Non sono inni, sono una mano sulla spalla; e per me -in musica- ciò è un grande complimento.

 Questi pezzi sono fantastici nella loro essenzialità; sono la veste perfetta di un autunno che accoglierà un inverno gelido ma rassicurante.

La recensione celebra l'album Post Punk di Gazzelle per la sua essenzialità sonora e i testi che fondono malinconia e romanticismo pop. L'album, ampliamento del precedente Punk, riesce a colpire con pochi accordi e atmosfere intime. Brani come Sbatti e SMPP emergono per la loro profondità e coinvolgimento emotivo. L'autore evita etichette e si concentra su canzoni che fungono da ‘mano sulla spalla’ piuttosto che inni da stadio. Un ascolto consigliato per chi cerca musica essenziale e autentica. Ascolta Post Punk di Gazzelle per vivere un’autentica esperienza musicale essenziale e intensa.

 Il motivo rimane in testa in modo un po’ violento (tormentone dicono i giovani giusto?) tanto che continuo a canticchiarmela senza soluzione di continuità.

 Guardatelo che merita! Il video è ambientato in un taxi guidato dal Barotti che scarrozza diversi personaggi in preda a crisi di coppia.

La recensione racconta l'impatto immediato e coinvolgente del singolo 'Quando spegni la luce' di Simone Barotti, un brano pop elettronico orecchiabile ma ben confezionato. Il videoclip, ambientato in un taxi durante crisi di coppia, aggiunge un tocco originale e intrigante. Pur non essendo un capolavoro tecnico per chi ama la musica suonata, il pezzo resta tanto piacevole da diventare un vero tormentone. Consigliato anche per la versione piano e voce molto emozionante. Ascolta 'Quando spegni la luce' di Simone Barotti e lasciati coinvolgere dal suo pop elettronico!

 "Il pezzo che apre questa release è davvero una chicca di stampo nettamente californiano, sembra quasi una speronata in faccia al recente passato."

 "Questo è un album potente, antemico e sui generis che merita sicuramente un chance da parte di chi può essere interessato ai generi in questione."

La recensione descrive l'evoluzione dei Balaam and the Angel dal gothic/post punk originario verso un hard rock più accessibile e potente in Live Free or Die (1998). Pur cambiando genere, la band mantiene atmosfere cupe e temi intensi, confermando un sound autentico e riconoscibile. L'album viene definito antemico, equilibrato tra energia e radici gotiche, consigliato agli amanti di rock e gothic. Ascolta Live Free or Die e scopri il fascino unico dei Balaam and the Angel.

 Ci vuole coraggio per sputare in faccia alla borghesia, canzonarla in questo modo.

 Un cinema che raccontando il mondo vorrebbe renderlo un posto migliore.

Parasite di Bong Joon-ho è un film che unisce satira feroce e realismo sociale, dipingendo con brutalità e ironia le contraddizioni della società borghese. La recensione apprezza l'abilità del regista di raccontare la povertà senza snobismi e con un mix di commedia e dramma, offrendo una riflessione profonda e innovativa. Si sottolinea la capacità del film di emozionare e intrattenere, rendendolo un capolavoro moderno del cinema coreano. Scopri Parasite, un capolavoro da non perdere sul divario sociale e l'ironia tagliente.

 Hardcore-Punk senza alcuna pretesa, senza alcun tecnicismo, senza menate varie.

 Colpiscono in pieno il bersaglio con una lunga serie di bordate da paura.

Lost My Brain! (Once Again) è un album hardcore-punk di Cyco Miko, alias Mike Muir, fondatore dei Suicidal Tendencies. Registrato in pochissimo tempo, questo progetto anni '90 offre brani essenziali, veloci e diretti, con chitarre semplici e una voce sempre intensa e tirata. La raccolta colpisce per la sua energia senza fronzoli e più che discreta qualità, confermandosi una potente testimonianza della scena crossover. Scopri l'energia pura dell'hardcore con Lost My Brain! (Once Again) di Cyco Miko!

 JX Arket è un progetto decisamente interessante e con del potenziale ancora inespresso.

 In brani come Mountains e Void And Pain troviamo l'essenza di questa band, un metalcore potente, reso moderno da frangenti melodici.

About Existence di JX Arket è un album di metalcore e post-hardcore che mostra una band con buone intenzioni e potenziale. La sperimentazione si alterna a momenti più energici e vicini al genere, con brani evocativi e una buona alternanza tra screamo e parti melodiche. Sebbene presenti qualche incoerenza stilistica, il progetto appare promettente e particolarmente riuscito negli aspetti più frenetici. Ascolta About Existence per scoprire il nuovo talento del metalcore torinese!

 Okereke decide quindi di fotografare cosa voglia dire essere nero, omosessuale ed artista nell’Inghilterra del 2019.

 È cosí che nasce una perla assoluta come “Let England Burn”, invettiva pesantemente debitrice di certe cose più “grette” di Kanye West.

2042 è il quarto album solista di Kele Okereke, che segna un netto cambio rispetto al precedente. L'opera, ricca di stili diversi, è pungente e politica, riflettendo la situazione sociale attuale. Brani come 'My Business' e 'Let England Burn' mostrano un artista ispirato e personale. Un lavoro tra dance rock, afrobeat e R&B, che mette in luce tematiche come razza, sessualità e politica. Scopri l'album 2042 di Kele, un viaggio unico tra musica e politica.

 La mia percezione iniziale è confermata a tutt’oggi: ottimo disco, ben suonato, produzione in linea con gli standard del periodo, fantasioso e frizzante.

 Si tratta di un disco strumentale che strizza fortemente l’occhio allo scenario contorto e ricercato tipico del Canterbury sound ma che trasuda anche calore nella globalità del sound.

La recensione evidenzia Distances degli Iliad come un album strumentale raffinato e ben prodotto, con un sound che ricorda il Canterbury sound inglese arricchito da influenze mediterranee. La musica, dominata dal pianoforte, si distanzia dal classico jazz rock statunitense, offrendo un'esperienza unica e calda. Il disco, di difficile reperibilità, fu pubblicato solo in vinile negli USA nel 1976. Sandy Owen emerge come il punto focale della band e del disco. Ascolta ora Iliad - Distances e immergiti nel vero progressive anni '70.

 Qui ho trovato anche dell’altro. Echi di brit-pop e richiami al miglior cantautorato popolare italiano degli anni 70.

 La mia preferita: “Padre Madre”, che per la sua incisività mi ha rimandato a “Mother” di John Lennon.

La recensione analizza 'Bagus', primo album solista di Cesare Cremonini, che supera le aspettative con un mix di influenze britanniche e cantautorato italiano. Include canzoni d'amore ma anche brani più profondi e meno adolescenziali. La vocalità si colloca tra Venditti e De Gregori, con testi accessibili. La traccia 'Padre Madre' viene evidenziata come particolarmente incisiva e memorabile. Un disco che lascia una positiva impressione, non solo per un pubblico giovane. Ascolta ora 'Bagus' di Cesare Cremonini e scopri un pop italiano autentico!

 Dark-Trip Hop gelido, infinito, teso, che scava dentro.

 Un buco nero che ti risucchia. Vuoto, spossatezza, malessere.

Zonal - WRECKED è il frutto della collaborazione tra Justin Broadrick e Kevin Martin, già partner in altri progetti importanti. L'album esplora atmosfere fredde e cupe, dividendosi tra tracce con la voce intensa di Moor Mother e parti strumentali. Le sonorità, caratterizzate da dark trip hop e industrial dub, creano un viaggio sonoro intenso e immersivo. La recensione sottolinea la forza emotiva e l'impatto avvolgente dell'opera, pur mantenendo un tono di angoscia e tensione. Scopri l'oscurità sonora di Zonal - WRECKED, ascolta ora l'album!

 L'epic metal nasce dalla mancanza e dalla malinconia.

 Tutto l'album dà l'impressione di immutabilità e di estraniazione dal tempo, come un'antica civiltà rimasta immutata per millenni.

La recensione analizza dettagliatamente il significato e la natura dell'epic metal, distinguendolo da altri sottogeneri. L'album 'The Holy Empire' dei Warlord, del 2013, rappresenta un ritorno alle radici degli anni Ottanta, con una produzione volutamente vintage e un'atmosfera pacata e riflessiva. Il disco è considerato un perfetto ritorno che mantiene intatto lo spirito originale della band e solleva aspettative per il loro futuro. Scopri l'epic metal autentico con il ritorno di Warlord in The Holy Empire!

 Tra armonia e voragine, tra lanterna magica e dissonanza.

 Una voce infantile che dice parole (una specie di ragione diversa per tutti).

La recensione di Geek the Girl di Lisa Germano evidenzia un album che oscilla tra dolcezza e oscurità, con un'intensa esplorazione emotiva e sonora. Attraverso tratti di fragilità e sonorità quasi inquietanti, il disco conduce l'ascoltatore in un viaggio personale e profondo. Ogni traccia ha un carattere unico, alternando momenti calmi e dissonanti, rivelando così un'esperienza musicale coinvolgente e toccante. Scopri l'intensità di Geek the Girl di Lisa Germano, ascolta l'album ora!

 L'omonimo album degli Arcade è una fragorosa mazzata sugli incisivi di chi non ci credeva più.

 Sentire Pearcy fare lo sciupafemmine con la sua voce seghettata e unica è una goduria.

L'album omonimo Arcade (1993) nasce da una superband guidata da Steven Pearcy, ex frontman dei Ratt, e altri musicisti di spicco. In un'epoca dominata dal grunge, Arcade rappresenta una risposta solida e autentica al rock della scena anni '80/'90, dimostrando maturità e passione. Il disco unisce energia, tecnica e atmosfera, riconquistando l'attenzione del pubblico e della critica specializzata. Un vero manuale di resistenza e stile per gli amanti del genere. Ascolta Arcade e riscopri il vero rock anni '90 con una superband d'eccezione!

 La sterzata verso architetture pop è evidente, così come una ritrovata classe e vena compositiva.

 Un gran disco, che segna un vero e proprio rilancio per una band che negli ultimi anni non ha sempre espresso appieno il proprio potenziale.

If Confronted Just Go Mad segna un ritorno brillante per The Twang, con un sound rinfrescato e un mix vocale innovativo grazie all'ingresso di Cat Mctigue e Phil Etheridge come frontman. Il disco unisce pop-rock ottimista a momenti psichedelici e dark, rivelando una band rinvigorita e di grande classe. La collaborazione con il rapper Polarbear aggiunge una nota originale, sottolineando la versatilità del gruppo. Ascolta If Confronted Just Go Mad e scopri il nuovo volto di The Twang!

 Indie band di Coventry, arrivano all’opera prima con questo “What’s Inside Is More Than Just Ham”, e vi riversano dentro tutta la loro irriverenza e la loro stravaganza.

 Il perfetto missaggio di Alan Moulder ci consegna un esordio convincente; se i ragazzi nel prossimo album riusciranno ad incanalare per bene tutte le loro pulsioni artistiche, ne vedremo delle belle.

L'album d'esordio dei FEET, giovane band indie di Coventry, mescola con irriverenza generi dal britpop al punk, offrendo un'opera divertente e affascinante. Con riferimenti a Blur, Libertines e altri, il disco appare poco coeso ma ricco di personalità. La produzione di Alan Moulder valorizza il suono, anticipando un promettente futuro per la band. Ascolta l’esordio irriverente dei FEET e lasciati sorprendere dal loro mix di generi!

 Trovo assurdo che il miglior disco di hardcore italiano mai realizzato sia attualmente impantanato tra il culto e l'oblio.

 Sfido chiunque a suonare hardcore meglio di così.

La recensione celebra 'Accendi la miccia dei tuoi pensieri' dei Grandine come il miglior album hardcore italiano mai prodotto. Nonostante la sua qualità e passione esplosiva in soli 13 minuti, il disco è rimasto un cult nascosto, poco ristampato e difficile da trovare. L'autore esalta la tecnica strumentale e il messaggio impegnato, sottolineando l'importanza storica della band nel panorama hardcore nazionale. Non perdere l'occasione di scoprire questo capolavoro nascosto dell'hardcore italiano!

 In trance è un pezzo che parte piano poi esplode poi si rispegne e poi sul finale accade non so cosa.

 50 minuti di pura sperimentazioni e poi nel finale trovi 'La mer' che pare quasi ti prenda per il culo.

La recensione esplora 'Campi magnetici' di Franco Battiato, un album di forte sperimentazione e caos sonoro che si allontana dai suoi lavori più accessibili. Il disco presenta brani dalla struttura irregolare e testi criptici, richiedendo un ascolto paziente e attento. Nonostante la complessità, emergono momenti più calmi che bilanciano l'opera, chiudendo con un pezzo in francese dal sapore quasi ironico. L'autore consiglia di provare l'ascolto per cercare di comprenderne l'essenza. Scopri 'Campi magnetici', un viaggio unico nel mondo sperimentale di Battiato.

 "Ghosteen è uno spirito migrante".

 "Non c'è nulla di sbagliato nell'amare qualcosa che non puoi tenere in mano, seduto sul letto fumi e scuoti la testa".

Ghosteen è un album che riflette il doloroso percorso di Nick Cave dopo la perdita del figlio, trasformando il lutto in musica rarefatta e testi poetici. Con arrangiamenti minimalisti ed elettronici, l'opera esplora temi universali come la morte e la speranza. La recensione ne sottolinea il valore artistico e la capacità di elevare un dolore personale a esperienza collettiva, definendo l'album un futuro classico. La voce di Cave raggiunge nuove profondità e ammirazione. Ascolta Ghosteen e immergiti in un viaggio emotivo unico.

 Quattro speleologi, per la prima volta nella storia, hanno saputo dire cosa davvero sia la vita in grotta.

 Speleopunk è un delirio. Una bomba a innesco immediato. Ti spacca i timpani e ti coinvolge fin dalle prime detonazioni.

La recensione celebra Speleopunk dei Batsalsa Experience, band punk formata da speleologi che trasmettono autenticamente la vita sotterranea. Il disco è descritto come un'esplosione sonora coinvolgente, capace di fondere violenza e poesia nei testi. Il progetto nasce tra grotte e amicizie, con un approccio genuinamente improvvisato e originale. È un lavoro che parla di difficoltà, passione e riflessioni personali segnate dal contatto con l'ambiente naturale. Una ventata fresca nell'ambito punk italiano underground. Scopri Speleopunk e vivi l’esperienza punk sotterranea dei Batsalsa Experience!

 Ho scoperto, invece, un imperatore di cui non conoscevo nulla, un uomo che in poco più di cinque anni rivoluzionò il mondo.

 Si tratta di un lavoro monografico preciso, ricco di notizie e di ipotesi nuove e ben documentate.

Il libro di Adelmo Sidoli offre un ritratto dettagliato e ben documentato di Lucio Domizio Aureliano, un imperatore romano poco conosciuto ma fondamentale. La lettura è impegnativa ma arricchente, colmando lacune storiche importanti riguardanti la Roma antica e le sue fortificazioni. Un testo consigliato agli appassionati di storia romana. Scopri la storia dell'imperatore che cambiò Roma, leggi il libro di Adelmo Sidoli!