telespallabob

DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6311 giorni

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Anubi... a leggere quello che hai scritto m'interessano proprio. Dimenticavo, hanno scelto proprio un gran nome. Sulla recensione nulla da eccepire
Slint Tweez
13 apr 09
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Sul disco poco da discutere e su questo non è che dico qualcosa di originale. La recensione? Mi ha lasciato un pochino perplesso e non saprei dire perché.
Voto:
Lo sapevo io, sentivo che c'era sotto la sòla. E diamine!
Voto:
Fai sul serio o cosa? E comunque la domanda di MadCat ha un suo perché, in fondo, meritava.
Voto:
Grazie a tutti per essere passati. @Antonio, le copertine originali non le ho trovate. Purtroppo. E questo problema vale anche per altri dischi. Se avrò l'occasione di parlare ancora di loro vedrò di reperirle
Voto:
Non lo sapevo che incidevano ancora. Ho solamente i dischi più famosi e sono bravini, anche se non eccelsi
Voto:
Lo vedrò prima o poi in qualche negozio? La recensione mi piace anche perché la chiave di descrizione è tutta in una parola: disorientato. E di solito quando si ha questa sensazione non è che si scrive un poema epico.
Voto:
Disco magnifico, intenso e magico. La recensione centra in pieno le sensazioni espresse dalla band di Athens
Voto:
Capolavoro? Non credo. Comunque parliamo di un gigante come Wyatt però ho l'impressione che qui non abbia ancora raggiunto l'apice espressivo. Qualcuno potrebbe contestarmi che "Third" esce nel 1970. Questo è vero però non mi sembra pienamente pronto per un progetto solista. Molte cose che qui già ci sono vengono affinate nei Matching Mole e diventano poi quell'Opera di "Rock Bottom". Diciamo che non si esprime al massimo. E ora la recensione (a proposito, Benvenuto su Debaser). Non mi piace il tuo modo d'impostare le recensioni: una cronaca infinita ed estenuante del disco, nel quale cerchi di mettere tutta una serie d'immagini filosofiche che in sé non sono neanche brutte ma dopo un po' stracciano i maroni. Tuttavia non è giusto stroncarti perché non mi piace il modo con cui imposti la recensione. Questo no
Voto:
La parola "anarcoide" nel clima che vuole instaurare Terek non mi piace. Sarebbe meglio dire un'altra cosa: tutti non capiscono il rischio e la potenzialità violenta di una situazione del genere e quasi la esasperano volutamente, convinti del fatto che qualunque cosa accada il rischio è minimo. Quindi si rivoltano, cercano lo scontro e altre situazioni. Non si autoconvincono, a mio giudizio. Semplicemente si credono padroni del contesto, il quale finisce per travolgerli perché si poggia su basi perverse. Tu parli di un'autogestione impossibile nelle persone, non sono d'accordo. Al contrario ognuno di noi può autoregolarsi e avere un comportamento responsabile, cercando di giocare sull'irrazionalità degli altri convinti di essere superiori nell'autocontrollo ti porta a perdere il contatto con le cose. Qui nessuno vuole costruire una società autoregolata e guardare atteggiamenti responsabili delle persone. E' proprio il contrario: giocare sulla psicologia delle persone convinti che tutto sia lecito e se ne esca puliti. Mi fa pensare ad un articolo che leggevo in questi giorni sul "Corriere", di un Reality Show dove alcuni concorrenti lottano per ottenere un posto di lavoro. Nel caso del film chi organizza l'esperimento perde il controllo della situazione e ne paga le conseguenze. Oggi, invece, c'è rischio che la gente ti premi legandosi alla poltrona e permettendoti un sequel. Nessuno li obbliga a scegliere una soluzione perversa, non serve un esperimento. Non saprei dire se l'autoregolazione sociale è possibile, però non si può affermare il contrario in base ad eventi del genere, visto che l'obiettivo non è costruire convivenze ma l'umiliazione umana. La stessa che c'è dietro il Reality e dietro tutte le persone che contribuiscono a tale macchina.