Praticamente prendete i muppets e aggiungete un'atmosfera marcia e decadente, droghe, scene di sesso esplicito e tanta violenza e sangue finto!

 Tanto malato quanto divertente!

Meet the Feebles è un film splatter grottesco e demenziale di Peter Jackson, antecedente ai suoi successi mainstream. Il film usa pupazzi simili ai Muppets in un contesto marcio, violento e provocatorio, mescolando ironia nera e sangue finto. La trama segue le vicende di una compagnia teatrale bizzarra con personaggi strani ed esilaranti. Un cult trash che valorizza la fantasia e la cattiveria senza limiti, divertente e fuori dalle righe. Esplora l’inaspettato lato grottesco di Peter Jackson con Meet the Feebles, un cult imperdibile!

 Heavy Metal, una parola che può significare tante cose, ma una sola la contraddistingue ed è DUREZZA.

 Ogni singola canzone di questo album ci costringe ad associare al nome Saxon un aggettivo, G R A N D I.

La recensione esalta 'Strong Arm Of The Law' di Saxon come un album duro e influente del 1980, capace di definire l'essenza dell'Heavy Metal con pezzi potenti e sperimentali. La voce di Biff Byfford e i riff energici sono particolarmente lodati, mentre alcuni brani mostrano influenze epiche e blues. L'album è considerato un punto di riferimento per il metal anni ’80, con brani come 'Dallas 1 P.M.' che arricchiscono il disco di contenuti lirici impegnati. Scopri l'impatto di Saxon sull'Heavy Metal con questa recensione imperdibile!

 Chi, come me, ha semplicemente adorato i dischi di Happy Mondays, Stone Roses, Primal Scream... amerà questi ragazzi.

 Madchester is back.

La recensione racconta l'esordio di The Big Pink, "A Brief History of Love", come un riuscito mix di shoegaze, elettronica e pop Madchester. L'album evoca atmosfere degli anni '80 e '90, con brani potenti come "Dominos" e "Velvet". Pur con qualche calo verso la fine, il disco piace per la sua freschezza e il richiamo rovente alle influenze britanniche di quegli anni. Ascolta "A Brief History of Love" e riscopri il sound Madchester con The Big Pink!

 "Only dull people are brilliant at breakfast." (Oscar Wilde)

 The primo passo è incoraggiante. (2,5 che diventa 3 per la fiducia)

La recensione analizza 'Romy's Garden', album d'esordio dei palermitani The Brilliants At Breakfast, evidenziando un sound che miscela post-rock e rock con influenze grunge e shoegaze. Il disco si distingue per atmosfere malinconiche e arrangiamenti coraggiosi, con alcune tracce che mostrano un percorso stilistico vario e d'impatto. Pur con qualche ripetizione, la band dimostra talento e fiducia nel proprio progetto musicale. Un debutto incoraggiante che pone solide basi per il futuro. Scopri l'affascinante viaggio sonoro di Romy's Garden e immergiti nel post-rock italiano emergente.

 "Willy è forse la summa di tutto questo, l'asciutto e feroce alt country degli esordi si è pian piano trasformato in un suono più ricco e pacato ma intriso di tensione proprio come le storie che lui va a narrare."

 "La terra dei sogni infranti è quella dei personaggi perdenti di Vlautin, il pugile suonato della novella per chitarra e violoncello, o l’uomo rimorchiato dalla ragazza al bar che rivede se stesso nel bambino di lei che lo osserva di nascosto mentre fa l’amore con sua madre."

La recensione esplora il nono album di Richmond Fontaine, guidato dallo scrittore e musicista Willy Vlautin, evidenziando un alt country ricco di storie intense e personaggi sfaccettati. Con uno stile narrativo denso di riferimenti letterari e musicali, il disco presenta un suono più maturo, melodico ma carico di tensione emotiva. La revisione sottolinea la capacità del gruppo di fondere musica e racconti di vite marginali, confermando l'importanza dell'album nel panorama americano contemporaneo. Ascolta l’album per immergerti in storie di vita e melodie indimenticabili.

 Ciò che emerge dai solchi di questo "Blendergod" è soltanto squallore, desolazione, grigiore e impotenza di fronte ad una generazione post-industriale sempre più alienata e alienante.

 Art-Lexus non concede spazio alle mezze misure: o lo si ama o lo si odia, e non vogliamo amarlo completamente, arrenderci all’adorazione panica di questa divinità rumorista.

Blendergod di Art-Lexus è un album di musica noise che rompe con la monotonia dell’industria musicale contemporanea. Con sonorità abrasive e sperimentali, l’artista esplora atmosfere oscure e alienanti, spingendo l’ascoltatore verso un’esperienza sonora intensa e radicale. Le tracce si caratterizzano per l’uso di oggetti, suoni atonali e un approccio senza compromessi, in una continua ricerca di originalità e impatto emotivo. Scopri Blendergod e immergiti nel noise più autentico e senza compromessi.

 Le idee non sono mai di per sé “originali” al 100%, ma un’elaborazione di idee già sedimentate nel nostro cervello.

 Un'idea deve essere pertinente, semplice, immediata, d'impatto e soprattutto memorabile.

Il libro di James Webb Young è un manuale breve ma fondamentale per chi vuole imparare a produrre idee efficaci. L'autore spiega come l’originalità derivi dalla combinazione di idee già esistenti e sottolinea l'importanza di idee pertinenti, semplici e memorabili. Con un approccio pratico e sintetico, il testo offre un metodo applicabile a diversi ambiti creativi. La recensione evidenzia inoltre che avere un'idea è solo il primo passo; la promozione e il marketing sono cruciali per il successo. Scopri come trasformare idee semplici in soluzioni creative efficaci con questa guida essenziale!

 Bright Yellow Bright Orange forse non è un capolavoro, ma poco importa, perché il disco funziona.

 Una delle canzoni più dolorose dell’ultimo decennio, una di quelle che se non altro ti fa capire che i Go-Betweens avevano altro ancora da dire e ci continueranno a mancare.

La recensione celebra l'album Bright Yellow Bright Orange dei Go-Betweens come un'opera convincente che racchiude tutta la ricchezza artistica della band. Partendo da una digressione ironica sul tema delle grandi opere e dei ponti, l'autore sottolinea la profondità e la malinconia delle canzoni, esaltando la qualità compositiva di Robert Forster e Grant McLennan. Il disco è visto come un testamento artistico imprescindibile, specialmente alla luce della scomparsa di McLennan. Scopri Bright Yellow Bright Orange e lasciati emozionare dall'ultimo capitolo dei Go-Betweens.

 Il vero problema di quest’album sembra proprio quest’eterna antitesi tra l’anima folk e acustica della Goulding e le pretese elettroniche e sintetiche proposte dal produttore Starsmith.

 Un album che scorre piacevolmente, di un pop molto poco pretenzioso e costellato di tentativi di sperimentazione, ma che difficilmente rimarrà nella memoria di un qualunque ascoltatore 'attento'.

La recensione analizza il debutto discografico di Ellie Goulding, evidenziando una delusione rispetto alle aspettative generate dal demo. L'album 'Lights' presenta un pop elettropop piatto e poco originale, con una tensione non risolta tra l'anima folk della cantante e i beat elettronici del produttore. Solo pochi brani si salvano, ma l'opera nel complesso appare finalizzata a un facile consumo mainstream. Scopri la recensione completa di Lights e giudica tu stesso il debutto di Ellie Goulding.

 Meno male che Tony c’è!

 Due brani chiamati a rappresentare l’indicibile visione wakefordiana del mondo e della storia, fatta di struggente malinconia ed eroica abnegazione.

La raccolta 'All Things Strange and Rare' dei Sol Invictus del 1999 offre un interessante viaggio nel mondo alternativo di Tony Wakeford. La compilation presenta versioni alternative e brani rari che mostrano un lato meno noto del menestrello inglese, con atmosfere che spaziano dal neo-folk all'industrial. Nonostante alcune imperfezioni, l'album contiene autentici gioielli e tracce emotivamente intense. Un must per gli appassionati del folk apocalittico e per chi segue Wakeford da tempo. Scopri le rarità di Sol Invictus e immergiti nel folk apocalittico di Tony Wakeford!

 Il suo fraseggio, per me, è l’istinto. Nessuna mediazione tra il contenuto della mente e l’azione.

 "Something Else!!!!" non sarà il più bel disco di Coleman, ma ha il fascino del disco borderline, di frontiera.

La recensione celebra 'Something Else!!!', il disco d'esordio di Ornette Coleman, come un lavoro di frontiera tra hard-bop e il nascente free jazz. L'autore paragona la fragilità e impaccio di un gattino alla musica di Coleman, sottolineando l'istinto puro e l'assenza di mediazioni nel suo fraseggio. Pur non essendo il disco più accessibile o il migliore della sua discografia, rappresenta un momento unico e affascinante del suo percorso artistico. Ascolta 'Something Else!!!' per scoprire le radici del free jazz di Ornette Coleman.

 Questo sublime album rappresenta uno dei capisaldi del rock anni '70.

 "Dust In The Wind": passionalità e romanticismo si miscelano in questa canzone dal testo bellissimo, un classico.

Point Of Know Return dei Kansas è un caposaldo del rock progressivo anni '70, caratterizzato da tracce ricche di violino, tastiere e assoli di chitarra. L'album spazia da brani potenti e articolati a ballate emozionanti come Dust In The Wind. Nonostante qualche pezzo meno ispirato, l'album chiude degnamente il decennio d'oro del prog. Un lavoro che rappresenta il talento e la versatilità della band americana. Ascolta Point Of Know Return e immergiti nel rock prog degli anni '70!

 Uno di quelli da consigliare anche a chi volesse solo pochi dischi simbolici e dimostrativi del concetto e della grandezza del blues.

 Questa esibizione fu vista come un passaggio di testimone, ascoltando i brani si capisce chiaramente la grande influenza che esercitava Albert King sul sound di Stevie Ray.

La recensione celebra l'incontro storico tra il mito Albert King e la giovane promessa Stevie Ray Vaughan durante la trasmissione 'In Session'. Il disco raccoglie poco più di un'ora di jam session tra due grandi bluesmen, con interpretazioni intense e scambi musicali unici. Nonostante la registrazione non sia completa, il valore del lavoro rimane immenso, simbolo di un passaggio di testimone nel blues. Un disco imprescindibile per gli appassionati del genere. Ascolta ora questo storico album e immergiti nel cuore autentico del blues!

 Un affresco irriverente ma nel contempo profondo della realtà in cui tutti noi viviamo.

 Il regista ha preferito concentrarsi sulla psicologia dei personaggi, ma le poche scene di guida non lesinano affatto in spettacolarità.

Grazie Padre Pio di Amedeo Gianfrotta è un film coraggioso e sottovalutato che unisce poesia visiva a tematiche forti come la mala napoletana, politica e rapporti familiari. La pellicola, con uno stile quasi neorealista, alterna momenti musicali a scene di intensa psicologia e azione, offrendo un affresco profondo e irriverente della realtà. Consigliato per chi cerca cinema impegnato e originale in poco tempo. Guarda Grazie Padre Pio e scopri il cinema napoletano autentico e provocatorio!

 Mann mette in scena una pellicola precedente al western e realizza con notevole attitudine la rappresentazione di una realtà lontana nel tempo.

 La pellicola scade in un sentimentalismo che risulta pesante, ma è comunque un peccato non di rilievo.

La recensione analizza 'L'Ultimo Dei Mohicani' di Michael Mann, apprezzandone l'equilibrio tra azione e romanticismo. Viene sottolineata la fedeltà agli archetipi del cinema d'avventura e l'ottima resa visiva e sonora. Pur evidenziando qualche eccesso sentimentale e una maggiore attenzione alle vicende personali rispetto al contesto storico, il film viene giudicato ben realizzato e coinvolgente. Scopri l'intensità di L'Ultimo Dei Mohicani, un'avventura storica indimenticabile!

 Un rumore lieve, secco e regolare nel silenzio più assoluto di un container a poche centinaia di secondi dalla morte e decine di metri dalla salvezza.

 Porca troia, forse non dobbiamo nemmeno diventare dei paraculi razzisti che generalizzano senza conoscere e che credono di avere la coscienza a posto.

Welcome di Philippe Lioret è un film intenso che racconta la storia di Bilal, un giovane immigrato determinato a raggiungere l'Inghilterra attraversando la Manica. Attraverso l'incontro con Simon, ex nuotatore in crisi, emerge una storia di solidarietà profonda e critica alle dure leggi sull'immigrazione in Francia. Il film si distingue per il realismo e l'impatto emotivo, evitando banalizzazioni e mostrando le difficoltà umane dietro a un tema complesso. Guarda Welcome per una riflessione intensa sull'umanità e l'immigrazione.

 "Con questo album Joe Cocker vestirà ogni classico dei sixties di nuove atmosfere ed arrangiamenti personalizzati."

 "'With A Little Help From My Friends' può essere annoverato tra i 10 dischi più importanti ed influenti della Woodstock generation."

L'album d'esordio di Joe Cocker, 'With A Little Help From My Friends', è un capolavoro soul-blues che reinterpretò classici dei Beatles e altri autori con arrangiamenti personali. Supportato da musicisti di fama, il disco è considerato tra i più influenti della Woodstock generation e ha lanciato la carriera dell'artista inglese. La recensione sottolinea la qualità delle performance e l'intensità dei brani, suggerendo l'opera come un must per gli amanti del rock d'autore. Ascolta ora l'album che ha segnato un'epoca e scopri il talento unico di Joe Cocker!

 "Sembrano lontani i tempi di 'My Name Is Mud' e di 'Wynona’s Big Brown Beaver', ma loro sono ancora lì, i Primus."

 "Quel mondo della farsa raccontatoci dai Primus... quel mondo esiste. Ed è là fuori."

Il Brown Album dei Primus segna un importante cambiamento con l'arrivo del batterista Bryan 'Brain' Mantia, che porta un groove diverso rispetto al precedente stile tecnico di Tim Alexander. L'album presenta atmosfere più dure e cupe, con Claypool che abbassa il tono vocale in un lavoro più maturo e coerente. Nonostante le differenze sonore, i Primus mantengono la loro identità originale, mescolando sarcasmo e originalità. Il disco è considerato un successo e un segnale di continuità per il gruppo. Scopri il Brown Album dei Primus e lasciati sorprendere dal loro groove unico!

 La dipartita di Clark, oltre la tragedia, generò il più grande scompenso che una band come i Leppards potesse accusare.

 Clark era il collante tra la melodia e l'irruenza, che differenziano una musica commerciale ma stancante, da una commerciale e cazzuta.

La recensione riflette sull'importanza di Steve Clark nella musica dei Def Leppard e come la sua morte abbia influenzato l'album Adrenalize. Pur non raggiungendo la qualità del predecessore Pyromania, l'album rimane significativo nel contesto del rock anni '90, tra tragedia personale e successo commerciale. L'autore evidenzia sia pregi che difetti del disco, con un omaggio sentito al chitarrista scomparso. Scopri la storia dietro Adrenalize e il lascito di Steve Clark ascoltando l'album oggi stesso!

 Robocop è come Frankenstein, è stato creato ma non generato e quindi prova sentimenti di rivalsa nei confronti di chi lo ha creato.

 Sicuramente siamo di fronte ad uno dei più grandi film di fantascienza mai girati.

La recensione analizza 'Robocop' di Paul Verhoeven, un classico della fantascienza del 1987 che unisce tematiche di vendetta, identità e tecnologia. La pellicola, seppur con effetti speciali datati, si distingue per la violenza esplicita e il ritratto profondo del protagonista metà uomo e metà macchina. La recensione sottolinea inoltre il curioso casting alternativo con Arnold Schwarzenegger e anticipa un possibile remake. Guarda Robocop, il cult sci-fi che ha reinventato il poliziotto cyborg!