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Concerto da brividi, tra i più belli a cui ho assistito e obiettivo finale raggiunto! What's a pleasure, thanks Clarke!
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Aspettando Herbie Hancock nella città di @[musicalrust] Hei Muz, dove sei?!
The Church - No Other You (Official)
@[De...Marga...] Non sono i nostri amatissimi Church di Starfish, di Gold Afternoon Fix, di The Blurred Crusade o Heyday, ma a me non dispiacciono comunque. Sarà che Kilbey mi emoziona anche se legge l'elenco telefonico!
Propaganda - Frozen Faces
C'erano una volta i Propaganda, c'era una volta la ZTT. Records. L'ultima perla sfuggita a "A Secret Wish" @[Dislocation]
Profondamente sgomentato. Ciao Andy.
Sergio Caputo | Vita Dromedaria
A proposito del verso "si dirada la zazzera", contenuto in questa canzone, Caputo ha dedicato all'argomento anche un capitolo del suo ultimo libro "Un sabato italiano memories", andiamo a leggererne qualche stralcio: Nonostante io abbia ancora capelli in abbondanza, un osservatore molto ma molto pignolo potrebbe rilevare un impercettibile assottigliamento nella mia attacatura frontale.
Kico Fusco, mio amico, che essendo pelato come una nespola se ne intende, continua a fare velata allusione al fatto che dovrei per tempo preoccuparmi di non trascurare la mia capigliatura.
Mi sono lasciato quindi convincere e ho preso appuntamento con un dottore del Fatebenefratelli.
Questo dottore ha messo a punto una lozione a base di erbe, la cui formula è segretissima, e che avrebbe l'effetto miracoloso di fermare la caduta dei capelli e far ricrescere quelli caduti.
Nascono spontanee due domande. Intanto, come mai uno che è in possesso di una formula così esplosiva debba ancora lavorare per vivere e secondo, come mai Kico Fusco, essendone a conoscenza da tempo, non se ne sia avvantaggiato egli stesso.
Giungiamo nello studio del dottore e dopo la visita sono io a rompere il silenzio: "Dottore, crede che perderò i capelli?". "Si", la sua secca risposta.
Assorbo la notizia con la massima compostezza, ma è un duro colpo...dopotutto mio padre era pelato a diciannove anni, ed essendo io arrivato alle porte dei trenta con la mia capigliatura ancora intatta, credevo di aver buone ragioni per ritenermi fuori pericolo.
" E c'è qualcosa che posso fare per evitarlo?" chiedo dopo un po'. "No, ma si può rallentare il processo con applicazioni quotidiane di questa lozione", fa il dottore mentre va verso un armadietto per prendere il flacone.
"A proposito, dottore, ultimamente ho qualche difficoltà a dormire mi può sugger...".
"SI STANCHI!" scatta impaziente...
"Ma io mi stanco eccome, è che proprio non riesco a dor...".
"Si beva un paio di whisky, e poi vedrà se non dorme!".
Ho conservato il flacone per molti anni, di trasloco in trasloco, conteneva un liquido verdastro che emanava un forte odore di basilico.
Il consiglio inerente al whisky lo seguivo già.
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Pornhub 1984.
Emidio Clementi / Corrado Nuccini - Motel Chronicles Live - MAT (Terlizzi, 29-04-2023)
Stupendo live, chiacchierata col mio amico Emidio e vinili autografati. Cosa pretendere di più da un piovoso sabato sera?!
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Parto oggi stesso con la tenda da campeggio!
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Dio in Puglia! @[musicalrust] Viene a casa tua, ci sei?!
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Teatro Petruzzelli Bari
Concerto sinfonico Requiem di Mozart.
In Camera - Fragments of Fear
#ilove4ad [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
Un'altra band che ha lasciato un luminoso, fugace bagliore nei ranghi della 4AD.
Dotati di un sound marcatamente oscuro, fortemente ispirati da P.I.L. e Joy Division,
In Camera debuttono aprendo un live dei Bauhaus. Ci sono tutte le componenti per un
futuro promettente: il particolare timbro vocale di David Steiner, Pete Moore al basso e
Jeff Wilmott alla batteria che manovrano all'unisono un ritmo asciutto e ipnotico e le
linee abrasive di chitarra di Andrew Gray. In camera cessano la loro attività dopo solo
due ep e un singolo, poco più di due anni per sgretolare un promettente futuro.
Da annoverare il passaggio negli studi della BBC per la Peel Session, a confermare
la bontà del loro progetto e collocarli nella nicchia delle band da culto smorzate sulla
linea di partenza. Il chitarrista Gray l'anno successivo metterà le basi per i
The Wolfgang Press mentre la band è ormai solo un nome nel catalogo 4AD.
The B-52's - Private Idaho (Official Audio)
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Grazie al suggerimento di @[mrbluesky] ho decretato l'ascolto del giorno!
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Cosa pesco oggi?
Cupol - Kluba Cupol
#ilove4ad [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
Come ogni buon catalogo che si rispetti, anche quello della 4AD è impreziosito da gemme solitarie,
band che hanno sganciato un solo singolo o un solo lp per poi svanire nel nulla. In questa schiera
compaiono i Cupol. In realtà questi sono un side project dei Dome, che misero alla luce in tre anni
(80/82) ben quattro album, ma anche loro agirono sottotraccia, lontano da proscèni e riviste patinate.
Il progetto Cupol nasce e muore con un ep di due sole tracce, dove la b-side "Kluba Cupol" è una
deliziosa suite di oltre 20 minuti. Spesso, mi ci metto anche io, spulciando nei cataloghi musicali si
tende a trascurare questa tipologia di produzioni, ma Kluba Cupol rappresenta un buon motivo per
soffermarsi e prestare maggior attenzione. Sperimentazione e tribalismo si fondono in un ritmo
ossessivo, primordiale, un'orgia ipnotica di suoni, decisamente atipica per la linea editoriale della
4AD a quei tempi. Le basi del ritual ambient sono nate proprio in quel periodo, grazie anche a
piccoli gioielli nascosti come questo ep.
Dif Juz - Heset
#ilove4ad [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
Una dote che non è mai mancata ai Dif Juz è l'audacia. Instancabili sperimentatori, hanno condotto la
new wave lungo territori onirici fino a lambire le terre del jazz, solcate e rimescolate per lunghi tratti
addirittura dal reggae e il dub. Posso intuire, con certezza quasi assoluta, che la scena afro-acid-jazz
che esplode a Londra negli anni '90 sia fortemente debitrice nei confronti dei Dif Juz.
Per lunghi tratti eterei come i Cocteau Twins, la band dei fratelli Curtis non è mai sfociata nel dream pop,
rimanendo inquadrata in un sottobosco underground di eccelsa qualità.
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Top 10 (incosciente) Cocteau Twins

1) Whales Tails
2) Musette And Drums
3) Throughout The Dark Months Of April And May
4) How To Bring A Blush To The Snow
5) Sugar Hiccup
6) Pandora (For Cindy)
7) Shallow Then Halo
8) Theft, And Wandering Around Lost
9) Five Ten Fiftyfold
10) Fifty-Fifty Clown

Classifica, come dicevo, stilata con sconsiderata incoscienza poichè è veramente difficile
o forse impossibile individuare pezzi dei Cocteau che prevalgono su altri. E infatti, terminata
la stesura me ne sono venuti in mente altri che dovrebbero appartenere di diritto alla mia
top 10:

Wax And Wane
When Mama Was Moth
In Our Angelhood
My Love Paramour
Persephone
Amelia
Otterley
Fifty-Fifty Clown
Know Who You Are At Every Age
Squeeze - Wax
Pink Orange Red
Ribbed And Veined
Melonella

Non sono presenti pezzi di Blue Bell Knoll perchè, come affermato più volte, è un lavoro che ho ascoltato
poco, ahimè, ma mi riprometto di porre rimedio al più presto.
@[Eneathedevil] @[Almotasim] @[Rocky Marciano] tocca a voi l'ardua impresa!
p.s. L''invito è esteso a tutti gli amanti dei Cocteau Twins.
Modern English - Black Houses
#ilove4ad [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
La musica dei Modern English è un vademecum di tutte le contaminazioni e evoluzioni di un certo tipo di new wave: post punk tagliente, synth pop marziale e di tanto in tanto fine pennellate di psichedelia. Band di punta della 4AD, ha caratterizzato fortemente il primo periodo dell'etichetta, partecipando con alcuni suoi membri a quel fantastico progetto che porta il nome This Mortal Coil.
Magistrale l'artwork di Mesh & Lace realizzato dallo studio grafico 23 Envelope, che come in Garlands dei Cocteau Twins, pone al centro dell'attenzione un corpo in movimento, un'idea di dinamica ed evoluzione parallela e complementare alla concezione musicale della band.
The The - Song Without An Ending
#ilove4ad [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
Avete mai ascoltato un polpettone di new wave, psichedelia, soul e jazz incredibilmente omogeneo da lasciarvi senza fiato per lo stupore? Eppure per quel genio ecclettico e poliedrico di Matt Johnson non c'è niente di più normale. Johnson ha la capacità di rendere ordinarie, semplici cose decisamente complesse, non a caso è stato eletto artista di culto negli '80. Chi vuol conoscere le varie sfaccettature della creatività nella new wave ha un passaggio obbligato e piacevole da affrontare attraverso i solchi di Soul Mining. Non che gli altri lavori siano da meno, infatti qui ho deciso di postare un brano di Burning Blue Soul a cui sono particolarmente affezionato.
Cocteau Twins - Whales Tails
#ilove4ad
Signori, la Musica. Mi sembra a dir poco presuntuoso e pretenzioso esprimermi sui Cocteau Twins. Perchè li amo visceralmente? No, non sarebbe giusto chiuderla così. Semplicemente perchè i Cocteau Twins sono i Cocteau Twins. Una affermazione che sembra dire niente e invece dice tutto, almeno tutto quello che si può dire poichè il mondo delle parole nel loro caso non ha trovato e mai troverà i termini giusti per descrivere tanta magnificenza e bellezza. La forza evocativa e la potenza del loro sound non ha veramente eguali. Ho scelto su due piedi Whales Tails ma avrei potuto metterne altre cento. Immensi.
The Wolfgang Press - Raintime (Official Video)
#iLove4AD [Percorso sonoro nei cataloghi che hanno incendiato la mia fantasia]
Incendiari e geniali i Wolfgang Press, nei primi capitoli della loro vita musicale, si collocano in cima al catalogo 4AD con un'originale piega darkwave contraddistinta dall'eccellente voce baritonale di Mick Allen e le sue stilose linee di basso. Nel 1991 con "Queer" decidono di ridisegnare il loro sound con scarsi risultati di vendite e consensi.