‘In This Perfect Hell’ è una vera e propria botta di adrenalina per gli amanti del garage acido e psichedelia.

 Le combinazioni trovate da Chris Jack sono semplici quanto efficaci, ricordando i Kinks mescolati a una lavatrice Strokes.

L'album 'In This Perfect Hell' dei Routes, creatura di Christopher Jack, miscela sonorità garage e psichedeliche anni '60-'70 con influenze moderne. Nonostante la line-up variabile, il progetto mantiene un'identità solida e coinvolgente. Le tracce evocano band come Black Angels e Ty Segall, offrendo un'esperienza sonora energica e ben riuscita per gli appassionati del genere. Ascolta ora 'In This Perfect Hell' e lasciati travolgere dal garage psichedelico dei Routes!

 Da subito ci rendiamo conto di avere a che fare con una band in forma smagliante, in grado di accarezzarci e improvvisamente sferzarci il volto con un Death Metal Melodico dall'impatto devastante.

 Fredrick Johansson ci regala qualcosa di trascendentale, unico, strabiliante e dalle sue dita scroscia una limpida cascata sottoforma di scale ascendenti e discendenti.

The Jester Race, secondo album degli In Flames, si conferma un capolavoro del death metal melodico degli anni '90. L'album si distingue per la potenza degli scream di Anders Fridén, riff melodici e assoli memorabili, con un sound che unisce aggressività e armonia. Brani come 'Moonshield' e 'December Flower' evidenziano la maturità e l'abilità tecnica della band, che contribuisce a definire la scena metal di Göteborg. Ascolta subito The Jester Race e scopri il capolavoro degli In Flames!

 Sicuramente il catatonico vociare femminile è ciò che mi ha affezionato ad alcuni di questi brani.

 Le distorsioni fluiscono come magma nella traccia conclusiva e forse senza forse rendono l’idea di una mega-yotta ridondante chiusura, alla maniera di una bestia da soma.

La recensione analizza 'Soma' dei Windhand, un album doom metal caratterizzato da voci femminili catatoniche e tempi rallentati. Le sonorità richiamano band come Acid King e Sleep, con una produzione che evoca atmosfere autunnali e distorsioni dense. Il disco è descritto come un viaggio sonoro ipnotico e decisamente degno di nota nell'attuale panorama doom. La chiusura massiccia e potente lascia un'impressione duratura. Scopri l'atmosfera unica di Soma e immergiti nel doom psichedelico dei Windhand!

 Settantacinque strazianti schegge in poco più di trenta minuti; brevissimi bombardamenti sonori.

 Avercene di band così!! Avercene di amici così!!!!

La recensione descrive con passione e ironia l'album Tokyo Anal Dynamite dei The Gerogerigegege, capolavoro di noise, grind e no wave. Il disco è un'esplosione di caos sonoro con brevi tracce che travolgono l'ascoltatore in un vortice di urla e distorsioni. La presenza di cover punk rese indistinguibili dalla violenza sonora contribuisce all'unicità del lavoro. Nonostante la complessità e l'estremo rumore, l'autore ne sottolinea il valore e la necessità nell'ascolto. Scopri l'esplosione sonora di The Gerogerigegege, un viaggio unico nel noise più estremo!

 Tutto è sul sottile filo della differenza.

 Nuova musica. Orgasmo. Na figata.

La recensione di Detachment degli Urban Strangers evidenzia una forte componente emotiva e un approccio originale alla musica alternativa. Le parole usate suggeriscono un’esperienza intensa e riflessiva, basata sul distacco e la forza dell’ascolto. Nonostante una valutazione moderata, l’autore sottolinea le sensazioni forti suscitate dall’album. Ascolta ora Detachment per vivere un viaggio musicale unico e coinvolgente.

 Tom Verlaine è un piagnone come la maggior parte delle icone del rock and roll.

 Forsyth e i suoi compari dimenticano completamente chi siano alla fine essi stessi e si perdono in uno scorcio non precisato dello Stato della Pennsylvania o giù di lì.

La recensione analizza il disco 'Dreaming In The Non-Dream' di Chris Forsyth & The Solar Motel Band, evidenziando un forte richiamo allo stile di Tom Verlaine ma anche ripetitività e mancanza di originalità. Nonostante l'autore riconosca il talento del musicista, critica la natura autoreferenziale del lavoro e la mancanza di una direzione precisa. Il disco viene interpretato come un esperimento piuttosto che un lavoro memorabile, con tracce che risultano noiose o scollegate tra loro. Scopri se 'Dreaming In The Non-Dream' di Chris Forsyth fa per te, leggi la recensione completa!

 Questi qui sono sempre avanti nel tempo e al massimo tra i lavori proposti potrebbe esserci il vostro disco dell'anno prossimo e di un futuro non meglio precisato.

 Un'opera dalle sonorità suggestive, claustrofobiche ma allo stesso tempo il lamento di una persona che è incapace di godere della luce del sole.

Divus è un album italiano di musica sperimentale pubblicato da Boring Machines, frutto della collaborazione tra Luciano Lamanna e Luca Mai. L'opera, concettuale e divisa in due atti, fonde sonorità droniche ambient con il sax tipico della scena no-wave. L'atmosfera rimanda alle colonne sonore di John Carpenter, ed evoca un senso di oscurità e introspezione. Non è destinato a tutti, ma rappresenta un lavoro avanti rispetto al suo tempo. Scopri l'avanguardia sonora italiana con Divus, un viaggio inquietante e suggestivo.

 Powerage prova a rimanere coerente alla propria linea di partenza, se non addirittura mantenendosi "duri come una roccia".

 L'apice dell'album viene raggiunto con la gemma Rock/Blues Gone Shootin': la canzone sembra non finire mai, grazie allo straordinario assolo di Angus.

Powerage, album del 1978 degli AC/DC, viene riscoperto come un capolavoro ingiustamente sottovalutato. L'autore evidenzia la grinta e la coerenza stilistica della band, con assoli memorabili delle chitarre e la voce inconfondibile di Bon Scott. Un disco che ha anticipato i successi maggiori della band, confermando l'importanza di Malcolm e Angus Young nel rock hard classico. Ascolta Powerage e riscopri l'essenza del vero rock AC/DC!

 La prima cosa a saltar fuori da questo “As You Were” è la vulnerabilità del proprio autore/interprete.

 Un bellissimo disco pop rock, chiaramente conservatore e non innovativo, ma con un gusto incredibile nella cura delle melodie.

As You Were rappresenta un riuscito debutto solista per Liam Gallagher, che mostra una sorprendente vulnerabilità e maturità nella scrittura. Grazie anche alle collaborazioni con Greg Kurstin e altri produttori, l'album presenta un rock classico ben prodotto e melodie accattivanti. Tra i momenti di maggior spicco figurano le ballad intense e la voce rinata di Liam, a cui si aggiunge una chiara direzione artistica conservatrice ma efficace. Un lavoro apprezzabile e una delle migliori sorprese del 2017. Scopri il nuovo album di Liam Gallagher e lasciati conquistare dal suo rock autentico!

 Non è il mostro ad attirare l’attenzione, ma le persone che lo incrociano lungo la loro strada.

 Fa più impressione una scazzottata tra amici che un intero mondo oscuro ribaltato.

La prima stagione di Stranger Things si distingue per la sua profonda attenzione ai personaggi, il mistero avvincente e l'ambientazione evocativa degli anni Ottanta. La serie valorizza le dinamiche umane più che il mostro stesso, creando una narrazione coinvolgente e ricca di speranza. Millie Bobby Brown emerge con una performance carismatica, mentre il mix di cliché e tridimensionalità nei personaggi rende la storia avvincente e credibile. Scopri ora la prima stagione di Stranger Things e immergiti in un mondo di mistero e personaggi indimenticabili!

 Come foglie secche di betulla che lastricano il terreno d’ocra e vinaccia, "August and Every After" richiama l’autunno...

 "Amy ha raggiunto l’atmosfera, è salita su un razzo ed è volata via da questa strada e non tornerà più, temo."

La recensione evidenzia come This Desert Life sia un album che, pur essendo meno conosciuto e rappresentativo, funziona efficacemente grazie a un mix coerente di brani stagionali e vibranti. La performance di Adam Duritz e l'accurata costruzione sonora sono punti di forza, con temi che spaziano dalla solitudine all'autodistruzione affettiva. L'album è paragonato a momenti stagionali precisi, rendendolo un ascolto ideale in autunno o primavera. Ascolta This Desert Life e scopri l'anima emotiva dei Counting Crows!

 Il Segno del Comando è un nome che evoca immagini antiche che fanno parte della mitologia della nostra cultura.

 Vi consiglio caldamente di avvicinarvi a questo affascinante progetto.

Il Segno del Comando rievoca l'atmosfera esoterica e prog italiana degli anni '70 in questo live in studio che ripercorre i momenti più significativi del progetto. Con sonorità dark, gothic e influenze progressive, il disco è una preziosa raccolta limitata di classici e nuove tracce. Il progetto, nato dal cult televisivo omonimo, continua a evolversi mantenendo intatto il proprio fascino occulto e musicale. Consigliato agli appassionati di progressive e temi esoterici. Scopri il fascino prog-esoterico de Il Segno del Comando, ascolta il live esclusivo ora!

 "Power Windows è caratterizzato, più di qualsiasi altro loro lavoro, da un uso massiccio dei sint e delle tastiere elettriche a discapito degli ottimi riff e assoli della chitarra."

 "Il tema principale dei testi di Power Windows è il potere, esercitato da scienziati e grandi multinazionali."

Power Windows di Rush è un album emblematico della loro fase anni '80, caratterizzato da un massiccio uso di sintetizzatori. Il lavoro unisce arrangiamenti ricchi e testi profondi sul tema del potere, con esecuzioni strumentali nitide e movimentate. Pur non essendo un capolavoro, l'album conferma l'evoluzione del trio canadese verso un sound più moderno e articolato. Scopri l'evoluzione musicale dei Rush con Power Windows, ascolta ora questo iconico album anni '80!

 Per il popolo giapponese il progressive made in Italy è un qualcosa da osannare.

 Tralasciando il cantato, il disco è ben suonato. Buone melodie, cambi di tempo ed sound mediterraneo sono ben percepibili.

Il disco 'Ballettirosadimacchia' nasce come un falso storico giapponese ispirato al progressive italiano anni '70. Pur essendo ben suonato con influenze mediterranee, la sua origine è controversa e avvolta nel mistero. La recensione analizza questa curiosa vicenda, sottolineando la qualità musicale nonostante il contesto ingannevole. Il risultato è un album interessante ma non imprescindibile. Scopri la curiosa storia dietro l'album Ballettirosadimacchia e immergiti nel progressive italiano fuori dal comune!

 Riffoni mastodontici di chitarra, linee vocali incazzate e basso e batteria devastanti caratterizzano quasi tutta la durata del disco.

 Mi ha colpito la varietà del disco, con momenti epicheggianti ed assoli tecnici perfettamente inseriti nel contesto.

Underworld dei Symphony X segna una decisa svolta verso un metal più thrash ma mantiene intatta la qualità tecnica e la potenza epica della band. L'album è caratterizzato da riff massicci, batteria energica e voci intense, con momenti melodici che bilanciano l'aggressività. Ogni musicista offre un'ottima performance, confermando la maturità artistica del gruppo. Nonostante i puristi del progressive possano storcere il naso, l'album è un must per chi ha amato Paradise Lost e Iconoclast. Scopri ora l'energia di Symphony X con Underworld, un capolavoro thrash metal da non perdere!

 Potrei dirvi che Villains è un disco pop, anche ben confezionato, relegando l’analisi alla mia voglia di sfogarmi con un liberatorio turpiloquio.

 Abbiate comprensione, non è semplice realizzare che la ragazza che ami è in realtà una zoccola.

La recensione esprime una forte delusione per "Villains", il nuovo album dei Queens of the Stone Age. Il disco, descritto come un patchwork pop rock prodotto da Mark Ronson, manca di mordente e si allontana dalle atmosfere psichedeliche che avevano reso celebre la band. Nonostante alcune tracce mantengano una certa classe compositiva, l'impressione generale è di un lavoro privo di anima e di vera sostanza. Scopri perché anche i fan storici sono delusi da Villains!

 "'Zombie', sgomento manifesto pregno di rabbia ed incredula rassegnazione, è uno dei brani cardine dell'intero decennio."

 "'No Need To Argue' è tutt’altro che perfetto, penalizzato da un blocco centrale trascurabile e da varie ingenuità, ma in fondo i Cranberries sono questi."

La recensione esplora 'No Need to Argue', secondo album dei Cranberries, sottolineandone le atmosfere cupe e la voce inconfondibile di Dolores O'Riordan. Pur evidenziando alcuni momenti meno riusciti e ingenuità, il disco resta un classico del rock anni '90, con brani iconici come 'Zombie'. La prova discografica mostra il percorso di crescita della band e le loro radici irlandesi. Scopri il fascino nascosto di 'No Need to Argue', ascolta l'album ora!

 "Un disco lunatico, sghembo, introverso; a suo modo affascinante ed anche pericoloso perché crea dipendenza."

 "Sette brani che dal primo ascolto mi sono entrati nel profondo e li ci rimarranno insieme a tutto quello che avete prodotto negli scorsi decenni."

La recensione celebra l'ultimo album dei Primus, 'The Desaturating Seven', come il disco dell'anno, lodando il groove intenso, l'alchimia del trio e l'originalità delle tracce. Nonostante la durata contenuta, l'autore ne evidenzia l'impatto emotivo e la dipendenza creata dall'ascolto. Vengono apprezzati artwork, produzione e collaborazioni, con un rimando ai precedenti lavori della band. Ascolta subito 'The Desaturating Seven' e scopri il sound unico dei Primus!

 Ben cinquanta minuti di Musica (sì volutamente con la maiuscola, non è un errore) in cui i cinque musicisti propongono sei brani dal fascino eterno.

 Un prodotto Made in Italy quest'ultimo, di cui andare fieri e da custodire orgogliosamente al fianco di due uscite avvenute lo stesso anno e che saranno la seconda prova discografica live di due giganti quali Emerson Lake & Palmer e Genesis.

La recensione analizza il primo album dal vivo della Premiata Forneria Marconi, Live in U.S.A. (1974), sottolineandone l'importanza storica e musicale nel contesto del progressive rock italiano. Vengono evidenziate le qualità strumentali e compositive della band, influenzata da grandi del prog come King Crimson e Genesis. L'album è considerato un prezioso documento live, sebbene con qualche limite nella pulizia del suono, che racchiude atmosfere ricche e una sperimentazione ben riuscita. La recensione esalta anche la rilevanza dell'esperienza americana per la crescita della band. Scopri l’essenza del progressive italiano con Live in U.S.A. della PFM!

 Non ci sono ritornelli da canticchiare, ma straordinarie atmosfere di cui godere.

 Questo "The Black Light" non deluderà nessuno.

La recensione esalta The Black Light di Calexico come un album coinvolgente di alternative country e Tex-Mex, ricco di atmosfere rarefatte e toccanti. Emergono brani strumentali di grande livello e un sound cinematografico che cattura l'essenza del deserto californiano. Con una miscela di steel guitars, pianoforte e percussioni, l'album è un’esperienza sonora che non stanca mai, adatta all'ascolto attento e anche come sfondo musicale. Ascolta ora The Black Light di Calexico e immergiti in atmosfere uniche.