L’essenziale si racchiude in poche parole, il resto è un detour per non affrontare frontalmente un lutto troppo grande.

 Un figlio non può che cantare l’eternità di sua madre, con più o meno sottotesti a seconda della profondità della scrittura.

La recensione esplora il disco 10,000 Days dei Tool mettendo in risalto il tema dell'amore materno e la perdita, attraverso un confronto emozionante tra la musica di Maynard Keenan e le poesie di Giorgio Caproni. L'autore valorizza la profondità emotiva che supera la tecnica musicale, portando alla luce il dolore e la speranza che permeano l'opera. Ascolta Tool - 10,000 Days e scopri l’intensità del viaggio emotivo.

 «Stiamo parlando di una parodia pessimistica umoristica grottesca molto originale, che sbeffeggia i grandi ed efficienti servizi segreti internazionali.»

 «La fame e il digiunare rappresentano lo sport principale di questi poveri disgraziati.»

La recensione analizza l'episodio N°11 di Alan Ford, focalizzandosi sull'introduzione del misterioso Numero 1. Creato da Max Bunker e Magnus nel 1969, Alan Ford è una parodia grottesca degli agenti segreti, con protagonisti sgangherati e miserevoli. La recensione descrive dettagliatamente i membri del gruppo T.N.T. e sottolinea l'umorismo e l'originalità della serie. Scopri il grottesco mondo di Alan Ford e il leggendario Numero 1!

 Massimo dei voti, cinque stelle d’obbligo.

 Il mio personale capolavoro dell’album arriva con la successiva Still Here Now: e qui vi giuro sono quasi alle lacrime da tanta bellezza.

Il nuovo album These Times dei Dream Syndicate è un ritorno potente e appassionato al rock psichedelico, sostenuto da chitarre incisive e una sezione ritmica solida. La produzione è affidata a John Agnello, mentre la voce di Steve Wynn affascina e commuove. Tra i brani più emozionanti spiccano Still Here Now e The Way In. Un disco breve ma intenso, pieno di energia e qualità. Ascolta These Times e lasciati conquistare dal rock psichedelico dei Dream Syndicate!

 "Il sound free-form oscilla tra abstract punk e noise, post rock old school, ambient music e impro jazz."

 "Una ricerca musicale trasversale che accompagna l’ascoltatore in un mondo multisensoriale che aiuta l’immaginazione."

Ilacchime Quartet torna dopo nove anni con "Soundtrack (for Parties on the Edge of the Void)", un album che unisce post rock, ambient e jazz improvvisato. Il progetto, ispirato al film cult "Cinque pezzi facili", si compone di due parti che fondono colonne sonore originali e improvvisazioni. Numerose collaborazioni arricchiscono questa produzione registrata nell'ex Asilo Filangeri di Napoli, offrendo un'esperienza musicale complessa e multisensoriale. Scopri l'universo sonoro unico di Ilacchime Quartet con questo album innovativo!

 Conierei anche il genere: "Wedding-Hammond-Style".

 Sereno. Limpido. Come le dodici arie pigiate da Earl Grant sull’organo luccicante.

La recensione evoca un'atmosfera nostalgica legata alle sonorità dell'organo Hammond di Earl Grant, spesso associate ai matrimoni anni '70. Il recensore racconta come questo stile musicale, inizialmente confinato ai ricevimenti, possa invece accompagnare momenti di serenità quotidiana. Le tracce strumentali del disco creano un senso di calma e leggerezza, evocando immagini di mare e relax. Una riscoperta personale che unisce musica e ricordi familiari. Scopri il fascino vintage dell’organo Hammond con Earl Grant!

 Per la categoria Dischi per dormire, Even in the quietest moments dei Supertramp si aggiudica in scioltezza la mia personalissima Palma d’oro.

 Roger Hodgson ha eseguito perfettamente il suo lavoro promorfeico, in particolare con pezzi come Babaji e Fool’s Overture.

La recensione racconta con nostalgia come l'album Even in the Quietest Moments dei Supertramp abbia accompagnato notti insonni negli anni '80, regalando rilassamento e conforto. Il disco, lontano dal successo pop di Breakfast in America, mostra atmosfere soffuse e composizioni delicate, fortemente influenzate dall'esperienza spirituale di Roger Hodgson in India. Un lavoro perfetto per chi cerca calma e pace attraverso la musica. Scopri l'atmosfera unica di Even in the Quietest Moments, un viaggio musicale per dormire e rilassarti.

 Talmente sfrontati e incoscienti, i Suedehead, che si tolsero lo sfizio di chiudere la carriera con la loro versione di «Waiting Room».

 Dando dimostrazione, in poche parole, della trascinante potenza della musica soul.

Suedehead è una band californiana che mescola energia soul con influenze di gruppi iconici come Graham Parker, Jam e Dexys Midnight Runners. Il loro album 'Constant Frantic Motion' raccoglie EP rari, offrendo un prezioso ritratto della loro breve ma intensa carriera. Il gruppo si distingue per la capacità di rendere ballabili anche brani energici come la cover di 'Waiting Room' dei Fugazi. Un progetto imperdibile per appassionati di soul e ribellione musicale. Ascolta ora Suedehead e scopri il soul ribelle di Constant Frantic Motion!

 Le visioni, degne di un Dante Alighieri e di uno Hyeronimus Bosch, di una terra morente ed allucinata sono qualcosa di difficilmente riscontrabile nella letteratura.

 Qualunque sia stato il motivo che ha spinto Hodgson ad operare questa nuova versione il risultato è brillante: siamo di fronte ad un nuovo romanzo che mantiene tutte le qualità dell’originale senza averne i difetti.

La recensione celebra William Hope Hodgson come uno dei giganti della letteratura weird, sottolineando l'importanza di Il sogno di X che racchiude il fascino e la forza del romanzo originale La terra dell'eterna notte, ma senza i suoi difetti. L'edizione curata da Il Palindromo include racconti inediti e poesie rare, arricchendo la conoscenza del lettore. La traduzione di Giuseppe Aguanno e le illustrazioni di Stephen E. Fabian completano un volume imperdibile per gli appassionati del genere. Scopri oggi Il sogno di X, un capolavoro weird da non perdere!

 Il disco è bellissimo e vede, oltre alle parti vocali, il dispiegamento di una strumentazione che comprende flauti, campane, timpani e harmonium.

 Musica meditativa che scaccia le cattive vibrazioni e mette l’ascoltatore in uno stato di pace interiore.

L’album Almamantra, guidato da Alberto Ezzu, propone una raffinata fusione di musica sacra medievale e influenze orientali, valorizzata da un ensemble vocale e strumentale ricco di sfumature. Con cover di brani come quelli dei Popol Vuh e composizioni originali, il disco invita a uno stato di pace interiore e meditazione. Un lavoro che emerge come un salvifico antidoto all’epoca moderna. Ascolta Almamantra e immergiti in un viaggio musicale spirituale unico.

 Che io sia dannato se questo non è pop della miglior specie, di quello che fa sangue e corre veloce.

 Quando le cose son belle non si trova mai il modo per dirle. Metti un disco allora.

La recensione celebra l'album di The Dentists come un gioiello di pop vibrante, fresco e nervoso. Il disco evoca sensazioni di giovinezza, sogni e irrequietezza, con influenze garage, psichedeliche e punk. La musica è descritta come epidermica e capace di far sentire vivi, trasmettendo un intimismo fatto di sensazioni inespresse e felicità rare. Ascolta l'album e lasciati trasportare dal pop vibrante di The Dentists!

 Per chi si è stufato dei supereroi Marvel sempre politicamente corretti, "The Boys" è una bella sorpresa.

 Otto episodi che volano e nonostante non sia prettamente action, il resto è ben amalgamato tra caratterizzazione, trama e sottofondo sociale.

La serie The Boys, basata sul fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, offre una visione cinica e violenta degli eroi superpotenti trasformati in antagonisti corrotti. La trama bilancia azione, humor nero e critica sociale, con un cast efficace e dialoghi brillanti. Amazon conferma con questo show la sua capacità di produrre contenuti di qualità e promette un futuro ancora più avvincente nelle prossime stagioni. Scopri ora la serie cult The Boys, tra azione e satira senza filtri!

 Come se tutto ciò fosse una roba nuova. Ebbene sì amici, Bach era un gran copione! Anche se, a dirla tutta, lo faceva piuttosto bene…

 A sentirlo non pensi sia di origine terrena, e poi, sembrano tante voci. Ti ricordo che io sono il re della fuga, massima espressione contrappuntistica della musica occidentale.

La recensione esplora con ironia e competenza il concerto BWV 593 di Bach, trascrizione per organo del concerto RV 522 di Vivaldi. Attraverso un immaginario dialogo tra i due compositori si evidenziano differenze stilistiche, con Bach che trasforma il lavoro originale in un’opera sacra e profonda, espressione massima del contrappunto. L’autore si dichiara affascinato dalla qualità di entrambe le composizioni e considera la versione di Bach una vetta insuperata tra le sue trascrizioni. Ascolta ora il concerto BWV 593 di Bach e scopri la magia barocca.

 La battaglia non è tra natura e uomo, ma tra il mondo della tradizione e quello moderno, senza dio e senza radici.

 Il trasformismo è un modo cartoonesco per rappresentare ciò che nella cultura umana non si vuole sottomettere alla pura logica del profitto e del progresso.

Pom Poko di Isao Takahata è un film ricco di contrasti e profondità, che narra la lotta dei tanuki, creature mitologiche, contro la distruzione della natura da parte dell'uomo moderno. Il film combina umorismo, documentario e riflessione sociale con un tono morbido e sfumato. La recensione evidenzia il valore culturale e concettuale dell'opera e lo paragona a Principessa Mononoke di Miyazaki, sottolineando l'importanza del messaggio ecologista e della nostalgia per la tradizione. Scopri il magico e profondo mondo di Pom Poko, un capolavoro dell'animazione giapponese!

 La musica mesmerizza (mi) con un misto di immagini sempre più sorprendenti.

 Con sincera ammirazione per il vostro lavoro volate in alto Fourflies.

La recensione immerge l'ascoltatore in un'atmosfera evocativa e nostalgica dell'Italia degli anni '70, accompagnata dalle sonorità ricercate e dagli arrangiamenti eclettici di Lallo Gori. Pur con alcune difficoltà nell'esperienza d'ascolto descritte metaforicamente come mosche fastidiose, il testo esprime apprezzamento sincero per la qualità e l'unicità del lavoro. Il disco viene presentato come un viaggio musicale ricco di immagini e riferimenti culturali, ideale per gli amanti delle sonorità d'epoca e delle colonne sonore di nicchia. Ascolta ora e immergiti nelle sonorità autentiche dell’Italia anni '70!

 Il Duca, poi, l’improvvisazione ce la dosa come il chinino per la malaria, a gocce, e non a tutti...

 Avevo legato la mia vita a quella del Duca, dopo quella sera lui usava dire che era nato a Washington ed era rinato a Newport.

La recensione racconta, in prima persona, l'esperienza di Paul Gonsalves, sassofonista della Duke Ellington Orchestra, focalizzandosi sul leggendario assolo di 27 ritornelli al Newport Jazz Festival del 1950. Viene descritta la complessa dinamica della band, l'importanza di Duke Ellington come leader e compositore, e l'impatto che quell'assolo ebbe nel rilanciare l'orchestra nel mondo del jazz. Il racconto è ricco di aneddoti sulla vita dei musicisti e sull'atmosfera del tempo. Ascolta ora l'epico assolo di Gonsalves e vivi la magia di Duke Ellington!

 il disco è davvero robaccia pretenziosa e stupida, il solito schifo sonoro di vocalizzi e elettronica senza amalgama, senza coerenza e senza armonia.

 È come mettere due persone in una stanza che, invece che fare allammore, praticano autoerotismo in solitaria senza toccarsi ne rivolgersi uno sguardo.

La recensione boccia l'album 'Anima' di Thom Yorke con toni pungenti e ironici. L'autore critica la mancanza di armonia e coerenza tra voce ed elettronica, definendo il disco un lavoro pretenzioso e poco riuscito. Viene anche sminuito il valore delle opere precedenti di Yorke e collaborazioni, con un giudizio complessivamente severo e dissacrante. Scopri la recensione completa e decidi se ascoltare Anima di Thom Yorke.

 "La sintesi trovata in questo brano è subliminale e riesce a far viaggiare la mente dell’ascoltatore verso uno stato di quiete e pace interiore."

 "'An Underground Passage Found' assume il valore di una sorta di testamento spirituale di Oöphoi."

Allegorical Traces I di Alio Die, prima parte di una trilogia, è un album ambient che riflette la perseveranza artistica di Stefano Musso. Include una traccia speciale con Oöphoi, progetto del compianto Gianluigi Gasparetti, e collaborazioni con artisti come Maninkari. La musica è ipnotica e atmosferica, capace di trasportare l'ascoltatore in uno stato di quiete e pace interiore. Ascolta Allegorical Traces I di Alio Die e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Riesce sempre a presentare materiale stimolante.

 Bollare Lovecraft come “un razzista” è un giudizio rozzo e pieno di stupidi pregiudizi che rivela solo ignoranza.

Studi Lovecraftiani 17 si conferma imperdibile per gli amanti di Lovecraft con racconti inediti di Ramsey Campbell, approfondimenti sull'archetipo della Luna in Shub-Niggurath, e saggi sul pensiero politico dell'autore. La rivista propone anche analisi narrative e critiche che ampliano la comprensione dell'opera di Lovecraft in modo dettagliato e appassionato. Un volume ricco di contenuti per gli appassionati del weird e dell'horror letterario. Scopri ora Studi Lovecraftiani 17 e immergiti nell’universo oscuro di Lovecraft e Campbell!

 Lene Lovich era uno spettacolo. Una di quelle che si, il disco è bello, ma meglio vederla live.

 La musica poi...una clamorosa sintesi tra Devo e Kate Bush.

La recensione esplora l'album Stateless di Lene Lovich con toni immersivi e poetici, evidenziandone la forte carica espressiva e l'atmosfera originale, tra punk e new wave. L'artista viene descritta come uno spettacolo unico dal vivo, con una voce e presenza scenica irresistibili. Il testo miscela riferimenti surreali e personali riconducibili all'intensità artistica dell'album. Scopri l'universo unico di Lene Lovich e lasciati catturare dal suo Stateless!

 Con questo primo full length si entra nel cuore di una notte magica, stregata e terribilmente affascinante.

 Il loro black metal è lontano anni luce dalla cieca furia scandinava, da certo satanismo d’accatto e dalla pedissequa imitazione dei nomi più noti.

La recensione celebra il debutto del 1994 dei Mortuary Drape, sottolineando la loro originale rivisitazione del black metal con influenze mediterranee e occultismo. Viene evidenziato il valore artistico della band, distinta da mode e imitazioni, e il legame con la scena horror metal italiana. Pur criticando la copertina, l'autore consiglia caldamente l'ascolto agli appassionati del genere. Esplora il lato oscuro del metal italiano con Mortuary Drape!