"Face To Face è il loro 'Rubber Soul': distacco dal rock degli esordi, con la ricerca di originalità che li porterà a sperimentare concept album e opera rock."

 "A volte ho la sensazione che i Kinks abbiano influenzato melodie di artisti famosi pubblicate solo successivamente... chissà che cosa avremmo potuto ascoltare se avessero avuto più supporto."

La recensione celebra 'Face to Face', quarto album dei Kinks, come un importante punto di svolta verso una psichedelia in embrione e una scrittura più matura e originale di Ray Davies. L'autore apprezza la coerenza stilistica, le melodie e gli arrangiamenti sobri, evidenziando alcune tracce emblematiche come 'Sunny Afternoon' e 'Party Line'. Viene infine consigliata la versione deluxe per gli extra. Ascolta 'Face to Face' e scopri la perla nascosta dei Kinks!

 Il carrozzone Slipknot fa acqua da tutte le parti da una decade abbondante.

 Con 'We Are Not Your Kind', il gruppo perde l'ennesima buona occasione per riporre le maschere in solaio.

La recensione boccia l'ultimo album di Slipknot, 'We Are Not Your Kind', definendolo ripetitivo e privo di innovazione. Pur riconoscendo qualche spunto interessante, l'autore critica la scelta di riciclare suoni e riff visti e rivisti. L'album non riesce a riscattarsi e continua a confermare un periodo di crisi creativa della band. Scopri perché Slipknot non convince più con il loro ultimo album!

 Cambiare si può e si deve ma così, per favore no.

 Mancano quell’attenzione maniacale per i dettagli, gli stravolgimenti nell’andamento delle tracce quando meno te li aspetteresti.

Flamagra di Flying Lotus segna il ritorno dell'artista dopo cinque anni di assenza. Tuttavia, il disco delude per la mancanza di creatività e originalità, con arrangiamenti ordinari e collaborazioni poco funzionali. Solo pochi brani, come quelli con Denzel Curry e Thundercat, emergono positivamente, mentre altre tracce risultano scialbe. L'album appare distante dall'imprevedibilità e dalla ricerca sonora che avevano contraddistinto FlyLo in passato. Scopri perché Flamagra di Flying Lotus divide gli ascoltatori, leggi ora la recensione completa!

 I Darkthrone ci hanno insegnato che divertirsi è TRVE.

 Old Star è un bel disco, sporco e dinamico, con riff presi in prestito dagli AC/DC e strizzate d’occhio alla NWOBHM.

La recensione elogia Old Star, diciassettesimo album dei Darkthrone, per il suo sound sporco, dinamico e la sua capacità di mescolare black metal tradizionale con influenze heavy e doom. L'autore apprezza l'autenticità e il divertimento che la band trasmette, lontana dagli stereotipi più ridicoli del black metal. Un disco che riflette 30 anni di esperienza con un tocco moderno e graffiante. Scopri il vero black metal con Old Star dei Darkthrone, ascolta ora!

 Quella dei Ride è stata una delle reunion più riuscite degli ultimi anni.

 This Is Not A Safe Place convince appieno, e certifica un’ormai definitiva seconda giovinezza per Bell e compagni.

La recensione celebra il ritorno dei Ride con il loro album 'This Is Not A Safe Place', secondo lavoro dopo la reunion. Il gruppo di Oxford dimostra convinzione e sicurezza, mantenendo un sound chitarristico potente e melodie armoniose. La produzione di Eron Alkan e il missaggio di Alan Moulder evidenziano un'evoluzione positiva rispetto al precedente 'Weather Diaries'. L'album conferma la band in una seconda giovinezza artistica. Ascolta 'This Is Not A Safe Place' e riscopri la forza dei Ride!

 This Wild Willing è un altro tassello nella produzione discografica di un artista che ogni volta dimostra in qualche modo di avere superato se stesso.

 La vita come l’arte, significano aprirsi al mondo. Lo fa in una maniera convincente, anche osando, ma senza scommettere.

This Wild Willing di Glen Hansard rappresenta una tappa significativa del suo percorso artistico, mostrando una crescita evidente grazie a un mix di esperienze di vita e arrangiamenti originali. L'album nasce da una genesi ispirata e coraggiosa, con strumenti ricercati e collaborazioni internazionali, distinguendosi nettamente nel panorama indie. Hansard riesce a mettere al centro la sua voce e il suo cantautorato in un contesto musicale vibrante e cinematografico. Ascolta This Wild Willing e scopri la nuova dimensione di Glen Hansard!

 Jade ama alla follia i Social Distortion ma non suona musica punk rock: suona musica country.

 Un bel disco, visti i tempi anche per andare a fare un giro in macchina coi finestrini abbassati.

Jade Jackson, dopo un grave incidente, ritorna più forte e lancia il suo secondo album 'Wilderness', prodotto da Mike Ness dei Social Distortion. L'album unisce radici country e rock con autenticità e freschezza, evidenziando la crescita artistica di Jade. Wilderness è perfetto per chi ama musica ribelle ma melodica, ideale anche per lunghe guidate con il volume alto. La collaborazione con Mike Ness è il valore aggiunto che conferisce al disco una solida identità. Ascolta Wilderness e lasciati conquistare dal country rock di Jade Jackson!

 The Saint Of Lost Causes segna una nuova fase nella storia artistica e personale di Justin.

 Il Cristo Pantocratore della copertina ammonisce e invita a una severa riflessione, ma trasmette in fondo un messaggio di speranza e di fiducia.

Justin Townes Earle, figlio di Steve Earle, propone con 'The Saint Of Lost Causes' un album maturo e consapevole che affronta le contraddizioni sociali dell'America contemporanea. Abbandonando riferimenti personali, il disco si concentra su temi di attualità come la gentrificazione e il degrado, con una scrittura delicata e influenze di grandi cantautori americani. L'opera rappresenta una nuova fase artistica e personale dell'artista, tra omaggi al passato e uno sguardo critico ma speranzoso sul presente. Ascolta ora The Saint Of Lost Causes e scopri il racconto intenso dell'America contemporanea.

 La formula: “Surrealistic absurdist folk”, una specie di frizzante energia buona, un quid che garantiva l’inatteso.

 I nostri però avevano un paio di grandi pregi: riuscivano, pur stroppiando sempre, a non stroppiare mai e, soprattutto, non si prendevano troppo sul serio.

La recensione esalta Camper Van Beethoven II & III come un album ricco di energia e follia controllata, capace di unire folk, punk e psichedelia con leggerezza e ironia. Il gruppo riesce a mantenere una coesione sonora nonostante la varietà eclettica di stili, ampliando il loro suono rispetto agli esordi ma senza perdere spontaneità. L'album è descritto come un viaggio musicale giocoso e ricco di sorprese, adatto a chi apprezza sperimentazioni vivaci e fuori dagli schemi. Scopri l'esplosiva energia e la follia sonora di Camper Van Beethoven!

 "L'importante è esagerare, da cui deriva il titolo stesso del disco, è una bella canzoncina che traina bene il disco."

 "Il volatore di aquiloni, nel 2019, è ancora alla ricerca del mare e quel volatore può essere Jannacci come posso essere io."

La recensione esprime un forte apprezzamento per l'album 'L'importante' di Enzo Jannacci, evidenziandone la ricchezza artistica e l'attualità dei testi. Vengono analizzate alcune tracce con commenti positivi su qualità e stile. L'autore consiglia caldamente l'ascolto, sottolineando l'importanza del disco e il suo impatto emotivo. Scopri l’universo di Enzo Jannacci con L'importante, ascolta l’album ora!

 I Polvo sono ... un'anomalia vivente, indie rock trasandato cammuffato da math-core oppure math-core cammuffato da indie rock trasandato.

 "Tragic Carpet Ride" è semplicemente debordante, ansiogena, nevrotica e con una cazzo di melodia che ti si stampa nel cervello.

La recensione celebra l'EP 'Celebrate the New Dark Age' dei Polvo come un capolavoro dell'indie rock anni '90. Le chitarre inventive di Bowie e Brylawski, unitamente a strutture sonore complesse e melodie memorabili, rendono questo lavoro un esempio di songwriting unico. L'EP è descritto come un'espressione viscerale e personale, piena di caos organizzato e fascinose contraddizioni tra raziocinio e istinto. Ascolta l'EP e immergiti nell'originalità sonora dei Polvo!

 Un disco dove la voce di Kim Gordon canta le parti più ruvide e dove spicca il genio di Ranaldo come autore di pezzi più "melodici".

 Probabilmente il disco della maturità della band, che non può mancare nella collezione degli amanti del rock alternativo. Una pietra miliare!

Daydream Nation è considerato il lavoro più libero e creativo di Sonic Youth, con brani iconici come Teenage Riot e Silver Rocket. Registrato a Seattle nel 1988, segna la maturità della band senza compromessi nonostante il salto a una major. La voce ruvida di Kim Gordon e le composizioni di Thurston Ranaldo definiscono un album imprescindibile per gli amanti del rock alternativo. Ascolta Daydream Nation e immergiti nel cuore del rock alternativo!

 Il k-pop è l’armageddon.

 Map Of The Soul:Persona viene totalmente meno alle sue premesse, restituendoci l’impressione di una boyband incastrata tra ambizione espressiva e lusinghe di mercato.

La recensione analizza ‘Map Of The Soul:Persona’ dei BTS evidenziando l’elevata qualità produttiva e l’ambizione concettuale ispirata alla psicologia di Jung. Nonostante alcuni brani si distinguano per energia e coralità, l’album soffre di momenti meno ispirati e di un dualismo stilistico che ne indebolisce l’uniformità. Il disco rappresenta un prodotto pensato per il mercato globale più che per l’autenticità musicale, lasciando un’impressione complessiva di potenziale non completamente espresso. Scopri l’universo BTS con una recensione sincera e approfondita!

 Musica folktronica che non fa male ma certo non indispensabile.

 Peccato che l’album parta con il trittico un po’ noiosetto e che non abbia un pezzo trainante per farsi davvero ricordare.

Daybreaker di Beth Orton miscela folk, elettronica e trip hop in un album piacevole ma privo di brani memorabili. La produzione di Ben Watt arricchisce l'opera, così come le collaborazioni con Ryan Adams ed Emmylou Harris. Tuttavia, l'inizio dell'album risulta un po' noioso e alcuni dettagli editoriali risultano irritanti. Un disco godibile, ma non indispensabile. Scopri Daybreaker di Beth Orton e immergiti nel suo mix di folk ed elettronica.

 Borodin era prima di tutto un brillante chimico e professore, che nel tempo libero si dilettava con sinfonie e quartetti d'archi.

 Il potere evocativo della musica di Borodin raggiunge veramente livelli sovrumani nelle danze polovesiane.

La recensione esplora Knyaz Igor, l'opera incompiuta e affascinante di Borodin, un chimico-artista che ha creato un capolavoro epico dal forte carattere nazionalista. L'autore sottolinea l'importanza delle danze polovesiane e l'integrazione musicale con influenze orientali. Pur critico verso la frammentarietà del libretto, apprezza la potenza scenica e l'intensità vocale, soprattutto nel secondo atto. Un'opera imponente che incanta nonostante le imperfezioni. Immergiti nell'epica musicale di Borodin con Knyaz Igor, un capolavoro da riscoprire!

 Capostipiti?! Sissignori, avete letto bene.

 Sono più Abba degli Abba prima degli Abba.

La recensione celebra la raccolta "The RCA Years" dei Middle Of The Road, sottolineandone il ruolo di pionieri dell’europop e l’importanza delle hit come "Chirpy Chirpy Cheep Cheep". Viene messo in evidenza il contributo fondamentale degli italiani Capuano nella produzione, e la capacità della band di unire melodie brit-pop e influenze internazionali. Pur segnalando qualche pezzo meno ispirato, l’album è consigliato per chi cerca pop fresco e melodie femminili in vista di momenti di relax. Ascolta subito "The RCA Years" e riscopri le radici dell’europop!

 Mina rimane comunque una Dea, con la d maiuscola.

 Il disco è un capolavoro, forse migliore di quello che fino a tempo fa era il mio disco di Mina preferito.

La recensione esalta 'Singolare e Plurale', doppio album di Mina uscito nel 1976, evidenziandone la qualità interpretativa e le influenze soft rock e jazz. L'autore, fan di musica complessa, riconosce Mina come la migliore voce italiana e descrive l'album come un capolavoro dell'artista, con tracce emozionanti e arrangiamenti raffinati. Nonostante prefira altri generi, ha apprezzato profondamente questo disco. Scopri il capolavoro di Mina e lasciati incantare dalla sua voce unica!

 Un mix di sperimentazione e atmosfere che non lascia indifferenti.

 L’album mostra momenti di grande ispirazione, ma a tratti risulta meno coeso.

La recensione analizza 'Finest Finger' di Sensations’ Fix, evidenziando un equilibrio tra sperimentazione sonora e atmosfere intense. Pur riconoscendo i pregi artistici, il recensore mantiene un giudizio moderato, sottolineando alcune criticità. L’album si caratterizza per la sua fusione di progressive rock e musica elettronica italiana degli anni ’70. La valutazione complessiva è di 3 stelle su 5, riflettendo un apprezzamento misurato. Scopri il mondo musicale unico di Sensations’ Fix con Finest Finger!

 Musica come quella dei Teppisti dei Sogni non se ne fa più in Italia.

 Il tema dell’abbandono da parte della donna emerge come topos ricorrente.

La recensione racconta il concerto dal vivo degli I Teppisti dei Sogni a Nocera Terinese, descrivendo l'atmosfera calda e il coinvolgimento del pubblico. La musica pop melodica mediterranea è caratterizzata da testi ricorrenti sull'abbandono e l'emigrazione, con melodie dolci alternate a brani più vivaci. L'autore lega la sua esperienza personale a quella dei fan, esprimendo un sincero apprezzamento per la band storica e la loro musica. Scopri la magia degli I Teppisti dei Sogni dal vivo, non perdere il prossimo concerto!

 Le ceneri di Heliodoro è un grande disco, mi azzardo a dire fra le cose migliori mai fatte da Rome.

 Si vede che Jerome Reuter ha sentito l’esigenza di evidenziare nuovamente come, attualmente, sia lui il vero faro del neo-folk.

Le ceneri di Heliodoro segna un ritorno di Rome al suo stile neo-folk originario, con atmosfere marziali, neoclassiche e testi che riflettono sull'eredità europea e critiche sociali. L'album è considerato tra i migliori di Jerome Reuter, capace di unire tradizione e innovazione in un viaggio sonoro emozionante e potente. Ascolta ora Le ceneri di Heliodoro e immergiti nell'atmosfera unica di Rome!