Il film fallisce clamorosamente nel rendere lo spessore dell’opera originale.

 Narrativamente debole, modesto nella messa in scena, semplicistico nell’adattamento.

Il film di Ciro Guerra, tratto dal romanzo di J.M. Coetzee, affronta temi importanti come l'impotenza dell'empatia davanti alla violenza, ma fallisce nel trasmettere la profondità dell'opera originaria. La sceneggiatura semplifica e banalizza i dialoghi, mentre la regia risulta debole e poco coinvolgente. Le performance di Depp e Pattinson sono superficiali, con Mark Rylance che emerge leggermente sopra la media. Un'occasione cinematografica sprecata e deludente in generale. Scopri perché questo film non convince gli amanti del romanzo originale.

 anche questo lavoro di Wareham non presenta picchi di creatività eccezionali

 un buon album di Dream pop senza infamia e senza lode

Luna con Pup Tent del 1997 offre un disco dream pop in continuità con il precedente Penthouse, ma senza picchi di creatività. Un lavoro solido ma non memorabile, consigliato soprattutto ai fan affezionati del gruppo. Scopri Pup Tent di Luna e approfondisci il dream pop anni '90!

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Ciò che colpisce fin dall'inizio sono gli arrangiamenti sofisticati e l'uso magistrale dell'elettronica che dipinge mondi sonori di una bellezza abbagliante.

 "The Ascension" è, probabilmente, fra i lavori meglio riusciti per ambizione, sonorità e tematiche di una carriera ormai ventennale.

The Ascension di Sufjan Stevens rappresenta una svolta elettronica e innovativa rispetto ai suoi lavori folk-acustici. L'album presenta arrangiamenti sofisticati, atmosfere sognanti e testi ispirati, con riferimenti a Depeche Mode e Bjork senza mai essere derivativo. Canzoni come "Sugar" e "America" emergono come momenti artistici di grande rilievo. Considerato uno dei migliori album del 2020, conferma Stevens come uno dei talenti più eclettici e ambiziosi della musica contemporanea. Ascolta ora The Ascension e scopri l'innovazione sonora di Sufjan Stevens!

 Wareham e soci qui sono senza ispirazione e il disco non si eleva sopra la sufficienza.

 Disco consigliato solo ai fan del gruppo.

Penthouse di Luna, uscito nel 1995, non raggiunge l'ispirazione del precedente 'Bewitched'. L'album si mantiene sufficiente, con episodi rilevanti come 'Chinatown', mentre 'Bonnie e Clyde' è criticata per la sua cacofonia. Consigliato solo ai fan del gruppo. Scopri di più su Penthouse e la carriera di Luna leggendo la recensione completa!

 MOOR mother e mental JEWELRY vengono da esperienze diverse che conguagliano in True Opera: il cantato alla MC Ride e l'ossessione rancorosa e rauca di Mark E. Smith si mostrano centrali in questo progetto.

 Così i Wire, Sonic Youth, Drive Like Jehu, Fugazi, Big Black / Shellac, Mission of Burma, Jesus Lizard, Bad Brains, Unsane, Pixies, Wipers vengono sputati su un muro industriale e rumoroso.

La recensione esplora True Opera di Moor Jewelry come un progetto energico e innovativo che reinterpreta il post-punk e il post-hardcore attraverso un filtro hip hop contaminato da industrial noise. L'autore, inizialmente scettico verso il rap, apprezza la fusione delle influenze musicali, riconoscendo l'urgenza e la forza del duo nel panorama alternativo. Un album che fonde epoche e generi con intensità e originalità. Scopri ora True Opera di Moor Jewelry, un viaggio sonoro unico tra post-punk e hip hop!

 Node è un disco che oserei definire magico: prima lo odi, poi ti è indifferente, infine non se ne può più fare a meno.

 Marcus non sbaglia un fottuto colpo, superando di gran lunga i 'berci' del primissimo cantante.

La recensione evidenzia come Northlane, nonostante la perdita del carismatico frontman Adrian, riescano a rinascere con l'album Node. Il disco, più morbido e vocale rispetto ai precedenti, ha suscitato reazioni contrastanti ma conquista con la sua sperimentazione e profondità. Le performance vocali di Marcus sono il vero punto di forza, mentre l'album si distingue per l'innovazione in un genere spesso ripetitivo. Node è una prova di maturità e coraggio per la band. Ascolta Node e scopri il nuovo volto di Northlane, un viaggio sonoro imperdibile!

 "'Great Jones Street' è un capolavoro di tenerezza, bucolicità e serenità."

 "Un disco da avere, per tutti i fan del Dream pop e dello shoegaze."

Bewitched, uscito nel 1994, è considerato da molti il miglior album dei Luna. Con il suo stile dream pop sognante, offre brani indimenticabili come 'California (all the way)' e 'Great Jones Street', quest'ultima definita un capolavoro di tenerezza e serenità. Un disco essenziale per gli appassionati del genere e dello shoegaze. Ascolta ora 'Bewitched' e immergiti nel magico Dream Pop dei Luna!

 Il disco presenta un suono "sognante" e tranquillo, con ottimi arrangiamenti e scivola via che è un piacere.

 "Slash your Tires", orecchiabilissima Power ballad sostenuta da un incredibile riff di chitarra che si stampa in testa.

Luna, guidata da Dean Wareham dopo lo scioglimento dei Galaxie 500, pubblica Lunapark nel 1992, un album dream pop caratterizzato da atmosfere sognanti e rilassanti. Le influenze dei Velvet Underground e dei Rem si percepiscono, con brani come "Slash your Tires" e "Crazy people" che si distinguono per melodia e intensità emotiva. Un disco consigliato a chi ama il dream pop e lo shoegaze. Ascolta Lunapark e lasciati trasportare dal dream pop di Luna!

 Soltanto nelle sue mani un violoncello può galleggiare, tra nembi scarlatti e vespri ammantati di lavanda.

 Un chamber-jazz, assonnato o vispo, di un crocevia nubeggiato che sa inondare di rosa antica e di turchese ogni angolo.

The Colours of Chloë di Eberhard Weber è un album che evoca atmosfere tenui e colorate attraverso un jazz raffinato e unico. La musica si distingue per un chamber jazz sospeso tra calma e tempesta interiore, capace di creare paesaggi sonori densi di delicatezza e poesia. Sebbene non sia il lavoro più cesellato di Weber, conserva il suo marchio distintivo di cromie musicali sensibili e profonde. Ascolta The Colours of Chloë per un viaggio musicale indimenticabile.

 "Madman è un perfetto mix di schizofrenie. Una roba stonata, anzi stonatissima, ma con un gran tiro. Insomma, una bomba..."

 "Oggi il film è introvabile, non un fotogramma che uno. Ed è davvero un peccato, anche perché a interpretare Sagittarius c'è il nostro Zoot."

La recensione celebra 'The Madman Running Through The Fields/Sun Came Bursting Through My Cloud' dei Dantalian's Chariot come una miscela esplosiva di psichedelia e soul. Il brano 'Madman' viene descritto come un viaggio ipnotico tra schizofrenie musicali, caratterizzato da organi acidissimi e chitarre inusuali. L'ambientazione londinese del 1967 e il richiamo all'estate dell'amore creano una cornice nostalgica e magica. La recensione evoca l'atmosfera unica di un'epoca e di un gruppo che, pur poco conosciuto, rimane un gioiello underground insostituibile. Scopri l'incredibile viaggio psichedelico dei Dantalian's Chariot, un classico underground da riscoprire!

 I Motorpsycho sembrano muoversi a loro agio in ogni situazione come dei MacGyver della musica.

 Noi siamo i Motorpsycho. Le vostre peculiarità musicali e culturali saranno assimilate. La resistenza è inutile.

Recensione entusiasta dell'album 'The Tower' dei Motorpsycho che esplora le influenze prog anni '70 da King Crimson a Yes, mescolandole con creatività. L'autore apprezza l'abilità della band nel riutilizzare e rielaborare stili diversi per creare un lavoro coerente e personale. L'album emerge come un omaggio appassionato ma originale alle grandi dinastie musicali del passato, confermando Motorpsycho come talento poliedrico e innovativo. Scopri ora il viaggio prog unico dei Motorpsycho con The Tower!

 Allan Holdsworth rappresenta l'apice di un certo tipo di virtuosismo quasi inarrivabile ai più.

 È uno dei pochi dischi 'di genere' che consiglio a chiunque: un piccolo capolavoro che meriterebbe più spazio nella sua sconfinata discografia.

La recensione celebra 'The Sixteen Men of Tain', album di Allan Holdsworth, come un capolavoro di virtuosismo e melodia nel panorama jazz fusion. L'autore esprime ammirazione per la tecnica inarrivabile di Holdsworth e consiglia caldamente l'ascolto anche a chi non è esperto del genere. L'album viene descritto come evocativo, sognante e uno dei più belli dell'artista. Scopri il virtuosismo unico di Allan Holdsworth con The Sixteen Men of Tain!

 tutto l’apparato strumentale e perfino vocale presente nel disco potrebbe essere tranquillamente trasposto su un bel pianoforte, senza che le canzoni si snaturino di una mezza nota.

 Eleganza, potenza e melodia sono le colonne portanti di un disco a dir poco mostruosamente sottovalutato dai più.

La recensione esalta Digital Veil dei The Human Abstract come un capolavoro che fonde musica classica e progressive metal con grande abilità tecnica e melodica. Emergono le straordinarie doti compositive del chitarrista AJ Minette e l'equilibrio tra potenza, eleganza e melodia. L'album viene definito un'opera importante e sottovalutata, capace di superare i cliché del metal contemporaneo con una produzione cristallina. Ascolta Digital Veil e scopri la fusione perfetta tra metal e musica classica!

 "Accusani senza la Poles sembra non essere più lui..."

 "'Il fiore per te' è una struggente Power ballad che alterna strofe lente con un ritornello devastante."

La recensione giudica "Senza vergogna" dei Sick Tamburo come un album mediocre e poco ispirato, dominato da ritmi lenti e martellanti. Solo tre tracce si distinguono per energia e riuscita artistica, in particolare la power ballad "Il fiore per te". La mancanza della Poles sembra pesare sul risultato finale, deludendo i fan del punk più aggressivo. Scopri la recensione completa e ascolta l'album per farti un'idea!

 “Sei piccoli acquerelli con la vetta emotiva di ‘Children of the Hill’ verso cui converge tutta l’opera.”

 “Il mirabile viaggio di Harold per le solatie strade della percezione è terminato e tutti i luoghi della memoria che lo avevano popolato svaniscono.”

La recensione celebra l’EP 'The Serpent (In Quicksilver)' di Harold Budd come un’opera ambient intrisa di malinconia e delicatezza, che rappresenta una tappa fondamentale nel suo percorso artistico. Attraverso un uso sapiente del pianoforte e del pedale, Budd costruisce sei tracce che esplorano la memoria, la lontananza e la fragile bellezza del tempo che passa. L’album è descritto come un viaggio emozionale e poetico, che suggella l’evoluzione del minimalismo musicale in chiave ambientale. Ascolta ora The Serpent (In Quicksilver) e immergiti in un viaggio musicale unico.

 Il risultato è un effetto ovattato, straniante, molto alla Jesus and Mary Chain, ma più potente.

 Gli episodi da segnalare positivamente, invece, sono senz'altro la scatenata "Occhi a spillo", la malefica "Sono un'immondizia" e il singolo depressivo "Luca".

Gioia Nera, album del 2004 dei Prozac+, segna un cambio verso un sound più elettronico grazie alla batteria programmata di Gian Maria Accusani. Nonostante qualche filler che appesantisce l’ascolto, tracce come "Occhi a spillo", "Sono un'immondizia" e "Luca" spiccano per energia e intensità. Il disco si presenta come un prodotto solido e precede la futura svolta elettronica del leader con i Sick Tamburo. Ascolta Gioia Nera e scopri l'elettronica dei Prozac+!

 Eventi atmosferici sempre più forti e imprevedibili, le nostre case devastate dalla violenza degli uragani.

 Comincio a scorgere i primi rosati bagliori, avrò il tempo di riempirmene lo sguardo? Il freddo del mattino mi lagrima gli occhi ma sono commosso, non ho più paura.

La recensione esplora l'album Kistvaen di Roly Porter come un'esperienza sonora intensa che evoca un mondo devastato da eventi naturali e creature invincibili. Attraverso immagini potenti di luce e oscurità, l'artista dipinge un racconto di sopravvivenza e accettazione del destino, avvolto in atmosfere ambient affascinanti. L'ascolto diviene un viaggio emotivo, capace di toccare corde profonde con suoni evocativi e profondi. Scopri l'emozione profonda di Kistvaen, immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Un sound dannatamente fresco e innovativo, copiatissimo negli anni futuri.

 Una proposta "vecchia" ma che non deve assolutamente mancare per chi vuole ascoltare della musica veramente eccezionale.

La recensione celebra "Death of a Dead Day" dei SikTh come un capolavoro pionieristico del tech/math metal progressivo. Negli anni seguenti questo album è stato fonte d'ispirazione per molte band di djent e metalcore. La musica spicca per tempi irregolari, chitarre ribassate e potenti sezioni ritmiche, offrendo brani memorabili come "When the Moment's Gone". Un disco fondamentale per comprendere l'evoluzione dell'Heavy degli ultimi 20 anni. Ascolta ora SikTh e scopri il metal che ha cambiato il genere!

 Musica che fluttua sospesa in una dimensione atemporale e mistica.

 Ti apriva il cervello come una scatoletta e ti collegava alla macchina del tempo.

La recensione celebra il primo album degli Ash Ra Tempel come un classico intramontabile del krautrock che unisce psichedelia e avanguardia. L'autore ricorda con emozione l'esperienza d'ascolto e la forte atmosfera cosmica dell'opera, sottolineando l'unicità di questo disco nell'ambito musicale degli anni '70. Viene inoltre evidenziata la qualità degli interpreti e la profondità mistica della musica. Infine, si riflette sulla decadenza della musica attuale in confronto a quell'epoca creativa. Scopri l'universo sonoro mistico di Ash Ra Tempel, un viaggio musicale senza tempo.