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 Elettro-ritardi kafkiani, un processo nel "processo".

 "E' Spaventato Per Il Modo In Cui La Vetrata Potrebbe Crollare - Presto - Sarà Uno Spettacolo: La Caduta Di Un Palazzo Di Cristallo. Ma Crollerà In Totale Blackout, Senza Un Singolo Bagliore Di Luce, Solo Un Grande Schianto Invisibile"

La recensione analizza l'album "Kuehe in 1/2 Trauer" di P16.D4 come un'opera di avanguardia sonora pesante e complessa, caratterizzata da suoni elettroacustici abrasivi e un'atmosfera oscura. L'album rappresenta un collage di rumori e frammenti sonori che creano un clima di minaccia e spaesamento. Viene evidenziata l'influenza della scena post-avanguardista tedesca degli anni '80 e la filosofia di manipolazione sonora applicata dall'artista. Ogni brano emerge come un processo sonoro spietato e alienante, sfuggente al giudizio umano. Scopri l'oscuro universo sonoro di P16.D4 con questo album imperdibile!

 "Taxi Driver è stata la mia prima sceneggiatura [...] e l’ho scritto come auto-terapia perché ero davvero in un momento buio della mia vita..." (Paul Schrader)

 "La New York notturna vista dallo specchietto retrovisore del taxi di Bickle è spettrale e allo stesso tempo anonima."

Taxi Driver rappresenta un punto di svolta nel cinema americano e nella carriera di Martin Scorsese e Robert De Niro. Il film esplora la violenza urbana e la solitudine in una New York cupa e spettrale, offrendo un ritratto senza filtri del disagio sociale. Basato su una sceneggiatura scritta come auto-terapia da Paul Schrader, questo capolavoro ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. La recensione sottolinea la forza politica e l'impatto emotivo dell'opera. Scopri il capolavoro che ha cambiato il cinema americano, guarda Taxi Driver!

 Non si può assolutamente accusare il buon Giovanni di Galles di essere banale, noioso o statico, musicalmente parlando.

 'Caribbean Sunset' ha una proposta vasta in quanto a sapori, a volte troppo pungenti da renderli non per tutti.

La recensione di 'Caribbean Sunset' di John Cale sfida le critiche negative tradizionali, valorizzando la varietà di sonorità e sperimentazioni del disco. Nonostante difetti nel mixing e qualche brano meno riuscito, l'album presenta perle grezze e originali, capaci di catturare l'ascoltatore. Viene evidenziata l'influenza di punk, goth, new wave e krautrock, offrendo un panorama sonoro complesso e affascinante. La chiusura con 'Villa Albani' è un punto alto che sintetizza bene la proposta unica dell'album. Scopri l'album che sfida il tempo e le critiche di John Cale!

 Da un’idea generale si improvvisa, si arriva a qualcosa e poi lo si fa di tutto per rovinarlo.

 A volte accade che l’inascoltabile e il meraviglioso si incontrino a metà strada.

Braindrops dei Tropical Fuck Storm è un album che abbraccia il caos musicale, creando un pasticcio sonoro affascinante e imprevedibile. Le ballate più riuscite come Maria 63 raccontano storie strane e intense, mischiando blues, folk e noise. Tra groove energici e atmosfere cupe, la band riesce a incantare con un mix di improvvisazione e controllo emotivo. L'altalena vocale maschile e femminile aggiunge ulteriore fascino a un lavoro complesso ma coinvolgente. Scopri l'affascinante caos sonoro di Braindrops, lasciati coinvolgere dal viaggio dei Tropical Fuck Storm!

 Nessun trucco da quattro soldi, nessuna improbabile svolta narrativa: solo una narrazione asciutta e devastante.

 Anthropoid è un film che colpisce per la sua sincerità e per la capacità di restituire il senso della tragedia storica senza facili spettacolarizzazioni.

Anthropoid di Sean Ellis è un dramma storico che racconta l’operazione militare per eliminare Reinhard Heydrich durante l’occupazione nazista di Praga. Il film si distingue per una narrazione asciutta e intensa, priva di colpi di scena facili, che mette al centro il coraggio e i tormenti umani dei protagonisti. Le interpretazioni di Cillian Murphy e Jamie Dornan aggiungono profondità a questa storia di clandestinità e sacrificio. La sobrietà narrativa esalta la brutalità degli eventi e la tragica inevitabilità delle rappresaglie naziste. Scopri la storia vera dietro Anthropoid, un film dal forte impatto emotivo.

 La Diva della gioventùsonica afferra il 2024, lo osserva e lo azzanna.

 Non si tratta di un’artista piegata ai trend, ma di suoni piegati all’austera.

The Collective di Kim Gordon è un album sperimentale che spiazza per l’uso di suoni trap, phonk e hip-hop, senza mai rinunciare all'integrità artistica. L’artista di lungo corso dimostra una straordinaria capacità di adattamento e innovazione, affrontando temi contemporanei come l’algoritmo digitale e il femminismo. La collaborazione con il produttore Justin Raisen è intensa e decisiva, contribuendo alla freschezza del disco. Un lavoro che rianima la scena e convince anche i fan più fedeli. Ascolta ora The Collective di Kim Gordon e scopri la sua audace rivoluzione sonora!

 Hull è una "riva lontana" che profuma di oasi felice, un intimate-low-fi da cameretta, è il posto da cui non riesci a staccarti nonostante lo tradisca tutte le notti.

 È un album intimo, un diario segreto che odora di pioggia e parla di Tracey. Parla di noi.

L'album 'A Distant Shore' di Tracey Thorn ci trasporta nella grigia città di Hull, con la sua pioggia incessante e la semplicità di una vita quotidiana dilatata nel tempo. Un lavoro musicale intimo e lo-fi che parla di vulnerabilità, scoperta e cambiamento. La recensione sottolinea la nostalgia e la delicatezza di un diario musicale personale, capace di evocare una forte atmosfera emotiva. Scopri l’intimità musicale di Tracey Thorn in 'A Distant Shore'. Ascolta ora!

 Un disco perfetto, emozionale e spirituale, un suono sopraffino, e una band pazzesca, una profondità musicale come poche.

 Ascoltare questo disco ancora oggi mi porta in mezzo alla savana, le giraffe che avanzano ondeggiando il collo, gli elefanti che spalancano le orecchie.

La recensione racconta il valore emozionale e spirituale dell’album Yellow Moon dei Neville Brothers, legato a un ricordo intenso di un viaggio in Africa e una relazione importante. La musica, un mix di soul e deep bayou, diventa colonna sonora di paesaggi e sentimenti. Un’opera considerata perfetta, con suoni sopraffini e grande profondità musicale, capace di evocare immagini e nostalgia. Ascolta Yellow Moon e lasciati trasportare da emozioni uniche.

 «Una sigaretta fumante per l’eternità su un posacenere senza appoggio.»

 «Una eclisse di luna trafugata. Comprensione innata del linguaggio dei fiori e delle parole mute.»

Piano Nights è l'ottavo capolavoro di Bohren & der Club of Gore, dove il pianoforte solista di Christoph Clöser crea un'atmosfera fredda e intensa. L'album è un viaggio profondo nella solitudine, nell'apatia e nella bellezza oscura, mescolando jazz, ambient e noir. Le tracce evocano immagini di silenzi e oscurità con un'eccellente padronanza stilistica, regalando a chi ascolta un'esperienza intensa e introspettiva. Un disco imprescindibile per gli amanti di sonorità rarefatte e cariche di emozione. Ascolta Piano Nights e lasciati avvolgere dalla sua magia oscura.

 Dio c'è, cari signori, vive in una acropoli dove tutto è analogico e meravigliosamente imperfetto.

 Il suono è l'aspetto percettivo che diamo più per ovvio e scontato, eppure colpisce subito sul piano delle emozioni.

La recensione celebra l'album 'Crosby, Stills & Nash' come un capolavoro dell'epoca analogica, evidenziando la ricchezza sonora derivante da tecniche di registrazione vintage. Tra imperfezioni e rumori, l'autore esalta le armonie e la magia emotiva che solo il suono analogico riesce a trasmettere. Il valore artistico risiede nell'equilibrio tra melodia, arrangiamenti e l'intima percezione sensoriale. Un omaggio a un'era sonora ormai irripetibile. Scopri l'incanto senza tempo di Crosby, Stills & Nash in analogico!

 «Non c'è altro da aggiungere per descrivere questo memorabile ed ormai intramontabile spaghetti western; anche se, visto l’andazzo, sarebbe più corretto definirlo fagioli western...»

 «Il film del 1970 è il primo del duo Hill-Spencer in cui le scazzottate sostituiscono le pistolettate e diventano definitivamente il loro marchio di fabbrica.»

La recensione celebra "Lo chiamavano Trinità" come un cult intramontabile dello spaghetti western, apprezzato per il duo Terence Hill e Bud Spencer, le scazzottate iconiche e l'umorismo brillante. Viene evidenziata la colonna sonora di Franco Micalizzi e il ruolo fondamentale del regista Enzo Barboni. Il film è descritto come un mix divertente e unico nel suo genere, imperdibile per gli amanti del cinema d'azione e commedia. Scopri il cult „Lo chiamavano Trinità“ e lasciati conquistare da humour e azione!

 Come nessun altro nel cantautorato italiano ha mai fatto, fa e farà: mettendo la propria anima a nudo nelle proprie miserie.

 Livorno, la madre e la figlia: tre fantasmi che si ergono come relitti tra le tante, troppe cose perdute lungo il cammino della vita.

La recensione analizza 'Dentro e Fuori', quarto album di Piero Ciampi, mettendo in luce la sua autentica capacità di esprimere il dolore e la fragilità umana. Nonostante una voce segnata dagli eccessi, il disco si distingue per arrangiamenti delicati e testi profondi, dove emergono temi come Livorno, l’amore difficile e l’autodistruzione. Un’opera intensa che riflette la vita tormentata di un artista unico nel panorama italiano. Scopri l’anima tormentata di Piero Ciampi in 'Dentro e Fuori', un capolavoro del cantautorato italiano.

 Non è facile urlare così artistici, far venir fuori il dentro e farlo come Dio comanda.

 Traccia uno l'ho ascoltata tipo dieci volte al giorno per un mese, son cose che fan bene, meglio di una pillolina.

La recensione celebra il talento unico di Julie Christmas nel canalizzare l'urlo come forma d'arte, capace di mescolare intensità emotiva e tecnica. L'album 'Ridiculous And Full Of Blood' si distingue per la sua forza, alternando brani carichi e ballate delicate, con un impatto che cresce ad ogni ascolto. Particolarmente apprezzate le prime tracce per la loro energia e le atmosfere ipnotiche dell'intero lavoro. Un disco che conquista sia emotivamente che artisticamente, consigliato agli amanti del rock e del metal alternativo. Scopri l'arte dell'urlo con Julie Christmas, ascolta subito l'album!

 Il concerto suggellava l’imminente uscita del nuovo disco dal tremebondo titolo “Corruzione dell’Innocenza”.

 Il metallo a quei tempi era roba tosta, per solitari palati sopraffini: mica come oggi che si sono tutti imborghesiti.

La recensione ripercorre con ironia e nostalgia il primo concerto consapevole dell’autore, quello dei Vanadium a Macomer nel 1987. Un recital metal dal sapore antico e outsider, condito da aneddoti ironici sul gruppo, la musica e la struttura ricettiva del luogo. Il valore storico della band in quel periodo emerge in modo divertito e autoironico, senza troppe pretese musicali ma con grande sincerità. Scopri il lato più autentico e ironico dell’italometal con la storia live dei Vanadium!

 La semplificazione è lo spirito guida di Dan Deacon, con un'ora di geniale compendio di musica contemporanea che sposa avanguardia e cartoon.

 Scegliete Dan e le canzoncine dei cartoon anni '80. Scegliete le lallazioni, scegliete i vibrafoni e le filastrocche minimaliste.

La recensione loda 'Bromst' di Dan Deacon come un'opera matura e geniale che fonde minimalismo, avanguardia e atmosfere da cartoon anni '80. Brani come 'Build Voice' e 'Paddling Ghost' incarnano un gioco sonoro irripetibile tra percussioni, vibrafoni e falsetti infantili. L'album è uno sguardo festoso e riflessivo sul mondo dei sogni e delle creature fantastiche, invitando a scegliere la semplicità e l'originalità rispetto alla complessità sterile. Ascolta Bromst e lasciati trasportare dalla magia sonora di Dan Deacon!

 Il musical che nessuno si aspettava.

 Il mostro esiste perché c'è un pubblico che lo desidera. Senza mostro, svanisce anche il pubblico.

Joker: Folie à Deux sfida le aspettative con un inaspettato musical drammatico, concentrandosi sull'uomo dietro la maschera più che sull'icona. Nonostante dialoghi e sceneggiatura non impeccabili, il film stimola la riflessione sulle radici della violenza e sulla natura del male. Le canzoni, seppure abbondanti, risultano un tocco originale e controverso. Il flop al botteghino riflette la difficoltà del pubblico ad accettare un Joker meno sanguinario e più umano. Scopri un Joker inedito e lasciati sorprendere dal musical drammatico di Phillips!

 "\u201CCalifornia Dreamin\'\u201D, la canzone simbolo, nasce dal desiderio di celebrare la terra promessa del rock, esaltando quella generazione di giovani ribelli."

 "L'album decolla come un'astronave e fa un botto pazzesco, rappresentando quel momento di leggerezza e frenesia di una generazione che sognava amore libero e fiori nei cannoni."

La recensione presenta un ritratto vivido e affettuoso del primo album dei Mama's and the Papa's, vero manifesto musicale e culturale della Summer of Love del 1966. Tra successi leggendari come "California Dreamin'" e "Monday Monday", emerge anche il contesto di ribellione giovanile e rivoluzione sociale. La recensione traccia inoltre la travagliata storia personale dei membri della band e il loro impatto duraturo. Un invito a riscoprire un capolavoro folk-rock che ha segnato un'epoca. Ascolta l'album e scopri il cuore pulsante degli anni '60 hippie!

 "Zora si conferma un viaggio sonoro oscuro e affascinante, capace di coinvolgere nuovi ascoltatori e appassionati di lunga data."

 "Necromancer immerge immediatamente l’ascoltatore in un’atmosfera carica di mistero e tensione."

Zora, pubblicato nel 1977 dagli Antonius Rex, è un classico del rock progressivo occulto italiano. L'album evoca atmosfere gotiche e spirituali con brani iconici come Necromancer e Spiritualist Seance. La ristampa curata da Black Widow Records introduce un suono restaurato e la copertina originale censurata. Il disco offre un'esperienza immersiva tra mistero, sacralità e riflessione ecologica. Un must per gli appassionati del genere e nuova platea. Scopri l'universo oscuro di Antonius Rex con Zora, un classico senza tempo da ascoltare ora!

 La voce di quella ragazzotta minuta e timida si estende, con naturalezza e senza apparente fatica, su oltre tre ottave senza mai stridere.

 Quell'album è un urlo sommesso, una ribellione nata sconfitta, un talento smisurato bruciato dal veleno del perbenismo.

La recensione esplora la vita e la carriera di Karen Carpenter, soffermandosi sulle pressioni familiari e sociali che l'hanno costretta a rinunciare alla sua passione musicale. Nonostante il successo con i Carpenters, Karen ha lottato contro disturbi alimentari e un'immagine pubblica forzata. Il suo disco solista rappresenta una ribellione soffocata dalle aspettative, culminando in una tragica fine prematura. Scopri la storia dietro la voce unica di Karen Carpenter e il suo disco solista in questa recensione intensa.

 Questi ragazzoni con 22 album suonano ancora con la grinta di trent’anni fa.

 Il suono è sporco quanto basta, le distorsioni hanno il loro perché, la ritmica è avvolgente, impressionante.

Il live dei Marlene Kuntz a Cagliari, ultima tappa del Catartica tour, offre un’esperienza piena di grinta e intensità. Nonostante alcune criticità organizzative e un pubblico distratto, la band dimostra di mantenere la stessa energia di trent’anni fa, riproponendo brani storici con un suono coinvolgente e potente. Un concerto apprezzato dagli appassionati, nella cornice meno ideale dell’Arena in Fiera. Scopri l’energia dei Marlene Kuntz dal vivo e rivivi i loro grandi successi!