joe strummer

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 Mostrare l’eroe che sfracella teste anche quando non necessario è sicuramente una missione buona e giusta.

 Il grosso del minutaggio lo passa a sparare. Ma è tutta una provocazione, la dimostrazione che basta un ex stuntman alla regia e tanta ironia per fare un buon film d’azione.

John Wick 3 è un'esplosione di azione e ironia che ridefinisce il film d'azione contemporaneo. Pur con una trama volutamente esagerata e parodica, la pellicola si distingue per la sua estetica curata e sequenze spettacolari. Il film non si prende sul serio, giocando con i suoi stessi cliché e offrendo un ritmo incalzante che intrattiene senza sosta. Keanu Reeves è perfetto nel suo ruolo, un personaggio che, tra sparatorie e contrasti, conquista lo spettatore. Scopri l’adrenalina e l’ironia di John Wick 3, un film d’azione unico nel suo genere!

 A volte l'unico commento sensato è il silenzio.

 Alla fine diventa una zuffa non tanto diversa da quelle della Marvel (ma molto meno bella).

La recensione di Godzilla II evidenzia una forte delusione rispetto ai suoi predecessori. Il film offre effetti speciali discreti, ma una trama superficiale e dialoghi poco convincenti. I personaggi risultano poco incisivi, mentre l'impostazione generale banalizza la figura di Godzilla. Rispetto alle produzioni precedenti, manca quella cura di dettagli e atmosfera che rendeva il genere più apprezzabile. Il risultato è un blockbuster che non riesce a reggere il confronto con i grandi successi Marvel. Scopri perché Godzilla II non ha convinto i fan del genere!

 Dopo la morte, del mondo o di ogni giorno, c'è sempre un poi, una rinascita, un'alba, un nuovo anno, un ballo, un tango.

 Un umore sempre obliquo, ambiguo, in bilico tra la fuga definitiva e il ritorno, come Anna e Marco.

La recensione esplora l'album 'Lucio Dalla' come un viaggio emotivo che oscilla tra disperazione e speranza. Il disco si caratterizza per arrangiamenti variegati e immagini poetiche che raccontano la vita e la rinascita. Lucio Dalla, pur più pacato, conferma la sua abilità nel condensare significati complessi in forme semplici, offrendo un messaggio di speranza che emerge anche nelle difficoltà. La città di Milano viene evocata come metafora di mistero tra vita e morte. Scopri l'emozione di Lucio Dalla e lasciati trasportare dalla sua musica senza tempo.

 Per farsi notare con un western serve qualcosa di più di questo, che resta comunque un lavoro dignitosissimo in tutte le sue parti.

 Raccontare in un western la fine del West, un paradosso gustoso e ambito da molti, che forse oggi è difficile da proporre a un pubblico interessato.

La recensione evidenzia la capacità di Jacques Audiard di costruire un western con personaggi ben caratterizzati e una regia curata, ma critica la mancanza di carisma e intensità emotiva che avrebbe potuto far emergere il film. Pur apprezzando la qualità complessiva, si sottolinea come il film risulti a tratti troppo equilibrato e poco sanguigno rispetto ad altri esempi del genere. L'opera affronta temi interessanti ma soffre di un indecisione stilistica tra commedia e dramma. Scopri il western moderno di Audiard e decidi tu se valga la pena.

 Una grande tecnologia al servizio di una storia di merda.

 Il sistema di combattimento è fallimentare perché vorrebbe incentivare il brivido dell’azione in tempo reale, ma il caos delle mischie rende difficile dare un senso alle strategie.

Final Fantasy XV delude con una storia confusa e frammentata, dove la trama appare poco chiara e mal narrata. Il sistema di combattimento, inizialmente promettente, risulta caotico e poco preciso. L'open world, invece di arricchire l'avventura, rallenta il ritmo con lunghi viaggi e missioni poco stimolanti. Le innovazioni sono fallimentari e manca la motivazione a proseguire. Solo alcune poche componenti colpiscono positivamente, ma non sono sufficienti a salvare il gioco. Scopri perché Final Fantasy XV delude i fan: leggi la recensione completa!

 È un film brutto, e variegato nella sua bruttezza.

 È come se Vader fosse perdonato e assolto già prima di passare al lato oscuro.

La recensione critica La vendetta dei Sith di George Lucas, evidenziando una recitazione rigida e poco empatica, effetti speciali deludenti e una trama incoerente. L'autore ritiene che la gestione della trasformazione di Anakin in Vader sia poco convincente e che la trilogia prequel manchi di profondità nel trattare la natura del male. Nel complesso, un film che delude nonostante il potenziale narrativo. Scopri perché questo prequel divide i fan di Star Wars, leggi la recensione completa!

 Il film di genere e il pamphlet politico possono coesistere? O meglio, ha senso farli coesistere?

 Il buon cinema è tale anche senza politica. Ricordatelo, caro Jordan Peele.

La recensione valuta 'Noi' di Jordan Peele come un film che tenta di unire thriller horror e critica politica, ma con risultati altalenanti. Pur riconoscendo la qualità tecnica, la fusione tra messaggio sociale e genere appare a tratti forzata. Note positive emergono dalla regia, dalla colonna sonora e dall'abilità nel creare atmosfere. Il film lascia riflessioni semplicistiche, ma è apprezzato per alcune scelte stilistiche e per il ritmo. Scopri se 'Noi' sa unire horror e politica, leggi la recensione completa!

 Un orgasmo sci-fi senza ripensamenti.

 Ho rimandato indietro almeno un paio di scene perché il godimento era troppo grande.

Il primo episodio di Love, Death & Robots stupisce per la sua violenza estrema, estetica ricca e narrazione compatta. Netflix presenta un mix potente di cultura pop sci-fi in soli 17 minuti, offrendo un'esperienza visiva intensa e stimolante. La storia è un concentrato di adrenalina e cupezza, con una piccola lezione morale che non disturba. Un episodio che lascia il segno e fa venire voglia di più. Scopri l’adrenalina di Love, Death & Robots: non perdere il primo episodio!

 Poco approfondimento psicologico, gestione infantile delle tematiche, e un secondo tempo pessimo che punta tutto sull’azione.

 Il finale è un condensato di buoni sentimenti un tanto al chilo, che fa pena per quanto è goffo e zuccheroso.

La rivisitazione di Dumbo diretta da Tim Burton mostra immagini promettenti ma delude per una sceneggiatura povera e un secondo tempo confuso e troppo action. I personaggi risultano piatti e la trama manca di profondità psicologica, perdendo così la carica emotiva tipica della favola originale. Il finale risulta zuccheroso e poco coerente con le tematiche, lasciando una percezione di occasione mancata. Scopri perché il Dumbo di Burton non decolla: leggi la recensione completa!

 La giostrina esce dai cardini e il risultato è la noia.

 Bruni Tedeschi apre mille finestre, abbozza mille ritratti, ma poi non sa cosa farsene di quelle premesse.

La recensione critica il film 'I villeggianti' di Valeria Bruni Tedeschi per l'eccessivo numero di personaggi e la mancanza di un nucleo narrativo solido. Nonostante alcune scene gustose, il film risulta noioso e poco coinvolgente, affidandosi a ripetizioni e cliché. L'opera tenta di esplorare temi esistenziali e familiari, ma non riesce a trasmettere emozioni profonde allo spettatore, mostrando limiti nel costruire un racconto significativo. Scopri la nostra analisi approfondita sul film I villeggianti di Valeria Bruni Tedeschi.