Tu hai messo le maschere, io le ho tolte. Ma alla fine, entrambi abbiamo mostrato che dietro ogni volto c’è un abisso.

 Questo live è un monumento alla fine dell’innocenza. Non c’è nostalgia, solo consapevolezza.

La recensione analizza '1969: Velvet Underground Live With Lou Reed' come un'opera che va oltre il semplice live album, esplorando temi di identità, decadenza e verità non dette. Il critico stabilisce un dialogo intimo e simbolico con Lou Reed, sottolineando come la band scavi nell’oscurità per offrire visioni senza filtri del desiderio, della rovina e della grazia sporcata. La resa sonora evoca immagini di confessionale e di sogno febbrile, abbattendo il confine tra palco e realtà. Un disco che celebra la bellezza disturbante e pionieristica della leggendaria band. Scopri come il Velvet Underground ha riscritto le regole del live e lasciati travolgere dalla loro verità.

 È bello sentire Van di nuovo felice!

 A 80 anni la sua voce distintiva rimane potente e straordinariamente emotiva come sempre.

La recensione celebra l’album 'Remembering Now' come il ritorno ispirato di Van Morrison dopo alcuni passi falsi. Tra soul, blues e momenti di intimità, la voce di Morrison si mostra ancora potente ed emotiva. Influenze di Ray Charles ed eleganti canzoni d’amore si intrecciano a un sano ripensamento artistico, pur senza raggiungere i capolavori del passato. Scopri l’anima di Van Morrison e lasciati trasportare dalle emozioni di Remembering Now!

 Sembrano canzoni lievi, ma lieve non significa superficiale.

 Non solo banalmente dicendogli che 'all’improvviso tornerà la luce', ma anche facendola in qualche modo emergere.

La recensione celebra 'All'improvviso. Canzoni lievi' di Evocante (Vincenzo Greco), sottolineando l’originalità, la profondità introspezione e la poliedricità musicale dell'album. Il disco accompagna l’ascoltatore dal buio alla luce, alternando dolcezza a momenti più ipnotici, e spicca anche per due cover d’autore reinterpretate. Un'opera che rinnova la tradizione dei cantautori con apporti moderni, consigliata a chi cerca emozioni autentiche in musica. Scopri la luce e la delicatezza delle canzoni di Evocante: lasciati guidare dal suo viaggio musicale!

 Il Gabibbo è stato un filosofo, ha colto le mode del momento.

 Tutto viene e tutto va nella rumenta, e voi state ancora lì a studiare filosofia?

La recensione ripercorre, con un tono ricco di ironia e nostalgia, l'impatto culturale e musicale del Gabibbo, protagonista di svariate hit tra gli anni '90 e 2000. Si raccontano le origini del personaggio creato da Antonio Ricci, le sue canzoni entrate nell'immaginario collettivo, e si riflette sulla genesi del termine 'gabibbo'. Un viaggio tra tormentoni e ricordi tv, dove umorismo e costume si fondono. Rivivi i tormentoni del Gabibbo: ascolta le sue hit e riscopri un pezzo d'Italia pop!

 Il tutto è avvolto da una strana nebbia attorno alla quale le sei persone interessate diventano dieci, il capo non dirige, le decisioni vengono prese altrove (dove non si sa)...

 Un libro che si legge (anche adesso) in una serata, ma che rimane in testa per una vita.

La recensione esalta L'integrazione di Bianciardi, romanzo che ritrae con ironia la Milano editoriale degli anni cinquanta. L'autore racconta il difficile inserimento del protagonista in un ambiente alienante e caotico, smascherando le contraddizioni dell'industria culturale. La narrazione contrappone la dura vita milanese ai ricordi della provincia. Un libro caustico e attuale che lascia il segno. Scopri la Milano di Bianciardi leggendo L'integrazione: lasciati sorprendere dalla sua ironia tagliente.

 mi porterò sempre appresso il ricordo di una serata vissuta all’insegna di uno slogan sempre valido: 'Long live rock!'

 il fulcro del sound espresso è opera dei due ottuagenari Roger Daltrey e Pete Townshend

La recensione racconta l’emozione di assistere al concerto milanese degli Who nel 2025, tra nostalgia per i tempi d’oro e la vitalità di Daltrey e Townshend. Nonostante l’età, la band brit rock coinvolge il pubblico di tutte le età offrendo una scaletta carica di classici. Qualche limite tecnico dovuto all’acustica non oscura la magia di una serata tutta 'Long live rock'. Non perdere il racconto di una notte magica con gli Who: rivivi il rock che non muore mai!

 Ligabue ha raccontato una generazione di un luogo preciso, che poi si è rivelata universale per un certo tipo di fauna giovanile, rusticamente ribelle.

 Evidentemente questo 'sincero racconto epicizzato in musica classic-rock' è servito non solo ai giovani reggiani, ma ha colto un luogo dell’immaginario di molti altri.

La recensione valorizza l'album di debutto di Ligabue come manifesto del rock emiliano e narratore di una generazione. Evidenzia testi credibili, talento autoriale e voce adatta al genere. Confronta il disco con altri artisti coevi, lodando la sua capacità di raccontare il passaggio sociale fra tradizione e modernità. L'influenza di Springsteen viene indicata come un elemento di forza, collocando l'album tra i capisaldi del cantautorato italiano. Scopri come Ligabue ha segnato una generazione con il suo album d'esordio. Leggi la recensione completa!

 “Harmony” è un bel titolo, centrato per un gruppo che fa delle armonie vocali dei suoi tre cantanti il pezzo forte degli arrangiamenti.

 Questo disco costituisce un passo indietro rispetto ai tre precedenti dischi dei TDN.

La recensione analizza 'Harmony' dei Three Dog Night, lodando le armonie vocali e la presenza dei tre frontman. Il disco si distingue per le molte cover, ma viene giudicato inferiore ai lavori precedenti nonostante la presenza di singoli di successo. Alcuni brani convincono, altri risultano poco incisivi, lasciando una sensazione di passo indietro rispetto al recente passato della band. Scopri se le celebri armonie dei Three Dog Night bastano a rendere memorabile questo album!

 Una canzone straordinaria, che rivela la Georgia non come un luogo dolce e incantato... ma attraversato da un'umanità irrequieta e dolente.

 Non resta dunque che ascoltare la vasta produzione di un grande cantautore che ha passato una vita intera a flirtare con la morte, corteggiandola e temendola allo stesso tempo.

La recensione esplora la carriera tormentata di Vic Chesnutt, ponendo particolare attenzione al suo secondo album, West of Rome. L'autore sottolinea la maturità artistica raggiunta grazie anche all'apporto produttivo di Michael Stipe. Il disco si distingue per arrangiamenti più ricchi e canzoni intense, in cui temi come la sofferenza, la morte e la disillusione trovano una voce autentica. La raccolta rappresenta un passo decisivo nell'evoluzione del cantautore. Un omaggio sentito a un artista che ha trasformato il dolore in arte. Scopri il capolavoro di Vic Chesnutt e lasciati trasportare dalla sua commovente arte.

 Il Liga ha finito le idee. Mica da ora, da tempo, anche se è in buona compagnia.

 Il terzo CD è Ligabue che si sente De Gregori... Alla seconda traccia ho chiuso, anche basta.

La recensione stronca l'operazione nostalgia di Ligabue per il trentennale di Buon compleanno Elvis. Il cofanetto viene criticato per la mancanza di novità, arrangiamenti poco ispirati e versioni che non aggiungono nulla all'originale. L'autore sottolinea come il contenuto sia superfluo anche per i fan più accaniti, ironizzando sul prezzo e sulla scelta artistica di Ligabue. Scopri se davvero questo cofanetto vale il tuo tempo e denaro: leggi tutta la recensione!

 Il “Superman” di Gunn non salva solo il Dc Universe: restituisce ai cinecomic il diritto di essere politici, complessi e… umani.

 Più delle armi di Luthor, sono le shitstorm dei social a minacciare pesantemente l’eroe.

La recensione loda il Superman di James Gunn per aver rinnovato il personaggio rendendolo umano e attuale. Gunn introduce temi politici e sociali, dal peso dei social media alle metafore su conflitti reali. Il film valorizza anche comprimari ben scritti ed evita i soliti finali esagerati tipici dei cinecomic. Un reboot intelligente che eleva il genere. Scopri come il nuovo Superman di James Gunn cambia il volto dei cinecomic!

 Non è musica, è uno scenario. Un incubo in slow motion.

 Questo è un disco che si soffre, si digerisce lentamente e forse non si digerisce affatto.

La recensione dipinge Skin of Evil come un album denso di atmosfere oscure e visionarie. La musica di Blackout Beach è descritta come un'esperienza intensa, dove la voce di Carey Mercer guida l'ascoltatore in un paesaggio sonoro post-apocalittico, tra desolazione e lirismo. Vengono richiamate suggestioni western gotiche, letteratura americana e parallelismi con artisti iconici. Il disco non è immediato, ma offre emozioni profonde per chi saprà lasciarsi coinvolgere. Scopri l'incanto ruvido di Skin of Evil: ascoltalo e lasciati catturare dal suo deserto sonoro.

 La particolare, accesa atmosfera dal vivo e la performance sanguigna e calorosamente acclamata dagli astanti, porta quest’opera ad avere un riscontro commerciale ancor migliore delle due precedenti.

 Il suono su disco è inalterato, fedele e non ritoccato, come d’altronde era norma a quel tempo.

Captured Live at the Forum celebra la vitalità dei Three Dog Night dal vivo, con performance vocale energica e un sound fedele all'esperienza del concerto. Grazie ad una scaletta tratta dai primi due album e ad un'atmosfera festosa, il disco ottenne successo commerciale e divenne uno spartiacque per la carriera del gruppo. La registrazione è genuina, senza ritocchi, e cattura l'essenza dei loro spettacoli anni '60. Scopri la potenza live dei Three Dog Night e rivivi il loro indimenticabile concerto!

 La musica del trio olandese è un trippone galattico di portata gargantuesca.

 Lo scopo è dimenticare la orripilante routine di cui siete portatori sani (forse).

La recensione celebra 'Intergalactic Dada & Space Trombones' dei Radar Men from the Moon, un album psichedelico che fonde groove, stoner e kraut-rock in tracce strumentali lunghe e visionarie. Il sound permette di evadere la routine quotidiana per un viaggio sonoro nello spazio, grazie a una band che mescola sapientemente influenze classiche e moderne. Consigliato agli appassionati di musica heavy-psych e a chi cerca un'esperienza d’ascolto ipnotica e travolgente. Salta sulla barca solare e lasciati trasportare nello spazio con i Radar Men from the Moon!

 Io tornavo a casa da scuola, accendevo la Tv e mi vedevo Bim Bum Bam, aspettando la mitica sigla della mitica Cristina D'Avena e poi spegnevo, del cartone in sé non me n'è mai fregato una beata minchia.

 In questo marasma di disegni animati malissimo, c'erano le siglette a fare da contorno.

La recensione analizza con sarcasmo e nostalgia il celebre album 'Fivelandia Volume 8' di Cristina D'Avena, icona delle sigle TV per bambini degli anni '80 e '90. Tra citazioni di show, personaggi bizzarri e critica alla TV dell'epoca, spunta un racconto personale di come queste sigle abbiano segnato l'immaginario collettivo. L'autore si concentra più sulle atmosfere e i ricordi che sulla qualità dell'opera, tra sorrisi e nostalgia latente. Riscopri anche tu le indimenticabili sigle della tua infanzia!

 Non c’è sarcasmo, non c’è snobismo, c’è solo nostalgia, gioco, rispetto.

 Le voci sono il film. Le battute dei vecchi noir si intrecciano con i dialoghi nuovi in modo impeccabile.

La recensione celebra Dead Men Don't Wear Plaid come un irresistibile collage di noir anni '40 e commedia raffinata. Steve Martin brilla in un film che omaggia i classici senza sarcasmo, esaltando la potenza della lingua originale e l'eleganza visiva dei dettagli. Il risultato è una dichiarazione d'amore verso il cinema di ieri, godibile anche dai meno esperti del genere. Scopri questa perla del cinema e lasciati conquistare dal suo fascino d’altri tempi!

 Lo smartphone agisce come inibitore di esperienze, impedendo ai ragazzi di sviluppare le competenze fondamentali per affrontare il mondo, gli altri, se stessi.

 Consegnare uno smartphone con accesso libero a social, messaggistica, videogiochi e pornografia equivale a fare partire un figlio per Marte.

La recensione analizza 'La generazione ansiosa' di Jonathan Haidt, sottolineando come smartphone e social network abbiano profondamente trasformato l'infanzia e l'adolescenza, inibendo il gioco libero e la crescita autentica. Il testo evidenzia i rischi specifici per ragazzi e ragazze e discute l'importanza della libertà e dell'esposizione al rischio nello sviluppo umano. Viene anche proposta la necessità di limiti concreti all'accesso digitale e di modelli educativi alternativi. Leggi la recensione per capire come cambiare il rapporto tra giovani e tecnologia!

 Questo disco è un must-have perché cattura l’essenza dell’attitudine punk.

 Il suo valore risiede proprio nelle sue tracce pericolosamente incendiarie e nelle sue autentiche e grossolane imprecisioni.

La recensione esplora Cycledelic, album di debutto dei Johnny Moped, sottolineandone il ruolo di outsider nel punk inglese. Il disco, seppur imperfetto e pubblicato in ritardo rispetto all’esplosione del genere, viene descritto come autentico e prezioso per la sua attitudine incendiaria. Viene raccomandato anche il documentario "Basically, Johnny Moped" per conoscere meglio la band. Scopri la vera essenza del punk ascoltando Cycledelic dei Johnny Moped!

 La musica è una stratificazione di suoni e rumori che forse va ascoltata e percepita in modo non convenzionale.

 Una foschia piena di disagio avvolge e genera quel tipo di suggestione che ti fa controllare bene che non ci sia qualcuno/qualcosa nascosto alle tua spalle... che ti sta spiando.

La recensione esplora De Rerum Satana, unico e rarissimo album dei misteriosi Spectro Panico. Tra organi liturgici, atmosfere oscure, copertine enigmatiche e suggestioni esoteriche, il disco affascina collezionisti e appassionati di sonorità gotiche e sperimentali. Un'esperienza d'ascolto trasversale per pochi fortunati. Scopri il fascino oscuro e inafferrabile di De Rerum Satana!

 Per niente seminali i Three Dog Night, ma ultra piacevoli.

 Lo fanno bravamente, e con splendide e convinte voci che recano un particolare senso di gioia.

La recensione esamina il secondo album dei Three Dog Night, uscito nel 1969, composto prevalentemente da cover riarrangiate con grande energia vocale. Spiccano versioni memorabili e l’utilizzo alternato delle tre voci principali. Pur non essendo innovativi, la band offre piacevolezza e coinvolgimento. Il disco si distingue per l’eclettismo delle cover e alcune felici intuizioni artistiche. Scopri la carica vocale e l’energia anni '60 di Suitable for Framing!