Un film sincero nel porre in risalto la condizione alienante di un uomo che non ha ancora elaborato i traumi patiti nel passato.

 Il dio denaro danna tutti coloro che corrono per affermarsi nella moderna società borghese.

Salvate la tigre racconta la storia di Harry Stoner, un self made man americano in crisi tra passato traumatico e presente alienante. Il film di John Avildsen, con la magistrale interpretazione di Jack Lemmon, esplora temi di stress, moralità e insoddisfazione personale nel caos capitalistico degli anni '70 americani. Una riflessione intensa e attuale sul prezzo del successo e la fragilità umana. Scopri il profondo ritratto dell'uomo moderno in Salvate la tigre, un film imperdibile con Jack Lemmon.

 Di Maraviglioso, infatti, non c’è proprio nulla.

 Avrei voluto la leggerezza e l’ironia, il racconto che diventa vita e la vita che diventa racconto... Tutto questo manca.

La recensione esprime delusione verso il film 'Maraviglioso Boccaccio' dei fratelli Taviani, considerandolo privo della leggerezza, ironia e vitalità tipiche del Decameron originale. Le storie narrate nel film risultano fredde e poco coinvolgenti, mentre la cornice narrativa non aggiunge interesse. Pur riconoscendo alcuni pregi, l'autore rimane insoddisfatto della resa complessiva. L'attesa per un adattamento vibrante e coinvolgente rimane delusa. Scopri la nostra analisi critica del film Maraviglioso Boccaccio!

 La madonna torna in terra e battezza il country club con la sensualità del suo afflato vamp.

 Madlib è uno dei migliori musicisti al mondo —posto che si possegga l’apertura mentale per accettare il sampling come forma d’arte pura.

La prima parte delle recensioni musicali del 2021 presenta dischi tra il pop sensuale di Lana Del Rey, le sperimentazioni di Madlib e il blues energico dei Black Keys. Alcuni album vengono giudicati con schiettezza e ironia, evidenziando pregi e difetti senza fronzoli. La selezione privilegia lavori capaci di emozionare o innovare, con qualche critica pungente a scelte meno riuscite. Scopri le recensioni dettagliate e trova il prossimo album da ascoltare!

 Lucassen ha esaurito le idee ma ha voluto buttarle giù lo stesso.

 È il classico “compitino” consegnato in cattedra senza grosse pretese.

La recensione di Transitus di Ayreon evidenzia un album tecnicamente valido, ma privo di quella brillantezza e innovazione che hanno caratterizzato le opere precedenti di Arjen Lucassen. L'atmosfera gotica e il rock teatrale sono presenti, ma la poca varietà e l'eccessiva durata ne penalizzano la fluidità. Transitus appare come un lavoro dignitoso, senza veri momenti di spicco, lasciando l'impressione di una creatività in calo rispetto al passato. Scopri perché Transitus lascia i fan divisi e ascolta l'album per giudicare tu stesso!

 La cosa importante è trovare l'albero giusto.

 Ma quelle ore scandite da quel violino... Per questo l'albero deve essere quello giusto.

La recensione esalta In The Mood for Love come un'opera di rara poesia visiva e emotiva. Attraverso dettagli come il violino e i colori pastello, il film evoca mistero e intensità esistenziale. Un invito a vivere scanditi da emozioni profonde e suggestive. Scopri l'intensità emotiva di In The Mood for Love, un capolavoro da vivere e sentire.

 Come lei stessa grida, si tratta solo di un film e deve pur terminare (fulminante citazione metafilmica...).

 Una vicenda decisamente surreale, di impianto sarcastico ed irrazionale, attraversata da un’aria lieve da helzapoppin sessantottesco.

La recensione approfondisce 'Che?', uno dei film più atipici e sottovalutati di Roman Polanski. Ambientato in Costiera Amalfitana, racconta la storia surreale di Nancy, una turista coinvolta in situazioni grottesche e grottesche. Il film mescola teatro dell'assurdo e tematiche sessuali in un'atmosfera leggera e ironica, sostenuta dalla brillante performance di Sydne Rome. Nonostante la sua trama ermetica, 'Che?' sprigiona la magia del cinema polanskiano con originalità e tensione tra spazi aperti e chiusi. Scopri il lato surreale di Polanski con il film Che? e lasciati sorprendere!

 Saranno il basso e la batteria davvero sferraglianti e delle chitarre acidissime, ma ci sento tanto Albini quanto la New York Hardcore.

 Urla femminee e la Washington D.C. con quel piglio post-punk amerigano che non guasta proprio mai.

La recensione esplora l'album 'Lilac' come un insieme sonoro dall'identità sfumata tra noise rock, post-hardcore e metal-core. Vengono evidenziate le influenze di Albini, New York Hardcore e Sludge Metal, con una ritmica martellante e urla femminili che richiamano la scena post-punk di Washington D.C. L'autore offre un apprezzamento complessivo, con un voto di 4 su 5. Ascolta Lilac e scopri un mix potente di noise e post-hardcore!

 Time Machines è un lungo trip psichedelico composto sotto l'effetto di droghe.

 Questo disco fa per voi se avete voglia di fare un'esperienza ipnotica e mistica.

La recensione celebra 'Time Machines' dei Coil come un album fondamentale nella seconda fase della band, caratterizzato da drone music e minimalismo ispirati a La Monte Young. Il disco offre un'esperienza ipnotica e psichedelica, con riferimenti esoterici e rituali, concepito come un trip musicale oltre il tempo e lo spazio. La recente ristampa conferma la sua importanza storica. Ascolta ora 'Time Machines' e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Questi volumetti sono in ogni caso di piacevole lettura e si presentano bene dal punto di vista grafico.

 Il libro ha, in alcuni momenti, un’atmosfera onirica che riesce, pur nell’ambito di una vicenda simile ad un giallo, ad elevarne il livello con squarci deliranti di puro fantastico.

Estasi e tormento a Montmartre è il quarto racconto della serie di Ivo Torello dedicata a Ulysse Bonamy. Ambientato nella Parigi anni '30, il libro mixa mistero, esoterismo e arte con atmosfere oniriche. Pur non raggiungendo sempre l'intensità del primo romanzo, rimane una lettura piacevole e interessante, soprattutto per chi segue la serie. È consigliata la lettura dei volumi precedenti per cogliere appieno le sfumature. Scopri le avventure di Ulysse Bonamy e immergiti nel mistero di Montmartre!

 Un diario in prima persona che racconta la caducità dell’uomo, della carne, della civiltà (Il gigante affogato).

 Sembrano pillole di Black Mirror, ma con un peso specifico talmente lieve da risultare in alcuni casi indigeste o comunque inutili.

La seconda stagione di Love, Death & Robots esplora tematiche futuriste con toni più cupi e meditativi rispetto alla prima. Pur offrendo episodi interessanti, spesso manca di spessore e varietà. Alcuni racconti risultano poco originali o deboli, mentre altri fatti di poesia e riflessioni sulla caducità umana colpiscono. La serie soffre della riduzione degli episodi, che limita lo sviluppo delle idee. Scopri le sfumature oscure di Love, Death & Robots Volume 2 su Netflix!

 Ha indossato una maschera tribale (o una caldaia con le corna? entrambe: una pentola a pressione piena di afrofunk in iperagitazione).

 Una caccia breve ed indolore, quaranta minuti e spiccioli di frenesia: quattro battute di caccia registrate su solchi al PVC per la testa e le orecchie.

La recensione celebra 'Head Hunters' di Herbie Hancock come una composizione vibrante che fonde afrofunk e jazz fusion. L'album, breve ma intensamente dinamico, ripropone influenze africane con l'uso innovativo di sintetizzatori e percussioni. Hancock viene descritto come un artista camaleontico che riesce a scuotere ascoltatori e musicisti, dando vita a un suono futuristico e tribale. Il disco si distingue come un punto di svolta nella musica degli anni '70, capace di travolgere e affascinare. Scopri l'energia afrofunk di Herbie Hancock con Head Hunters, un classico imperdibile!

 Uno dei punti più riusciti è sicuramente la maturazione intrapresa da Mara nel corso del romanzo.

 Bube cambia opinione sui suoi trascorsi e raggiunge una sorta di illuminazione, capendo che per orgoglio ha sempre fatto il lavoro sporco.

Ambientato nel 1946, 'La ragazza di Bube' racconta la storia d'amore tra Mara e il partigiano Bube, inserita in un contesto neorealistico del dopoguerra. Mara cresce da giovane ingenua a donna più consapevole, mentre Bube riflette sul proprio passato. Nonostante alcune espressioni troppo elaborate nei dialoghi, il romanzo rimane fresco e coinvolgente grazie a una scrittura accessibile e a un forte sfondo storico. Leggi 'La ragazza di Bube' per una coinvolgente storia di amore e crescita nel dopoguerra.

 "IRA è un disco corale di un uomo che rinuncia in parte alla propria voce per abbracciare quella di una moltitudine che attraversa terre e mari."

 "È un disco certamente politico... si pone nettamente di traverso rispetto al mondo che stiamo vivendo, tanto il nostro piccolo mondo musicale quanto il grande mondo dei capitali e delle frontiere."

IRA è un album ambizioso e complesso di Iosonouncane che supera le strutture tradizionali per immergersi in un flusso musicale unico, spirituale e rituale. L'opera di Jacopo Incani si distingue per l'uso di una lingua inventata e per un approccio corale che riflette inquietudine e speranza. Un ascolto intenso e poco comune, capace di lasciare un segno nel panorama musicale del 2021. Scopri il viaggio musicale unico di Iosonouncane con l'album IRA.

 Le formiche che marciano siamo noi pedoni. Migliaia di formiche ammassate sulla corteccia di un albero, pronte a dare la vita per proteggere un movimento più antico e grande di ognuna di noi.

 Mai quanto la Dave Matthews Band qualcuno ha saputo conferire alle proprie composizioni un carattere urbano che permette loro di esaminare i tratti emozionali della quotidianità con estrema naturalezza.

Remember Two Things rappresenta il primo album della Dave Matthews Band, un mix energico di registrazioni live e studio che mostra la loro crescita tecnica e il forte legame con temi personali e sociali. L'album cattura l'attenzione con melodie urbane, radici sudafricane e una forte presenza emotiva, anticipando il successo di dischi successivi. Il disco è apprezzato per il suo carattere spontaneo e l'approfondimento delle realtà vissute dal cantante. Ascolta Remember Two Things e scopri le radici uniche della Dave Matthews Band!

 L'arcana anomalia genetica di Down on the Road by the Beach si dimostra così precorritrice di sonorità che verranno recuperate negli anni a venire.

 È uno scatto che riesce a descrivere perfettamente la musica contenuta tra i solchi di questo disco.

Down on the Road by the Beach è l'unico album musicale di Steve Hiett, noto fotografo di moda. Composto in Giappone e distribuito esclusivamente lì, l'album miscela surf rock, psichedelia e ambient pop, anticipando sonorità future come il pop ipnagogico. La copertina fotografica riflette perfettamente l'atmosfera malinconica e vibrante del disco, evocando un mondo sonoro unico e memorabile. Scopri l'unico album di Steve Hiett, un gemma nascosta degli anni '80!

 Allen non esiti a suggerire di non resettare ciò che è passato perché potrebbe rivelarsi una bussola preziosa per orientarci in un mondo sempre più caotico.

 Una sorta di vecchio saggio o, come a volte mi pare, una zia un po’ «agee» che, ricevendoci a casa per una tazza di tè pomeridiano, ci racconti dei bei tempi andati.

Rifkin’s Festival, l’ultimo film di Woody Allen, è un’indagine sulle crisi esistenziali di un uomo immerso nei dilemmi della vita e dell’amore. Ambientato al festival di San Sebastián, il film è impregnato di riferimenti al cinema classico europeo e accompagna il protagonista in sogni onirici e riflessioni. La fotografia in bianco e nero di Storaro valorizza la narrazione, anche se la pellicola mostra la diffidenza di Allen verso il nuovo e il cambiamento, mantenendo un tono nostalgico e contemplativo. Scopri il mondo nostalgico e riflessivo di Woody Allen in Rifkin’s Festival.

 Chi presumesse che si tratti di qualcosa di umoristico/filosofico si sbaglierebbe di grosso.

 Questo libro ha sancito e confermato la mia poca propensione a sfogliare ed immergermi in un 'saggio'.

La recensione riflette una lettura scettica e poco coinvolta del saggio di Baricco, uscito nel 1992, che esplora la musica colta e la sua evoluzione nell’era moderna. Nonostante il formato breve, il recensore trova l’opera distante e poco accattivante, considerandola un esempio di scrittura saggistica poco ispirante. Alcuni spunti curiosi emergono, ma il libro in generale conferma la sua scarsa propensione verso saggi di questo tipo. Scopri se la musica colta e la modernità ti appassionano in questo saggio di Baricco.

 Il tempo non è una freccia né un cerchio, ma un crocevia di aspettative, disattese o in attesa di nuove attese.

 Con voce di specchio, che le piccole cose allora riflesse nel suo iride ora dice a suo modo; cose che il tempo incessantemente consuma e che la sua voce rispecchia in ciò che esse ci promisero.

La recensione celebra l'album 'Promises', frutto della collaborazione tra Floating Points, Pharoah Sanders e The London Symphony Orchestra. Si evidenzia la capacità del sassofonista di evocare un tempo sospeso, immerso tra silenzi e promesse, mentre Floating Points crea un abito musicale armonioso. L'opera è descritta come una suite che riflette attese, memorie e sensibilità sonora a otto decadi di distanza dal suo protagonista. Ascolta 'Promises' per un viaggio musicale unico tra silenzi e promesse.

 I Weezer si divertono come pazzi, si percepisce lungo tutti i trentuno minuti di durata.

 Cuomo e soci sono riusciti perfettamente nell’impresa, regalandoci in un solo anno due ottimi dischi.

Van Weezer è un omaggio sincero e divertito al rock duro degli anni '80, dedicato a Eddie Van Halen. Weezer torna dopo OK Human con un album ricco di riff potenti e melodie ispirate, equilibrio perfetto tra citazionismo e ritorno alle origini. Il lavoro esalta l'autenticità e la passione della band, nonostante i ritardi e i cambiamenti causati dalla pandemia. Scopri l’energia anni ’80 di Van Weezer, l’ultimo disco dei Weezer!

 Nel disco affiorano tutte le “facce” che Joey “had the pleasure to know” (cit.)

 Il viaggio che farete varrà sicuramente il prezzo del biglietto!!!

La recensione esplora l'ultimo album di Joey Molland, ex chitarrista dei Badfinger, che riesce a riportare in vita il sound power pop degli anni '60 e '70 con originalità e maestria. Il disco vede la partecipazione di ospiti illustri e una produzione curata da Mark Hudson. Un viaggio musicale emozionante che riporta alla memoria la storia e l'atmosfera di un'epoca passata, consigliato agli amanti del rock classico. Ascolta Be True Yourself e scopri il fascino senza tempo del power pop!