Un incontro inevitabile tra due realtà musicali con la stessa attitudine space rock e sperimentale, portata alle sue estreme conseguenze.

 Taste The Night è una vera e propria odissea nello spazio acida e minimale che ti fa camminare sui cornicioni di un grattacielo imbottito di acido.

La collaborazione tra The Imajinary Friends e Spectrum rappresenta un incontro inevitabile tra due realtà space rock e sperimentali. L'album del 1999, pubblicato da Space Age Recordings, unisce musica minimale, atmosfere aliene e influenze noise in un viaggio sonoro estremo. Le tracce riflettono lucidamente le diverse sessioni di registrazione tra USA e UK e evidenziano una chiusura perfetta del percorso creativo di entrambe le band. Scopri questo viaggio sonoro space rock e lasciati trasportare dall'album.

 Il disco appare ancora oggi come un oggetto alieno, qualcosa che supera ogni confine segnato dalla musica psichedelica e dallo space rock.

 Love Your Stereo Typewriter è puro kraut-rock selvaggio fino alla esplosione noise finale in cui il nastro si riavvolge e suona al contrario un disco dei Velvet Underground.

Lunchtime In Infinity dei The Imajinary Friends è un album psichedelico del 1994 divenuto un oggetto di culto per la scena di San Francisco. Combinando garage rock, space rock e avanguardia, il disco si distingue per suoni innovativi e atmosfere alterate. La produzione leggendaria di Grag Shaw e la lunga assenza di nuove uscite hanno alimentato il mito intorno alla band. L'album rimane un simbolo della sperimentazione sonora anni '90. Ascolta ora 'Lunchtime In Infinity' e immergiti nel psych rock senza tempo!

 "My white Bycicle fu insieme a See Emily play dei Floyd il grande inno psichedelico del 67."

 "Una folle sarabanda di suoni?... ViolinI e un sapore orchestrale che non ti aspetti... Favolose voci femminili che entrano e escono? Ok..."

La recensione celebra il progetto Aquarian Age e il singolo "10000 Words in a Cardboard Box" come un brillante esempio di psichedelia e sperimentazione musicale degli anni '60. Evidenzia l'importanza dei musicisti Twink e Junior Wood e il valore delle due versioni diverse del brano. Si apprezza l'atmosfera mistica e tribale, con riferimento alla scena underground e all'influenza di altri grandi artisti. Il testo viene descritto come visionario e coinvolgente. Ascolta ora questo cult psichedelico e scopri le due anime di Aquarian Age!

 Il loro primo e per ora unico album omonimo ha una chiusura sbalorditiva: 'Paradis', un piccolo capolavoro.

 In pochi minuti puoi passare dal sentirti coinvolto in 'Blade Runner' con Vangelis al centro di uno stormo urlante a Tomorrowland.

La recensione esplora l'album omonimo di Wintergatan, una band di folktronica svedese guidata da Martin Molin. L'autore descrive l'ascolto come un'esperienza affascinante e unica, sottolineando l'uso di strumenti innovativi e atmosfere ispirate al mondo nordico e videoludico. L'album si distingue per la chiusura con il brano 'Paradis', definito un piccolo capolavoro. L'insieme fonde sonorità folk e elettronica in modo sperimentale e coinvolgente. Ascolta Wintergatan e lasciati avvolgere da un viaggio sonoro unico e nordico!

 La voce abrasiva simil Black di Peter è una garanzia.

 Nicholas riesce a spingersi ancora più avanti del suono ciclopico di Dave Lombardo negli Slayer!

La recensione celebra Pleasures Pave Sewers di Lock Up come un album torrenziale e feroce del grindcore del 1999. La formazione di musicisti stellari provenienti da band come Hypocrisy e Napalm Death consegna un lavoro di estrema intensità e velocità, valorizzato dalla batteria di Nicholas Barker e dalla voce abrasiva di Peter Tagtgren. Nonostante la breve durata (29 minuti), l'album risulta un'esperienza massacrante e imprescindibile per gli appassionati di metal estremo. Ascolta subito questo capolavoro estremo e scopri il grindcore ai massimi livelli!

 Murat Ertel e l'aria del Bosforo hanno ridato nuova linfa a uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni.

 Un viaggio sonoro che attraversa il Mediterraneo alla ricerca delle origini del blues, qualcosa che ci portiamo dentro sin dalla notte dei tempi.

Bu Bir Ruya di Dirtmusic è un album ricco di sonorità mediterranee e influenze blues, registrato a Istanbul con il musicista turco Murat Ertel. Il disco unisce percussioni tribali, strumenti etnici come il saz e atmosfere tra psichedelia e dub, riflettendo un momento storico e culturale complesso. Le collaborazioni con artisti locali arricchiscono profondamente il suono, offrendo un'esperienza musicale affascinante e coinvolgente. L'album rappresenta un viaggio tra antico e moderno, con forti contenuti politici e culturali. Ascolta Bu Bir Ruya e lasciati trasportare dal blues mediterraneo e dalle atmosfere di Istanbul!

 SI CHIAMA OPERA, AMICO. E IO - SARÒ STRANO - QUESTA ROBA QUI LA AMO.

 Questa volta sarà Carmen che uccide Josè! Ora, a casa mia queste cose non si chiamano idee. Si chiamano stronzate.

La recensione elogia la messa in scena contemporanea di Carmen di Leo Muscato al Maggio Musicale Fiorentino, che trasforma l’opera classica inserendo un finale alternativo contro il femminicidio. Nonostante le controversie e le critiche, l’autore apprezza il coraggio e la sensibilità del messaggio e sottolinea l’amore e la passione per l’opera. La discussione apre riflessioni sulla tradizione, l’innovazione e il ruolo sociale del melodramma. Scopri la rivoluzionaria messa in scena di Carmen e immergiti nel dibattito sull’opera contemporanea!

 Un romanzo come “Worlds Within” al giorno d’oggi si può considerare più una specie di testimonianza di un’epoca nella storia del genere fantascientifico, che una storia anche dedicato al solo intrattenimento.

 Durante la lettura, la noia abbia prevalso su qualsiasi interesse.

La recensione analizza Worlds Within di Rog Phillips come un esempio rappresentativo ma ingenuo della fantascienza del dopoguerra. L'opera è vista più come una testimonianza storica che come un racconto avvincente, con una trama poco convincente e una traduzione problematica. Consigliato principalmente ai cultori di fantascienza vintage e a chi è interessato al contesto storico del genere. Scopri il passato della fantascienza con Worlds Within, ma prepara la pazienza!

 "Il nuovo disco dei Calexico si candida da subito ad essere una delle più grandi delusioni dell'anno 2018."

 "Questo disco è brutto oppure - peggio - innocuo."

Il nuovo album di Calexico, 'The Thread That Keeps Us', è considerato una delle principali delusioni del 2018. Nonostante alcuni sprazzi di ispirazione, il disco appare principalmente innocuo e troppo orientato verso un pop-rock poco memorabile. Le atmosfere e le sonorità tradizionali del gruppo risultano in parte assenti o sostituite da imitazioni poco efficaci. Il lavoro è giudicato sottotono rispetto ai precedenti successi della band. Scopri perché 'The Thread That Keeps Us' non convince i fan storici di Calexico.

 Un cinema a cui, nel momento durante e dopo la visione, non puoi rimanere indifferente.

 Niente di nuovo sotto l'europeo cielo e nella filmografia del Nostro.

La recensione analizza Happy End di Michael Haneke come un'opera che, pur non essendo la sua migliore, conserva tutto il suo sguardo critico e impietoso sulla società borghese e la violenza mediatica. I personaggi chiave rappresentano un dialogo tra generazioni distanti in un contesto di crisi contemporanea e ipocrisia sociale. Il film conferma la coerenza stilistica di Haneke e il suo cinema di alto valore intellettuale e emotivo. Scopri il mondo crudo di Haneke con Happy End, un film che non lascia indifferenti.

 Non ci troviamo dinanzi al solito Rapper tutto sesso, droga, canne e puttane.

 Nitro ha messo a segno il suo secondo colpo, ed è un colpo che fa un centro perfetto sulla fronte.

La recensione evidenzia come 'Suicidol' di Nitro Wilson sia un album rap italiano intenso, autentico e lontano dagli stereotipi commerciali. Nitro usa il rap per raccontare le proprie esperienze di dolore, rabbia e delusione, con un flow unico e basi cupe che colpiscono al cuore. Tra i brani più rilevanti spiccano le collaborazioni e la sperimentazione metal. Un disco che conferma Nitro come una delle voci più rilevanti della scena rap italiana. Ascolta Suicidol e scopri il lato oscuro del rap italiano di Nitro!

 Questo "On The Seventh Day, God Created... Master" può essere considerato una pietra miliare del genere.

 Se il Death e il metal estremo figurano tra i vostri generi prediletti, ripescate immediatamente il secondo parto dei Master!

Questa recensione approfondisce l'album 'On the Seventh Day God Created... Master' del 1991, riconosciuto come una pietra miliare nel death metal underground. La band, guidata da Paul Speckmann e con l'importante contributo di Paul Masvidal alla chitarra, raggiunge una resa musicale solida e aggressiva. Il disco è apprezzato per i riff potenti e lo spirito thrash/death senza compromessi, pur mantenendo un'atmosfera grezza tipica dell'epoca. Consigliato a fan del metal estremo e delle origini del genere. Ascolta subito 'On the Seventh Day God Created... Master' per un tuffo nel death metal degli anni '90!

 Meglio tardi che mai, che “Petals from a sunflower” è un piccolo gioiello.

 “Sitting on a blunestone”, il grande capolavoro del disco, due minuti e trentanove di assoluta estasi, tra raga, purezza folkie e qualcosa che non so dire...

La recensione racconta la storia di Tales of Justine e del loro unico album 'Petals from a Sunflower', un piccolo gioiello psichedelico e folk pop. L'album, con sonorità delicate e bizzarre, emerge dopo anni di attesa come un classico nascosto. Si evidenziano brani chiave e atmosfere d'atmosfera vintage e solare, facendo dell'album un'esperienza unica e raffinata. Ascolta ora Petals from a Sunflower e scopri un classico psichedelico nascosto!

 Keiji Haino è un artista teatrale, persino patetico, che scarica la propria verve in una maniera estrema, prossima all’esagerazione.

 'American Dollar Bill...' è un vero e proprio manifesto espressionista.

Il disco 'American Dollar Bill - Keep Facing Sideways, You’re Too Hideous To Look At Face On' è una collaborazione tra Keiji Haino e la band SUMAC, caratterizzata da improvvisazioni estreme e un sound potente e irregolare. Il lavoro si distingue per la fusione di drone, noise e momenti ambient minimalisti, con la voce drammatica di Haino a dominare. Un album coraggioso e difficile, indicato per chi ama sperimentazioni sonore radicali e intense espressioni emozionali. Scopri l’intensità e l’originalità di questo album sperimentale.

 Il mio mondo è irrimediabilmente cambiato dopo aver ascoltato 'In My Room'.

 Jacob Collier is a beast.

La recensione celebra con entusiasmo il primo album di Jacob Collier, 'In My Room', definito un capolavoro assoluto. Il giovane polistrumentista londinese viene lodato per le sue capacità vocali, tecniche e creative, oltre all'originalità delle composizioni e delle cover. L'opera fonde funk, jazz e pop con un approccio innovativo alla teoria musicale, guidato da influenze illustri. L'esperienza live dell'artista viene descritta come emozionante e unica. Ascolta ora 'In My Room' di Jacob Collier e scopri un talento unico.

 L'album Grindcore del 2016, è prodotto e suonato coi controcazzi (rigonfi).

 Il finale in definitiva si trascina e rende 'Voices' troppo lungo: sì, 26 minuti possono essere troppi.

La recensione analizza 'Voices' dei Wormrot come un album grindcore di alto livello tecnico e potente. Viene sottolineata la capacità dei musicisti, in particolare la chitarra e la batteria, e si apprezza la produzione. Critico risulta il finale dell'album, giudicato troppo lungo e poco coerente con il resto. Resta comunque un lavoro valido, con qualche rischio sperimentale che potrebbe intrigare o meno i fan del genere. Scopri il potente grindcore di Wormrot con Voices, ascolta ora!

 Il loro saper miscelare suggestioni molto diverse all'interno dello stesso brano senza che l'ascolto risulti schizofrenico.

 Un sacco pieno di cose strane, tipo post rock scarnificato e salmodiante, che vira doom.

Jolly New Songs dei Trupa Trupa è un album che fonde psichedelia, post rock e shoegaze con grande abilità, creando atmosfere ipnotiche e suggestive. La band polacca si distingue per un suono raffinato e influenze anglosassoni, pur mantenendo un'identità originale. Alcuni brani sorprendono con aperture melodiche e contaminazioni di stili. Un lavoro di qualità che conferma la crescita del gruppo e invita a tenerlo d'occhio. L'unica critica riguarda la poca presenza di elementi musicali autoctoni. Ascolta Jolly New Songs e lasciati trasportare dalle atmosfere uniche dei Trupa Trupa!

 Una scelta molto particolare che il trio affronta con solenne devozione nei confronti dell'opera cinematografica.

 Il risultato finale non va con decisione da nessuna parte precisa, pur mantenendo un carattere tipicamente thrilling.

La recensione analizza "The Tenant" di Death and Vanilla, un album ispirato al celebre film di Polanski. Il trio svedese reinterpreta la colonna sonora originale con sonorità elettroniche minimali e tocchi dream-pop, ma il risultato appare indeciso tra atmosfere solenni e approccio pop. Consigliato a chi ama il cinema di Polanski e l’elettronica minimale. Scopri l’ambientazione sonora di The Tenant e immergiti nel mondo di Polanski.

 Un album magico, che ti rapisce sin dall’intro di “Taizo”.

 La chitarra di McQueen ti fa accapponare la pelle con un approccio sonico al limite della musica microtonale.

L'album 'Thrēq' dei Forq rappresenta una miscela complessa e riuscita di fusion, jazz, rock e funk. Con musicisti di talento provenienti da Snarky Puppy e collaborazioni eccellenti, il lavoro si distingue per poliritmie coinvolgenti e sound innovativo. Nonostante la complessità tecnica, l'album rimane accessibile e piacevole. Un'opera che rapisce l'ascoltatore con atmosfere variegate, dal surf-rock al microtonale. Ascolta Forq - Thrēq e lasciati trasportare dalla loro fusion unica!

 "Billy usa la voce a sproposito, si ricama coretti di timbro diverso, si avventura in note non sue."

 "'Sunkissed' è a mio parere l'episodio più riuscito dell'EP, con una melodia che si insinua nella testa e ci resta a lungo."

L'EP acustico American Gothic dei Smashing Pumpkins riflette un periodo difficile per la band, con arrangiamenti semplici ma piacevoli. La voce di Billy Corgan, pur distintiva, risulta spesso fastidiosa per eccessi vocali. Tra i brani, "Sunkissed" emerge come il più riuscito, capace di catturare l'attenzione nonostante non rimandi ai fasti degli anni '90. Un lavoro discreto ma lontano dai massimi storici della band. Scopri la critica completa e ascolta American Gothic, il lato acustico dei Smashing Pumpkins.