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 Amen, è evidente a questo punto come Sadler nell’economia del suo gruppo sia indispensabile, ma non autosufficiente.

 ‘Clear’ risulta piacevole, ben fatto, ma scarsamente memorabile.

La recensione sottolinea la rinascita personale di Sadler e la sobrietà ritrovata celebrata in 'Clear'. Nonostante la piacevolezza dell'album, manca la forza dei lavori con i Saga e nessun brano spicca davvero. Il disco risulta soddisfacente per i neofiti, ma non entusiasma i fan storici della band. L'importanza del gruppo nel portare Sadler all'eccellenza è ribadita. Scopri come Michael Sadler si reinventa in 'Clear' e condividi la tua opinione!

 'In Circolo è una piccola gemma con liriche e testi post-adolescenziali.'

 'Il disco scivola senza particolari rallentamenti e si chiude con un magnifico brano acustico.'

La recensione celebra 'In circolo' dei Perturbazione come uno dei migliori album pop alternativi italiani dei primi anni 2000. Evidenzia la qualità dei testi, i temi di malinconia e solitudine, e la capacità di evocare emozioni attraverso brani come 'Agosto', 'Icerberg' e 'Arrivederci Addio'. L’album viene definito fresco e raffinato, ideale per chi cerca profondità emotiva accompagnata da una musica delicata. Scopri l’intensità emotiva di 'In circolo' dei Perturbazione: ascolta l’album e lasciati trasportare!

 La piccola Nell, ha solo 14 anni, soprano, canta in modo angelico, tenue, a volte col supporto di qualche effetto, cose come ‘Red Right Hand’ o ‘The Ship Song’, proprio a dar voce a brani incancellabili, nel senso di dargli un'altra voce.

 Where the Viaduct Looms è un vibrare di distanze che si incontrano in un equilibrio precario senza mai sovrapporsi, senza appartenersi. Forse senza nemmeno toccarsi. Sfiorandosi.

La recensione consiglia l’album ‘Where the Viaduct Looms’, nato dall’incontro tra la giovane Nell Smith e i Flaming Lips per reinterpretare i capolavori di Nick Cave. La voce fragile della cantante offre nuove sfumature di innocenza alle canzoni originarie. Il progetto, inizialmente stravagante, si rivela sorprendentemente toccante. La morte prematura di Nell accentua il valore emozionale dell’opera. Ascolta questo album unico e lasciati trasportare dalla voce di Nell Smith e dall’intensità dei Flaming Lips.

 Si tratta della Greatest Hits definitiva.

 Consigliatissima e imperdibile.

La recensione celebra Absolute Greatest dei Queen come la raccolta definitiva dei capolavori della band. L'autore sottolinea la qualità e la completezza della selezione, distinguendola dalle tante altre compilation simili. Menzionata l'edizione deluxe con libro e narrazione da parte di Brian May e Roger Taylor. Consigliato sia a fan storici che a nuovi ascoltatori. Non perdere la raccolta definitiva dei Queen: ascolta Absolute Greatest ora!

 Quello che mi piace di più dei Civic è che, proprio come l’allegra brigata di sniffatori, ad un certo punto pure loro hanno scartato di netto per liberarsi dalla marcatura asfissiante di un genere.

 ‘Chrome Dipped’ ha tutto per piacere anche a chi, se gli esalto i Sex Pistols, corre a cercarseli su YouPorn.

La recensione sottolinea come i Civic riescano a superare i limiti del punk tradizionale, affondando le radici nella scena australiana ma innovando il genere. L'autore li paragona ad Amyl And The Sniffers, celebrandone la coerenza e l'originalità, e scommette sul loro potenziale nonostante il mainstream sembri ancora lontano. Un ascolto consigliato anche a chi non conosce i classici punk. Scopri perché Chrome Dipped dei Civic è la nuova frontiera del punk: ascoltalo ora!

 This was supposed to be for you! ...scherza...ma mica tanto.

 Un dinosauro che non vuole estinguersi.

La recensione racconta l’esperienza intensa del concerto dei The Who all’Arena di Verona nel 2007, segnato da una pioggia torrenziale e vari imprevisti. L’autore descrive sia le difficoltà (maltempo, problemi tecnici e fisici) sia il fascino di un evento irripetibile. Il ritorno della band, guidata da un instancabile Townshend, ha lasciato il pubblico esausto ma entusiasta. Rivivi l’epica notte con The Who a Verona e condividi la tua esperienza!

 "Sembra di fare un tuffo in un'epoca lontanissima, quasi giurassica."

 "L’idea del titolo, 'Puzzle', è proprio quella di un voler ricostruire, come un puzzle appunto, la propria esistenza."

La recensione di 'Puzzle' di Gianna Nannini ripercorre il successo europeo dell'album e della hit 'Fotoromanza', tra sonorità tipiche degli anni '80 e aneddoti personali dell'artista. Nonostante critiche al sound datato e alle altre tracce meno memorabili, il disco resta un simbolo di un'epoca musicale e sociale, segnando la definitiva consacrazione di Nannini nel panorama italiano e internazionale. Scopri se anche tu rivivresti gli anni '80 ascoltando 'Puzzle'!

 È bello sentire Van di nuovo felice!

 A 80 anni la sua voce distintiva rimane potente e straordinariamente emotiva come sempre.

La recensione celebra l’album 'Remembering Now' come il ritorno ispirato di Van Morrison dopo alcuni passi falsi. Tra soul, blues e momenti di intimità, la voce di Morrison si mostra ancora potente ed emotiva. Influenze di Ray Charles ed eleganti canzoni d’amore si intrecciano a un sano ripensamento artistico, pur senza raggiungere i capolavori del passato. Scopri l’anima di Van Morrison e lasciati trasportare dalle emozioni di Remembering Now!

 mi porterò sempre appresso il ricordo di una serata vissuta all’insegna di uno slogan sempre valido: 'Long live rock!'

 il fulcro del sound espresso è opera dei due ottuagenari Roger Daltrey e Pete Townshend

La recensione racconta l’emozione di assistere al concerto milanese degli Who nel 2025, tra nostalgia per i tempi d’oro e la vitalità di Daltrey e Townshend. Nonostante l’età, la band brit rock coinvolge il pubblico di tutte le età offrendo una scaletta carica di classici. Qualche limite tecnico dovuto all’acustica non oscura la magia di una serata tutta 'Long live rock'. Non perdere il racconto di una notte magica con gli Who: rivivi il rock che non muore mai!

 La simpatia si trasformò in amore, quello vero che dura negli anni, per i suoni della band e per la penna di Manuel.

 Avercene di rockband così al giorno d’oggi!

La recensione racconta il concerto degli Afterhours a Brescia, dove la band ripropone Ballate per Piccole Iene celebrandone i vent'anni. L'autore intreccia ricordi personali e riflessioni sulla propria generazione con la potenza del live, sottolineando l'attualità delle tematiche di rabbia e alienazione. Manuel Agnelli e la band offrono una performance sentita e compatta, tra passato e presente del rock italiano. Rivivi il vero rock italiano: scopri la magia degli Afterhours dal vivo!

 Il rustico compositore e cantore con accento Dylaniano Hunter e il brillante chitarrista ed arrangiatore Ronson erano fatti per stare insieme.

 Un saggio di espressività, pacatezza, musicalità, malinconia per una vita che se ne sta andando a poco a poco, la sua.

Yui Orta è l'unico album formale realizzato come duo da Ian Hunter e Mick Ronson, un lavoro ricco di varietà sonora e emozioni sincere. La recensione lo descrive come un omaggio toccante di Hunter al suo amico Ronson, ormai malato, sottolineando la complementarità artistica e la qualità impeccabile del disco. Tra glam, rock blues e hard gospel, l'album spicca per la sua profondità e la capacità di raccontare un'amicizia e un'epoca musicale. Scopri il tocco unico di Hunter e Ronson in Yui Orta, un capolavoro senza tempo da ascoltare subito!

 "Meaty Beaty Big and Bouncy è una compilation di 14 singoli già pubblicati... selezionata dal chitarrista, cantante e tastierista Pete Townshend degli Who (e di chi sennò?)."

 "Adesso vado ad ascoltarmelo tutto a volume massimo che tanto di sabato pomeriggio si può fare o no?"

La recensione rivela la scoperta di 'Meaty Beaty Big and Bouncy', una compilation fondamentale degli Who selezionata da Pete Townshend. Il testo ripercorre la storia della band, i retroscena dell'album e il profilo dei membri storici. Interessanti aneddoti e la passione dell'autore rendono omaggio a questo classico del rock. Perfetto per chi vuole apprezzare i brani più celebri e conoscere i protagonisti dietro a queste pietre miliari sonore. Ascolta ora Meaty Beaty Big and Bouncy e scopri i miti degli Who!

 Il brano che apre l’album è in ogni caso progressivo al 101 per cento, uno strumentale di oltre dieci minuti firmato Rod Argent.

 Nessuna post-produzione presente, errori e incertezze sono compresi nel prezzo e rendono l’ascolto più appetibile.

La recensione analizza 'Encore', album live del 1974 degli Argent, sottolineando l'equilibrio tra rock progressivo e hard rock. Brani come 'The Coming of Kohoutek' e 'God Gave Rock'n'Roll to You' illustrano al meglio la versatilità del gruppo. L'assenza di post-produzione dona autenticità all'ascolto. Un disco imprescindibile per gli appassionati del rock vintage con qualche concessione pop. Ascolta l'autentica energia live degli Argent con 'Encore' e rivivi il rock degli anni '70!

 «Una cover di Bob Dylan stravolta in meglio, diciamo pure autenticamente rivoltata come un calzino.»

 «Solar Fire sa di vecchi tempi (migliori) e della relativa libertà artistica che essi si portavano dietro.»

Solar Fire del 1973 segna il ritorno in grande stile di Manfred Mann's Earth Band nel panorama progressive rock, con un'incisiva reinterpretazione di Bob Dylan. L'album combina lunghe tracce strumentali ricche di assoli e sperimentazioni sonore, ricordando la libertà creativa degli anni '70. Tra brani vocali e strumentali, spiccano atmosfere evocative e tecniche musicali raffinate. La versione CD include una controversa ma breve versione singolo di Father of Day. Ascolta Solar Fire per immergerti nell'epoca d'oro del progressive rock!

 La vera bellezza risiede nella struggente e immaginifica 'Inside of you': un pianoforte che viene da un’altra dimensione e parole dolenti su un amore finito.

 Queste sono le cose per le quali vale la pena vivere, altroché.

La recensione celebra l'album 'The Eyes of an Only Child' di Tom Jans, un'opera ricca di suggestioni country-folk prodotta da Lowell George. Nonostante l'insuccesso commerciale, il disco mostra grande qualità musicale e brani memorabili come 'Inside of You' e 'Struggle in Darkness'. La carriera travagliata di Jans e le sue collaborazioni di spicco arricchiscono la narrazione. Un invito a dare una chance a un artista poco conosciuto ma prezioso. Dai ascolto a Tom Jans, un tesoro nascosto da riscoprire!

 Ho impiegato sei anni per capire questo disco.

 ‘Il nuotatore’ si è trasformato in un pugno in pancia diretto alla coscienza.

La recensione riflette una profonda comprensione maturata nel tempo dell'album 'Il Nuotatore' di Massimo Volume. Il disco racconta paure, sconfitte e una nuova prospettiva rispetto alle opere precedenti, trasformando ogni brano in un colpo diretto alla coscienza. Un lavoro intensamente personale e introspettivo, che si apre solo a chi ha vissuto esperienze simili. Scopri l'intensità di 'Il Nuotatore' e immergiti nelle sue emozioni.

 "Un disco che definir strepitoso sarebbe meramente pleonastico."

 "Il gusto di perdere è una vertigine, anche se si implora Gesù di salvarsi... il destino è l'oblio, la dimenticanza."

La recensione celebra l'album omonimo di Bobby Charles come un capolavoro musicale che mescola blues, gospel e rock, arricchito da collaborazioni di grandi artisti come Rick Danko e The Band. Nonostante la carriera segnata da difficoltà e un relativo oblio, l'album si rivela un gioiello che conquista l'ascoltatore dopo diversi passaggi ed è finalmente ristampato, riaffermando il valore artistico di Charles. Ascolta il capolavoro dimenticato di Bobby Charles e riscopri la magia di New Orleans!

 Un Vasco molto sottotono, tra fatalismo e disillusione degli anni '80.

 "Ridere di te" è forse il capolavoro dell'album, un dilemma generazionale sulle relazioni d'amore.

La recensione analizza 'C'è chi dice no', album del 1987 di Vasco Rossi, considerato inferiore rispetto ad altri lavori dell'artista come 'Liberi Liberi'. L'autore evidenzia un Vasco meno energico e più intimista, con brani altalenanti tra momenti ispirati e altri più scontati. L'album si distingue per una buona produzione musicale, ma manca di verve complessiva. Note positive arrivano da tracce come 'Brava Giulia' e 'Ridere di te', riconosciute come elevazioni dell'opera, anche se il tono generale appare disilluso e talvolta monotono. Scopri le sfumature di Vasco Rossi con questa recensione dettagliata e decidi tu stesso!

 Improvvisamente non più una cover band ma i Rolling Stones con quel suono di chitarra fuzzy, gioioso e sguaiato.

 Col senno di poi, 'Out of Our Heads' ha consacrato i Rolling Stones come una delle influenze più seminali nel corso del rock.

La recensione esplora 'Out of Our Heads' dei Rolling Stones, pubblicato nel 1965, evidenziandone pregi e limiti. Nonostante l'assenza della celebre hit 'Satisfaction' in versione UK, l'album segna la maturazione sonora della band. Le registrazioni negli studi Chess di Chicago e le composizioni di Jagger e Richards mostrano un gruppo in transizione da cover band a icona del rock con un suono originale e servizi ritmici solidi. L'opera contribuisce a definire il rock integrando blues e soul, lasciando un'impronta indelebile nella musica. Scopri la storia e il sound che hanno plasmato il rock con l'album Out of Our Heads!

 Bollicine mi sembra un passo (e anche due) indietro, e degli anni ’80 lo trovo il suo più debole.

 Se ascoltate il suo precedente lavoro ci trovate un sacco di roba, varietà di generi, in questo album no.

La recensione analizza l'album Bollicine di Vasco Rossi definendolo il più debole del decennio 1979-1989, nonostante il grande successo commerciale. L'autore apprezza solo due brani, sottolineando la mancanza di varietà e forza rispetto ai lavori precedenti. L'album è visto come un passo indietro per Vasco, rispetto alla sua capacità innovativa e rock degli anni precedenti. Nonostante ciò, rimane suonato bene e ricco di influssi simbolici dell’epoca. Scopri la verità dietro Bollicine, l'album più controverso di Vasco Rossi!