Russel Allen, il cui timbro vocale è sempre piuttosto vario, risultando melodico a volte, incazzato altre, roco in alcuni frangenti, caldo in altri, a tratti pure un tantino virtuoso; forse la sua miglior prestazione?

 Se i Symphony X facessero la stessa cosa potremmo avere anche un nuovo capolavoro che aprirebbe effettivamente una nuova fase nella carriera del gruppo.

Underworld conferma la tendenza heavy e moderna di Symphony X con chitarre potenti e tastiere in secondo piano. L’album offre una solida ora di metal con momenti di freschezza, ma manca di una sperimentazione più audace. Alcuni brani si distinguono per novità e ispirazione, mentre altri risultano più ordinari. La voce di Russel Allen è il vero punto di forza. La band dovrebbe innovare maggiormente per evitare ripetizioni. Scopri ora Underworld, il nuovo capitolo di Symphony X e valuta tu la loro evoluzione musicale!

 Nasce una nuova creatura immonda e nerissima: il Death 'n' Roll.

 Un tenebroso e fumoso viaggio notturno che ti prende per mano, una mano gelida e morta, guidandoti verso il baratro, verso il nulla, verso gli Inferi: agghiacciante.

L'EP 'Hollowman' degli Entombed, uscito nel 1993, rappresenta un punto di svolta nel Death Metal grazie all'introduzione del Death 'n' Roll. Il batterista Nicke Andersson guida questa trasformazione sonora con brani intensi e micidiali, culminando nella cover di 'Hellraiser'. Considerato un capolavoro della scena estrema, supera anche altre band storiche come Napalm Death e Carcass. Ascolta subito 'Hollowman' e immergiti nell'apice del Death Metal svedese!

 Il gruppo di Antonio Bartoccetti e Doris Norton ha dato origine a un vero e proprio “culto” con un selezionato seguito di adepti.

 Magister Dixit è un’occasione imperdibile per approfondire i misteri e la filosofia “preternaturale” di questo personaggio realmente oscuro del panorama musicale italiano.

Magister Dixit di Eduardo Vitolo è un volume approfondito che esplora la storia e il misticismo degli Jacula e Antonius Rex, pionieri del prog esoterico italiano. Il libro ripercorre la carriera musicale e filosofica del gruppo, svelando leggende, misteri e dettagli sull'influenza occulta nelle loro opere. Corredato da interviste e fotografie, è un testo essenziale per i fan e per chi è interessato al lato oscuro del rock progressivo. Scopri ora il lato oscuro della musica prog con Magister Dixit!

 Ogni volta che Kylie Minogue lavora con Jake Shares viene fuori una bomba.

 'The Others Boys' diventa un tormentone pop dance autunno inverno 2015/2016.

La collaborazione tra Kylie Minogue e Jake Shares sfocia in 'The Other Boys', un brano pop dance travolgente e ispirato agli anni '80. Supportato dalla produzione delle sorelle Nervo e dalla collaborazione con Nile Rogers, il pezzo diventa subito un successo da discoteca. Il video semplice ma colorato esalta l'energia gay friendly dell'opera. In attesa del nuovo album natalizio di Kylie, il brano promette di dominare le classifiche dance e pop. Ascolta ora 'The Other Boys' e lasciati conquistare dal ritmo anni '80!

 L’aggettivo più adatto è retorico, e sebbene lo siano quasi tutti i film americani laddove si raggiungono livelli così nauseabondi c’è poco su cui sorvolare.

 Si torna nel passato... tutti eccetto Wolverine, ridotto a fare il cane da riporto di Xavier.

La recensione esprime una forte delusione nei confronti di 'X-Men: Giorni di un futuro passato', giudicato eccessivamente retorico e con personaggi poco approfonditi o stravolti. Il regista Bryan Singer viene accusato di aver inferto un colpo fatale alla saga, con una sceneggiatura che sacrifica la coerenza per un messaggio educativo banale e stucchevole. Anche la nuova versione 'The Rogue Cut' non riesce a salvare un film definito noioso e scontato, con poche emozioni positive, esclusa la compassione per un personaggio secondario. Scopri la nostra recensione completa prima di vedere X-Men: Giorni di un futuro passato.

 La prima è a mio parere la canzone più bella di Michele, nonché una delle migliori in ambito pop italiano di quegli anni.

 Bella, bella e bella.

La recensione riscopre l'album omonimo di Michele Pecora, artista campano noto per il suo pop leggero e nostalgico dell'Italia anni '70/'80. Tra i brani più apprezzati spiccano 'Vestita di Bianco' e 'Era Lei', quest'ultimo oggetto di discussioni per un presunto plagio di Zucchero. L'album è definito un piacevole esempio di musica semplice e orecchiabile, meritevole di una riscoperta. Ascolta ora Michele Pecora e riscopri la leggerezza del pop italiano anni '70/'80!

 Le storie che B. racconta non sono solo disilluse, ma si arricchiscono di un dramma personale che fluisce vigorosamente nel tormentato mondo avvelenato.

 In soli diciotto minuti ci sono tutte le immagini che i Birds In Row vogliono partorire, senza dare indicazioni chiare, bensì sfumando in digressioni post-hardcore e noise.

La recensione celebra Personal War come un album intenso e carico di emozioni, che riflette la monotonia urbana e la lotta interiore. I Birds In Row dimostrano maturità e padronanza stilistica, plasmando sonorità hardcore nevrotiche e introspettive in soli diciotto minuti. La band francese si conferma punto di riferimento per chi ama un hardcore sfaccettato e profondamente espressivo. Il disco è un viaggio sonoro che scuote con potenza e autenticità, tra dramma personale e critica sociale. Scopri l’emozione intensa di Personal War, ascolta ora Birds In Row!

 Come eravamo spensierati in quei giorni… ripensavo a quando mi appoggiasti la mano sulla spalla ed eri già ubriaco.

 Nella mia vita… ti ho amato tanto, lo sai?

La recensione riflette con intensità sulle emozioni suscitate dalla fotografia di David Bailey ritraente John Lennon e Paul McCartney. L'autore si lascia trasportare dai ricordi, tra gioie, fragilità e conflitti che hanno segnato il rapporto tra i due musicisti. Un elogio toccante alla musica e all'amicizia, intriso di nostalgia e amore. Scopri la storia dietro questo intenso ritratto e lasciati trasportare dalle emozioni.

 "Faremo risorgere i morti", l’obiettivo che muove la protagonista è potente e simbolico.

 La forza del film è riuscire a tratteggiare Hera che canta in growl, rendendola fragile e amabile.

Metalhead, diretto da Ragnar Bragason, è un film islandese che esplora il dolore della giovane Hera per la perdita del fratello Baldur attraverso la sua adesione al metal. La pellicola evita banalità e horror, puntando su una profonda caratterizzazione emotiva e un ritratto delicato della solitudine e della fede. L'incontro con un prete appassionato di metal apre a una possibile rinascita personale. Un film imperdibile per gli amanti del genere, sostenuto da una potente colonna sonora e ambientazioni suggestive. Scopri il potere emotivo di Metalhead, un film che unisce dolore e metal in una storia unica.

 Questa musica sembra davvero venire da un altro pianeta, che quasi quasi riesci a vederli quegli androidi svaporati e felici che fischiettano per strada queste canzoncine.

 Io lo uso come antidepressivo. E funziona.

La recensione celebra "Taking Tiger Mountain by Strategy" di Brian Eno come un album stravagante e ipnotico, capace di trasportare l'ascoltatore in un mondo alieno. Il disco è descritto come un mix di innovazioni sonore, ironia e atmosfere surreali che sfidano le categorizzazioni tradizionali. Con una struttura compositiva unica e suoni sperimentali, il lavoro rimane oggi un punto di riferimento per la new wave e la musica pop alternativa. L'autore lo considera anche un antidepressivo personale, segno della sua enorme vitalità creativa. Ascolta ora il genio visionario di Brian Eno e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico!

 Ribes: un "Cantastorie" dei nostri tempi. Una voce senza volto e senza timori.

 Non c’è più arrosto è una incitazione a far presto, tutto va come NON dovrebbe andare e spesso ci accontentiamo del “fumo” negli occhi.

Ribes si presenta come un cantastorie moderno, capace di raccontare la vita quotidiana con ironia, demenzialità e un linguaggio fuori dagli schemi. Il suo secondo album, 'Dai sentimenti agli alimenti', invita a riflettere sui tempi frenetici del terzo millennio. Il singolo 'Non c'è più arrosto' è un invito a non accontentarsi delle apparenze e a riscoprire la sostanza della realtà. Ascolta l'album di Ribes e lasciati coinvolgere dalle sue riflessioni ironiche.

 Il cultore di suoni radicali e anticonvenzionali troverà di sicuro pane per i suoi denti.

 Il libro è di estremo interesse e ha il merito di costituire una piccola guida agli ascolti per quello zoccolo duro che segue la musica di avanguardia.

Solchi sperimentali di Antonello Cresti è un viaggio approfondito nella musica d'avanguardia dagli anni '60 a oggi. L'autore seleziona circa 300 album di artisti poco noti, evidenziando la ricerca e la sperimentazione radicale. Il libro è suddiviso in sezioni tematiche e offre una guida preziosa per cultori e neofiti del genere, includendo riferimenti a nomi storici e contemporanei. Scopri i tesori nascosti della musica sperimentale con Solchi sperimentali!

 Wishbone Ash resta il gruppo più competente al mondo in materia di strutturazioni ed arrangiamenti basati sull’interpolazione fra due chitarre soliste di uguale, speculare dignità.

 È così bello trovarli e sentirli così ancora in tiro, anzi più bravi, precisi, lucidi, abili e divertenti di una volta.

Blue Horizon dei Wishbone Ash, pubblicato nel 2014, dimostra una sorprendente freschezza e competenza tecnica dopo oltre cinquant'anni di carriera. L'album si distingue per l'interazione brillante tra le due chitarre soliste e una solida varietà di stili che spaziano dal folk al rock psichedelico. Sebbene le voci non emergano particolarmente, la passione e la qualità degli arrangiamenti garantiscono un ascolto appagante per i fan del rock classico. Un disco autentico e maturo che conferma la vitalità della storica band. Ascolta Blue Horizon e riscopri la magia delle chitarre gemelle dei Wishbone Ash!

 Pink Orange Red è senza dubbio uno dei picchi dei Cocteau Twins.

 La voce della Fraser nella sua indecifrabilità ammalia l'ascoltatore cullandolo in un dolce viaggio.

Tiny Dynamine è un EP che si colloca tra due album chiave dei Cocteau Twins, esplorando sonorità dream pop e new wave. Con la voce unica di Elizabeth Fraser e tracce come Pink Orange Red, l'EP anticipa le evoluzioni future della band. Non tutti i brani sono ugualmente efficaci, ma complessivamente offre un'esperienza ricca e ammaliante. Ascolta Tiny Dynamine e lasciati affascinare dall'universo sonoro dei Cocteau Twins.

 EL VY è il side-project più riuscito degli ultimi anni.

 Return To The Moon si eleva a disco pop migliore di questo 2015, con ironia, stile da vendere e testi astratti.

EL VY, il side-project di Matt Berninger (The National) e Brent Knopf (Ramona Falls), esplora un pop ironico e sperimentale con Return To The Moon. L'album unisce testi arguti a un sound funky e variegato, creando brani catchy e originali. La critica celebra questo lavoro come una ventata d'aria fresca nel 2015, capace di mescolare eleganza e divertimento con risultati coinvolgenti e raffinati. Ascolta EL VY e scopri un album pop ironico e raffinato del 2015!

 Le mie orecchie non urlavano di gioia in quella maniera dal concerto di quest'estate degli Slowdive.

 I Low sono stati magnifici, impeccabili e terapeutici.

La recensione racconta con passione e coinvolgimento il concerto dei Low a Bologna, sottolineando la qualità della performance e l'intensa emozione suscitata. Nonostante iniziali riserve sugli ultimi lavori della band, l'autore si lascia conquistare dall'evoluzione musicale e dall'atmosfera magica del live, rimarcando l'acustica del Teatro Antoniano e i momenti più intensi della serata. Scopri l’emozione unica del live dei Low e lasciati avvolgere dalla loro magia sonora.

 “f (x) è una lavatrice. Parte in sordina, ritmo pesante, monolitico, rumori sinistri prendono forma.”

 “Le pupille si dilatano. Sulla mia lavatrice balla una cubista Armena con una gamba meccanica arrugginita.”

La recensione descrive l’album "f(x)" di Carter Tutti Void come un’esperienza sonora ipnotica e riflessiva, simile al ritmo meccanico di una lavatrice in centrifuga. L’album è caratterizzato da rumori industriali, pulsazioni dense e un flusso sonoro continuo che stimola l’immaginazione. L’autore esplora il senso e la forma di questa musica minimalista, sottolineando la sua capacità di catturare l’essenza dell’industriale. Il tono è vivace e personale, con un approccio emotivo e quasi visivo alla musica. Scopri il mondo sonoro ipnotico di Carter Tutti Void con l’album f(x)!

 "Che 'Toto XIV' sia la cosa vicina ai nostri classici è innegabile. Autocelebrativo? Forse, ma chissene frega."

 È un album genialmente Toto sotto tutti gli aspetti, in cui il gruppo si riappropria di se stesso ed elabora con eleganza un sound circolare.

Il disco Toto XIV rappresenta un ritorno autentico ai classici della band con un sound raffinato e coerente. Nonostante le difficoltà personali e cambi di formazione, l'album riesce a unire emozione, tecnica e passione, offrendo brani che evocano sia le radici AOR che influenze progressive. La presenza dei membri storici e il tributo al compianto batterista Jeff Porcaro rendono il lavoro un'opera sentita e apprezzata dai fan di vecchia data e appassionati. Scopri ora Toto XIV e vivi un viaggio emozionante nella storia del rock!

 La forza di Pride sta proprio qui: sonda la realtà e la storia nella loro effettiva drammaticità, ma costruisce sovrastrutture estetiche che alleggeriscono la visione.

 Le mani che si stringono non rappresentano soltanto l’alleanza solidale tra gay e minatori, ma anche un’alleanza generazionale che ha segnato i diritti sociali.

Pride di Matthew Warchus è un film che unisce realismo storico e sovrastrutture estetiche leggere, offrendo un ritratto corale e dignitoso dei protagonisti. Il film evita moralismi e spettacolarizzazioni, concentrandosi sull’orgoglio universale e la perseveranza di persone normali che sfidano i pregiudizi. La narrazione valorizza l’alleanza tra la comunità gay e i minatori, sottolineando la forza delle relazioni umane nella lotta contro discriminazione e malattie come l’AIDS. Scopri il potere dell’orgoglio e della solidarietà in Pride, un film che emoziona e fa riflettere.

 «Anime nere lavora alla mortificazione di tutti i clichè che trasformano la tragedia in fiction; niente sangue, nessun godimento macabro, rimane solo il nero pece di una vita che in verità è un ‹vivere la morte›.»

 «Munzi non concede ai suoi spettatori la lusinga della vendetta, spostando il focus sull’insensatezza autodistruttiva di una simile logica.»

Anime nere si distingue nel panorama dei film mafiosi per l'assenza quasi totale di violenza esplicita, preferendo approfondire i conflitti interiori e familiari. Munzi crea un dramma umano intenso, lontano dai cliché del genere, mettendo in scena un lento processo di autodistruzione di una famiglia segnata dal dolore e dall'insensatezza della vendetta. Attraverso una regia sobria e una fotografia cupa, il film riflette le conseguenze sociali e personali della criminalità senza mai indulgere al sensazionalismo. Un'opera profonda e dolorosa che smaschera realtà e fallimenti senza concessioni. Scopri il potere emotivo di Anime nere, un capolavoro del cinema mafioso senza violenza esplicita.