Considerando che ben presto la leadership culturale si sarebbe spostata dal vecchio al nuovo continente...

 Un album di buona musica che però non (mi) scalda l’animo e va più nella direzione di Hollywood o Broadway.

La recensione valuta l'album di Aaron Copland come un tentativo storico di creare una musica accademica americana con elementi folklorici. L'esecuzione di Andrew Litton è brillante, ma la musica non risulta particolarmente emozionante. I balletti 'Billy the Kid' e 'Rodeo' mostrano punti di forza e debolezza, mentre le suite sono apprezzabili. Un disco consigliato per confronto culturale più che per coinvolgimento emotivo. Scopri l'evoluzione della musica americana con Copland e confrontala con i grandi del jazz.

 "Code Red è probabilmente il disco più diretto, genuino, e violento della band tedesca."

 "Basta l’impatto della Titletrack a smorzare ogni dubbio, con un Tom Angelripper che sgraziatamente urla 'CODE RED!' con un’enfasi da far venire i brividi."

La recensione evidenzia il valore di 'Code Red' come un album diretto e violento, che segna il ritorno dei Sodom al Thrash più genuino dopo una fase sperimentale meno apprezzata. La produzione sporca e la grinta del frontman Tom Angelripper sono punti chiave. Il disco ha rilanciato la band negli anni '90 con una compattezza e un’aggressività che hanno convinto anche i puristi del genere. Ascolta ora 'Code Red' per un'esperienza thrash metal autentica e senza compromessi!

 "È una sorta di Babele musicale in cui si possono ritrovare tracce sonore dai molti rimandi."

 "Un doppio vinile pieno di sfaccettature e angoli in cui frugare, sorprese e cambi di registro."

Il doppio album 'Romance' degli Oneida è un'opera complessa e variegata che unisce diversi generi come indie, elettronica e psichedelia. La pluralità di stili rappresenta sia un limite che una ricchezza, con tracce che spaziano dal punk rock al post rock. Richiede attenzione e tempo per essere apprezzato appieno ed è considerata una delle migliori uscite del 2018. Scopri l'innovazione musicale di Oneida con 'Romance', un viaggio sonoro da non perdere!

 Crogioli di suoni che, ad ogni nuovo ascolto, mi costringono ad alzare il volume del mio fedelissimo impianto stereo...per la certa (non) gioia del vicinato.

 Nulla si inventano, nulla di innovativo si avverte nei 37 minuti di durata dell'intero lavoro.

La recensione celebra 'Suck My Shirt', il quarto album delle Coathangers, con un mix di punk sporco, garage e rock energico. Le canzoni, tra coretti e chitarre distorte, offrono un sound diretto e coinvolgente. Pur senza innovazioni, l'album conquista per la sua energia e dinamismo, ricordando band come Pixies e Ramones. Consigliato agli amanti del rock grezzo e delle performance sincere. Scopri l'energia grezza di The Coathangers e lasciati travolgere dal loro punk!

 "'Romance' è una sorta di Babele musicale in cui si possono ritrovare tracce sonore dai molti rimandi."

 "Un doppio vinile pieno di sfaccettature e angoli in cui frugare, sorprese e cambi di registro."

Il disco 'Romance' degli Oneida è un'opera complessa e variegata che spazia tra diversi generi musicali come indie, elettronica, krautrock e psichedelia. La sua natura eterogenea rappresenta sia una forza sia un limite, offrendo molteplici sorprese e cambi di registro. Ideale per ascoltatori che apprezzano la musica impegnata e ricca di sfumature, 'Romance' è considerato tra le migliori uscite del 2018. Richiede tempo e attenzione per essere apprezzato appieno. Ascolta 'Romance' degli Oneida e immergiti in un viaggio musicale unico!

 I wanted to write about, and understand, and share the part of me that has always been able to be vulnerable.

 L’immagine di Tweedy che emerge è quella dell’anti-rockstar, un uomo qualunque che ha fatto della vulnerabilità il suo punto di forza.

La biografia di Jeff Tweedy, Let’s Go (So We Can Get Back), propone un racconto intimo e ironico della vita del cantautore e leader dei Wilco. Tra aneddoti divertenti e riflessioni profonde sulla famiglia, la musica e la propria vulnerabilità, il libro offre uno sguardo umano e lontano dall’immagine da rockstar. La scrittura rivela una maturità consapevole e una sincerità disarmante, conditi da uno stile che ricorda le composizioni dell’artista. Leggi la biografia di Jeff Tweedy per scoprire l’uomo dietro la musica.

 ‘sti ragazzi l’hanno combinata grossa.

 Il delirio lucido dell’ultimo pezzo segna definitivamente la non appartenenza a qualsiasi associazione di questa performance.

Deception Bay propone un EP potente e oscuro che trascende i confini del dark, new wave e gothic tradizionali. Registrato live in presa diretta, il disco cattura un'energia urgente e ipnotica tra basso, chitarra e batteria. L'atmosfera è cupa, misteriosa ma lucida, con interpretazioni intense che offrono un viaggio sonoro esaltante e innovativo. Un'esperienza musicale unica che si distingue nella scena underground. Scopri ora l'inquietante potenza sonora di Deception Bay e immergiti in un viaggio dark unico.

 Il M° Frajese ci propone un lavoro che mescola una serie di brevi brani che vanno dall'easy listening alla classica, passando per degli intermezzi beat.

 Siamo negli anni '60 con un pubblico italiano ancora molto conservatore e pudico in fatto di sessualità.

La colonna sonora di Carlo Frajese per il documentario 'Il primo premio si chiama Irene' unisce easy listening, musica classica e jazz con tocchi beat. Il lavoro riflette un periodo storico importante, con temi sociali innovativi per l'Italia degli anni '60. Nonostante la difficoltà nel reperire il disco originale, la musica si distingue per la varietà e la qualità dell'orchestra, che richiama lo stile di Giorgio Gaslini. Tra i brani più notevoli spiccano 'Gli spazzacamini' e 'Contestazione'. Scopri l'innovativa colonna sonora di Frajese e rivivi gli anni '60 italiani!

 Mganga! è una perla nel suo genere, una lunga escursione attraverso le diverse scenografie che il nostro immaginario associa all’Africa Nera.

 Si incontrano strane tribù che ci trascinano all’interno dei loro riti, canti e danze eccitate dal suono dei bongos, stranamente intercalati da flauti orientali e cori celestiali.

Mganga di Tak Shindo è un album cult degli anni '50 che unisce influenze afro-orientali in un percorso sonoro suggestivo e rilassante. L’ascoltatore viene trasportato in un safari musicale con percussioni, flauti e cori, evocando atmosfere esotiche e misteriose. L’opera esprime una raffinata contaminazione di stili e tradizioni con una forte componente immaginifica. Ascolta Mganga e immergiti in un viaggio sonoro unico e avvolgente!

 Un arte che trasmette sensazioni, non per forza "innovativa", ma che ha e viene da una storia.

 Questo è un disco di grande fascino: profondo, genuino, grintoso, ipnotico e fangoso, dove tradizione e contemporaneità vanno a braccetto.

Il disco Cypress Grove di Jimmy "Duck" Holmes è un intenso viaggio nel blues autentico, radicato nella tradizione del Mississippi. Con una produzione curata da Dan Auerbach, l'album unisce storici classici e brani originali con un sound avvolgente e vibrante. Holmes, ultimo rappresentante della scuola blues di Bentonia, trasmette verità e passione, rendendo il disco una dichiarazione d'amore per il genere. Ascolta Cypress Grove e immergiti nel blues autentico di Jimmy Duck Holmes!

 Il potere, terrificante ed occulto, sequestra innumerevoli bambini.

 La dignità umana non costituisce, a prescindere da qualsivoglia funzione utilitaristica, un valore negoziabile.

La recensione analizza il romanzo 'L'Istituto' di Stephen King, che racconta la storia di bambini dotati di poteri detenuti e sfruttati da un potere oscuro. Nonostante la trama lineare, la lettura risulta coinvolgente e commovente. Il libro riflette sul valore inalienabile della dignità umana e sulla resistenza contro l'oppressione. Viene sottolineato l'attualissimo tema etico del conflitto tra sicurezza pubblica e diritti individuali. Scopri il potere oscuro de L'Istituto e lotta per la dignità umana!

 Un modesto ma valido affresco musicale che sussurra nelle mie orecchie, come sussurrata è la voce di Joshua.

 Buona passeggiata. Ovunque voi siate, ovunque vogliate andare...

Echoes di Joshua Hyslop è un album folk pop che evoca atmosfere autunnali di malinconia e serenità. Il cantante canadese combina delicate melodie acustiche con influenze da Nick Drake, Ben Howard e Damien Rice. La produzione è pulita e rilassata, con strumentazioni leggere e pochi accenti di country blues. Non si tratta di un lavoro innovativo, ma di qualità tangibile, perfetto per momenti introspettivi e passeggiate tranquille. Ascolta Echoes e lasciati avvolgere dalla sua dolce malinconia.

 "A Question of Balance è un celestiale Pop-Rock dalle venature progressive con un’atmosfera soave e sospesa nel tempo."

 "Gli echi ai Beatles ci stanno, ma c’è pure tanta personalità e innovazione, soprattutto in fase di produzione."

La recensione analizza 'A Question of Balance' dei The Moody Blues come un capolavoro pop-rock con venature progressive, caratterizzato da una produzione sonora raffinata e innovativa. L'album si inserisce nella evoluzione della band iniziata con i precedenti lavori, confermando la loro cifra stilistica unica e la capacità di rinnovarsi mantenendo personalità e solidità artistica. Pur non essendo considerato un disco imprescindibile, il lavoro merita rispetto e attenzione per la sua atmosfera sospesa e la qualità compositiva. Ascolta A Question of Balance e scopri l’eleganza prog dei Moody Blues!

 "Io e Ana Maria Bahiana crediamo che il disco meriti di essere ascoltato."

 "Ponto de chamada è il grido disperato di un uomo che proclama di essere vivo e cerca una via di uscita."

Obnoxius di José Mauro è un album che nasce nel contesto della dura dittatura brasiliana degli anni '70, unendo samba, jazz e psichedelia con una forte urgenza comunicativa. L'opera si distingue per la sua orchestrazione d’avanguardia e le tematiche di libertà e speranza tra repressione e malinconia. Nonostante la bellezza dell'album e la sua importanza storica, il musicista sparì misteriosamente dopo la pubblicazione, lasciando dietro di sé un alone di mistero. La recensione celebra un lavoro ricco di emozioni e innovazione artistica. Ascolta Obnoxius, un viaggio emozionante nella storia e nella musica brasiliana.

 "Polaris non è una stella: Polaris è una malattia."

 Dio Drone, sempre sia lodato.

La recensione loda con intensità l'album drone di NORV, definendolo un viaggio sonoro oscuro e coinvolgente. L'autore utilizza immagini forti e poetiche per descrivere l'atmosfera distruttiva e profonda dell'opera, sottolineando l'impatto emotivo e il peso concettuale dei brani. Scopri ora l'album intenso e oscuro di NORV e immergiti nell'atmosfera drone unica.

 Potrebbe essere notte fonda e potrebbe essere un’alba, quando “Hums” ci accoglie fra le sue braccia.

 Ascoltare il giovane vecchio sciamano cantare versi come “There is a star in my throat / In a voice, there is hope […] I am water, I will rise”, potrebbe far venir voglia di distogliere lo sguardo dall’abisso e cominciare a osservare il cielo.

Leaving Meaning, il nuovo doppio album di Swans, segna un percorso più asciutto e accessibile rispetto alle opere precedenti, mantenendo però un'intensa atmosfera rituale. Michael Gira, descritto come giovane vecchio sciamano, guida l'ascoltatore in un viaggio folk-psichedelico pieno di mantra e spiritualità. Tracks come "Sunfucker" e "The Nub" enfatizzano il mistero e il fascino di questo lavoro, mentre pezzi come "It's Coming It's Real" offrono speranza e conforto. Scopri il viaggio ipnotico di Swans in Leaving Meaning, un album da vivere e meditare.

 L'apertura di Muddy Middle of Nowhere è una squarciante epifania che lacera la tela della nostra quotidianità.

 Suonano una sinfonia nuova e antichissima insieme, e forse 'In Oeland' fa parte di quella ristretta cerchia di album capaci di fondere terra e paradiso dentro pochi solchi.

Il disco 'In Oeland' dei Pharaohs rappresenta un viaggio sonoro senza meta precisa, che coniuga elementi di ambient, funk e krautrock. L'album si distingue per la sua capacità di evocare paesaggi e atmosfere suggestive, richiamando icone musicali come Brian Eno e David Bowie. Con sette tracce che oscillano tra passato e futuro, la musica del quintetto californiano si presenta come un'esplorazione estatica e visionaria. Il disco è un esempio di come si possa fondere in modo originale la tradizione con la modernità in una proposta musicale unica. Ascolta 'In Oeland' e immergiti in un viaggio musicale senza confini.

 ‘Kind’ è un album semplice e molto intenso, composto quasi esclusivamente di rock ballad che portano in dote un retrogusto marcatamente country.

 ‘This Life Ain’t Easy (But It’s The One That We All Got)’ condensa in sei splendidi minuti tutto il meglio delle capacità interpretative ed autoriali di Jones.

Kind è l'undicesimo album degli Stereophonics, frutto di un periodo creativo tormentato ma produttivo per Kelly Jones. Il disco si caratterizza per l'intimità delle canzoni e un sound semplice, intenso e per certi versi country. La produzione analogica e minimalista esalta la voce del frontman e le melodie limpide della band. Tra i brani spiccano ballad emozionanti e i richiami a sonorità americane. Un album convincente e uno dei migliori della band. Scopri l'intimità e l'intensità del nuovo album Kind degli Stereophonics!

 «Tu appari così non attuale accanto a me» - una delle linee più belle del disco.

 «Amo questa città ma è così pauroso essere soli qui» - dedica romantica a Leningrado.

La recensione esplora l'album 'Questo non è amore' dei Kino, pubblicato nel 1985, sottolineandone il lirismo e il realismo. Viktor Coj emerge come poeta e cantante capace di raccontare un nichilismo giovane e un amore fragile, lontano dalla politica ufficiale. L'album è un viaggio nel tempo e negli stati d'animo della gioventù sovietica, tra fatiche quotidiane e desideri irrisolti. Un ritratto intimo e romantico di un artista destinato a diventare leggenda. Scopri l'intensità lirica e il mondo di Viktor Coj con questo album iconico!

 Il soul è paragonabile al momento immediatamente precedente ad un orgasmo, che è la speranza di una esplosione finale, senza però averne la certezza.

 Mi piace chi riesce a rifarsi una vita chi esce dal mucchio di letame, sporco e puzzolente ma pronto a ripulirsi e sputare in faccia agli amici di una volta.

La recensione racconta il percorso artistico e personale di Al Green, evidenziando il dualismo tra sacro e profano che ha contraddistinto la sua musica e vita. 'I Can’t Stop' segna un ritorno elegante e significativo al soul classico, con un canto raffinato e un groove coinvolgente. L’album viene apprezzato per la qualità musicale e l’ispirazione, anche se non è considerato il suo capolavoro assoluto. La recensione esalta la capacità di Green di reinventarsi mantenendo la sua identità unica. Ascolta ora 'I Can’t Stop' e lasciati trasportare dall’eleganza senza tempo di Al Green.