Nemmeno Bruce Springsteen nella sua fase redneck era più noioso dei Fontaines D.C. nella loro fase rappresentanti d’istituto.

 Questo disco è la morte della gioventù, la morte dello spirito.

La recensione boccia duramente l’album 'A Hero's Death' dei Fontaines D.C., accusandolo di mancanza di originalità e groove. L’autore critica la band per essere un’imitazione stantia di altre realtà come gli Interpol, definendo il disco noioso e derivativo. Secondo la recensione, la scena post-punk attuale è sovrastimata e poco emozionante, con testi privi di peso reale. L’atteggiamento sarcastico mette in evidenza come la band fallisca nel comunicare autenticità e passione. Scopri perché 'A Hero’s Death' divide le opinioni e leggi la recensione completa!

 "Un film prezioso e raro, che non cerca la commozione facile, anzi, ma proprio per questo inevitabilmente la ottiene."

 "La riconoscenza e l’affetto che nutre Roger nei confronti di Ah Tao... sono dei sentimenti non scontati e non restituibili a parole."

Il film 'A Simple Life' di Ann Hui è una toccante rappresentazione della vita, dell'invecchiamento e della morte, basata su una storia vera. Attraverso il legame profondo tra Roger e la domestica Ah Tao, il film esplora con grazia e senza melodrammi temi universali come affetto, riconoscenza e la serenità dell'ultimo cammino. Un capolavoro del cinema di Hong Kong, consigliato a un pubblico ampio per la sua autenticità e sensibilità. Guarda 'A Simple Life' per una toccante lezione di vita e umanità.

 Più che un disco direi un affronto, un cazzotto in faccia a quella società che vuole nascondere la propria merda sotto il tappeto.

 Ogni suono è primitivo, lacerato, sgradevole, impervio, un incubo infernale da camicia di forza.

L'album di debutto dei Missing Foundation, uscito nel 1987, è un'esperienza sonora intensa e caotica che riflette l'atmosfera anarchica del Lower East Side di New York. Con il loro stile primitivo e aggressivo, la band manifesta una critica feroce alla società repressiva e incarna il malessere giovanile attraverso sonorità industriali e punk. Il disco è più di un semplice lavoro musicale: è un manifesto politico e culturale che ha segnato la scena underground e ispirato nuovi gruppi come i Cop Shoot Cop. Ascolta il potente debutto dei Missing Foundation e scopri il lato oscuro della musica post-punk.

 Inginocchiatevi in venerazione silente di fronte a questo monolite e non rompete i coglioni che "The Druid Sleeps In Meditation!"

 Antichi come sono Chris Hakius, Matt Pike e Al Cisneros nella loro crepitante estaticità attingono dalla coscienza collettiva memorie ancestrali trasformando in suono passaggi d'Eternità.

La recensione celebra 'Sleep's Holy Mountain' come un capolavoro indiscusso del doom metal, evocando immagini storiche e mitologiche che rendono l'ascolto un viaggio epico. L'autore sottolinea la forza emozionale e il carattere ancestrale della musica, definendo l'album un monolite imprescindibile per gli appassionati. La potenza sonora e la profondità dell'album vengono descritte con toni appassionati e reverenziali. Ascolta Sleep's Holy Mountain e vivi un'esperienza epica nel cuore del doom metal!

 Il terzo capitolo della "trucilogia" allarga all’universalità lanciando strali lucenti di un coattismo trascendentale che arrivano in ogni dove.

 "Semo Solo Scemi e cerchiamo riparo in un luogo della mente dove musica a palla, zaffate de fumo, buio che non vedi un cazzo, e sagome goth, o non goth."

La recensione esalta 'Semo Solo Scemi', terzo album di Bobby Joe Long's Friendship Party, come un cabaret musicale che unisce ironia, critica sociale e una profonda riflessione sulla realtà romana e contemporanea. Temi di decadenza, ribellione e nostalgia si intrecciano con ritmi trascinanti e testi colmi di sarcasmo. L'opera emerge come una liberatoria espressione di distacco dal conformismo e una celebrazione dell'imperfezione. Scopri l'album che unisce ironia, musica e critica sociale con spirito romano autentico!

 Il risultato di tale nuovo processo creativo è, dunque, questo Against The Grain che Rory ha usato per riferirsi provocatoriamente alle logiche del mercato discografico.

 La solita performance di livello della sempre imbattibile Stratocaster di Rory conferma la sua grandezza.

Against the Grain segna un passaggio importante nella carriera di Rory Gallagher, che spinge il suo sound verso l'Hard Rock mantenendo le radici Blues, Jazz e Folk. L'album del 1975 mostra la sua abilità come chitarrista e songwriter con brani variegati e cover ben riuscite. La prova discografica è considerata transitoria ma conferma la coerenza e il valore musicale di Gallagher. Scopri l’energia di Rory Gallagher con Against the Grain, un classico imperdibile del rock-blues!

 Il ciclismo è come l’amore: vince chi fugge.

 Il paesaggio danza sulle note dell’uomo con l’organetto, in un sabba notturno e campestre.

Questa recensione rende omaggio all'esibizione di Paolo Conte al Montreux Jazz Festival 2013 attraverso un racconto poetico che mescola musica, storia e paesaggi delle Langhe. L'autore evoca emozioni intense e immagini vivide, riflettendo sul simbolismo del ciclismo e la potenza evocativa dell'orchestra. La recensione sottolinea la maestria artistica di Conte e la sua capacità di trasportare l'ascoltatore in un viaggio epico tra musica e natura. Ascolta Paolo Conte e immergiti nel suo viaggio musicale unico.

 "Mai avrei immaginato di scrivere una recensione (positiva tra l'altro) di una produzione di Dua Lipa."

 "Quando inizi ad ascoltare una canzone devi per forza ascoltarle tutte."

Future Nostalgia di Dua Lipa sorprende per la sua freschezza e il sound vintage che fonde pop e funk. L'album è dominato da linee di basso groovy e una voce graffiante. Alcuni brani risultano meno incisivi, ma nel complesso è una produzione danzante, allegra, che invita all'ascolto totale. Un disco che rinnova la dance music e richiama icone come Daft Punk, Madonna e Lady Gaga. Ascolta Future Nostalgia e lasciati coinvolgere dal suo groove unico!

 Per me, gli Afterhours sono la migliore rock band della storia musicale italiana.

 'Germi' riesce ad alternare momenti di selvaggio furore rock a eteree ballate velenose, mai melliflue o affettate.

La recensione celebra 'Germi' (1995) come un album fondamentale degli Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, che ha portato una ventata di innovazione e freschezza nella scena rock italiana. L'uso del cut-up nei testi e la scelta di cantare in italiano hanno segnato un cambio di rotta decisivo. L'album mescola furia rock e ballate acide, contribuendo all'evoluzione del cantautorato nel nostro paese. Dopo 'Germi', la band ha consolidato la propria importanza nel panorama musicale italiano e internazionale. Ascolta 'Germi' e scopri la rivoluzione rock italiana degli Afterhours!

 È stato come ritrovare un vecchio amico.

 Aumentato il tasso di violenza e diminuito il tasso di cazzaraggine e gigioneria.

La quinta stagione di Gotham riprende da un clima di caos assoluto, mostrando un'evoluzione positiva rispetto alle precedenti. La trama è più centrata, con colpi di scena ben dosati e attori in crescita. Il racconto presenta un ambiente cupo, violento ma credibile, con personaggi come Bruce Wayne e Catwoman ben delineati. La stagione riesce a coinvolgere grazie a uno script efficace e a una maggiore maturità complessiva. Scopri la svolta di Gotham nella sua quinta stagione: non perdertela!

 Troverete una cadenzatura impalpabile ed implacabile. Nelle mani di Jaki Liebezeit qualunque percussione diviene un organismo vivente.

 La voce di Damo Suzuki sa trasformare ogni cosa in carezzevole disparità ed abissale malìa.

La recensione esamina 'Ege Bamyasi' dei Can evidenziandone la profondità ritmica e l'atmosfera unica. L'album, paragonato a un alimento esotico, sprigiona un viaggio sonoro ipnotico grazie alla batteria di Jaki Liebezeit e alla voce di Damo Suzuki. La complessità e la particolarità di questo storico lavoro krautrock restano sorprendenti e affascinanti, ancora oggi. Ascolta Ege Bamyasi e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 L’ascolto di queste 'vecchie canzoni' mi emoziona come poche cose ascoltate ultimamente.

 "Rollingstone", la più nostalgica di tutte, con dentro un coro finale, tanto Battisti.

Rolling Pop di Massaroni Pianoforti è un album che richiama con dolcezza la nostalgia degli anni Settanta, evocando sonorità di artisti come Baglioni, Fossati e Battisti. Gianluca Massaroni, nonostante la sua professione fuori dal comune per un musicista, riesce a emozionare grazie a brani semplici ma profondi. Il disco è consigliato a un pubblico che ama la musica italiana classica e non cerca a tutti i costi l’originalità estrema. Ascolta Rolling Pop e lasciati trasportare dalla nostalgia autentica!

 "Campo diGrano con Volo di Corvi: c’è tutta intera la paura, il raccapriccio, la solitudine di un uomo che SA che la sua vita sta per finire."

 "Van Gogh è andato fino in fondo alle sue nevrosi, ha concesso ogni brandello di carne alla sua sofferenza."

La recensione riflette sull’opera di Van Gogh 'Campo di Grano con Volo di Corvi' evocando la solitudine e la paura di vivere. Tra dettagli quotidiani e riflessioni profonde, l'autore si confronta con la sofferenza espressa dal pittore. Il testo unisce l’analisi artistica a pensieri personali sul valore della vita e della morte, celebrando la forza e la sincerità della visione di Van Gogh. Scopri la profondità emotiva di Van Gogh in questa intensa recensione.

 La Shoah è un’onta indimenticabile; distruggendo l’infanzia si distruggono infinite possibilità.

 Il diario di Anne Frank e questo film dimostrano il suo successo nell’aver raggiunto un lodevole e memorabile obiettivo.

Il film '#AnneFrank - Vite Parallele' mette in relazione il diario di Anne Frank con le testimonianze di altre donne sopravvissute alla Shoah e il loro impatto sulle nuove generazioni. Attraverso tre piani narrativi, il documentario sottolinea l'importanza di mantenere viva la memoria storica e il valore della parola testimonianza per il futuro. Un'opera che conferma l'obiettivo di Anne Frank di essere utile anche dopo la morte. Scopri il potere della testimonianza e non dimenticare la storia.

 La mia gente è un album che guarda al mondo con amarezza, che immerge le mani nel fango per trovare quel poco di buono che è rimasto.

 Enzo vuole levarsi di dosso la maschera dell’artista e parlarci da uomo, come se quello che c’è scritto nel testo lo riguardi più personalmente.

Il disco 'La mia gente' marca una fase critica nella carriera di Enzo Jannacci, con tematiche di amarezza e disillusione a causa di difficoltà artistiche e censura. Tra i brani spiccano 'Gli zingari' e '70 persone', che riflettono lo stato d'animo di Jannacci nel 1969. L'album contiene anche pezzi più leggeri e collaborazioni importanti, mostrando una Milano malinconica e una società in crisi. Pur non essendo il suo lavoro migliore, resta un tassello fondamentale per comprendere l'evoluzione dell'artista. Scopri l'anima profonda di Enzo Jannacci con 'La mia gente' e lasciati conquistare dal suo racconto sincero.

 L'album è stratosferisco, spaziale, universale, metaforico, felliniano, erotico, sensazionale.

 Il capolavoro dei capolavori lo si raggiunge in 'Però Il Rinoceronte', la miglior canzone mai concepita dall'artista.

CSAR di Lucio Battisti è un album concept del 1992 che racconta la giornata di una ragazza attraverso otto tracce ricche di suggestioni psichedeliche, elettroniche e testi criptici firmati da Pasquale Panella. L'opera si distingue per l'innovativo uso di sintetizzatori, un canto apatico e atmosfere avant-pop che accompagnano la narrazione surreale e riflessiva. Considerato uno dei lavori più sperimentali e affascinanti di Battisti, CSAR è un viaggio musicale e tematico che esplora amore, quotidianità e critica sociale con un'impronta unica e visionaria. Scopri l'incredibile viaggio sonoro e poetico di Battisti in CSAR, un capolavoro imperdibile!

 Il tanto amato hard rock brilla quindi per la sua totale mancanza in questa farlocca celebrazione di gioventù.

 Massimo scandalo di questo disco è il massacro di "God Only Knows" dei Beach Boys.

La recensione di "Tracks of My Years" di Bryan Adams evidenzia una delusione profonda dovuta alla scelta di coprire canzoni anni '60 sotto la produzione di David Foster, lontana dall'anima rock dell'artista. Mentre la voce di Adams rimane solida, le reinterpretazioni sono spesso banali o mal gestite, con poche eccezioni. Il recensore critica aspramente il ruolo dominante del produttore e la direzione artistica, giudicando l'album un tradimento per i fan del vero rock di Adams. Scopri perché questo album di Bryan Adams ha diviso i fan del rock!

 «Mi sembra di sentire la voce del fanciullo... E' troppo bello, troppo...»

 «Un piccolo museo in un album di figurine. Una bellissima ingenuità lievissimamente stonata.»

La recensione celebra l'album strumentale di Peter Howell e John Ferdinando come una gemma psichedelica lo-fi degli anni '60, capace di evocare atmosfere infantili e suggestive. Attraverso tecniche di registrazione amatoriali e riferimenti a Lewis Carroll, il disco si presenta come un piccolo capolavoro fatto di suoni delicati e magiche incompiutezze. Un viaggio musicale nostalgico che ricorda la TV dei ragazzi e pomeriggi d'infanzia, arricchito da un mood bucolico e poetico. Scopri questo viaggio psichedelico vintage e lasciati trasportare dalla magia musicale di Alice!

 Satie, prima d’essere un uomo, è, per sua stessa ammissione, un mammifero.

 Di lasciare che il silenzio si faccia musica.

La recensione esplora l'atmosfera unica e intimista delle composizioni di Erik Satie interpretate da Aldo Ciccolini, descrivendole come un perfetto connubio tra silenzio e musica. Il testo evidenzia la delicatezza e la profondità emotiva dell'opera, che trasmette sogni, malinconia e giochi infantili senza artifici appariscenti. La musica di Satie è vista come espressione pura di una mente complessa e ironica, capace di trasformare il silenzio in esperienza sonora coinvolgente. Ascolta l'incanto di Satie nelle mani di Ciccolini e lasciati trasportare dal silenzio sonoro.

 La rete sociale come quella digitale porta l’inganno, ma non come un tempo, anche il sospetto, ma la benevolenza di una credenza diffusa a più livelli.

 I decibel hanno soffocato la riflessione ed i contenuti della politica, il verbo è uno strumento speculativo che ristagna nella superficie del pianeta.

La recensione analizza 'Alice ed il sindaco', un film che mette in scena la crisi esistenziale di un sindaco francese e il ruolo di una giovane consigliera che tenta di riportargli vigore. Il film riflette sui cambiamenti politici, sui media sociali e sulla perdita di profondità nel dibattito pubblico. Le interpretazioni di Anais Dumostier e Fabrice Luchini sono particolarmente apprezzate. Il film presenta una critica sottile del sistema politico contemporaneo con uno sguardo nostalgico ma realistico. Scopri il film che racconta la politica moderna con uno sguardo critico e coinvolgente!