alia76

a me è piaciuta un sacco questa frase:" La sua tavolozza non contiene tutti i colori, egli infatti si limita a quattro colori che utilizza saggiamente, mescolandoli fra loro, e cioè blu, nero, rosso e bianco". mi piace il tuo stile naif! gimmemore!

film a dir poco splendido. non mi soffermo un attimo sui commenti negativi. @PANAPP: cito "l'assoluta freddezza visiva ed attoriale della pellicola, tipica della filmografia tedesca" molto sbagliato come concetto. se non altro generalizzante, ci sono film tedeschi che fanno venire i brividi per la loro carica emozionale solo che non arrivano in italia. quella che tu chiami freddezza attoriale è recitazione fatta di sguardi e di dosaggio tonale della voce. tecniche che il cinema italiano ( e americano) non sa nemmeno cosa siano.

l'ho visto e non me lo ricordo quasi più. non è un buon segno per mia esperienza. mi ricordo che fui contento di apprendere qualcosa in più sul '68 ma del resto, a parte la grandezza attoriale di jasmine trinca, non mi è rimasto nulla. recensione troppo lunga per i miei vecchi e stanchi occhi

beh certo che domande!

tutto ciò che ruota attorno agli amor fou mi sembra cosa bellissima. proposte validissime. grazie

credo non leggerò mai un libro che tratta tali tematiche.

grazie a tutti! molto cari davvero! mmm devo smettere di scrivere recensioni alle undici di sera, eh eh..:)

molto bella. il genere non è proprio la mia tazza di tè

comincio ad essere piuttosto stufo di queste stroncature "senza anima". Dai! il disco non l'avrai sicuramente acquistato né tantomeno ascoltato. il pretesto è quello di imbastire un discorso trito e ritrito senza la minima cognizione di causa ( dal punto di vista prettamente musicale dell'opera). vuoi sproloquiare sulla chiesa? fallo ma lascia in pace il disco! soprattutto lascia in pace la sezione acustica e dai spazio a chi stronca un album con la sofferenza nel cuore per un lavoro di un'artista amato e che inaspettatamente delude. questo sito non DEVE ESSERE UNA VETRINA di un robivecchi bensì un invito di ogni recensore ad entrare nel proprio mondo ( musicale e no)