"È come se tutte le pagine strappate o semplicemente voltate di tutti gli amori inesorabilmente finiti fossero ritrovate e trovassero sintesi perfetta in questo piccolo film di Morricone e Costanzo."

 "La magia è nella sequenza armonica: un viaggio tra speranza e disillusione che si riavvolge su se stesso, con un finale che riprende slancio come una rincorsa a qualcosa che sfugge."

La recensione celebra 'Se telefonando' di Mina come un capolavoro universale grazie alla sua melodia e armonia uniche create da Ennio Morricone e al testo ispirato di Maurizio Costanzo. L'autore condivide anche un legame personale profondo con la canzone, evocando ricordi di famiglia e analizzando nel dettaglio la struttura musicale che rende il brano così speciale. L'opera viene definita un piccolo film musicale che fonde emozione, tecnica e poesia. Ascolta ora 'Se telefonando' e lasciati emozionare dalla magia di Mina e Morricone!

 Pinocchio è stato un album atipico della carriera dei Pooh, in quanto registrato "in progress".

 Il singolo che anticipò il 27esimo disco di inediti dei Pooh fu Il paese dei balocchi, uscito il 25 ottobre 2002.

Pinocchio è l'ultimo album inedito dei Pooh, pubblicato nel 2002 come concept album e anteprima del musical omonimo. L'album mescola canzoni tipiche della band con brani da musical. Il disco ha ricevuto un giudizio di transizione, con brani come Il paese dei balocchi e Voglio andare via tra i più significativi. Il musical vedeva Manuel Frattini nel ruolo di Pinocchio, mentre il progetto è legato alla Compagnia della Rancia e Stefano D'Orazio. Un lavoro atipico nella carriera della band, valutato con 3 stelle. Scopri l'album Pinocchio e il suo mix unico di musical e pop rock!

 Santa Lucia, un bellissimo affresco della Bologna degli anni di piombo.

 Disco troppo figlio di un decennio che, anche con altri artisti, ha visto un clamoroso ribasso rispetto ai fasti della decadem precedente.

Il colore dei pensieri (1987) è un album dei Pooh considerato uno dei meno noti e più inflazionati della band. Nonostante alcuni brani pregevoli come Santa Lucia e Dall'altra parte, l'album riflette un calo qualitativo degli anni '80, prima del rilancio con Uomini Soli. La tecnologia Direct Metal Mastering segna un progresso tecnico, ma il contenuto risulta generalmente debole e figlio del decennio. Voto finale poco entusiasmante: 2 stelle e mezzo. Scopri la storia e le sfumature di uno dei momenti meno celebrati dei Pooh!

 La canzone più famosa del disco, Tanta voglia di lei, ottiene subito un grande successo, piazzandosi secondo al Festivalbar e raggiungendo la vetta della hit parade.

 Pensiero rimarrà fisso nelle scalette dei concerti e rappresenta uno dei migliori brani tra i 345 della band.

Opera Prima rappresenta il primo grande successo dei Pooh, con brani iconici come 'Tanta voglia di lei' e 'Pensiero'. L'album mostra influenze sinfoniche e un approccio orchestrale innovativo per la band. Il produttore Giancarlo Lucariello fu determinante nel lanciarli, con un salto qualitativo rispetto alle loro prime prove. Non mancano brani ispirati a testi letterari e classici, mentre la band iniziava a delineare il proprio stile distintivo. Scopri l’alba del successo dei Pooh con Opera Prima, ascolta i classici che hanno segnato la musica italiana!

 Questo Memorie segna la stabilizzazione della coppia Facchinetti-Negrini.

 Nonostante una tournée in Giappone per lanciare l'album, i Pooh non riuscirono a sfondare.

L'album Memorie, uscito nel 1970, rappresenta un momento di transizione per i Pooh tra beat e pop rock. Con testi impegnati di Negrini e le musiche di Facchinetti, emerge una collaborazione stabile e la voce solista di Riccardo Fogli. Pur non avendo brani iconici, alcune tracce come Mary Ann si distinguono. L'album non ebbe successo commerciale, ma preparò il terreno per l'affermazione futura con Opera Prima. Scopri l'evoluzione dei Pooh con l'ascolto di Memorie, un pezzo di storia del rock italiano!

 Contrasto rappresenta un'autentica rarità nella discografia dei Pooh.

 Un disco sicuramente non cattivo ma non ancora espressione della maturità del gruppo.

La recensione analizza l'album 'Contrasto' dei Pooh, un disco raro e rappresentativo del loro periodo beat degli anni '60. Con 11 brani brevi, include successi come 'Piccola Katy'. Nonostante non rappresenti la maturità del gruppo, è fondamentale per comprendere l'evoluzione della band. Il disco riceve un giudizio moderato di 3 stelle. Ascolta Contrasto per scoprire le origini dei Pooh e la loro musica beat!

 Con l'aggiunta di queste realizzazioni casalinghe abbiamo in pratica un "McCartney III".

 "Beautiful Night" con il suo attacco di bellezza micidiale è tra i punti più alti del disco.

La recensione approfondisce la versione Archive Collection di Flaming Pie, evidenziando un album maturo e intimo con demo, b-side e inediti che riflettono il periodo creativo di McCartney a metà anni '90. La componente casalinga e spartana dei demo arricchisce l'ascolto, mostrando un artista fragile ma ispirato. Le collaborazioni con Ringo Starr, Jeff Lynne e George Martin sono elementi chiave della produzione. Questa raccolta offre un'esperienza completa per appassionati e nuovi ascoltatori. Esplora la magia di Flaming Pie con la versione Archive Collection, un must per ogni fan di McCartney!

 C'è il battito, il ritmo primordiale e la totale libertà. E' musica selvaggia, in questo senso.

 Il mio aquilone prende il volo, con la mia gioia attaccata addosso. Miracolo!

La recensione riflette con nostalgia e tenerezza sugli anni '70 attraverso il ricordo dei juke box e delle giornate estive. 'Oh, Yeah' dei Can viene descritto come un brano dall'energia primordiale e dalla libertà sonora che coinvolge e trascina l'ascoltatore in un viaggio emotivo. La musica è percepita come selvaggia, vitale e capace di far perdere il senso del tempo, evocando emozioni autentiche e senza filtri. Ascolta 'Oh, Yeah' e lasciati trasportare dal ritmo primordiale dei Can!

 "Firsthand Accounts è una mistura di cattiveria, avversione, ostilità, disprezzo..."

 "In 'Thief' il batterista rischia di perdere caviglie e polsi, ottomila bpm sputati col sangue."

L'album 'Firsthand Accounts' di Johnny Booth è un'esplosione punk, piena di rabbia, energia e riff pazzeschi. Brani come 'Thief' e 'Fever Dreams' mostrano una potenza sonora difficile da ignorare. Nonostante un tono abrasivo e complesso, la musica mantiene un fascino autentico e travolgente. Una proposta adatta a chi ama un sound intenso e senza compromessi. Ascolta ora 'Firsthand Accounts' e scopri l'energia pura di Johnny Booth!

 Nemmeno Bruce Springsteen nella sua fase redneck era più noioso dei Fontaines D.C. nella loro fase rappresentanti d’istituto.

 Questo disco è la morte della gioventù, la morte dello spirito.

La recensione boccia duramente l’album 'A Hero's Death' dei Fontaines D.C., accusandolo di mancanza di originalità e groove. L’autore critica la band per essere un’imitazione stantia di altre realtà come gli Interpol, definendo il disco noioso e derivativo. Secondo la recensione, la scena post-punk attuale è sovrastimata e poco emozionante, con testi privi di peso reale. L’atteggiamento sarcastico mette in evidenza come la band fallisca nel comunicare autenticità e passione. Scopri perché 'A Hero’s Death' divide le opinioni e leggi la recensione completa!

 "Un film prezioso e raro, che non cerca la commozione facile, anzi, ma proprio per questo inevitabilmente la ottiene."

 "La riconoscenza e l’affetto che nutre Roger nei confronti di Ah Tao... sono dei sentimenti non scontati e non restituibili a parole."

Il film 'A Simple Life' di Ann Hui è una toccante rappresentazione della vita, dell'invecchiamento e della morte, basata su una storia vera. Attraverso il legame profondo tra Roger e la domestica Ah Tao, il film esplora con grazia e senza melodrammi temi universali come affetto, riconoscenza e la serenità dell'ultimo cammino. Un capolavoro del cinema di Hong Kong, consigliato a un pubblico ampio per la sua autenticità e sensibilità. Guarda 'A Simple Life' per una toccante lezione di vita e umanità.

 Più che un disco direi un affronto, un cazzotto in faccia a quella società che vuole nascondere la propria merda sotto il tappeto.

 Ogni suono è primitivo, lacerato, sgradevole, impervio, un incubo infernale da camicia di forza.

L'album di debutto dei Missing Foundation, uscito nel 1987, è un'esperienza sonora intensa e caotica che riflette l'atmosfera anarchica del Lower East Side di New York. Con il loro stile primitivo e aggressivo, la band manifesta una critica feroce alla società repressiva e incarna il malessere giovanile attraverso sonorità industriali e punk. Il disco è più di un semplice lavoro musicale: è un manifesto politico e culturale che ha segnato la scena underground e ispirato nuovi gruppi come i Cop Shoot Cop. Ascolta il potente debutto dei Missing Foundation e scopri il lato oscuro della musica post-punk.

 Inginocchiatevi in venerazione silente di fronte a questo monolite e non rompete i coglioni che "The Druid Sleeps In Meditation!"

 Antichi come sono Chris Hakius, Matt Pike e Al Cisneros nella loro crepitante estaticità attingono dalla coscienza collettiva memorie ancestrali trasformando in suono passaggi d'Eternità.

La recensione celebra 'Sleep's Holy Mountain' come un capolavoro indiscusso del doom metal, evocando immagini storiche e mitologiche che rendono l'ascolto un viaggio epico. L'autore sottolinea la forza emozionale e il carattere ancestrale della musica, definendo l'album un monolite imprescindibile per gli appassionati. La potenza sonora e la profondità dell'album vengono descritte con toni appassionati e reverenziali. Ascolta Sleep's Holy Mountain e vivi un'esperienza epica nel cuore del doom metal!

 Il terzo capitolo della "trucilogia" allarga all’universalità lanciando strali lucenti di un coattismo trascendentale che arrivano in ogni dove.

 "Semo Solo Scemi e cerchiamo riparo in un luogo della mente dove musica a palla, zaffate de fumo, buio che non vedi un cazzo, e sagome goth, o non goth."

La recensione esalta 'Semo Solo Scemi', terzo album di Bobby Joe Long's Friendship Party, come un cabaret musicale che unisce ironia, critica sociale e una profonda riflessione sulla realtà romana e contemporanea. Temi di decadenza, ribellione e nostalgia si intrecciano con ritmi trascinanti e testi colmi di sarcasmo. L'opera emerge come una liberatoria espressione di distacco dal conformismo e una celebrazione dell'imperfezione. Scopri l'album che unisce ironia, musica e critica sociale con spirito romano autentico!

 Il risultato di tale nuovo processo creativo è, dunque, questo Against The Grain che Rory ha usato per riferirsi provocatoriamente alle logiche del mercato discografico.

 La solita performance di livello della sempre imbattibile Stratocaster di Rory conferma la sua grandezza.

Against the Grain segna un passaggio importante nella carriera di Rory Gallagher, che spinge il suo sound verso l'Hard Rock mantenendo le radici Blues, Jazz e Folk. L'album del 1975 mostra la sua abilità come chitarrista e songwriter con brani variegati e cover ben riuscite. La prova discografica è considerata transitoria ma conferma la coerenza e il valore musicale di Gallagher. Scopri l’energia di Rory Gallagher con Against the Grain, un classico imperdibile del rock-blues!

 Il ciclismo è come l’amore: vince chi fugge.

 Il paesaggio danza sulle note dell’uomo con l’organetto, in un sabba notturno e campestre.

Questa recensione rende omaggio all'esibizione di Paolo Conte al Montreux Jazz Festival 2013 attraverso un racconto poetico che mescola musica, storia e paesaggi delle Langhe. L'autore evoca emozioni intense e immagini vivide, riflettendo sul simbolismo del ciclismo e la potenza evocativa dell'orchestra. La recensione sottolinea la maestria artistica di Conte e la sua capacità di trasportare l'ascoltatore in un viaggio epico tra musica e natura. Ascolta Paolo Conte e immergiti nel suo viaggio musicale unico.

 "Mai avrei immaginato di scrivere una recensione (positiva tra l'altro) di una produzione di Dua Lipa."

 "Quando inizi ad ascoltare una canzone devi per forza ascoltarle tutte."

Future Nostalgia di Dua Lipa sorprende per la sua freschezza e il sound vintage che fonde pop e funk. L'album è dominato da linee di basso groovy e una voce graffiante. Alcuni brani risultano meno incisivi, ma nel complesso è una produzione danzante, allegra, che invita all'ascolto totale. Un disco che rinnova la dance music e richiama icone come Daft Punk, Madonna e Lady Gaga. Ascolta Future Nostalgia e lasciati coinvolgere dal suo groove unico!

 Per me, gli Afterhours sono la migliore rock band della storia musicale italiana.

 'Germi' riesce ad alternare momenti di selvaggio furore rock a eteree ballate velenose, mai melliflue o affettate.

La recensione celebra 'Germi' (1995) come un album fondamentale degli Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, che ha portato una ventata di innovazione e freschezza nella scena rock italiana. L'uso del cut-up nei testi e la scelta di cantare in italiano hanno segnato un cambio di rotta decisivo. L'album mescola furia rock e ballate acide, contribuendo all'evoluzione del cantautorato nel nostro paese. Dopo 'Germi', la band ha consolidato la propria importanza nel panorama musicale italiano e internazionale. Ascolta 'Germi' e scopri la rivoluzione rock italiana degli Afterhours!

 È stato come ritrovare un vecchio amico.

 Aumentato il tasso di violenza e diminuito il tasso di cazzaraggine e gigioneria.

La quinta stagione di Gotham riprende da un clima di caos assoluto, mostrando un'evoluzione positiva rispetto alle precedenti. La trama è più centrata, con colpi di scena ben dosati e attori in crescita. Il racconto presenta un ambiente cupo, violento ma credibile, con personaggi come Bruce Wayne e Catwoman ben delineati. La stagione riesce a coinvolgere grazie a uno script efficace e a una maggiore maturità complessiva. Scopri la svolta di Gotham nella sua quinta stagione: non perdertela!

 Troverete una cadenzatura impalpabile ed implacabile. Nelle mani di Jaki Liebezeit qualunque percussione diviene un organismo vivente.

 La voce di Damo Suzuki sa trasformare ogni cosa in carezzevole disparità ed abissale malìa.

La recensione esamina 'Ege Bamyasi' dei Can evidenziandone la profondità ritmica e l'atmosfera unica. L'album, paragonato a un alimento esotico, sprigiona un viaggio sonoro ipnotico grazie alla batteria di Jaki Liebezeit e alla voce di Damo Suzuki. La complessità e la particolarità di questo storico lavoro krautrock restano sorprendenti e affascinanti, ancora oggi. Ascolta Ege Bamyasi e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.