L’organo Hammond di Graham Field è fra i più gustosi che si possano trovare in ambito rock: gran suono, grasso e viscerale.

 Mah… bisogna esserci stati dentro in quegli anni gloriosi, per gustarsi questi dischi “minori” ben immersi nell’andazzo mainstream del rock di cinquant’anni fa.

Il debutto omonimo dei Fields è un raro e suggestivo gioiello del progressive rock britannico del 1971, con un organo Hammond di grande pregio e atmosfere vintage coinvolgenti. Nonostante una voce non incisiva di Alan Barry, l'album offre momenti strumentali di qualità e una forte dimensione evocativa. Destinato agli appassionati della scena prog degli anni Settanta, il disco resta un 'minore' ma interessante nella tradizione del rock d’epoca. Un ascolto consigliato per chi ama rivivere la musica progressive autentica e meno nota. Ascolta Fields e immergiti nell’autentico prog anni ’70 oggi stesso!

 "È uno di quei dischi che quando parte è difficile stoppare ed è il lavoro dei Decemberists che preferisco."

 "La composizione non perde praticamente mai un attimo di coesione e brillantezza, tanto da far sembrare i suoi 18 minuti, 6-7."

L'EP 'The Tain' dei The Decemberists è un lavoro compatto di 18 minuti che unisce indie, folk e prog con eleganza e autenticità. La suite in cinque movimenti si distingue per la ricchezza strumentale e la voce caratteristica di Colin Meloy. Un album coeso, mai banale, capace di emozionare con arrangiamenti raffinati e atmosfere evocative. Nonostante il suo valore, rimane sottovalutato e merita maggiore attenzione. Ascolta subito 'The Tain' per un viaggio musicale autentico e coinvolgente!

 Rory Gallagher va avanti per la sua strada, in barba alle mode pacchiane degli anni Ottanta.

 Un album di Rock/Blues con venature Hard Rock dall’aspetto tremendamente solido che non lascia scampo fin dal primo ascolto.

Defender è un album del 1987 che conferma l’impegno di Rory Gallagher verso il Rock/Blues autentico, lontano dalle mode commerciali degli anni Ottanta. Nonostante le difficoltà personali legate all’alcolismo, Rory offre un lavoro solido e ispirato, accompagnato dal duo McAvoy-O’Neill e da collaborazioni di alto livello. L’album presenta pezzi originali e una cover straordinaria, che insieme creano un’esperienza musicale efficace e coerente. La riedizione del 2018 arricchisce ulteriormente l’opera con tracce bonus di qualità. Ascolta Defender e riscopri il vero Rock/Blues di Rory Gallagher!

 Una volta premuto il tasto play, si viene catapultati in un mondo magico, a tratti fiabesco.

 Ivan Graziani, fortunatamente, non è solo "Lugano Addio"! (seppur stupenda).

La recensione celebra l'album 'La città che io vorrei' di Ivan Graziani come un capolavoro ricco di poesia, emozioni e personaggi vividi. L'autore sottolinea la musicalità raffinata e la voce unica di Graziani, invitando a riconsiderare questo lavoro spesso sottovalutato. L'album è descritto come un delicato acquerello di vita quotidiana e fantasia, capace di catturare l'ascoltatore con racconti intensi e suoni avvolgenti. Ascolta "La città che io vorrei" e scopri la magia di Ivan Graziani!

 La voce, il pianoforte e la composizione di Gary Brooker sono più che mai la ragione di essere dei Procol Harum.

 Novum è buono, onesto, da sei e mezzo. Chissà se sarà l’ultimo, spero di no.

Novum, il tredicesimo album dei Procol Harum, arriva dopo 14 anni e celebra il loro cinquantenario con un lavoro maturo e onesto. Pur mancando alcune delle forze creative storiche, l'album offre brani convincenti e momenti di vigore, soprattutto grazie a Gary Brooker e Geoff Whitehorn. Alcune tracce risultano meno ispirate, ma in generale il disco è un buon ritorno per gli appassionati del progressive pop adulto. Un album che non sorprende ma che conferma la qualità essenziale della band. Scopri Novum, il ritorno maturo dei Procol Harum e riscopri un classico del progressive pop.

 La peculiarità vincente di questa band americana è sempre stata il coniugare un punk rock ruvido venato di hardcore con l’estetica horror/sci-fi retrò.

 Per un neofita che volesse iniziare a scavare tra gli scheletri della loro vasta e confusionaria produzione “Misfits” rappresenta comunque un ottimo e utile inizio.

La raccolta "Misfits" offre una panoramica delle migliori composizioni della formazione classica, unendo punk rock grezzo e atmosfere horror. Il disco spazia tra hit note e tracce rare, rappresentando un ottimo punto di partenza per i neofiti. La recensione esalta la capacità di Glenn Danzig di forgiare un mito duraturo, anche se la produzione successiva risulta meno incisiva. Scopri il mito dei Misfits con questa raccolta iconica, perfetta per nuovi e vecchi fan!

 Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

 I piccoli arpeggi... il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

La recensione descrive l'album 'Field Rituals' di Koen Holtkamp come un intreccio delicato di arpeggi chitarristici, field recordings e linee elettroniche che evocano la vita come un sogno. L'ascolto è paragonato al tiro di sassolini nel mare dell'esistenza, con riverberi liquidi che riflettono emozioni e passioni. L'atmosfera richiamata ricorda Roy Montgomery, sottolineando la natura contemplativa e sensibile della musica di Holtkamp. Ascolta 'Field Rituals' e lasciati trasportare in un mondo di emozioni sonore.

 Questo disco ha una strana atmosfera, e una terribile produzione: il basso è sovrastato totalmente dalla batteria.

 Le canzoni però sono un esempio immenso di tecnica nel Deathgrind.

L'album To Serve Man dei Cattle Decapitation presenta una produzione controversa, con basso poco bilanciato e batteria predominante. La tecnica nel deathgrind è elevata, ma l'album risulta monotono e ripetitivo rispetto al successivo Humanure. Alcune tracce rimangono memorabili, come Testicular Manslaughter, che cattura con intensità oscura. Nel complesso, un album divisivo ma importante nella scena. Scopri ora To Serve Man e immergiti nel deathgrind più tecnico e controverso!

 «Ero nessuno finché non ho ucciso l'uomo più famoso della Terra».

 «Jared Leto prende seriamente la psicologia del personaggio, donandogli un velo di follia che inquieta lo spettatore».

Chapter 27 racconta i tre giorni prima dell'omicidio di John Lennon da parte di Mark David Chapman, con Jared Leto in un ruolo disturbante e convincente. Il film offre un'immersione nella mente tormentata del protagonista, ma soffre di ritmo lento e personaggi secondari poco sviluppati. Pur non essendo un capolavoro, resta interessante per chi vuole approfondire la storia, anche se il confronto con 'The Killing Of John Lennon' è inevitabile. La pellicola è controversa ma consigliata per i curiosi. Scopri la controversa storia dietro Chapter 27 e l'interpretazione folle di Jared Leto.

 La mia cura contro l’insonnia non è la musica soporifera, ma la musica insonne.

 Questo ammaliante incastro di registrazioni è un territorio straniero, la cui mappatura richiederebbe una vita intera.

La recensione descrive l'ascolto di Get Up With It di Miles Davis come un viaggio insonne e denso di emozioni, caratterizzato da atmosfere avvolgenti e sperimentali. Il disco emerge come un'opera complessa e labirintica che sfida chi ascolta a perdersi e ritrovarsi nel ritmo e nel suono. Più che un disco consolatorio, è una mappatura sonora che apre molteplici direzioni, offrendo un'esperienza unica per gli amanti del jazz e della musica sperimentale. Ascolta Get Up With It e perdi te stesso nell'universo di Miles Davis.

 Dominique Fils-Aimé è semplicemente magnetica, riesce a creare attenzione con arrangiamenti spartani ma mai banali.

 Questa è la soluzione auspicata dalla cantante canadese: un melting pot culturale (e musicale) come unica soluzione per l’inclusione di ogni genere.

Dominique Fils-Aimé, artista canadese di origini haitiane, con Stay Tuned! crea un album potente e minimale che intreccia musica e lotta per i diritti civili. Tra jazz, soul e world music, l'opera omaggia figure chiave della storia afroamericana e invita a una riflessione profonda. Premiata ai Juno Awards 2020, l'album si distingue per arrangiamenti essenziali e un messaggio culturale inclusivo. Ascolta Stay Tuned! di Dominique Fils-Aimé e vivi un viaggio musicale e culturale unico.

 Questo Canaxis 5 è un punto di riferimento per tutto l’ambient e il krautrock che sarebbero venuti anni dopo.

 Le emozioni ... lasciano sgomenti. La potenza significativa ed evocativa travalica pressoché ogni altra cosa.

Holger Czukay, prima di fondare i Can, crea con Canaxis un album seminal per ambient, krautrock e world music. L'opera fonde avanguardia, antichi cori e suoni esotici, generando un viaggio emotivo e filosofico profondo. La musica evoca mistero, solitudine cosmica e malinconia esistenziale, risultando un capolavoro unico e intangibile. Scopri l'universo sonoro e visionario di Canaxis, un album imprescindibile per gli amanti della sperimentazione.

 La canzone 'Stars' è un bel ritorno alle origini del dolore che portava Dolores a scrivere le più sentite canzoni.

 Morti del genere, nella storia del Rock, sono comuni.

La recensione esplora il best of dei Cranberries come pretesto per raccontare un'esperienza personale legata al significato emotivo delle loro canzoni, soprattutto 'Stars'. Si analizza brevemente l'evoluzione musicale della band e si riflette sulla figura di Dolores O'Riordan, la sua lotta interiore e la sua morte improvvisa. L'album viene visto come un viaggio tra dolore, rinascita e la voce unica della cantante. Scopri l'emozione intensa della musica dei Cranberries con questo best of unico.

 Per me 'Bury The Hatchet' dei Cranberries è il video Western di 'Promises' che girava spesso a spezzone a 'Superclassifica'.

 'Bury the Hatchet' chiude il periodo di grande successo internazionale del gruppo e stilisticamente della prima produzione che li ha resi grandi nella storia.

La recensione rivive le emozioni legate all'ascolto dell'album 'Bury the Hatchet' dei Cranberries durante l'adolescenza. L'autore lega la musica a ricordi personali di solitudine e sentimenti, evidenziando la sequenza di brani che rappresentano un momento di crescita. L'album viene anche visto come la chiusura di un importante periodo artistico per la band, con riferimenti affettuosi alla voce di Dolores O'Riordan. Scopri l'album cult 'Bury the Hatchet' e rivivi le emozioni del rock anni '90!

 "Questo è un prodotto che non potrà reggere la prova del tempo, se non per i primi due singoli interessanti nella musica e nei testi."

 "Secondo me i Pooh potevano chiudere con la loro carriera nel 1999: e sono stato io a chiudere con loro, per il presente, dopo quell’anno."

La recensione celebra 'Un posto felice' come un album ben arrangiato e testi di qualità, ma ritiene che non reggerà la prova del tempo. Evidenzia i singoli più riusciti e riflette sulla fine di un'epoca per i Pooh, legata anche al ricordo di Valerio Negrini. L'autore conclude con un sentimento di nostalgia e chiusura personale verso il gruppo. Scopri 'Un posto felice' e rivivi un pezzo di storia della musica italiana.

 Il rock and roll non morirà mai.

 È meglio bruciare subito perché la ruggine non dorme mai.

La recensione sottolinea l'intensità emotiva dell'album Homegrown di Neil Young, evidenziando il concetto metaforico del bruciare subito piuttosto che svanire lentamente. Sebbene il voto sia medio, il testo rimarca la forza e la vitalità insite nel rock. Scopri l'intensità di Homegrown di Neil Young, ascolta l'album ora!

 Il rock and roll non morirà mai.

 È meglio bruciare subito perché la ruggine non dorme mai.

La recensione di Homegrown di Neil Young ricorda la natura intensa e fragile del rock and roll, con riflessioni poetiche sulla passione e il tempo. L’album emerge come simbolo di autenticità, con un tono meditativo che evoca la scelta tra bruciare intensamente o svanire lentamente. Scopri l’anima nascosta di Homegrown di Neil Young, ascolta ora l’album.

 La vita sognata è la vita vera, l’unica che valga la pena di essere vissuta.

 Quando vedi un film di Fellini, sali su una giostra... rischi di perdere l’orientamento.

Lo Sceicco Bianco, secondo lungometraggio e vero esordio di Federico Fellini come regista, è un film unico e innovativo che unisce sogno e satira nel contesto dell'Italia anni '50. La storia di due sposini in luna di miele si trasforma in una commedia esilarante e critica, profondamente felliniana. La pellicola anticipa temi e stilemi che caratterizzeranno l'intera opera di Fellini, offrendo al pubblico un'esperienza dinamica e coinvolgente. Scopri l'esordio felliniano che ha rivoluzionato il cinema italiano!

 La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita, prende corpo nella mente di chi ascolta.

 Una composizione per una scena di guerra può essere intesa anche come brano che accompagna una danza frenetica.

La recensione celebra la colonna sonora di Ennio Morricone per Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo, sottolineando il potere evocativo e interpretativo della musica. Morricone spiega come la musica prenda vita nell'ascoltatore, non avendo un significato fisso ma variabile a seconda di chi la interpreta. La colonna sonora è vista come un'opera d'arte intangibile e immortale, capace di accompagnare e trasformare le immagini del film. Ascolta ora la leggenda di Morricone e immergiti nell’atmosfera western!

 La fantascienza si gioca sulle stesse regole dei giochi di prestigio.

 Proprio la raffazzonatura degli effetti speciali contribuiva a rendere queste serie ancora più surreali, stranianti ed immaginifiche.

La recensione celebra Spectreman, classica serie tokusatsu giapponese, evidenziandone l'atmosfera nostalgica e il fascino delle produzioni a basso costo. L'autore paragona la fantascienza giapponese a quella americana, sottolineando l'autenticità e l'immaginazione tipiche del Sol Levante. La serie, con il suo eroe cyborg, si mostra come un prodotto cult, imperfetto ma unico, capace di emozionare generazioni di telespettatori. Scopri il fascino senza tempo di Spectreman e immergiti nella fantascienza tokusatsu vintage!