasmo per l'EP 'The Gettin’ Off Stage, Step 1' dei People Under the Stairs, sottolineandone l'originalità e la freschezza nel panorama rap. L'autore, pur non esperto del genere, si lascia coinvolgere dalla profondità e dalla particolare atmosfera sonora creata dagli octaver e dagli effetti ovattati. Un lavoro che, seppur diverso da altri nel genere, conquista e rimane impresso. Ascolta l'EP e lasciati sorprendere dal rap autentico dei People Under the Stairs!

 Winter Ethereal si piazza tra i più completi prodotti Metal del 2019.

 Un disco da ascoltare e annusare a pieni polmoni. Un aroma che rimane impresso in tutti i 70 minuti.

Winter Ethereal, il progetto di John Arch e Jim Matheos, segna un ritorno spettacolare nel panorama del progressive metal. L'album riconsegna atmosfere intense e riff spettinanti, riproponendo la qualità degli esordi. La recensione, narrata con ironia e simpatia, racconta anche aneddoti personali degli artisti, valorizzando il disco come uno dei migliori del 2019. Un ascolto imprescindibile per gli appassionati del genere. Ascolta Winter Ethereal e immergiti nel miglior progressive metal del 2019!

 Il cinema di Carax è un cinema simbolico, metaforico, magnetico.

 L’amore…sarà l’amore a giocare la partita a scacchi e muoverà sia i bianchi che i neri e saranno macelli.

Mauvais Sang, diretto da Leos Carax a soli 26 anni, è un film simbolico e magnetico che si distingue per uno stile registico unico e attori carismatici. Denis Lavant spicca in un ruolo intenso, affiancato da Juliette Binoche e Michel Piccoli. Un'opera che affronta temi universali come l'amore, raccontata con un linguaggio cinematografico non convenzionale e suggestivo. La colonna sonora, l'uso del bianco e nero e la forte componente metaforica rendono il film un cult imperdibile. Guarda Mauvais Sang e lasciati catturare dallo stile unico di Leos Carax!

 Un aborto. Un rifiuto. Un’incompiuta predestinata.

 È un po’ come purificarsi, echi di un passato non ancora remoto che suonano a scoppio ritardato.

Let’s Change the World With Music rappresenta un album incompiuto e rifiutato nell'era dei primi anni '90. Pur essendo poco rifinito e con arrangiamenti ridotti, conserva fascino grazie a temi di fede e alla poetica tipica di Paddy McAloon. La raccolta dei demo del 2009 rivela un'opera potenziale ma mai consacrata, apprezzata soprattutto dai fan storici. La recensione ne sottolinea pregi e limiti con un tono nostalgico e critico. Ascolta l’album incompiuto e scopri il fascino nascosto di questo pezzo di storia musicale.

 L'artista è una presenza astratta, è un individuo che per tentativi cerca la bellezza.

 DaudiBaldrs è un reportage sonoro di asfissia e desolazione da ascoltare almeno una volta nella vita.

La recensione ripercorre l'ascolto dell'album 'Dauði Baldrs' di Burzum, un'opera creata da Varg Vikernes durante la sua detenzione. Con l'unico uso di un sintetizzatore, l'artista trasporta l'ascoltatore in paesaggi sonori oscuri, malinconici e minimalisti, ispirati alla mitologia nordica. Il disco riflette lo stato d'animo claustrofobico e desolato di Vikernes, offrendo un'esperienza unica e intensa nel panorama ambient. La recensione sottolinea la duplice natura dell'artista, separando l'opera dalla sua controversa personalità. Ascolta Dauði Baldrs per un viaggio unico nella mitologia e nell'anima oscura di Burzum.

 Un raggio di sole caldo e intimo che ti fa svegliare bene, nonostante le atmosfere da ritiro spirituale interiore.

 Provate a prendere le doti pittoriche di Renoir e a renderle voce. Esperimento ardito che può rendere l'idea.

Bigger Than Life dei Black Marble rappresenta una svolta dal freddo cold wave verso un synth-pop più caldo e umano. L'album evoca atmosfere intime e nostalgiche, accompagnate da una voce avvolgente che cattura l'ascoltatore. Sebbene non sia un capolavoro assoluto, segna un importante percorso artistico e mostra un'efficace combinazione di luce e ombra sonora. Un disco che invita alla riflessione e al ricordo in un contesto sonoro accuratamente costruito. Ascolta Bigger Than Life e immergiti in un synth-pop caldo e nostalgico.

 Les ed i suoi prodi collaboratori sono da quasi trent’anni il mio vertice musicale; niente e nessuno potrà mai scalzarli dalla posizione dominante che hanno assunto!

 Spettacolare dimostrazione di innata classe viene fornita dal gruppo nella prepotente e potentissima esecuzione di American Life; tutto è calcolato, matematico.

La recensione celebra l’EP June 2010 Rehersal dei Primus come un esempio di qualità e libertà artistica. Il ritorno del batterista Jay Lane e la rielaborazione di brani storici evidenziano la potenza esecutiva della band. Il basso di Les Claypool domina il sound, supportato da chitarra e batteria rigorosamente sincronizzate. Il pezzo 'American Life' viene indicato come una performance magistrale di prog-rock, capace di conquistare anche ascoltatori esperti. Ascolta ora l’EP June 2010 Rehersal e scopri il potere dei Primus!

 L’album è bello, Demonaz riesce a tenere alto il nome della band, però devo dire che ho sofferto molto l’assenza di Abbath.

 È un album più di mestiere che di cuore, suonato bene e che non presenta reali pecche compositive.

La recensione analizza 'Northen Chaos Gods' degli Immortal, primo album senza Abbath e con Demonaz alla voce e chitarra. Nonostante l'alto livello tecnico e la coerenza con lo stile thrash/black, l'album viene percepito come meno ispirato e più prevedibile rispetto ai precedenti lavori, soffrendo di una certa staticità musicale e testuale. Scopri se Northen Chaos Gods è l’album giusto per te, leggi la recensione completa!

 Iggy è un cartone animato, si deforma, si allunga, si contorce, si spacca, ma non muore mai.

 Iggy ti amo uguale perché sei sempre Iggy anche nelle contraddizioni.

La recensione riconosce il percorso di trasformazione di Iggy Pop e la sua immutabile essenza rock. Nonostante le assenze dei membri storici, l'autore apprezza il valore dell'album Free e le sue suggestioni di libertà, pur sottolineando le inevitabili contraddizioni. Si percepisce nostalgia verso l'era degli Stooges e un affetto duraturo per il cantante. Scopri Free di Iggy Pop e lasciati trasportare dalla sua energia unica!

 "È proprio con quell’attitudine che continua a sfornare, oramai da vent’anni, un album migliore dell’altro."

 "Questo secondo volume è senza dubbio superiore al primo, perché sembra, letteralmente, esplodere di idee."

La recensione celebra il decimo album solista di Graham Coxon, colonna sonora della serie Netflix "The End of the F***ing World 2", descrivendolo come un lavoro vario, coeso e ispirato. L'autore apprezza l'approccio naturale e umano di Coxon durante le performance acustiche e sottolinea la ricchezza di generi musicali presenti nell'album. Un disco che conferma la maturità artistica e la capacità di innovazione di Coxon, capace di emozionare e coinvolgere. Ascolta ora l'album di Graham Coxon e immergiti in un viaggio musicale unico!

 Analog è un bel disco, affascinante, cupo e con un lietmotif quasi filmico.

 Misanthrop si è divertito 40 minuti con dei nuovi vst analogici e qualche ritmica minimal-neurofunk, ma con un buon risultato.

Misanthrop torna con Analog, un album strumentale di 40 minuti che mostra una crescita rispetto al precedente lavoro. La produzione è minimale e ostile, con sintetizzatori retro e un’atmosfera da colonna sonora fantascientifica. Pur non innovando drasticamente, Analog riesce a mantenere alta l’attenzione grazie a ritmiche neurofunk precise e un sound design solido, risultando un lavoro affascinante e valido per gli appassionati di elettronica. Ascolta Analog di Misanthrop e immergiti in un viaggio elettronico unico.

 Il demone del rock’n’roll non ha mai abbandonato i Not Moving.

 Impossibile restare impassibili di fronte alla classe imperitura di questo grezzo rock’n’roll.

I Not Moving L.T.D. tornano con un singolo potente e ricco della loro classica energia garage-punk. La band, capitanata da Dome La Muerte e dalla carismatica Rita Lilith Oberti, mantiene viva la leggenda del rock italiano con brani ruvidi e taglienti. Il disco, pubblicato da Area Pirata Records, include anche rivisitazioni di successi storici, confermando la vitalità della band e il loro ruolo iconico nella scena. Scopri l’energia senza tempo dei Not Moving L.T.D. e immergiti nel vero garage-punk italiano!

 Immaginate: un'innocenza melodica avvolta dalla nebbia; qualcosa di trattenuto e sospeso; ballate ghiaccio/fuoco con suoni claudicanti e come in sordina.

 Non so dirvi anche se so che è l'ennesima variante di quella specie di tristezza non triste che piace tanto a noi smandrappati.

La recensione esplora 'Flaming Tunes', album di Gareth Williams e Mary Currie, definito un capolavoro sottovalutato del lo-fi urbano degli anni '80. Il disco mescola atmosfere malinconiche, melodie trattenute e influenze di artisti come Robert Wyatt e Brian Eno, creando un sapore unico e affascinante. Si sottolinea la fusione di misticismo e buffoneria, oltre a una saggezza lirica rara. Un viaggio sospeso e suggestivo tra passato e presente. Scopri il fascino nascosto di Flaming Tunes, un classico lo-fi anni '80 da non perdere.