Say Something è una ventata di aria fresca ed è molto estiva.

 La regina del pop è tornata :)

Say Something segna il ritorno di Kylie Minogue al classico pop dance dopo 33 anni di carriera. Il singolo è fresco, estivo e anticipa l’album Disco del 2020. Nonostante una promozione discreta, il pezzo sorprende e conferma la regina del pop in grande forma. Ascolta ora Say Something e immergiti nel nuovo sound di Kylie Minogue!

 Come in molti romanzi di Vonnegut la trama era assurda e irrilevante. Avresti potuto strappare tutte le pagine e rimetterle insieme a caso senza compromettere la tua esperienza di lettura.

 L'autore si rivolge a un alieno di una galassia lontana, perciò descrive minuziosamente ogni cosa... più leggevo, più mi rendevo conto che molte di quelle cose non erano affatto ovvie. Anzi, erano decisamente bizzarre.

La recensione esplora "La colazione dei campioni" di Kurt Vonnegut, un romanzo satirico e fantasioso che racconta con ironia e pietà l'assurdità della condizione umana attraverso personaggi come Kilgore Trout e Dwayne Hoover. La trama è scarna ma ogni pagina è ricca di luce propria, con un linguaggio diretto e dettagli particolari rivolti a un pubblico anche alieno. Tra critica sociale, fantascienza immaginaria e un finale struggente, il libro si rivela un'esperienza unica e coinvolgente. Scopri la pazzia e l'ironia di Vonnegut in 'La colazione dei campioni'!

 Il film è come un uovo di cioccolato: abbastanza dolce e soddisfacente da distrarti dal fatto che è completamente vuoto dentro.

 L’unico messaggio che non può essere messo in discussione nel film è che l’industria discografica non ha nulla a che vedere con l’arte e la musica di qualità ma solo con il profitto.

Yesterday racconta la storia di Jack Malik, unico a ricordare i Beatles in un mondo dove non sono mai esistiti. La prima parte è divertente e riconoscibile per musicisti indipendenti, mentre la seconda ripiega in una trama prevedibile e romantica. Il film sottolinea il conflitto tra arte e industria discografica, pur risultando un prodotto delizioso ma privo di profondità. Scopri se Yesterday è il film musicale che fa per te!

 In un colpo solo l’obbiettivo è far saltare il banco, passare osservati e possibilmente inquietati dai nuovi incubi della società civile.

 Nella volgarità che caratterizza l’estetica di Sono si distinguono le sue alte intuizioni registiche, che collocano il nostro, all’interno del suo timbro sovversivo, nell’ Olimpo dei Grandi.

La recensione analizza 'The Forest of Love' di Sion Sono come un'opera intensa e spiazzante, che combina follia, virtuosismo registico e critica della società capitalistica. Il film è descritto come un viaggio inquietante e originale, che si distacca dagli schemi mainstream, offrendo una riflessione profonda sull'esistenza e il dolore. L'autore sottolinea la capacità di Sono di rappresentare una generazione e di utilizzare tecniche visive uniche per coinvolgere lo spettatore. Scopri ora il lato oscuro e visionario di Sion Sono con The Forest of Love!

 Chi l'avrebbe mai detto che la Leggenda, forse la più grande della Storia della Musica, sarebbe iniziata con un semplicissimo, banalissimo, economicissimo: ONE, TWO, THREE, FAH!

 Fare una recensione brano per brano sarebbe totalmente inutile; il mio consiglio è: fatevi trasportare dalla musica, dall'energia grezza che emana, dalla tensione giovanile sprigionata.

La recensione esalta l'album di debutto dei Beatles, 'Please Please Me', come un pezzo storico di musica e cultura. L'opera è vista come un'esplosione di energia giovanile e un segno di rottura con le convenzioni dell'Inghilterra post-bellica. L'album racchiude anche pulsioni erotiche represse dell'epoca, contribuendo a un cambiamento sociale e musicale. È suggerito come ascolto imprescindibile almeno una volta nella vita. Ascolta 'Please Please Me' e vivi l'inizio di una leggenda musicale!

 Una sezione fiati così calda ed avvolgente che sembra il primo maglione dopo l'estate.

 Musica onesta e sensibile, godibile ma anche accessibile.

Forever Turned Around dei Whitney è un album di folk anni '70 con influenze country e una sezione fiati calda e avvolgente. Le dieci tracce, brevi e sincere, mostrano un equilibrio dinamico e una musica sensibile e accessibile. Il disco si distingue nel panorama musicale di Chicago, offrendo un'esperienza musicale onesta e confortante per gli amanti dell'indie folk. Ascolta ora Forever Turned Around e lasciati avvolgere dal folk di Chicago!

 "'Barcelona' non è un album di canzoni dei Queen con soprano piazzati a casaccio, è un progetto serio e ambizioso."

 "Che gli Dei li abbiano in gloria, Freddie e Montserrat, ve lo immaginate qualcosa del genere nel 2020? Meglio non immaginarlo, credetemi."

La recensione si concentra sull'album 'Barcelona', un progetto musicale unico che unisce l'eccellenza rock di Freddie Mercury con la potenza lirica di Montserrat Caballé. L'autore analizza le tracce principali, apprezzando la serietà del progetto e il dialogo tra pop e opera. Pur evidenziando qualche nota stonata, l'album viene definito un'eccezione positiva nel panorama dei crossover musicali. Scopri l'unione straordinaria tra rock e lirica in 'Barcelona', ascolta ora!

 «Spero che questa non sia l’ultima canzone di Bob Dylan che ascolteremo... Farlo riempie ancor più di significato quel che facciamo.»

 «Per tutta la durata si percepisce la necessità dell’oramai settantanovenne Dylan di confrontarsi con la morte.»

La recensione descrive l'album Rough and Rowdy Ways di Bob Dylan come un'opera intensa e profonda, in cui il cantautore settantanovenne riflette sulla morte, la storia e la letteratura. Le undici tracce sono caratterizzate da arrangiamenti essenziali e una voce roca molto espressiva. L'autore valorizza l'impatto emotivo delle canzoni, sottolineando in particolare il potente brano Murder Most Foul, che celebra il potere salvifico della musica. L'album emerge come un capolavoro definitivo nella discografia di Dylan. Scopri il poderoso ultimo viaggio musicale di Bob Dylan, ascolta Rough and Rowdy Ways ora!

 Davvero un gran bel ritorno per la band londinese.

 Il suono si fa quindi molto più duro e spesso, con impennate molto vicine al metal.

The Kingdom è l'ottavo album dei Bush, caratterizzato da un suono più duro e influenzato dal metal grazie anche ai nuovi membri e alla produzione di Tyler Bates. Brani come 'Blood River' e 'Flowers On A Grave' emergono come punti forti del disco, che rappresenta un ritorno potente per la band londinese, pur mantenendo elementi grunge distintivi. Anche il contributo strumentale di Chris Traynor e la voce distintiva di Gavin Rossdale sono molto apprezzati. L'album riflette evoluzione e continuità nel percorso dei Bush. Scopri il potente ritorno dei Bush con The Kingdom, ascolta ora l'album!

 il mix proposto ha fatto la differenza; la band tunisina infatti è riuscita ad imporsi fra il pubblico del progressive metal per il loro inusuale mix

 gli ultimi Myrath sembrano una sorta di neo-melodico arabo con giusto qualche chitarrina distorta in sottofondo per dare un po' di carica

La recensione evidenzia come Shehili dei Myrath rappresenti un'ulteriore evoluzione verso sonorità più soft e orchestrali, riducendo l'impatto metallico che caratterizzava i loro lavori precedenti. Pur mantenendo energia positiva e originalità nel mix tra metal e folk nordafricano, l'album delude chi cercava la potenza e l'alchimia dei vecchi lavori come Desert Call. L'autore auspica un ritorno a sonorità più pesanti o una svolta più originale nei prossimi album. Scopri il mix unico dei Myrath e lasciati trasportare dal loro sound mediterraneo!

 Abies firma è un mellifluo gioco di percussioni, un cristallino risuonar d’allumini.

 È verticale e orizzontale insieme, Abies firma.

Abies firma di Daniel Schmidt è un album caratterizzato da suoni percussivi delicati e cristallini, ispirati all'abete da cui prende il nome. L'opera combina una verticalità radicata con un respiro orizzontale, creando atmosfere celestiali e un gioco sonoro raffinato. La recensione evidenzia la maestria dell'artista nel dare vita a un ensemble di suoni unici e suggestivi. Scopri il raffinato mondo sonoro di Daniel Schmidt con Abies firma.

 L’organo Hammond di Graham Field è fra i più gustosi che si possano trovare in ambito rock: gran suono, grasso e viscerale.

 Mah… bisogna esserci stati dentro in quegli anni gloriosi, per gustarsi questi dischi “minori” ben immersi nell’andazzo mainstream del rock di cinquant’anni fa.

Il debutto omonimo dei Fields è un raro e suggestivo gioiello del progressive rock britannico del 1971, con un organo Hammond di grande pregio e atmosfere vintage coinvolgenti. Nonostante una voce non incisiva di Alan Barry, l'album offre momenti strumentali di qualità e una forte dimensione evocativa. Destinato agli appassionati della scena prog degli anni Settanta, il disco resta un 'minore' ma interessante nella tradizione del rock d’epoca. Un ascolto consigliato per chi ama rivivere la musica progressive autentica e meno nota. Ascolta Fields e immergiti nell’autentico prog anni ’70 oggi stesso!

 "È uno di quei dischi che quando parte è difficile stoppare ed è il lavoro dei Decemberists che preferisco."

 "La composizione non perde praticamente mai un attimo di coesione e brillantezza, tanto da far sembrare i suoi 18 minuti, 6-7."

L'EP 'The Tain' dei The Decemberists è un lavoro compatto di 18 minuti che unisce indie, folk e prog con eleganza e autenticità. La suite in cinque movimenti si distingue per la ricchezza strumentale e la voce caratteristica di Colin Meloy. Un album coeso, mai banale, capace di emozionare con arrangiamenti raffinati e atmosfere evocative. Nonostante il suo valore, rimane sottovalutato e merita maggiore attenzione. Ascolta subito 'The Tain' per un viaggio musicale autentico e coinvolgente!

 Rory Gallagher va avanti per la sua strada, in barba alle mode pacchiane degli anni Ottanta.

 Un album di Rock/Blues con venature Hard Rock dall’aspetto tremendamente solido che non lascia scampo fin dal primo ascolto.

Defender è un album del 1987 che conferma l’impegno di Rory Gallagher verso il Rock/Blues autentico, lontano dalle mode commerciali degli anni Ottanta. Nonostante le difficoltà personali legate all’alcolismo, Rory offre un lavoro solido e ispirato, accompagnato dal duo McAvoy-O’Neill e da collaborazioni di alto livello. L’album presenta pezzi originali e una cover straordinaria, che insieme creano un’esperienza musicale efficace e coerente. La riedizione del 2018 arricchisce ulteriormente l’opera con tracce bonus di qualità. Ascolta Defender e riscopri il vero Rock/Blues di Rory Gallagher!

 Una volta premuto il tasto play, si viene catapultati in un mondo magico, a tratti fiabesco.

 Ivan Graziani, fortunatamente, non è solo "Lugano Addio"! (seppur stupenda).

La recensione celebra l'album 'La città che io vorrei' di Ivan Graziani come un capolavoro ricco di poesia, emozioni e personaggi vividi. L'autore sottolinea la musicalità raffinata e la voce unica di Graziani, invitando a riconsiderare questo lavoro spesso sottovalutato. L'album è descritto come un delicato acquerello di vita quotidiana e fantasia, capace di catturare l'ascoltatore con racconti intensi e suoni avvolgenti. Ascolta "La città che io vorrei" e scopri la magia di Ivan Graziani!

 La voce, il pianoforte e la composizione di Gary Brooker sono più che mai la ragione di essere dei Procol Harum.

 Novum è buono, onesto, da sei e mezzo. Chissà se sarà l’ultimo, spero di no.

Novum, il tredicesimo album dei Procol Harum, arriva dopo 14 anni e celebra il loro cinquantenario con un lavoro maturo e onesto. Pur mancando alcune delle forze creative storiche, l'album offre brani convincenti e momenti di vigore, soprattutto grazie a Gary Brooker e Geoff Whitehorn. Alcune tracce risultano meno ispirate, ma in generale il disco è un buon ritorno per gli appassionati del progressive pop adulto. Un album che non sorprende ma che conferma la qualità essenziale della band. Scopri Novum, il ritorno maturo dei Procol Harum e riscopri un classico del progressive pop.

 La peculiarità vincente di questa band americana è sempre stata il coniugare un punk rock ruvido venato di hardcore con l’estetica horror/sci-fi retrò.

 Per un neofita che volesse iniziare a scavare tra gli scheletri della loro vasta e confusionaria produzione “Misfits” rappresenta comunque un ottimo e utile inizio.

La raccolta "Misfits" offre una panoramica delle migliori composizioni della formazione classica, unendo punk rock grezzo e atmosfere horror. Il disco spazia tra hit note e tracce rare, rappresentando un ottimo punto di partenza per i neofiti. La recensione esalta la capacità di Glenn Danzig di forgiare un mito duraturo, anche se la produzione successiva risulta meno incisiva. Scopri il mito dei Misfits con questa raccolta iconica, perfetta per nuovi e vecchi fan!

 Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

 I piccoli arpeggi... il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

La recensione descrive l'album 'Field Rituals' di Koen Holtkamp come un intreccio delicato di arpeggi chitarristici, field recordings e linee elettroniche che evocano la vita come un sogno. L'ascolto è paragonato al tiro di sassolini nel mare dell'esistenza, con riverberi liquidi che riflettono emozioni e passioni. L'atmosfera richiamata ricorda Roy Montgomery, sottolineando la natura contemplativa e sensibile della musica di Holtkamp. Ascolta 'Field Rituals' e lasciati trasportare in un mondo di emozioni sonore.

 Questo disco ha una strana atmosfera, e una terribile produzione: il basso è sovrastato totalmente dalla batteria.

 Le canzoni però sono un esempio immenso di tecnica nel Deathgrind.

L'album To Serve Man dei Cattle Decapitation presenta una produzione controversa, con basso poco bilanciato e batteria predominante. La tecnica nel deathgrind è elevata, ma l'album risulta monotono e ripetitivo rispetto al successivo Humanure. Alcune tracce rimangono memorabili, come Testicular Manslaughter, che cattura con intensità oscura. Nel complesso, un album divisivo ma importante nella scena. Scopri ora To Serve Man e immergiti nel deathgrind più tecnico e controverso!

 «Ero nessuno finché non ho ucciso l'uomo più famoso della Terra».

 «Jared Leto prende seriamente la psicologia del personaggio, donandogli un velo di follia che inquieta lo spettatore».

Chapter 27 racconta i tre giorni prima dell'omicidio di John Lennon da parte di Mark David Chapman, con Jared Leto in un ruolo disturbante e convincente. Il film offre un'immersione nella mente tormentata del protagonista, ma soffre di ritmo lento e personaggi secondari poco sviluppati. Pur non essendo un capolavoro, resta interessante per chi vuole approfondire la storia, anche se il confronto con 'The Killing Of John Lennon' è inevitabile. La pellicola è controversa ma consigliata per i curiosi. Scopri la controversa storia dietro Chapter 27 e l'interpretazione folle di Jared Leto.