"Considero i Poco il migliore gruppo country rock dopo gli Eagles."

 "La canzone che intitola l'album [...] è il classico numero sing along, dal ritornello contagioso e sonoro."

La recensione elogia 'A Good Feelin' To Know' dei Poco come uno dei migliori album della band, riconoscendone la coesione e la qualità musicale. Viene sottolineato il valore delle diverse voci e compositori, specialmente Richie Furay e Tim Schmit, oltre al talento strumentale di Rusty Young. L'album, pubblicato nel 1972, emerge come una pietra miliare del country rock americano, pur con qualche passaggio meno incisivo. Ascolta ora 'A Good Feelin' To Know' e scopri il cuore del country rock americano!

 Questi americani conoscono la Storia dell’Italia medievale meglio di noi.

 L’underground continua ad essere una vera manna per gli appassionati, con gruppi validi destinati a rimanere nell’ombra.

Gli Steel Assassin, formazione power metal degli anni '80, tornano nel 2007 con 'War of the Eight Saints', album di buona qualità e ispirazione storica. Il disco mescola momenti energici e melodici ma soffre di alcuni passaggi meno incisivi. La band ristabilisce la propria presenza nell'underground americano con una proposta valida e coerente, evidenziata da un vocalist che spicca. Nonostante non raggiunga il successo commerciale europeo, l'album è un tassello importante per gli appassionati del genere. Ascolta ora 'War of the Eight Saints' e riscopri il potere degli Steel Assassin!

 Gente che pensa che la musica può essere solo bella o brutta, si chiami jazz, soul errebbì, garage, mod o punk, e l’unica scelta è quella del lato dove schierarsi.

 Questo «Old Soul Rebel» non ha alcuna pretesa se non quella di ritirare fuori dalla discoteca una manciata di dischi che hanno costituito la colonna sonora della sua vita.

Old Soul Rebel di Tony Face Big Roll Band è un album dedicato alle vecchie anime ribelli che trovano nel rock'n'roll una ragione di vita. Conosciuto per la sua lunga carriera e collaborazioni prestigiose, Tony Face celebra questo traguardo con un lavoro che omaggia la musica come scelta di campo fra ciò che è bello e ciò che non lo è. L'album coinvolge nomi storici e risveglia emozioni genuine in chi apprezza la musica autentica. Ascolta Old Soul Rebel e scopri la ribellione delle vecchie anime del rock!

 "È un libro che appartiene alla categoria degli irrecensibili, ma il mio scopo è cercare di darvi un pizzicotto, buttarvi un po' di sabbia negli occhi."

 "Vivo, uccido ed esercito il potere delirante del distruttore, al confronto del quale il potere del creatore non è che una pallida imitazione."

La recensione esplora la potenza e la complessità di "Caligola" di Albert Camus, analizzando il dolore, la follia e il terrore generati dal potere assoluto. L'autore sottolinea come l'opera, sebbene breve, sia densa di significati e legata anche alla storia del Novecento, con rimandi evidenti alla figura di Hitler. Invita a leggere il testo per capire meglio il profondo messaggio di Camus. Scopri il potere inquietante di Caligola, leggi la recensione e approfitta di questo capolavoro di Camus!

 "Il brano che apre il concerto è già un grande classico, 'Tell Me Why', eseguito con il classico 'velo di malinconia' tipico del suo stile."

 "Ottima testimonianza del grande talento come cantante e come musicista del cantautore, capace di rapire l'ascolto dei presenti oltre che con le sue qualità, anche con testi profondi e grande carisma."

Live At The Cellar Door è un prezioso album dal vivo che cattura Neil Young al culmine della sua carriera solista negli anni '70. Registrato in un locale intimo, il concerto mette in risalto la sua capacità vocale, la delicatezza nell'uso del piano e della chitarra e testi profondi. Oltre alla qualità musicale, emergono anche le difficoltà personali di Young in quegli anni. Un esemplare classico che mostra il talento e il carisma del cantautore canadese. Ascolta ora questo storico live per scoprire la magia di Neil Young dal vivo!

 I Mandela, eroi delle lande trivenete, sono in circolazione già da due anni, e fanno un jazz fusion da leccarsi i baffi.

 Ascoltare l’orientaleggiante “Drop the King” per crederlo, o le chitarre spagnole di “Ethnography”.

La recensione celebra il primo album dei Mandela, band veneta di jazz fusion attiva da due anni. Pur evidenziando una traccia meno riuscita, il disco si distingue per arrangiamenti ricchi e originali, dall'orientaleggiante "Drop the King" alle chitarre di "Ethnography". Un progetto nato con passione e curato anche nell'artwork, consigliato a chi cerca musica innovativa e coinvolgente. Ascolta Mandela e scopri un jazz fusion autentico e coinvolgente!

 Sparargli alla tempia il colpo di grazia. Ma lo spirito del punk c'è, dentro la musica dei Product. Eccome, se c'è. Solo, è ibernato.

 Quasi cinque minuti degli anni '80 più cupi, più orridi, più spettrali. Tastiere apocalittiche, atmosfere così pesantemente sintetiche da farsi sublimi.

La recensione celebra l'album 'By Pass' dei Kas Product come un pilastro del Coldwave francese anni '80, caratterizzato da sintetizzatori gelidi, un minimalismo musicale e la voce improvvisata e jazz di Mona Soyoc. Il disco unisce elementi punk e elettronici, creando un'atmosfera urbana e dark unica. L'autore evidenzia la loro originalità e la capacità di rimanere rilevanti nel tempo senza perdere la caratteristica cifra sonora. 'By Pass' è definito un capolavoro che fonde sperimentazione e classe. Ascolta 'By Pass' e scopri l'oscura magia del Coldwave francese anni '80!

 Clapton si presentò in forma smagliante sul palco ... lanciandosi in lunghe improvvisazioni chitarristiche, senza rinunciare al suo stile pulito e cesellato.

 ‘Live At The Fillmore’ è ancora oggi un piacevole album, un disco ben suonato, con musicisti eccellenti e molto validi.

La recensione celebra 'Live At The Fillmore' di Derek and the Dominos come un live storico e potente. Nonostante le difficoltà personali di Clapton, l'album mostra il suo virtuosismo e una band in perfetta sintonia. La performance include classici del blues e omaggi a grandi artisti, risultando un capolavoro imperdibile per gli amanti del genere. Ascolta subito questo live storico e rivivi la magia di Eric Clapton e dei Dominos al Fillmore!

 Un debutto clamoroso, stratosferico.

 Un lavoro ricchissimo di sorprese, ricco di emozioni, un piccolo Capolavoro.

Il debutto degli inglesi Flotation Toy Warning del 2005 è un capolavoro neo-psichedelico che fonde malinconia lo-fi e atmosfere progressive. L'album unisce influenze americane e europee, creando canzoni pop ricche di dettagli, sinfonie delicate e ambientazioni sonore sognanti. È un lavoro sorprendente, ricco di emozioni e ambizioni artistiche. Scopri l'incanto psichedelico del debutto di Flotation Toy Warning!

 Afterwords è sostanzialmente un CD di brani quasi completamente strumentali che giocano con l’elettronica e suoni spaziali.

 La parte conclusiva di Barenfelds si conclude con un paranoico synth che ricorda On the Run di The Dark Side of the Moon.

Afterwords dei The Gathering è un album sperimentale e quasi del tutto strumentale che rielabora brani del precedente Disclosure e si immerge in sonorità elettroniche e spaziali. La recensione sottolinea la continuità con il passato della band e l'assenza quasi totale della voce di Silje, compensata da atmosfere coinvolgenti. La partecipazione di Bart Smits aggiunge un tocco di nostalgia. Un lavoro che rappresenta un interessante plus rispetto all'album precedente. Ascolta Afterwords per un viaggio sonoro davvero fuori dagli schemi!

 La performance dei quattro è una strenue lotta che richiama la furia degli elementi: il growl profondo di Lemay è vento impetuoso che incendia e brucia al suo passaggio.

 Colored Sands è una bestia indomabile, inafferrabile, intangibile, che nelle sue continue mutazioni ci schiaccia sotto il peso di un monolite di pura violenza e follia.

La recensione celebra 'Colored Sands' come un ritorno significativo e di alto livello per i Gorguts dopo 12 anni di assenza. L'album mostra un technical death metal maturo, complesso e potente, sostenuto dalla maestria di Luc Lemay e una produzione impeccabile. Pur evidenziando qualche eccesso nella durata e dettagli, il disco è considerato un capolavoro nel suo genere, destinato a soddisfare sia i fan storici che gli appassionati del metal estremo. La musica è presentata come una lotta creativa tra brutalità e tecnica, ricca di tensione e visioni esistenziali. Scopri ora il capolavoro tecnico e brutale dei Gorguts, un viaggio intenso nel death metal d'autore.

 "Hope I die before I get old": un ironico ma manifesto inno autodistruttivo.

 Keith Moon impressa alla band la carica esplosiva che li avrebbe contraddistinti.

La recensione esplora l'origine e lo sviluppo dei The Who, focalizzandosi sul loro album di debutto 'My Generation'. L'opera è descritta come un perfetto esempio di fusione tra rock'n'roll e rhythm & blues, con tracce che sono diventate inni generazionali. Il testo mette in luce la forza creativa di Townshend e la carica esplosiva di Keith Moon, sottolineando l'importanza storica del disco nella scena musicale britannica degli anni '60. Scopri l'energia senza tempo di 'My Generation' e immergiti nella storia del rock!

 "The Voice of Rock ha da anni una bella carriera in proprio, con diversi lavori che si sono distinti per la qualità della proposta."

 "Dopo oltre trent'anni di carriera, riesce ancora a scrivere album tanto di spessore quanto godibili."

Glenn Hughes, noto per il suo passato nei Deep Purple, dimostra con Songs In The Key Of Rock la sua maturità artistica e versatilità nel rock. L'album, pubblicato nel 2003, combina hard rock e funk in modo raffinato, con produzioni curate e testi profondi, segnando un nuovo equilibrio personale e artistico. Le performance vocali e l'affiatamento della band sono punti di forza che rendono il disco un importante capitolo della carriera di Hughes. Scopri l'energia e la classe di Glenn Hughes con Songs In The Key Of Rock!

 Il cantante Andy Kuntz è assai più convincente dell’appena convincente e discretamente fuori contesto James Labrie.

 Questi qui sono del tutto derivativi, ma molto intensi e bravi; più bravi dei loro maestri, quanto meno dal punto di vista del senso della misura e del buon gusto.

Far Off Grace è il terzo album del quintetto tedesco Vanden Plas, noto per un progressive metal meno complesso ma molto intenso e misurato rispetto ai suoi modelli. Il cantante Andy Kuntz si distingue per espressività e intensità, specie nelle ballate. Il lavoro strumentale è solido e ben calibrato, con influenze che spaziano da Dream Theater ai classici del rock e metal. Sebbene derivativo, il disco si fa apprezzare per buon gusto e qualità tecnica. Scopri il suono unico di Vanden Plas con Far Off Grace, un must per gli amanti del progressive metal.

 La sola cosa che questo film ha massacrato... sono i miei nervi, non per le atmosfere tese ma per la stupidità dei personaggi.

 Il finale svela un intreccio giallo ben orchestrato e complesso al punto giusto in cui per una volta tutto pare avere senso.

La recensione di Profondo Rosso di Dario Argento evidenzia un intreccio giallo ben costruito ma criticabile per la stupidità dei personaggi e l'incostanza dell'atmosfera inquietante. La musica dei Goblin è lodata, anche se a volte poco adeguata. Il film appare meno traumatizzante di quanto la fama suggerisca, alternando momenti di tensione a pause che ne smorzano l'effetto. Scopri se Profondo Rosso fa davvero per te, leggi la recensione completa!

 Osservo la barra del download crescere... E Cristosanto, l'hanno fatto di nuovo.

 Pura poesia, ecco cos'è questa canzone.

Rave Tapes, ottavo album ufficiale dei Mogwai, è un vero capolavoro post rock. Nonostante una copertina discutibile, la musica è potente e coinvolgente, con brani che spaziano dalle chitarre esplosive a tocchi elettronici delicati. Le tracce come "Remurdered", "Hexon Bogon" e "Blues Hour" emergono per la loro intensità emotiva e qualità compositiva. L'album conferma ancora una volta i Mogwai come una delle band più importanti nel loro genere. Ascolta Rave Tapes e lasciati avvolgere dall'unica magia dei Mogwai!

 Townshend è un autentico cantautore, macerato e fardelloso come neanche i più tetri colleghi italici anni settanta.

 Quest’opera è l’esempio più lampante dell’artista che lavora per sé stesso, per raccontarsi senza filtri.

Psychoderelict è un'opera solista di Pete Townshend che unisce musica e teatro per raccontare la storia di una rockstar tormentata. L'album riflette i conflitti personali e artistici di Townshend, con sonorità innovative ma un'impronta non commerciale. Pur essendo ammirata per la complessità e profondità, l'opera ebbe scarso successo commerciale. La versione "Music Only" è più accessibile e valorizza i brani più intensi. Scopri l’intensità di Psychoderelict per un’esperienza rock fuori dagli schemi.

 "La prima strofa è l'asta alla quale ci aggrappiamo per compiere un salto dritti dritti in un bridge stellare."

 "Bolton sfodera una interpretazione pietrificante (in senso buono) nella cover di 'The Dock of the Bay'."

La recensione celebra 'The Hunger' di Michael Bolton come un album solido e ispirato nel panorama AOR degli anni '80. Pur meno rock puro rispetto ai lavori precedenti, il disco convince grazie a una voce potente e a collaborazioni di prestigio, con canzoni memorabili come 'That’s What Love Is All About' e la cover di '(Sittin’ on) The Dock of the Bay'. Un lavoro che ha venduto milioni di copie e che resta una gemma per gli appassionati del genere. Ascolta 'The Hunger' e riscopri il miglior AOR d'autore degli anni '80!

 Roma caput punk.

 Yu Tolk Tu Mach è una miniera inesauribile di riff micidiali.

La recensione celebra l'album Yu Tolk Tu Mach dei Taxi come un emblematico esempio di punk romano anni '77, con influenza hard rock e glam. La band mescola coattaggine e energia autentica, regalando riff micidiali e cover brillanti, tra cui quella di Serge Gainsbourg. L'opera viene descritta come un'onda d'urto sonora e un inno punk da cantare a pieni polmoni. Scopri l’energia punk romana di Taxi con Yu Tolk Tu Mach!

 Prendete il Post-Punk dei Sonic Youth, atmosfere delicate e debitrici nei confronti dei Cure, frullate il tutto con attacchi chitarristici che ricordano gli Smashing Pumpkins più rabbiosi...

 Sette brani che non scorderete facilmente e che vi faranno compagnia con il loro incedere ora rabbioso ora psichedelico.

La recensione celebra Rosa Mota come una band underground anni '90 con un sound post-punk intenso e ben costruito. L'album 'Drag For A Drag' è apprezzato per la sua miscela di influenze da Sonic Youth, Cure e Smashing Pumpkins e la sua capacità di rimanere memorabile. La band, pur poco conosciuta, merita una rivalutazione e attenzione da parte degli appassionati di alternative e post-punk. Ascolta Drag For A Drag e riscopri un classico nascosto del post-punk anni '90!