L'album in questione rappresenta un passo indietro in termini di composizione rispetto alla discografia di Sparklehorse, rimanendo comunque un prodotto sopra la media.

 La title-track ci trasporta in luoghi iperuranici, pervasa da atmosfere rarefatte e tenui che ricordano a tratti l'ambient di Fennesz.

Dreamt For Light Years in the Belly of a Mountain è l'ultimo album di Sparklehorse, pubblicato dopo cinque anni dal precedente lavoro. Con la produzione di Danger Mouse e Dave Fridmann, l'album miscela atmosfere lo-fi e influenze beatlesiane, offrendo un prodotto generalmente solido ma con qualche derivatività. Segna la conclusione della carriera di Mark Linkous, tragicamente scomparso nel 2010. L'album è pervaso da atmosfere rarefatte e sfumature uniche che lo rendono un ascolto emozionante e raffinato. Scopri l'ultimo capolavoro di Sparklehorse e immergiti nelle sue atmosfere uniche.

 Lasciò agli eredi l’imparzialità, la volontà di crescere e capire, uno sguardo feroce e indulgente, per non offendere inutilmente.

 Battiato è ormai un gigante, anziano, della musica italiana e ci propone ciò che oggi è in grado di dare, senza forzature e strane velleità.

La recensione di Apriti Sesamo di Franco Battiato presenta un album complesso che racchiude molte sfaccettature dell'artista, tra lirismo, sperimentazione e riflessioni sul tempo e la morte. L'analisi si concentra su brani chiave come La polvere del branco e Testamento, evidenziando un'attitudine più matura e meno pop rispetto al passato. L'opera è descritta come un equilibrio tra innovazione e mestiere, senza forzature o slanci. Una lettura approfondita per comprendere l'ultimo Battiato, un gigante della musica italiana. Scopri l'evoluzione musicale di Franco Battiato con Apriti Sesamo!

 «Ogni composizione sembra sostenersi a mezz’aria, tenuta in volo come una piuma da un’ideale assenza di peso.»

 «Questo tuffo nel passato non può non portare con sé i difetti propri di quegli anni e, alla lunga, rimane un senso di artificioso.»

Greeen Linez con 'Things That Fade' propone un raffinato omaggio alle sonorità degli anni '80, evitando la semplice nostalgia. L'album si distingue per un equilibrato lavoro di produzione e uno stile elegante, pur mantenendo alcuni limiti tipici dell'epoca. Tracce come 'Knowledge' e 'Palm Coast Freeway' si mostrano particolarmente riuscite, facendo riconoscere le radici e l'influenza della musica elettronica sull'evoluzione futura del trip-hop. Un progetto che rende omaggio con rispetto al passato synth. Scopri l'eleganza synth anni '80 con Greeen Linez, ascolta 'Things That Fade' ora!

 “La Luna è una Severa Maestra è generalmente considerato il suo capolavoro.”

 “Un piccolo capolavoro di pensiero 'laterale', che stupisce ancora per modernità di visione.”

La recensione celebra il romanzo 'La Luna è una Severa Maestra' di Robert A. Heinlein come un capolavoro della fantascienza politica e sociale. Ambientato nel 2075 sulla Luna colonizzata, il libro esplora temi di libertà, rivoluzione e responsabilità individuale attraverso una trama ricca e filosofica. Pur datato, il romanzo mantiene una sorprendente attualità e modernità di visione. Heinlein è riconosciuto come uno dei giganti del genere, con questo titolo premiato con l'Hugo Award. L'opera è un affresco metastorico e uno studio di potere, diplomazia e società alternativa. Scopri il capolavoro di Heinlein e immergiti in una fantascienza rivoluzionaria!

 "Quello che davvero conta sono la musica e le canzoni, il resto sono solo chiacchiere da bar."

 "Privateering rappresenta il personale cammino evolutivo di Knopfler, allontanandosi dal percorso dei Dire Straits."

La recensione celebra Privateering, settimo album solista di Mark Knopfler, un doppio cd ricco di folk, blues e country. L'album offre atmosfere emozionali e composizioni raffinate, con riferimenti ai Dire Straits e una splendida sintesi tra tradizione e innovazione. L'autore sottolinea la maturità artistica di Knopfler e la qualità della band di supporto, valorizzando anche le edizioni speciali con contenuti extra. Un lavoro consigliato agli appassionati di musica d'autore e rock raffinato. Ascolta Privateering e scopri il nuovo viaggio musicale di Mark Knopfler!

 Nei live quasi mai “la canzone rimane la stessa”.

 Plant non è un performer che vuole esibire se stesso; quello che esibisce sono le canzoni.

La recensione approfondisce il DVD del concerto dei Led Zeppelin al Madison Square Garden del 1973, evidenziando la forza delle esibizioni live e le differenze con le versioni studio delle canzoni. Commenta la modestia di Plant, la concentrazione di Bonham e il ruolo defilato di Jones. Non mancano osservazioni critiche sul montaggio del DVD, ma l'apprezzamento generale resta alto. Scopri l'energia autentica dei Led Zeppelin dal vivo con questo imperdibile DVD.

 Mi sono trovato in poco tempo pienamente catturato dal mondo corrotto di Baltimore.

 Viene apprezzata dall’uomo più abbronzato d’America!

La recensione celebra The Wire come uno dei migliori prodotti seriali recenti grazie al suo realismo e alla profonda critica sociale. La serie, ambientata a Baltimore, supera i clichè dei polizieschi tradizionali offrendo una narrazione complessa e sfumata. L'autore, ex-giornalista, garantisce autenticità e verosimiglianza. The Wire è consigliata caldamente a chi cerca una serie intensa e riflessiva. Non perdere l'occasione di scoprire The Wire, un must-have per gli amanti delle serie di qualità!

 Un album memorabile, dunque, per una promessa che, seguendo questo percorso, dovrebbe metterci ancora molto tempo prima di affievolirsi.

 Momento più alto, però, risulta senz’altro l’eccellente 'I Follow Rivers', secondo acclamatissimo singolo, che l’ha resa un vero e proprio tormentone.

La recensione analizza 'Wounded Rhymes', il secondo album di Lykke Li, evidenziandone l’originalità e l’influenza nel panorama pop scandinavo. L’album unisce ritmi selvaggi a ballate riflessive, con singoli di grande successo come 'I Follow Rivers'. Un’opera che conferma il talento e la promessa della giovane artista svedese. Ascolta 'Wounded Rhymes' e scopri l’originalità del pop scandinavo di Lykke Li!

 Talmente influenti che i concetti, coniati dallo stesso autore, di “secolo lungo” (1789-1914) e “secolo breve” (1914-1991) sono diventati proverbiali.

 Hobsbawm definisce il periodo “sanguinoso e tragico” ma pieno di partecipazione ed empatia umane.

La recensione analizza 'Il Secolo Breve' di Eric Hobsbawm, un volume denso e rigoroso che esplora il XX secolo tramite tre fasi storiche fondamentali. L'autore, influente storico marxista, offre uno sguardo critico ma partecipe sulle vicende globali, dal totalitarismo alle rivoluzioni economiche. Nonostante la complessità e la densità del testo, è definito un libro prezioso per chi cerca una comprensione profonda del periodo. Consigliato a lettori preparati e interessati alla storia politica ed economica del Novecento. Scopri la complessità del Novecento con una lettura approfondita di Hobsbawm!

 Più ami Squarepusher, più lui ti amerà.

 Disco veramente "ambiguo". Voto: 7, ma come può essere di un voto in più potrebbe esserlo da due in meno.

La recensione di "Do You Know Squarepusher" descrive un doppio album audace e sperimentale, che fonde inediti e un live. L'opera si distingue per le sue sonorità insolite e bizzarre, un mix di drum'n'bass, rap, e campionamenti vocali. Pur apprezzato dagli ascoltatori più aperti, può risultare controverso o difficile per un pubblico tradizionale. Il live registra una performance interessante, ma con qualità audio discutibile. Scopri il lato più sperimentale di Squarepusher con questo doppio album unico!

 "Una valanga al rallentatore", lento, intimo, ma ottimista, è come vivere un sogno lungo 54 minuti.

 Dauðalogn e Varúð sono i brani fondamentali dell'album, ma non vanno estrapolati. È come un unico fiore. Nasce, si nutre, respira, è immobile, e infine perde lentamente i suoi petali...

Valtari è il sesto album dei Sigur Rós, caratterizzato da una lentezza intima e ottimista che contrasta con il precedente lavoro più accessibile e cupo. L'album si presenta come un sogno sonoro di 54 minuti, con brani che alternano atmosfere calme e momenti di crescendo emozionale. Elementi strumentali e la voce di Jónsi si intrecciano creando un viaggio musicale unico. Consigliato l'ascolto ad occhi chiusi per una piena immersione. Ascolta Valtari ad occhi chiusi e lasciati trasportare dal sogno sonoro dei Sigur Rós.

 ‘‘Quest'anno per salvare la Terra saranno nazi vostri!’’ Ecco la tagline epicamente trash.

 ‘‘Iron Sky è un piccolo cult, una visione caustica, cinica e spesso sagace di uno dei what if più assurdi e originali che mi sia mai capitato di sentire.’’

Iron Sky è un film satirico e demenziale di Timo Vuorensola che mescola fantascienza grottesca con parodie politiche e satira impietosa. Nonostante evidenti limiti tecnici e una sceneggiatura spesso approssimativa, il film risulta divertente e originale grazie a situazioni sopra le righe e personaggi memorabili. Ambientazioni improbabili, effetti speciali alterni e una narrazione fuori di testa sono compensati da trovate brillanti e un finale sorprendente e amaro. Un cult indipendente che intrattiene più del cinema mainstream tradizionale. Scopri l'assurda e irriverente avventura spaziale di Iron Sky, un cult imperdibile per amanti del cinema demenziale!

 Il disco che non ti aspetti.

 La forza di 'Tutte Storie' è negli arrangiamenti, in qualche bel testo, nella chitarra in certi pezzi, e non nel valore compositivo delle canzoni.

La recensione di 'Tutte Storie' di Eros Ramazzotti mette in luce un album con arrangiamenti curati e momenti musicali di pregio, ma con testi a tratti criticabili. Il contesto storico e personale conferisce un valore nostalgico importante. Pur riconoscendo il disco come commerciale e non particolarmente innovativo, l'autore lo apprezza soprattutto per i ricordi che evoca. Alcune tracce si distinguono per profondità, mentre altre risultano più semplici e meno efficaci. Scopri o riscopri 'Tutte Storie' e lasciati trasportare dal suo mix di emozioni e suoni.

 Il risultato di questa naturale scelta di vita è "I Blame Coco", band cui la ragazza rappresenta la leader indiscussa.

 The Constant è la summa perfetta di tale percorso, un debutto pepato e simpatico, senza fronzoli, arcobaleni e luccichini.

La recensione analizza 'The Constant', debutto di I Blame Coco, progetto di Eliot Paulina Sumner, figlia di Sting. L'album fonde synth-pop, new wave e influenze anni '80 con elementi indie ed elettronici, mostrando un percorso musicale interessante ma privo di fronzoli e con un rating medio. Si evidenzia l'importanza dell'eredità artistica e dei contesti familiari nel lancio del progetto. Le tracce presentano varietà stilistica con l'occhio alla nostalgia e ai suoni contemporanei. Scopri l'album The Constant di I Blame Coco e immergiti nel synth-pop anni '80 rivisitato.

 I Raein sanno di grigio, di autodistruzione, la non-gloria, uno sbiadito pomeriggio d’autunno, una vecchia e arrugginita stazione abbandonata.

 Un grido di disperazione contro la non-ragione di quest’epoca, al contempo un grido di speranza per i pochi rimasti.

La recensione analizza il secondo album dei Raein, caratterizzato da un sound meno aggressivo ma altrettanto intenso e complesso. L'autore evidenzia la forza evocativa dei testi, carichi di dolore, rassegnazione e speranza, creando un viaggio emotivo tra introspezione e rabbia controllata. L'album è descritto come un grido di disperazione ma anche di rinascita, ideale per chi cerca musica autentica e profonda. Ascolta Raein e lasciati coinvolgere da un viaggio emotivo unico e intenso.

 Il cantato sgraziato è forse la cosa migliore di 'Marcia marcia', le urla strazianti mixate a testi al limite del demenziale sono il via a una serie di sorrisi.

 'Marcia marcia' è un album semplice e diretto, così come danno l’idea di essere gli stessi protagonisti.

L'album 'Marcia marcia' dei Ciementificio propone un thrash metal grezzo e diretto, arricchito da testi ironici e divertenti. Il gruppo si presenta con una mentalità autoironica che stravolge i canoni del metal tradizionale. La produzione mantiene una buona dose di rawness, esaltando il carattere autentico della band. Pur non essendo tecnicamente impeccabili, i membri mostrano entusiasmo e creatività, rendendo il disco coinvolgente per chi cerca un metal fuori dagli schemi. Ascolta 'Marcia marcia' e scopri un thrash metal fuori dagli schemi!

 "La sola presenza di 'In Dulce Decorum' basta per mettere a tacere tutte le critiche pretestuose ed 'ideologiche' rivolte a questo sfortunato album."

 "Se alla band fosse stato dato il tempo e la libertà di lavorare più tranquillamente forse le cose sarebbero andate diversamente."

Il settimo album dei The Damned, 'Anything' (1986), è un lavoro coraggioso che tenta di unire gothic rock e psichedelia. Sebbene soffra di qualche scelta discutibile e pressioni discografiche, l'album presenta spunti musicali validi e una produzione curata. Canzoni come 'In Dulce Decorum' e la cover 'Alone Again Or' sono particolarmente apprezzate. Il disco, ingiustamente criticato all'uscita, merita riconsiderazione come una tappa importante nella carriera della band. Riscopri 'Anything' dei The Damned e lasciati sorprendere dal suo sound unico!

 "Se 'Vital' fosse una casa, sarebbe una villa elegante e accogliente con un'anima aggressiva."

 "'Vital' è senza dubbio un disco fenomenale, un lavoro che dovrebbe consacrare gli Anberlin nell'olimpo delle charts."

Vital degli Anberlin è un album fenomenale che alterna rock graffiante e ballad intense, mostrando maturità artistica e testi migliorati. L'opera si distingue per l'equilibrio tra energia e delicatezza, con brani memorabili che sapranno conquistare anche gli ascoltatori più scettici. La voce particolare di Stephen Christian può dividere, ma non inficia la qualità complessiva del disco, uno dei migliori del 2012. Ascolta Vital degli Anberlin e scopri un rock maturo e coinvolgente!

 Non siamo di fronte alle brutture di "For Lies I Sire" e "Evinta", ma un onesto lavoro di doom metal con luci e ombre.

 L'impressione è che i brani siano un po' troppo avvitati su loro stessi, infarciti di riff e minuti spesso inutili.

La recensione analizza l'undicesimo album di My Dying Bride, evidenziando un lavoro onesto ma non all'altezza dei momenti migliori della band. Nonostante la manchevolezza di ispirazione, emerge un riassestamento musicale con un ruolo centrale delle chitarre. Stainthorpe appare meno incisivo, e l'album alterna atmosfere classiche a momenti rinnovati, senza però raggiungere vette artistiche memorabili. Scopri l'ultimo album di My Dying Bride e immergiti nell'atmosfera doom.

 “Design 19 sarà da annoverare fra i momenti più scialbi che la scena svedese abbia mai elargito in ambito gothic/metal.”

 “Un’elettronica per poerelli è quella che fa da contorno ad un lavoro che in definitiva non è per niente audace.”

La recensione analizza l'album 'Design 19' dei Sundown, progetto di Mathias Lodmalm e Johnny Hagel del 1997. Nonostante le aspettative, l'album risulta povero di idee e poco ispirato, con brani generalmente banali e una direzione artistica poco chiara. Solo poche tracce mostrano momenti di interesse, mentre la maggior parte è percepita come insipida e scontata. Il lavoro fallisce nel distanziarsi dai cliché del gothic metal dell'epoca e viene quindi considerato una delusione per la scena svedese. Scopri perché 'Design 19' è considerato uno dei più deboli album gothic metal svedesi.