"Frozen River è cinema indipendente, veramente indipendente."

 Le due donne sono eroine di un mondo disgregato e lottano per non perdere quel pizzico di umanità rimasto.

Frozen River è un film indipendente che racconta la dura realtà di due donne al confine tra USA e Canada, impegnate in un traffico per sopravvivere. Diretto da Courtney Hunt, il film si distingue per la sua rappresentazione cruda e autentica della povertà e della lotta quotidiana senza retorica. Melissa Leo offre una performance intensa in un contesto di frontiera segnato dalla precarietà e dalla disgregazione sociale. Un piccolo gioiello del cinema indipendente, duro ma vero. Scopri la forza del cinema indipendente con Frozen River, un racconto di sopravvivenza e umanità al confine.

 Phil non è un punk colle palle quadrate. Anzi, a Phil del punk non gliene frega di meno.

 Philippe non è un punk e neppure ha le palle quadrate, e forse è stato questo che gli ha salvato la vita.

La recensione racconta l'autobiografia di Philippe Marcadé, esplorando il suo percorso musicale tra rhythm'n'blues e punk rock a New York. Le vicende personali, le amicizie con Johnny Thunders e Bruce, e le difficoltà legate a droghe e vita di strada sono descritte con passione. Pur non essendo un punk tradizionale, Philippe emerge come un protagonista autentico che ha saputo superare le difficoltà. Il libro è visto come un prezioso ritratto umano e musicale. Scopri la vera storia dietro il punk newyorkese leggendo Oltre l'Avenue D.

 Un pugno in faccia da KO di impressionante rabbia.

 Non ci sono pause di riflessione nei brani dei Disgust. Un intro ed un outro ed in mezzo mazzate senza alcuna pietà.

La recensione celebra l'esordio del 1993 dei Disgust, Brutality of War, come una gemma feroce e autentica del grindcore e crust hardcore. L'album si distingue per la sua brutalità costante, l'assenza di pause e la rabbia esplosiva, erede diretto della tradizione Discharge. La critica sottolinea la potenza esecutiva della band e l'efficacia distruttiva della musica. Un disco che non offre novità ma garantisce un impatto sonoro feroce e devastante. Scopri la ferocia dei Disgust e immergiti nel grindcore più puro!

 Fortunatamente c'è in giro ancora chi riesce a scrivere della buona musica pop senza nessun bisogno di essere 'mainstream'.

 Non ci sono dubbi che magari durante queste giornate estive possiate alla fine scoprire che sia questo il disco più adatto a essere la vostra colonna sonora.

Halasan Bazar con l'album Burns propone un folk-pop psichedelico ispirato agli anni Sessanta con influenze soul e yè-yè, valorizzando sonorità vintage senza scadere nei cliché indie moderni. Il lavoro del norvegese Frederick Rollum Echo e della sua band è un progetto maturo che rinnova classici arrangiamenti con brillantezza e intelligenza, risultando un ascolto piacevole e vitale per le nuove generazioni. Ascolta Burns degli Halasan Bazar e lasciati trasportare dal folk-pop psichedelico.

 Il concerto della vita! Una giornata memorabile con 3 delle più grandi band del decennio scorso sullo stesso palco!

 Chester canta lasciandosi toccare e avvolgere dalle braccia del pubblico neanche fosse Dio sceso in terra.

La recensione racconta la giornata intensa e memorabile dell'I-Days Festival 2017 a Monza, con esibizioni elettrizzanti di Linkin Park, Blink 182, Sum 41 e altri artisti. L'autore trasmette entusiasmo e coinvolgimento, sottolineando la qualità dei live e l'affetto delle band verso il pubblico italiano. Nonostante il caldo e la fatica, la musica trionfa come elemento centrale, regalando momenti emozionanti e un’esperienza unica. Scopri l’emozione dei live rock leggendo la recensione completa!

 Miranda è un mondo dove regna la magia e dove il potere di questa supera ogni organizzazione politica e sociale.

 Un uomo alla ricerca di un altro uomo scopre invece di essere alla ricerca di se stesso.

La recensione analizza 'Stations of the Tide' di Michael Swanwick come un romanzo complesso che mescola fantascienza, magia e riflessioni sociali. Ambientato sul pianeta Miranda, racconta l'opposizione tra tecnologia bandita e un mondo dominato da magia e superstizione. Il protagonista, un burocrate, incarna la tensione tra ragione e istinto in un viaggio di scoperta personale. Opera vincitrice del Premio Hugo, è apprezzata per la profondità tematica ma può risultare impegnativa per chi non ama il genere. Scopri il fascino oscuro di 'Stations of the Tide', un capolavoro di fantascienza e magia.

 The Neon Demon non partecipa al coinvolgimento emotivo-sensoriale, si esprime ma non è complice, proprio come fredda vetrina suggerisce.

 L'annullamento di un'identità è ciò che ci terrorizza maggiormente, perché unico vero appiglio in un mondo parallattico avviato alla distruzione.

La recensione presenta The Neon Demon come un'opera che va oltre i tradizionali confini dell'horror, offrendo un'estetica fredda e affascinante ispirata alla musica techno e alla moda. Il film esplora temi di bellezza, identità e un'espressione moderna di esoterismo, con una performance notevole di Elle Fanning. Pur sfidando le aspettative, l'opera viene celebrata per la sua originalità e forza visiva. Scopri il mondo ipnotico e simbolico di The Neon Demon, un film da non perdere per gli amanti del cinema alternativo.

 La verità: "Parole così schiette, così dritte al punto contro le ipocrisie e le meschinità di ognuno di noi".

 Dalla canzonetta all’inno identitario: "Canzoni che ti salvano la vita, che ti fanno dire 'no, cazzo, non è ancora finita!'".

La recensione esplora "A casa tutto bene" di Brunori Sas, un album che spicca per testi schietti e riflessivi contro le ipocrisie quotidiane. La musica, essenziale ma efficace, accompagna un percorso che unisce cinismo e speranza. Canzoni come "La verità" e "Canzone contro la paura" suonano come veri inni emozionanti. Qualche imperfezione non offusca la qualità complessiva e la profondità dell'opera. Scopri il mondo di Brunori Sas e lasciati emozionare dalle sue canzoni.

 Alla fine non importa che tu colga l’estetica di crani sfondati da pesanti imposizioni delle mani.

 Lynch si muove a suo agio come non mai nel mondo finzionale che ha creato, come una palla di vetro, all’inizio degli anni Novanta.

La recensione esplora l'episodio 3x08 di Twin Peaks, evidenziando la complessità della trama e i misteri irrisolti intorno a Cooper e alla Loggia Nera. L'autrice apprezza l'atmosfera surreale e l'inserto poetico originale che arricchisce la narrazione. Lynch gioca con simbolismi e contrasti tra bene e male, conferendo un tocco unico a questa stagione. Nonostante l'enigmaticità, l'episodio coinvolge e stimola riflessioni profonde. Guarda la nuova stagione di Twin Peaks e unisciti alla discussione sui suoi misteri!

 Stone Cold World è un damerino in frac che si presenta ad un pigiama-party.

 You’re never a prophet in your home town.

Stone Cold World dei Droogs è un album che rispecchia la lunga attesa e il background della band, con influenze che spaziano tra garage rock, synth-pop e atmosfere noir. Pubblicato dopo dodici anni di attività, è un disco carico di passione e stile, capace di rappresentare un importante momento del revival musicale di Los Angeles negli anni '80. La band, pur meno celebrata nella loro città, ha lasciato un segno significativo nelle scene alternative e nella Paisley Underground. I brani più intensi uniscono energia e emozione, rendendo questo lavoro un classico di culto. Scopri il fascino senza tempo di Stone Cold World, un classico del garage rock da non perdere!

 La musica, al pari di una sana passeggiata o una corsetta, è una sorta di medicina dell’anima.

 Somersault potrebbe rappresentare il punto esclamativo dei Beach Fossils, il disco pop perfetto da far suonare quest’estate sotto l’ombrellone.

La recensione di Somersault dei Beach Fossils celebra un album che unisce jangle-pop, shoegaze e riferimenti anni ’80, con ospiti come Rachel Goswell e Cities Aviv. Il disco è descritto come ideale per momenti di relax estivo, capace di rinfrescare la playlist con sonorità nuove e coinvolgenti. Un passo oltre la comfort-zone del genere, che segna una svolta nella carriera della band. Scopri l'atmosfera unica di Somersault, il disco indie pop dell'estate da non perdere!

 Le parole urgenti dei Lleroy, le loro dinamiche ritmiche convulse, le chitarre in polemica con la tonalità, si pongono come quelle linee schiacciate tra un nero fuori e il loro nero dentro.

 Se il nero dentro ce l'hai, allora lungo le linee percepisci lo schiacciamento, e percepire lo schiacciamento è percepire il peso.

La recensione di 'Dissipatio HC' dei Lleroy mette in luce un album denso e intenso che unisce parole urgenti a atmosfere oscure rafforzate da chitarre dissonanti. L'opera si basa su un concetto simbolico di 'nero dentro e fuori', riflettendo il disagio di una Bologna in trasformazione. I riferimenti musicali e artistici valorizzano un disco che non è facile ma potente, dedicato a chi sa cogliere la profondità dietro al rumore. Un lavoro che segna uno scatto in avanti della band nel panorama rock italiano. Scopri l'intensità di Dissipatio HC, un album che va oltre il rock italiano.

 Buddy Holly fu un ape meravigliosa. Visse la sua stagione, la spinse al massimo, fino al punto di lasciarsi andare senza rimpianti.

 Credo che il signor Donald Mclean si sbagliava. La musica non morì quel giorno, tutt altro. A morire fu l'ape di Lubbock.

La recensione racconta la vita e la carriera di Buddy Holly, giovane icona del rock anni '50, soffermandosi sul tragico incidente aereo del 1959 che segnò il cosiddetto 'day the music died'. Attraverso la metafora dell'ape, l'autore riflette sul sacrificio e sull'impatto duraturo dell'artista nel panorama musicale, esaltandone il talento e l'eredità. La narrazione si intreccia con il contesto storico e culturale dell'epoca, sottolineando l'importanza di Holly come innovatore e simbolo del rock. Scopri la storia intramontabile di Buddy Holly e il vero significato del day the music died.

 La musica improvvisata a volte ha le sembianze della vegetazione lasciata a se stessa; intricata ma con un senso.

 Una corsa nel bosco e sottobosco. Fung(k)hi psycotropi, trombette della morte e mazze di tamburo.

La recensione descrive l'album 'Niente' del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza come un'esplorazione sonora tra vegetazione intricata e suoni psichedelici. La musica improvvisata è paragonata a un paesaggio naturale familiare, capace di stimolare riflessioni e sensazioni originali. L'album offre un mix di elementi moderni e sperimentali con riferimenti evocativi come Miles Davis. Non mancano immagini poetiche e un invito a superare i cliché musicali. Scopri 'Niente' e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico e coinvolgente!

 Lo sport come terapia. E funziona, oh se funziona.

 Non sono poi così matti, che sono come noi, solo un po’ più sfortunati.

Crazy for footbal è un documentario di Volfango De Blasi vincitore del David di Donatello, che racconta la formazione di una squadra di calcetto composta da pazienti psichiatrici. Il film mostra con sensibilità e realismo come lo sport possa diventare terapia e fonte di inclusione sociale, dando un senso di appartenenza a uomini fragili ma determinati. Una testimonianza intensa che sfida stereotipi e pietismo, celebrando la forza umana e la voglia di riscatto attraverso lo sport. Guarda Crazy for footbal e scopri il potere dello sport oltre ogni barriera.

 Un pulviscolo spaziale permea i pezzi; improvvise fluorescenze chitarristiche illuminano itinerari nascosti.

 Mi pare però che sia una struttura un po’ troppo artificiale/artificiosa che risenta di un monocromatismo simile alle poesie del Blok dell’ultimo periodo.

La recensione esalta la varietà e la qualità esecutiva dell'album 'From Bone to Satellite' dei Tarentel, evidenziando però un'estetica troppo artificiale e poco ispirata. L'album si contraddistingue per atmosfere cosmiche e chitarre evocative, ma alla lunga risulta monocromatico e poco coinvolgente. Un buon lavoro con aspetti di pregio, ma che non mantiene sempre la promessa di originalità e freschezza. Scopri il viaggio sonoro di Tarentel in From Bone to Satellite.

 Che senso ha fare un tour celebrativo degli anni ‘80 proponendo versioni riarrangiate dei vecchi classici con il sound degli attuali Litfiba, privandoli quindi delle loro tipiche sonorità new wave?

 Pelù si sforza di cantare canzoni che probabilmente a lui non interessano più.

La recensione analizza con occhio critico il live album 'Trilogia 1983-1989 Live 2013' dei Litfiba, evidenziando la discordanza tra le versioni riarrangiate delle canzoni anni '80 e il sound attuale, oltre alla scarsa energia vocale di Pelù. Pur apprezzando certe tracce rare, il giudizio complessivo è piuttosto deludente e sottolinea come il vero valore rimanga nei live precedenti degli anni d'oro. Scopri perché questo live non convince i fan nostalgici dei Litfiba anni '80!

 È come se Fassbinder si presentasse con un sonoro schiaffo al cinema tradizionale.

 Lo si fa, ma essenzialmente tramite la scarna parola che sottende il grido, i vuoti sguardi, la nevrosi espressa da gesti improvvisi; soprattutto i silenzi.

L'amore è più freddo della morte è il primo lungometraggio di Rainer Werner Fassbinder, caratterizzato da un bianco e nero intenso e da una struttura narrativa minimale e provocatoria. Il film si distingue per il suo distacco dalle convenzioni hollywoodiane, ponendo al centro relazioni complesse in un contesto di malavita. Nonostante manchi ancora la filosofia lacerante dei lavori successivi, l’opera anticipa già il linguaggio stilistico e tematico che farà di Fassbinder un autore cult. La recitazione distaccata e i silenzi diventano strumenti fondamentali per un cinema radicale e controcorrente. Scopri il primo capolavoro di Fassbinder e immergiti nel cinema d'avanguardia tedesco.

 Uno schifo. Ecco come si sentivano i fan dei Running Wild, compreso il sottoscritto, dopo l'ascolto di "Shadowmaker".

 Resilient alla fine non è né un album orribile, e neanche un album perfetto, ma è semplicemente quello che serviva ai Running Wild per non perdere definitivamente il rispetto dei propri fan.

La recensione di Resilient dei Running Wild evidenzia un album di qualità altalenante, con momenti positivi ma anche evidenti difetti come la batteria programmata e testi non sempre ispirati. Dopo una deludente esperienza con Shadowmaker e un temporaneo scioglimento, la band torna con un disco che tenta di riallacciare il filo con le loro classiche sonorità. Non un capolavoro, ma un lavoro dignitoso che mantiene vivo l'interesse dei fan senza esaltare. Scopri se Resilient merita un ascolto per i fan del metal classico!

 Scie d’argento con impalpabili riflessi d’oro, certe canzoni fanno un’incredibile luce.

 Beato chi ha aperto quella finestra. Beato sia quindi Stephen Morissey. Ma anche colui che a quelle parole consentiva il volo, ovvero il signor Johnny Marr, mago della chitarra.

La recensione celebra Hatful of Hollow come un capolavoro degli anni Ottanta firmato The Smiths. Il disco fonde malinconia e lucentezza pop con sonorità jingle jangle anni '60 e testi profondi. Vengono esaltati brani come 'Heaven knows I'm miserable now', 'How soon is now' e 'Reel around the fountain', e l'inconfondibile sintonia tra Morrissey e Marr. Un invito a riscoprire le emozioni cristalline di un'epoca indimenticabile della musica alternativa. Ascolta Hatful of Hollow e riscopri l’essenza indie degli anni Ottanta!