Per me, gli Afterhours sono la migliore rock band della storia musicale italiana.

 'Germi' riesce ad alternare momenti di selvaggio furore rock a eteree ballate velenose, mai melliflue o affettate.

La recensione celebra 'Germi' (1995) come un album fondamentale degli Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, che ha portato una ventata di innovazione e freschezza nella scena rock italiana. L'uso del cut-up nei testi e la scelta di cantare in italiano hanno segnato un cambio di rotta decisivo. L'album mescola furia rock e ballate acide, contribuendo all'evoluzione del cantautorato nel nostro paese. Dopo 'Germi', la band ha consolidato la propria importanza nel panorama musicale italiano e internazionale. Ascolta 'Germi' e scopri la rivoluzione rock italiana degli Afterhours!

 È stato come ritrovare un vecchio amico.

 Aumentato il tasso di violenza e diminuito il tasso di cazzaraggine e gigioneria.

La quinta stagione di Gotham riprende da un clima di caos assoluto, mostrando un'evoluzione positiva rispetto alle precedenti. La trama è più centrata, con colpi di scena ben dosati e attori in crescita. Il racconto presenta un ambiente cupo, violento ma credibile, con personaggi come Bruce Wayne e Catwoman ben delineati. La stagione riesce a coinvolgere grazie a uno script efficace e a una maggiore maturità complessiva. Scopri la svolta di Gotham nella sua quinta stagione: non perdertela!

 Troverete una cadenzatura impalpabile ed implacabile. Nelle mani di Jaki Liebezeit qualunque percussione diviene un organismo vivente.

 La voce di Damo Suzuki sa trasformare ogni cosa in carezzevole disparità ed abissale malìa.

La recensione esamina 'Ege Bamyasi' dei Can evidenziandone la profondità ritmica e l'atmosfera unica. L'album, paragonato a un alimento esotico, sprigiona un viaggio sonoro ipnotico grazie alla batteria di Jaki Liebezeit e alla voce di Damo Suzuki. La complessità e la particolarità di questo storico lavoro krautrock restano sorprendenti e affascinanti, ancora oggi. Ascolta Ege Bamyasi e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 L’ascolto di queste 'vecchie canzoni' mi emoziona come poche cose ascoltate ultimamente.

 "Rollingstone", la più nostalgica di tutte, con dentro un coro finale, tanto Battisti.

Rolling Pop di Massaroni Pianoforti è un album che richiama con dolcezza la nostalgia degli anni Settanta, evocando sonorità di artisti come Baglioni, Fossati e Battisti. Gianluca Massaroni, nonostante la sua professione fuori dal comune per un musicista, riesce a emozionare grazie a brani semplici ma profondi. Il disco è consigliato a un pubblico che ama la musica italiana classica e non cerca a tutti i costi l’originalità estrema. Ascolta Rolling Pop e lasciati trasportare dalla nostalgia autentica!

 "Campo diGrano con Volo di Corvi: c’è tutta intera la paura, il raccapriccio, la solitudine di un uomo che SA che la sua vita sta per finire."

 "Van Gogh è andato fino in fondo alle sue nevrosi, ha concesso ogni brandello di carne alla sua sofferenza."

La recensione riflette sull’opera di Van Gogh 'Campo di Grano con Volo di Corvi' evocando la solitudine e la paura di vivere. Tra dettagli quotidiani e riflessioni profonde, l'autore si confronta con la sofferenza espressa dal pittore. Il testo unisce l’analisi artistica a pensieri personali sul valore della vita e della morte, celebrando la forza e la sincerità della visione di Van Gogh. Scopri la profondità emotiva di Van Gogh in questa intensa recensione.

 La Shoah è un’onta indimenticabile; distruggendo l’infanzia si distruggono infinite possibilità.

 Il diario di Anne Frank e questo film dimostrano il suo successo nell’aver raggiunto un lodevole e memorabile obiettivo.

Il film '#AnneFrank - Vite Parallele' mette in relazione il diario di Anne Frank con le testimonianze di altre donne sopravvissute alla Shoah e il loro impatto sulle nuove generazioni. Attraverso tre piani narrativi, il documentario sottolinea l'importanza di mantenere viva la memoria storica e il valore della parola testimonianza per il futuro. Un'opera che conferma l'obiettivo di Anne Frank di essere utile anche dopo la morte. Scopri il potere della testimonianza e non dimenticare la storia.

 La mia gente è un album che guarda al mondo con amarezza, che immerge le mani nel fango per trovare quel poco di buono che è rimasto.

 Enzo vuole levarsi di dosso la maschera dell’artista e parlarci da uomo, come se quello che c’è scritto nel testo lo riguardi più personalmente.

Il disco 'La mia gente' marca una fase critica nella carriera di Enzo Jannacci, con tematiche di amarezza e disillusione a causa di difficoltà artistiche e censura. Tra i brani spiccano 'Gli zingari' e '70 persone', che riflettono lo stato d'animo di Jannacci nel 1969. L'album contiene anche pezzi più leggeri e collaborazioni importanti, mostrando una Milano malinconica e una società in crisi. Pur non essendo il suo lavoro migliore, resta un tassello fondamentale per comprendere l'evoluzione dell'artista. Scopri l'anima profonda di Enzo Jannacci con 'La mia gente' e lasciati conquistare dal suo racconto sincero.

 L'album è stratosferisco, spaziale, universale, metaforico, felliniano, erotico, sensazionale.

 Il capolavoro dei capolavori lo si raggiunge in 'Però Il Rinoceronte', la miglior canzone mai concepita dall'artista.

CSAR di Lucio Battisti è un album concept del 1992 che racconta la giornata di una ragazza attraverso otto tracce ricche di suggestioni psichedeliche, elettroniche e testi criptici firmati da Pasquale Panella. L'opera si distingue per l'innovativo uso di sintetizzatori, un canto apatico e atmosfere avant-pop che accompagnano la narrazione surreale e riflessiva. Considerato uno dei lavori più sperimentali e affascinanti di Battisti, CSAR è un viaggio musicale e tematico che esplora amore, quotidianità e critica sociale con un'impronta unica e visionaria. Scopri l'incredibile viaggio sonoro e poetico di Battisti in CSAR, un capolavoro imperdibile!

 Il tanto amato hard rock brilla quindi per la sua totale mancanza in questa farlocca celebrazione di gioventù.

 Massimo scandalo di questo disco è il massacro di "God Only Knows" dei Beach Boys.

La recensione di "Tracks of My Years" di Bryan Adams evidenzia una delusione profonda dovuta alla scelta di coprire canzoni anni '60 sotto la produzione di David Foster, lontana dall'anima rock dell'artista. Mentre la voce di Adams rimane solida, le reinterpretazioni sono spesso banali o mal gestite, con poche eccezioni. Il recensore critica aspramente il ruolo dominante del produttore e la direzione artistica, giudicando l'album un tradimento per i fan del vero rock di Adams. Scopri perché questo album di Bryan Adams ha diviso i fan del rock!

 «Mi sembra di sentire la voce del fanciullo... E' troppo bello, troppo...»

 «Un piccolo museo in un album di figurine. Una bellissima ingenuità lievissimamente stonata.»

La recensione celebra l'album strumentale di Peter Howell e John Ferdinando come una gemma psichedelica lo-fi degli anni '60, capace di evocare atmosfere infantili e suggestive. Attraverso tecniche di registrazione amatoriali e riferimenti a Lewis Carroll, il disco si presenta come un piccolo capolavoro fatto di suoni delicati e magiche incompiutezze. Un viaggio musicale nostalgico che ricorda la TV dei ragazzi e pomeriggi d'infanzia, arricchito da un mood bucolico e poetico. Scopri questo viaggio psichedelico vintage e lasciati trasportare dalla magia musicale di Alice!

 Satie, prima d’essere un uomo, è, per sua stessa ammissione, un mammifero.

 Di lasciare che il silenzio si faccia musica.

La recensione esplora l'atmosfera unica e intimista delle composizioni di Erik Satie interpretate da Aldo Ciccolini, descrivendole come un perfetto connubio tra silenzio e musica. Il testo evidenzia la delicatezza e la profondità emotiva dell'opera, che trasmette sogni, malinconia e giochi infantili senza artifici appariscenti. La musica di Satie è vista come espressione pura di una mente complessa e ironica, capace di trasformare il silenzio in esperienza sonora coinvolgente. Ascolta l'incanto di Satie nelle mani di Ciccolini e lasciati trasportare dal silenzio sonoro.

 La rete sociale come quella digitale porta l’inganno, ma non come un tempo, anche il sospetto, ma la benevolenza di una credenza diffusa a più livelli.

 I decibel hanno soffocato la riflessione ed i contenuti della politica, il verbo è uno strumento speculativo che ristagna nella superficie del pianeta.

La recensione analizza 'Alice ed il sindaco', un film che mette in scena la crisi esistenziale di un sindaco francese e il ruolo di una giovane consigliera che tenta di riportargli vigore. Il film riflette sui cambiamenti politici, sui media sociali e sulla perdita di profondità nel dibattito pubblico. Le interpretazioni di Anais Dumostier e Fabrice Luchini sono particolarmente apprezzate. Il film presenta una critica sottile del sistema politico contemporaneo con uno sguardo nostalgico ma realistico. Scopri il film che racconta la politica moderna con uno sguardo critico e coinvolgente!

 Say Something è una ventata di aria fresca ed è molto estiva.

 La regina del pop è tornata :)

Say Something segna il ritorno di Kylie Minogue al classico pop dance dopo 33 anni di carriera. Il singolo è fresco, estivo e anticipa l’album Disco del 2020. Nonostante una promozione discreta, il pezzo sorprende e conferma la regina del pop in grande forma. Ascolta ora Say Something e immergiti nel nuovo sound di Kylie Minogue!

 Come in molti romanzi di Vonnegut la trama era assurda e irrilevante. Avresti potuto strappare tutte le pagine e rimetterle insieme a caso senza compromettere la tua esperienza di lettura.

 L'autore si rivolge a un alieno di una galassia lontana, perciò descrive minuziosamente ogni cosa... più leggevo, più mi rendevo conto che molte di quelle cose non erano affatto ovvie. Anzi, erano decisamente bizzarre.

La recensione esplora "La colazione dei campioni" di Kurt Vonnegut, un romanzo satirico e fantasioso che racconta con ironia e pietà l'assurdità della condizione umana attraverso personaggi come Kilgore Trout e Dwayne Hoover. La trama è scarna ma ogni pagina è ricca di luce propria, con un linguaggio diretto e dettagli particolari rivolti a un pubblico anche alieno. Tra critica sociale, fantascienza immaginaria e un finale struggente, il libro si rivela un'esperienza unica e coinvolgente. Scopri la pazzia e l'ironia di Vonnegut in 'La colazione dei campioni'!

 Il film è come un uovo di cioccolato: abbastanza dolce e soddisfacente da distrarti dal fatto che è completamente vuoto dentro.

 L’unico messaggio che non può essere messo in discussione nel film è che l’industria discografica non ha nulla a che vedere con l’arte e la musica di qualità ma solo con il profitto.

Yesterday racconta la storia di Jack Malik, unico a ricordare i Beatles in un mondo dove non sono mai esistiti. La prima parte è divertente e riconoscibile per musicisti indipendenti, mentre la seconda ripiega in una trama prevedibile e romantica. Il film sottolinea il conflitto tra arte e industria discografica, pur risultando un prodotto delizioso ma privo di profondità. Scopri se Yesterday è il film musicale che fa per te!

 In un colpo solo l’obbiettivo è far saltare il banco, passare osservati e possibilmente inquietati dai nuovi incubi della società civile.

 Nella volgarità che caratterizza l’estetica di Sono si distinguono le sue alte intuizioni registiche, che collocano il nostro, all’interno del suo timbro sovversivo, nell’ Olimpo dei Grandi.

La recensione analizza 'The Forest of Love' di Sion Sono come un'opera intensa e spiazzante, che combina follia, virtuosismo registico e critica della società capitalistica. Il film è descritto come un viaggio inquietante e originale, che si distacca dagli schemi mainstream, offrendo una riflessione profonda sull'esistenza e il dolore. L'autore sottolinea la capacità di Sono di rappresentare una generazione e di utilizzare tecniche visive uniche per coinvolgere lo spettatore. Scopri ora il lato oscuro e visionario di Sion Sono con The Forest of Love!

 Chi l'avrebbe mai detto che la Leggenda, forse la più grande della Storia della Musica, sarebbe iniziata con un semplicissimo, banalissimo, economicissimo: ONE, TWO, THREE, FAH!

 Fare una recensione brano per brano sarebbe totalmente inutile; il mio consiglio è: fatevi trasportare dalla musica, dall'energia grezza che emana, dalla tensione giovanile sprigionata.

La recensione esalta l'album di debutto dei Beatles, 'Please Please Me', come un pezzo storico di musica e cultura. L'opera è vista come un'esplosione di energia giovanile e un segno di rottura con le convenzioni dell'Inghilterra post-bellica. L'album racchiude anche pulsioni erotiche represse dell'epoca, contribuendo a un cambiamento sociale e musicale. È suggerito come ascolto imprescindibile almeno una volta nella vita. Ascolta 'Please Please Me' e vivi l'inizio di una leggenda musicale!

 Una sezione fiati così calda ed avvolgente che sembra il primo maglione dopo l'estate.

 Musica onesta e sensibile, godibile ma anche accessibile.

Forever Turned Around dei Whitney è un album di folk anni '70 con influenze country e una sezione fiati calda e avvolgente. Le dieci tracce, brevi e sincere, mostrano un equilibrio dinamico e una musica sensibile e accessibile. Il disco si distingue nel panorama musicale di Chicago, offrendo un'esperienza musicale onesta e confortante per gli amanti dell'indie folk. Ascolta ora Forever Turned Around e lasciati avvolgere dal folk di Chicago!

 "'Barcelona' non è un album di canzoni dei Queen con soprano piazzati a casaccio, è un progetto serio e ambizioso."

 "Che gli Dei li abbiano in gloria, Freddie e Montserrat, ve lo immaginate qualcosa del genere nel 2020? Meglio non immaginarlo, credetemi."

La recensione si concentra sull'album 'Barcelona', un progetto musicale unico che unisce l'eccellenza rock di Freddie Mercury con la potenza lirica di Montserrat Caballé. L'autore analizza le tracce principali, apprezzando la serietà del progetto e il dialogo tra pop e opera. Pur evidenziando qualche nota stonata, l'album viene definito un'eccezione positiva nel panorama dei crossover musicali. Scopri l'unione straordinaria tra rock e lirica in 'Barcelona', ascolta ora!

 «Spero che questa non sia l’ultima canzone di Bob Dylan che ascolteremo... Farlo riempie ancor più di significato quel che facciamo.»

 «Per tutta la durata si percepisce la necessità dell’oramai settantanovenne Dylan di confrontarsi con la morte.»

La recensione descrive l'album Rough and Rowdy Ways di Bob Dylan come un'opera intensa e profonda, in cui il cantautore settantanovenne riflette sulla morte, la storia e la letteratura. Le undici tracce sono caratterizzate da arrangiamenti essenziali e una voce roca molto espressiva. L'autore valorizza l'impatto emotivo delle canzoni, sottolineando in particolare il potente brano Murder Most Foul, che celebra il potere salvifico della musica. L'album emerge come un capolavoro definitivo nella discografia di Dylan. Scopri il poderoso ultimo viaggio musicale di Bob Dylan, ascolta Rough and Rowdy Ways ora!