"Mirage Rock può farti trascorrere un po' di tempo in compagnia di un rock tutto al 'naturale'..."

 "L'idea dietro al titolo è che qualcuno si avvicinasse per sentire che non c'era niente." (Ben Bridwell)

Mirage Rock segna il quarto album dei Band of Horses, con una produzione a cura di Glyn Johns che dona alla band un sound più pulito e pop. Pur offrendo momenti piacevoli e tracce come 'Knock Knock' e 'How to Live', l'album manca di profondità e tende a risultare troppo commerciale. L'approccio naturale si adatta a momenti rilassati, ma la maggior parte delle canzoni fatica a restare impressa. Scopri se Mirage Rock dei Band of Horses è l'album giusto per il tuo playlist!

 Il progresso è evidente, e merita la sufficienza, anche se non è «A Hard Day’s Night» o «Help!».

 «Please Mr. Postman», stupenda cover cantata alla grande da John, la preferisco di gran lunga a «Twist and Shout».

Con With The Beatles, il gruppo mostra un progresso rispetto al debutto, pur non raggiungendo la maturità di album successivi come A Hard Day's Night. Alcune composizioni originali sono apprezzabili mentre altre risultano meno riuscite. Le cover rappresentano un punto di forza, benché non tutte brillino allo stesso modo. Una disamina equilibrata che mette in luce sia pregi che limiti dell'album. Scopri la crescita dei Beatles con l'album With The Beatles!

 Ascoltare un loro album equivale a ricevere un colpo di fucile a canne mozze da 5 cm.

 Sono incazzati come bestie... con i Down, essere incazzati non è mai stato così divertente.

La recensione esalta l'album 'NOLA' dei Down come un potente esempio di sludge metal con radici in hardcore punk, doom e southern rock. Il disco viene descritto come energico, rude e autentico, con riff di chitarra straordinari e una performance vocale intensa di Phil Anselmo. Brani come 'Bury Me In Smoke' e 'Jail' rappresentano al meglio le diverse sfumature emotive e musicali del disco. L'autore sottolinea come l'album sia una carica di energia e passione, perfetta per chi ama la musica suonata con il cuore. Scopri il sound potente e autentico di Down - NOLA, un classico sludge da non perdere!

 Minghella è regista dotato e dimostra di saper governare ottimamente un racconto dalle molteplici sfaccettature.

 Ritorno a Cold Mountain è grande cinema, sebbene quelle problematicità a livello narrativo prima ricordate.

Ritorno a Cold Mountain, diretto da Anthony Minghella, è un dramma storico ambientato durante la guerra civile americana. Pur soffrendo di una narrazione non sempre lineare e qualche eccesso nella durata, il film si distingue per la regia esperta, le ottime interpretazioni, soprattutto quella di Renée Zellweger, e la ricostruzione storica accurata. Un'opera ambiziosa che va oltre il semplice racconto d'amore. Scopri l'intensità e la profondità di Ritorno a Cold Mountain, un must per gli amanti del cinema storico e drammatico.

 È impressionante il modo in cui la voce di Stipe in “Radio Free Europe” mi faccia star bene e poche tracce dopo “Perfect Circle” mi faccia star male.

 Hanno genuinamente fatto la strada al contrario... Murmur è un album che pochi ascoltano, che pochi comprendono a pieno.

La recensione celebra Murmur, l'album d'esordio di R.E.M., come il picco di maturità artistica della band. Descritto come un mix di psichedelia, punk, pop e alternative, il disco mostra la voce coinvolgente di Michael Stipe e una profondità che pochi hanno compreso. Pur riconoscendo il successo degli album successivi, il recensore vede in Murmur un tesoro unico e insostituibile, capace di evocare forti emozioni e riflessioni. Ascolta Murmur e scopri il vero cuore vintage di R.E.M.!

 Un combo formato da teenagers senza scrupoli, che imbracciati gli strumenti scaricano tensioni ed energia senza limiti.

 Giovani ribelli crescono, eccome se crescono.

La recensione celebra l'album 'The Smiles Of Rage & Paranoia' dei 30 Miles come un concentrato di energia e rumore coinvolgente. Il trio fiorentino si distingue per un suono ruvido e veloce, miscelando hardcore melodico e rock’n’roll. I testi offrono profondità tramite metafore e tematiche sociali e filosofiche. Nonostante le aspettative iniziali basse, il disco si rivela un esordio solido e promettente per il futuro della band. Ascolta 30 Miles e lasciati travolgere dall’energia di The Smiles Of Rage & Paranoia!

 Solo rabbia e oscurità. Ovviamente targata anni '90.

 Un LP che si fa ascoltare senza molta fatica pur non risultando superficiale.

La recensione analizza 'Not Like Them' dei Misery Loves Co., evidenziando la maturazione del gruppo rispetto al debutto e le influenze di band come Nine Inch Nails e The Cure. L'album mescola metal industrial e atmosfere dark anni '90, risultando accessibile ma profondo. Alcune tracce come 'It's All Yours' e 'Prove Me Wrong' sono particolarmente apprezzate. Un disco che evita politicismi e offre rabbia e oscurità tipiche dell'epoca. Scopri la dark fusion metal di Misery Loves Co. con Not Like Them!

 "È il barocco della nuova scuola HC che incastra tonnellate di distorsioni e architetture sonore a mò di monolite."

 "Un pittore dell’impressionismo della violenza dove il soggetto perde le sue sfumature definitivamente ed è solo la disperazione ad avere l’onore di mostrarsi senza veli."

La recensione analizza 'All We Love We Leave Behind' come un'opera sonora intensa e claustrofobica, espressione di una violenza emotiva profonda. L'album rappresenta una svolta nel percorso artistico di Converge, scavando nell'essenza dell'hardcore senza compromessi. Jacob Bannon emerge come un pittore della sofferenza e dell'impatto emotivo, in un lavoro complesso e monolitico. Il testo sottolinea la brutalità e la disperazione che caratterizzano il disco senza esaltarlo né criticarlo eccessivamente. Scopri la profondità emotiva di Converge e lasciati travolgere dal loro hardcore unico.

 «Purezza: il primo aggettivo che mi viene in mente da accostare a questo disco.»

 «Ogni brano di questo ‘Pictures’ racconta qualcosa del suo autore ma anche di noi.»

La recensione celebra l'album 'Pictures' di Alessandro Esseno come un'opera intensa e profonda, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio interiore ricco di emozioni e spiritualità. La musica, eseguita al pianoforte, si distingue per purezza, forza e innovazione, lontana dalle mode effimere e vicina a grandi nomi della musica contemporanea. L'autore evidenzia il fascino duraturo di Esseno e il valore artistico che trascende il tempo. Ascolta ora 'Pictures' di Alessandro Esseno e lasciati trasportare in un mondo di emozioni senza tempo.

 Il risultato è un sound che annaspa melmoso nelle sabbie mobili, non ha brillantezza, non morde.

 A parte un intermezzo di canzoni che mi aveva fatto ben sperare mi rimane non tanto l’impressione di un album brutto, quanto quella di uno assolutamente, pietosamente noioso.

King Animal segna il ritorno dei Soundgarden dopo anni di pausa, ma l'album fatica a convincere. Il sound risulta impastato e la chitarra di Kim Thayil è poco valorizzata. Solo poche tracce emergono positivamente, mentre molte sembrano brani solisti di Cornell. Nel complesso l'album appare noioso e privo di energia, deludendo le aspettative di un grande ritorno. Scopri i dettagli sul deludente ritorno dei Soundgarden con King Animal.

 "Chocolate Kings per certi versi supera il glorioso loro primo album perché qui c'è la maturità nelle performance individuali e corali."

 "Era il 1975 e un gruppo italiano onorava la creatività italiana e si ergeva a baluardo, lodevole strascico progressive ricco di individualità."

La recensione ripercorre il ricordo personale del 1975, anno di uscita di Chocolate Kings, album controverso ma di grande valore artistico. Nonostante l'iniziale scetticismo verso l'impronta 'americana' e il canto di Lanzetti, l'autore ne sottolinea la maturità musicale e l'importanza nel panorama prog italiano. Viene rivalutato come un capolavoro sottostimato, ricco di virtuosismi e messaggi profondi, consigliato a chi ama il prog storico e la musica italiana. Scopri ora l'album Chocolate Kings e riscopri un capolavoro del prog italiano!

 Il disco si smarrisce in sonorità oniriche, rilassate, pacate e un pizzico tenebrose, una manciata di brani appositamente composta per la momentanea distensione dei sensi.

 Lavori come questo Mirrorwriting fanno fatica a imporsi sul mercato e sui padiglioni della massa, oramai incapace di frammentare adeguatamente l'attribuzione di valore e qualità.

La recensione esalta Jamie Woon e il suo album Mirrorwriting come un'opera che riesce a distinguersi nell'affollato panorama musicale grazie alla sua atmosfera rilassata e onirica. Con sonorità che spaziano dall'R&B al trip hop, passando per il synth e l'ambient, il disco rappresenta una scoperta preziosa concentrata su relax e introspezione. L'autore sottolinea l'importanza di strumenti alternativi come Wikipedia e blog di nicchia per la scoperta di artisti validi lontani dal mainstream. Mirrorwriting emerge così come un prodotto musicale di qualità, capace di offrire un'esperienza sonora unica e profonda. Ascolta Mirrorwriting di Jamie Woon e lasciati trasportare da suggestioni uniche.

 L'hardcore melodico nel 2012, ha ancora un senso? A mio parere no.

 Un lavoretto scolastico, senza infamia e senza lode, che piacerà agli appassionati ma che ha poco da dare a chi ha avuto a che fare con l'hardcore melodico anni or sono.

La recensione di 'Stay Angry! Stay Foolish!' evidenzia una band friulana con passione e voglia di emergere, ma una proposta musicale ormai datata. Il genere hardcore melodico appare ripetitivo e poco innovativo. L'album alterna momenti di entusiasmo a brani schematici, con qualche sprazzo interessante, come la ballad che spezza i ritmi. Un disco che attirerà i fan del genere ma lascia indifferenti chi lo conosce da tempo. Scopri l'album e giudica tu stesso l'hardcore melodico dei Foolish Wives!

 «Il punk-rock sia un genere che la band conosce bene è intuibile dalla semplicità con la quale i nostri sfoggino un'ampia gamma di soluzioni sonore».

 «Una band meritevole di considerazione grazie alla qualità delle canzoni qui proposte.»

I Cancer, band svizzera poco nota in Italia, pubblicano l'EP 'The Weight Of The World', pieno di autentico punk-rock old school. Il trio si distingue per sonorità influenzate da Social Distortion e Descendents, testi ben curati e un frontman capace. Nonostante un artwork poco incisivo, la qualità musicale rende l'EP molto apprezzabile per gli amanti del genere. Ascolta l'EP e scopri il vero punk-rock old school dei Cancer!

 Il chitarrista finalmente ritorna ad avere un’importanza fondamentale.

 Arrivati al capolinea ci resta la prova tangibile che gli Aerosmith sono vivi, inspirati ma chiaramente non possiamo pretendere miracoli.

Dopo 11 anni dagli ultimi inediti, gli Aerosmith ritornano con Music From Another Dimension!, un album che riafferma il loro stile rock classico aggiornato ai tempi moderni. La prima parte del disco è energica e ricca di riff memorabili, con Joe Perry protagonista. Tuttavia, alcune ballate risultano fiacche e meno ispirate. Nonostante qualche calo, il lavoro offre un buon equilibrio tra novità e radici, confermando la band ancora viva e ispirata. Scopri ora l’ultimo capitolo rock degli Aerosmith!

 Kapuscinski descrive con lucidità una serie di "fotografie" dell'Iran al tramonto della monarchia, un paese sull'orlo del baratro.

 Un ottimo volume di antropologia giornalistica, scritto da un autore mai esausto nei suoi innumerevoli viaggi a zonzo per il mondo "altro".

La recensione celebra 'Shah-in-Shah' di Ryszard Kapuscinski come un reportage vivido e lucido sull'Iran durante il crollo della monarchia dello scià e l'ascesa di Khomeini. L'autore descrive istituzioni oppressive, crisi economica e il fervore religioso che ha portato alla rivoluzione del 1979. Il libro è un contributo prezioso per comprendere un paese e periodo spesso fraintesi dai media mainstream. Scopri la storia nascosta dietro la rivoluzione iraniana con Kapuscinski!

 Un album di una bellezza disarmante, da ascoltare obbligatoriamente prima di morire, ma sul serio.

 Una generazione di poeti della canzone ed esteti del suono, con Al Stewart tra i talenti più cristallini e sottovalutati.

La recensione esalta 'Bed-Sitter Images', debutto di Al Stewart del 1967, come un capolavoro folk-pop barocco, ricco di raffinati arrangiamenti orchestrali e testi poetici. L'album è inserito nella tradizione del folk revival britannico e viene descritto come un'opera unica, ingiustamente poco conosciuta rispetto ad altri grandi artisti del tempo. La critica sottolinea la bellezza disarmante e l'importanza storica dell'album, invitando a riscoprirlo oggi. Ascolta ora 'Bed-Sitter Images' e scopri un capolavoro folk barocco unico.

 Questo non è un capolavoro. L’idea del film, in sé, è splendida, ma non basta l’idea per valutare un film.

 Un momento di inaudita angoscia è diventato una buffonata.

La recensione riconosce l'idea di partenza brillante de La vita è bella ma segnala problemi nella sceneggiatura e in alcune scelte narrative, specialmente nella rappresentazione dell'Olocausto. Benigni, pur criticato per la recitazione rozza, offre momenti di grande intensità emotiva. Nel complesso, un film controverso che divide opinioni. Scopri la nostra recensione approfondita de La vita è bella e forma la tua opinione.

 La stoner jam dei finnici Mr. Peter Hayden in un'ora e dieci di durata riesce a frantumare il cervello lasciando miracolosamente intatti i coglioni.

 Se vuoi ascoltare, bene, se non vuoi ascoltare, cazzi tuoi.

Born A Trip di Mr. Peter Hayden è un album stoner di oltre un'ora che sorprende per intensità e profondità sonora. La recensione lo descrive con ironia e senza pretese intellettuali, apprezzando la sua autenticità e potenza. Un disco che rompe gli schemi ma resta diretto e coinvolgente. Ascolta Born A Trip e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 «I 32 minuti che compongono il disco richiamano, principalmente, l’indie pop scozzese dei Belle & Sebastian e Camera Obscura.»

 «Amber Papini, a metà tra Regina Spektor e le due Campbell, uno dei punti a favore di questo lavoro.»

Il trio indie-pop newyorchese Hospitality torna nel 2012 con il loro album omonimo, dopo un EP del 2008. Il disco di 32 minuti presenta un sound fresco che unisce le influenze di Belle & Sebastian e Vampire Weekend, con arrangiamenti curati e la voce lineare di Amber Papini. Tra sperimentazioni sottili e melodie coinvolgenti, il lavoro si conferma un debutto di qualità, capace di rinnovare il panorama indie-pop. Produce Shane Stoneback, contribuendo a un risultato finale moderno e raffinato. Ascolta Hospitality per scoprire un indie-pop fresco e raffinato dalla Grande Mela!