Il cantante dei Bennett è un fine cesellatore nell'arte dell'urlo lungo e mirato.

 Un altro bicchierozzo col manico di ballate emo, senza schiuma, cheers.

La recensione evidenzia un album di post-rock con chitarre fuzz intense e una vocalità urlata raffinata, tipica del cantante dei Bennett. L'opera è vista come un ritorno autentico all'energia genuina delle prime scene post-rock e emo, con particolare apprezzamento per la scena musicale toscana e il contributo di Luca Benni. Nonostante una certa freddezza nella struttura, l'album si apprezza per la sua coerenza e forza espressiva. Scopri il sound autentico dei Bennett e immergiti nella scena emo post-rock italiana!

 Morrissey è come un Dorian Gray al contrario; mentre lentamente invecchia, il suo pubblico resta giovane.

 Le parole hanno un ruolo nettamente predominante sul resto della produzione musicale per il disco.

La recensione celebra Morrissey come un artista fedele ai propri ideali e alla propria identità, capace di mescolare testi pungenti a arrangiamenti orchestrali e chitarre pulite. 'World Peace Is None of Your Business' si distingue per la sua schiettezza e per i temi trattati, dal rifiuto dei matrimoni alla critica della società. Morrissey conferma la sua capacità di restare rilevante e di mantenere un pubblico giovane nonostante il passare degli anni. Scopri l'arte provocatoria di Morrissey in questo album unico!

 Certo che per architettare un'operazione del genere se va bene bisogna essere decisamente svalvolati.

 Il disco è proprio brutto. Anzi: non mi piace(va) manco l'originale.

La nuova versione di 'Out to Lunch' di Eric Dolphy realizzata da Otomo Yoshihide's New Jazz Orchestra è un'impresa coraggiosa e fuori dagli schemi. Pur rimanendo fedele all'originale, il disco aggiunge un tocco di caos e libertà del free jazz contemporaneo. Il risultato è una rilettura intensa e caotica, che divide tra ammirazione e critica. Non è un album facile né piacevole per tutti, ma resta un tributo ambizioso a un classico del jazz. Scopri l'audace reinterpretazione del jazz di Otomo Yoshihide ora!

 Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.

 Kavjian ricrea un mondo magico, un bozzolo ovattato accogliente e intimo, nel quale ognuno è libero di rifugiarsi per trovare un attimo di distacco dalla frenesia quotidiana.

Peculiar Storms di Monastery, progetto solista di Robb Kavjian, è un album ambient caratterizzato da atmosfere oniriche, eteree e sognanti. L’opera si ispira all’arte del pittore norvegese Theodor Kittelsen, fondendo drone, synth, folk e campionamenti in un paesaggio sonoro intimo e accogliente. Il disco offre un rifugio musicale per chi cerca distacco dalla frenesia quotidiana, con brani che invitano l’ascoltatore a immergersi in suggestioni libere e personali. Un ascolto da centellinare per apprezzarne la magia e la poesia. Ascolta Peculiar Storms per un viaggio sonoro unico nel mondo ambient!

 La tesi di 'The Circle' è che la condivisione totale delle informazioni significhi libertà.

 Forse in fondo la privacy non è così importante: quello che conta è possedere una coscienza indipendente e una capacità di analisi.

La recensione riflette su The Circle, film tratto dal romanzo di Dave Eggers, che esplora la relazione tra privacy e tecnologia nell’era dei social network. Pur non offrendo soluzioni definitive, il film stimola una riflessione profonda sulle implicazioni del controllo dei dati personali. La performance di Emma Watson e Tom Hanks è apprezzata, mentre i temi richiamano opere classiche come '1984'. Viene sottolineata l’importanza di una coscienza critica più che la mera privacy. Scopri con noi le sfide della privacy nell’era digitale con The Circle.

 «Figlio di una puttana stronza! Scusa il linguaggio»

 «Sai volare testa di cazzo?»

La recensione celebra Tremors come un cult b-movie anni '90, capace di unire ironia tagliente, tensione horror e effetti speciali pratici realizzati con animatronics. I protagonisti evolvono da egoisti a eroi, mentre la narrazione mantiene un ritmo serrato e coinvolgente senza cadere in ripetizioni. La pellicola è apprezzata per la sua freschezza, la caratterizzazione dei personaggi e l’uso intelligente delle dinamiche di suspense e strategia, rendendola un classico intramontabile del cinema low budget. Rivedi Tremors e riscopri il classico b-movie cult anni '90!

 Era la voce di un dio, inutile girarci intorno…come quando chiudi e riapri gli occhi e le cose si stagliano improvvise.

 Oh, Peter, il giorno che Bowie non è stato più un dio hai smesso di esserlo anche tu…

La recensione celebra il brano cult 'Bela Lugosi's Dead' dei Bauhaus e l'unicità della performance di Peter Murphy. L'autore racconta il legame tra rock, mitologia e identità giovanile, esprimendo un profondo coinvolgimento emotivo. La traccia è vista come un'esperienza ipnotica e un simbolo degli anni '80. L'analogia con David Bowie sottolinea l'idea di divinità musicale. Scopri il potere ipnotico di Bela Lugosi's Dead, un classico senza tempo!

 «Coniglio è un personaggio negativo, anche se la sua vera natura è in fondo innocente come quella di un bambino e tutto quello che ricerca è una libertà che neppure lui sa in che cosa consiste.»

 «Voler scappare da se stessi è impossibile; ‘E da te stesso non ci scappi neppure se sei Eddy Merckx.’»

La recensione approfondisce Rabbit, Run di John Updike, il primo di quattro romanzi dedicati al personaggio Harry 'Coniglio' Angstrom. Racconta la sua incapacità di sfuggire a una vita segnata dall'inevitabilità e dalla banalità della società capitalistica. Lo stile narrativo è pacato e analitico, e la narrazione mette in luce la complessità emotiva e sociale di Coniglio, figura simbolo di una generazione. La vicenda diventa un urlo contro l'immobilismo esistenziale e una riflessione sul desiderio di libertà. Leggi Rabbit, Run per scoprire la lotta interiore di un uomo contro il suo destino.

 "Prairie School Freakout rimarrà comunque un album da culto per musicofili."

 "L’America ci ha regalato l’hardcore degli Hüsker Dü, il più ammaliante noise targato Sonic Youth e si accinge a partorire una nuova straordinaria creatura, gli Eleventh Dream Day."

Prairie School Freakout, debutto del 1988 degli Eleventh Dream Day, è un album lo-fi che mescola noise e proto-grunge, registrato in poche ore con grande energia. Nonostante l'acclamazione critica, la band è rimasta un nome di culto underground, apprezzato da appassionati e amanti del rock alternativo. La recensione si immerge in un viaggio onirico fra influenze e aspettative mancate, celebrando l'originalità e il potenziale della formazione di Chicago. Ascolta ora Prairie School Freakout e immergiti nel rock underground più autentico!

 "Fate i bravi" è l'unico comandamento che potrebbe salvarci.

 In paradiso Gesù condivide accordi e canne d'erba superiore a quella che gira sulla Terra.

Il romanzo "A volte ritorno" di John Niven racconta la seconda venuta del Messia reinterpretata in chiave moderna e rock. Gesù, chitarrista di un trio in America, attraversa un viaggio satirico tra paradiso e inferno, denunciando i problemi contemporanei con ironia. L'opera mescola musica, religione e critica sociale in un racconto piacevole e irriverente. Scopri la satira ironica di John Niven sull'ultima venuta di Cristo!

 Finalmente G.B. ha trovato la sua dimensione più vera. E soprattutto ha trovato il pimento dei testi di Mogol che imprimono il tocco di classe e gli permettono, come interprete, di rivelare ironie e tenerezze sottili.

 Mai dare nulla per scontato. In altri termini, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Nello specifico del contesto equino, non dire cavalla se non ce l’hai nella stalla.

La recensione valorizza Fiocco rosso di Gianni Bella per la sua fusione di ironia e simbolismo, sottolineando l’abilità narrativa di Mogol. Il brano si distingue nel panorama della musica leggera italiana per la sua immaginifica metafora del cavallo, espressione di libertà e desiderio. L’interpretazione di Gianni Bella è apprezzata per autenticità e talento. Viene inoltre rimarcato il valore originale e tardivo dell’incontro artistico tra Bella e Mogol. Scopri l'ironia e il simbolismo di Fiocco rosso ascoltando il brano ora!

 tutto d'un tratto compare questo disco, molto breve, molto semplice quasi banale e mi riempie il sabato mattina.

 sarò la dolcezza Twee Pop e le peculiarità della Sarah Records, un pò Pastels un pò Beat Happening un pò Vaselines; lo-fi state of mind.

La recensione celebra la semplicità e la dolcezza dell’album 'Signs Are Rampant' di Blank Statements, evidenziandone le influenze Twee Pop e Sarah Records. Il disco è breve ma capace di regalare una sensazione di freschezza e tranquillità, con richiami a band come Pixies e Vaselines. Un ascolto ideale per momenti di relax. Scopri ora 'Signs Are Rampant' di Blank Statements e lasciati avvolgere dal suo lo-fi incantato.

 Per me sono state aperitivo, antipasto, primo, secondo e contorno, frutta, dolce, caffè, ammazza-caffè ed amaro, tutto offerto dalla casa.

 Che il rock’n’roll è cosa per giovani ed andare a vedere concerti rock’n’roll sta pericolosamente diventando cosa per vecchi.

La recensione racconta l'incontro con la giovane band canadese Pale Lips e il loro stile garage punk fresco e autentico. Nonostante la limitata tecnica musicale, il gruppo trasmette un'energia giovanile contagiosa e un'attitudine rock'n'roll pura, capace di coinvolgere il pubblico. La performance al Festival Beat 25 è descritta come un'esperienza intensa e piacevole, valorizzata dalle influenze dei Ramones e dal fascino del punk più genuino. Scopri la freschezza unica dei Pale Lips e vivi l'energia del vero garage punk!

 Uno dei migliori dischi di musica folk americana e cantautoriale al femminile degli ultimi anni.

 Il disco è permeato da una certa eleganza che è una caratteristica tipica dell’arte di questa cantautrice e musicista.

Existential Beast di Miranda Lee Richards è un album che unisce eleganza folk e psichedelia, con testi che riflettono criticamente sulla società contemporanea. Il disco, prodotto da Rick Parker, presenta ballate evocative e brani rock dal forte impatto, confermando l'artista come una voce femminile di riferimento nel panorama folk americano. La recensione sottolinea l'importanza delle radici psichedeliche e le tematiche profonde, offrendo un quadro articolato e ammirato del lavoro. Scopri ora Existential Beast, un capolavoro folk psichedelico da non perdere!

 Questo è il "Real", il vero live londinese all'Albert Royal Hall, a dispetto dei tanti famosissimi bootleg.

 Ha vinto Bob Dylan con buona pace del folk e dei suoi maestri.

La recensione celebra il concerto londinese di Bob Dylan nel 1966, definito il vero 'Royal Albert Hall', dove il cantautore fonde folk e rock con una prestazione straordinaria. L'alternanza tra l'acustico e l'elettrico evidenzia la sua evoluzione artistica, mentre la qualità audio è ottima. Il live testimonia la tensione tra Dylan e un pubblico resistentemente fedele al folk tradizionale. Un consiglio ideale anche per nuovi ascoltatori. Ascolta questo leggendario live e scopri Bob Dylan come non l'hai mai sentito.

 Se in passato ogni album dei Sabs si era contraddistinto per un suono peculiare... 'Technical Ecstasy' sembra non avere una direzione ben precisa, risultando spesso spiazzante.

 L’imperativo era ‘restare al passo coi tempi’: a volte ci si è riusciti egregiamente, a volte meno.

Technical Ecstasy dei Black Sabbath rappresenta un album di transizione, con influenze diverse e alcune sperimentazioni tra rock duro e sonorità più morbide. Dopo un periodo di difficoltà e pressioni esterne, la band cerca di rinnovarsi ma il risultato appare confuso e disomogeneo. Il disco contiene però brani validi e momenti di brillantezza, sebbene fosse accolto con indifferenza dal pubblico e dalle vendite. L'album rimane un interessante tassello nella discografia dei Sabbath, testimone di un'epoca di cambiamento. Scopri l’evoluzione dei Black Sabbath con 'Technical Ecstasy', un album da riscoprire!

 L'album era l'urlo disperato di un uomo prigioniero dell'inferno psicotropo, ma allo stesso tempo l'involucro della sua stessa anima oscura.

 Non ci sono brani minori o filler in Dirt, caratteristica che sarebbe già un mezzo miracolo per l'industria discografica.

La recensione celebra Dirt come pietra miliare del grunge e massimo esempio della carriera turbolenta degli Alice in Chains. L'album sprigiona un'energia autentica, miscelando oscurità e melodia in un equilibrio perfetto. I testi riflettono la lotta personale di Layne Staley, ma la musica rimane accattivante e mai depressiva. Brani come "Rooster" e "Them Bones" emergono come apici di questa opera senza filler, ancora oggi straordinariamente coinvolgente. Riscopri il capolavoro di Alice in Chains e lasciati travolgere da Dirt!

 "Questo è il punto di svolta nella carriera degli Stone Sour, con un sound più personale e distintivo."

 "Christian Martucci riesce a sostituire Jim Root in modo egregio, soprattutto negli assoli sparsi in tutto l'album."

Hydrograd, sesto album degli Stone Sour guidati da Corey Taylor, rappresenta un punto di svolta nella loro carriera. Il nuovo chitarrista Christian Martucci si integra perfettamente, portando assoli che ricordano Jim Root. Il disco fonde hard rock, heavy metal e Nu Metal, offrendo tracce potenti ed altre più radio-friendly. La produzione è bilanciata e valorizza la coppia ritmica della band. Scopri l'evoluzione degli Stone Sour con Hydrograd: ascolta ora!

 Genoma musicalmente parlando è un complesso di anime che si fondono in un unico organismo.

 Dalla copertina fatta interamente a mano in edizione limitatissima e diversa negli acquerelli è il primo biglietto da visita di una band che sembra sapere già dove voler arrivare.

Stories è il primo EP dei Genoma, un progetto musicale che unisce new wave e chill out in atmosfere dolci ma inquietanti. La copertina, realizzata a mano, rispecchia l'anima artigianale del lavoro. La cover di Atmosphere dei Joy Division aggiunge un tocco emozionale forte. Un inizio che lascia ben sperare per il futuro della band. Scopri il sound emozionale di Genoma con il loro EP Stories!

 La forza degli Janara è quella di saper immettere delle melodie efficaci nelle loro trame dure e granitiche.

 I testi parlano di magia, streghe, spettri, roghi dell’Inquisizione e orchi: un immaginario cupo che rispolvera la cultura gotica.

Janara è un gruppo heavy doom italiano proveniente dall'Irpinia, che miscela musica cupa e testi ispirati a miti e magia del territorio. Il loro album omonimo offre brani energici e melodici capaci di coinvolgere gli appassionati del genere. Il disco si presenta ben costruito e si distingue per la capacità di unire elementi acustici a riff potenti. Consigliato agli amanti del doom metal e del folklore oscuro. Ascolta Janara e immergiti nel doom metal che evoca miti e magia.