«Faber resta il cantautore che forse più di altri ha plasmato la musica d’autore Italiana.»

 «'Volta la carta' dimostra un mondo fiabesco in cui vari elementi della tradizione si mescolano con ottimi risultati.»

La recensione analizza 'Rimini' di Fabrizio De André come un album di transizione ricco di poesia e temi sociali. Sebbene meno impattante di altri lavori, mostra una profonda riflessione sulla società, la politica e l'amore attraverso brani simbolici e metaforici. La traccia 'Andrea' emerge come capolavoro contro la guerra, mentre altri pezzi come 'Volta la carta' e 'Sally' esplorano mondi fiabeschi e popolari, arricchendo l'opera con grande lirismo e profondità. Scopri l'intensità poetica di 'Rimini' e immergiti nell'universo di Fabrizio De André.

 Non siamo certo di fronte ad un capolavoro assoluto, ma senz'altro siamo di fronte ad un album ben fatto, con un'anima sincera.

 Un alchimia che ammalia, che mette in pace e che dimostra quanto la band sia ormai consapevole delle proprie, enormi abilità di musicisti.

Il terzo album degli American Football segna la definitiva maturazione della band, con un sound che fonde l'emo degli esordi con l'indie-rock contemporaneo. Le collaborazioni con voci femminili aggiungono delicatezza e profondità ai brani. Pur non raggiungendo la potenza emotiva dell'esordio, LP3 si distingue per raffinata introspezione e qualità musicale. Un disco sincero, dal cuore grande, che parla della vita adulta con ironia e nostalgia. Ascolta ora LP3 e scopri il nuovo volto degli American Football.

 Il risultato della somma delle due parti è un indie rock costruito ed eseguito ad arte.

 Lux Prima è una collaborazione assolutamente riuscita, e meno stramba di quel che sembrava al momento dell’annuncio.

Lux Prima segna la riuscita collaborazione tra Karen O, frontwoman degli Yeah Yeah Yeahs, e il produttore Danger Mouse. L'album unisce indie rock, pop raffinato e trip hop in nove tracce eleganti e variegate. Brani come la titletrack e Ministry brillano per arrangiamenti e atmosfera, mentre alcune scelte risultano meno efficaci. Nel complesso, un disco artisticamente solido e piacevole. Ascolta Lux Prima e lasciati conquistare dall'incontro tra indie e pop d'autore!

 "Si può parlare di un buon album, godibile? Sì, ma con riserva."

 "Quando si è i Weezer e si è in un buon stato di forma, perché accontentarsi di qualche album tutto sommato positivo, anziché creare qualcosa di memorabile?"

La recensione analizza il tredicesimo album in studio dei Weezer, il Black Album, definito un lavoro godibile e ben suonato ma senza particolari punti di forza o innovazioni. L'autore evidenzia un ritorno in playlist personale e sottolinea come l'album sia adatto a momenti di ascolto leggero, pur consigliando ai Weezer più pazienza per future uscite. Un album discreto che non sminuisce la band, ma anche senza lasciare un'impronta memorabile. Scopri il nuovo Black Album dei Weezer e decidi tu se è all'altezza delle attese!

 Un sound prog modernizzato e molto gradevole, dove la bella voce di Nad si somma agli ottimi strumentisti presenti.

 La title track, una mini-suite di oltre 12 minuti che chiude in bellezza un bel disco, gradevole e immaginifico senza mai essere di maniera.

The Bride Said No di Nad Sylvan è un album prog moderno che fonde atmosfere sinfoniche, rock e teatrali, richiamando l'età d'oro dei Genesis. Con ospiti eccellenti come Steve Hackett e Tony Levin, il disco offre un sound vario e personale. La voce di Nad Sylvan, vicina a quella di Peter Gabriel ma originale, impreziosisce composizioni lineari e coinvolgenti. Brani come "What Have You Done" e la title track sono particolarmente suggestivi e rappresentano un lavoro consigliato agli amanti del prog. Ascolta ora l'album di Nad Sylvan e immergiti nell'universo prog teatrale!

 È difficile non essere rapiti da questo country folk che fa letteralmente sognare, un sogno per una fuga, non solo da una prigione concreta, ma anche e soprattutto dalle prigioni mentali che si crea l’uomo.

 La rimasterizzazione è davvero eccellente e mette bene a fuoco tutte le sfumature di questo sommo musicista.

Questa recensione celebra il ruolo fondamentale di Lead Belly nella musica folk e blues americana attraverso l'antologia 'American Folk & Blues Anthology'. L'album riunisce 75 tracce che mostrano la sua voce potente, la tecnica unica alla chitarra a 12 corde e temi profondi come il carcere e il razzismo. La raccolta è ben rimasterizzata, anche se mancano dettagli esplicativi. Un’immersione coinvolgente nella vita e nell’arte di un artista leggendario. Ascolta ora l’antologia di Lead Belly e immergiti nelle radici del folk e blues americano!

 Sarebbe quasi più corretto parlare di "Fantasy Synth", a patto che esista questa etichetta.

 L'album crea un mondo magico e delicato nel quale prendono vita personaggi storici, mitologici o delle favole.

L'album 'The Garden of Abandon' di Monastery, progetto di Robb Kavjian, mescola ambient, synth e folk con ispirazioni dai Preraffaelliti. Il lavoro costruisce un concept musicale e letterario delicato e magico, lontano dai clichè cupi del dungeon synth e più vicino a un immaginario fantasy. Perfetto per accompagnare il passaggio dall'inverno alla primavera, l'album offre un'atmosfera lirica e suggestiva, valorizzata da testi e artwork curati. Ascolta ora 'The Garden of Abandon' e immergiti nel magico mondo di Monastery!

 "One Piece At A Time è un disco molto composto e classico, cucito attorno alle notevoli capacità vocali di Finn Andrews."

 "Con 'One For The Venom' si raggiunge l'apice dell’album: una mazzata à la Nick Cave, travolgente e intensa."

Finn Andrews si presenta in veste solista con 'One Piece At A Time', un disco intimo e raffinato che mette in luce le sue capacità vocali e un sound più classico rispetto ai The Veils. L'album mescola atmosfere pop, blues e jazz, con tracce di grande impatto emotivo come 'One For The Venom'. Un debutto promettente e personale, che anticipa nuove evoluzioni nella carriera del cantautore neozelandese. Ascolta One Piece At A Time e scopri l'evoluzione solista di Finn Andrews!

 "E' un vero peccato che 'Lucifero Alchemico' ad oggi resti un capitolo enigmatico e nascosto."

 "Vorago Deboniana mette insieme cori abissali e rumori cosmici in una struttura armonica che sfugge ad ogni regola musicale ortodossa."

La recensione esplora l'opera misteriosa e mai pubblicata ufficialmente "Lucifero Alchemico" di Deca, un viaggio sonoro tra sperimentazione e tematiche esoteriche. L'artista, noto per la ricerca profonda e la complessità compositiva, crea atmosfere evocative e inquietanti con pochi frammenti disponibili. L'album sembra destinato a restare un enigma per gli appassionati di musica avanguardista e occultismo. Esplora l'universo sonoro di Deca e lasciati affascinare dal mistero di Lucifero Alchemico.

 I testi del leader dei James non sono tra i migliori della sua carriera; sono tra i migliori della storia.

 I suoni sono un parco divertimenti e le parole sono dei bambini che all'interno dello stesso giocano e crescono.

La recensione celebra l'album 'Booth and the Bad Angel' come un progetto di raffinata collaborazione tra Tim Booth e Angelo Badalamenti. L'album unisce atmosfere suggestive a testi profondi, affrontando temi di spiritualità con sensibilità. Importante è il contributo di Bernard Butler e Brian Eno, che arricchiscono l'esperienza sonora. Una raccolta di undici brani che convincono per originalità e passione. Ascolta l'album completo di Booth and the Bad Angel e lasciati trasportare dalle atmosfere uniche.

 Non avrei mai pubblicato un nuovo disco senza di lui.

 Give You Up, con uno scarno arrangiamento di piano ed una melodia più che ispirata, presenta un disco ispirato e coinvolgente.

Still On My Mind segna il ritorno di Dido con un album ispirato e variegato che unisce ballad delicate a influenze trip hop e dance. La collaborazione con il fratello Rollo Armstrong è centrale e le performance vocali evidenziano il talento cristallino della cantautrice. Nonostante un mercato difficoltoso, questo lavoro conferma la qualità e il valore artistico di Dido. Un disco che rigenera una figura spesso sottovalutata, rendendola nuovamente protagonista. Scopri il nuovo album di Dido e lasciati coinvolgere dalle sue atmosfere uniche!

 I Neither sembrano aver capito alla perfezione la lezione impartita dalle nuove generazioni hardcore.

 Pollice alto per questo quintetto, autore di un lavoro convincente e d’impatto.

I Neither propongono con The Abyss un concept album hardcore-metal che unisce messaggi di protesta a un sound heavy e progressivo. Pur non rivoluzionando il genere, il disco si distingue per testi attenti e l'energia tipica dei live. L'album evidenzia passaggi djent e prog che rinnovano brani altrimenti standard, convincendo nonostante qualche scetticismo iniziale. Scopri The Abyss dei Neither e lasciati travolgere dall'energia hardcore-metal!

 Se non ti riempie l’anima... non ce l’hai, fattetene una ragione ahahahah.

 Il Rocchenrolle è, o dovrebbe essere, la parte spensierata di questa mia vita, il provare a non pensare troppo ed a prenderla come viene.

Questa recensione di IlConte celebra l’album 'TheWiserMiserDemelza & 7' dei The Prisoners come un autentico viaggio nel rock’n’roll primordiale, pieno di energia e passione. L’autore lega l’ascolto a ricordi personali di famiglia e all’amore per la musica garage anni ’60, sottolineando la versatilità della band e la forza delle loro melodie. Un album da ascoltare tutto d’un fiato, ricco di calore e spensieratezza. Ascolta l’album di The Prisoners e lasciati travolgere dal rock’n’roll autentico!

 Un disco di culto, un lavoro monumentale e nero a suo modo unico e originale.

 La prima traccia è un viaggio delirante e catartico nei meandri più oscuri della mente umana.

Opera Decima di Paul Chain è un album monumentale che fonde sonorità doom, dark e sperimentali con la tradizione della musica elettronica tedesca anni '70. Dedicato a Bach, il disco si distingue per tracce lunghe e catartiche, evocando atmosfere oscure e cosmiche. Un'opera dura, di culto e unica, apprezzata per la sua originalità e profondità artistica. Scopri l'universo oscuro e sperimentale di Paul Chain con Opera Decima.

 Un album che riesce a sconquassarci l’anima a forza di pugni nello stomaco e groppi in gola.

 Il suo inconfondibile spoken-word è ancora intenso, profondo, emozionante.

Panorama, quarto album dei La Dispute, è un intenso viaggio musicale e narrativo tra dolore, rabbia e speranza. Jordan Dreyer spicca con testi profondi e voce intensa, alternando spoken word e scream. La band fonde sonorità grezze e mature, raccontando storie di redenzione e riflessioni esistenziali, con un forte legame al Michigan. Un disco potente, capace di colpire dritto al cuore e alla mente, confermando il talento unico della band. Ascolta Panorama, il capolavoro emozionale dei La Dispute, e lasciati coinvolgere dal loro intenso viaggio musicale.

 Un perfetto macchinario sbilenco, in questo senso jazz, con un gusto per l'iterazione che potrebbe ricordare un progetto elettronico basato unicamente sul campionamento ossessivo.

 Un blues bianco con una punta, forte, di catarsi dai lacci della consuetudine.

La recensione descrive l'album di Art Zoyd come un equilibrio tra espressionismo onesto, atmosfere urbane e musica da camera. Il disco si distingue per arrangiamenti articolati, con un uso attento del basso elettrico e degli archi, evocando la modernità e l'alienazione urbana. Pur non essendo innovativo o eclatante, il lavoro mantiene freschezza e fascino, rappresentando il jazz free anni '70 con un approccio disciplinato e atmosferico, ideale per chi cerca profondità e sperimentazione sonora. Scopri un'opera unica che fonde jazz free e atmosfere urbane, ascolta Art Zoyd ora!

 Un lavoro di importanza colossale, accolto trionfalmente e via via sempre più marginalizzato.

 Un’opera seria ma che non si prende mai troppo sul serio, e che si presta ad interpretazioni tutt’altro che banali.

La recensione celebra Robert le Diable di Giacomo Meyerbeer come un capolavoro fondamentale della grand opera francese, capace di unire musica, balletto e dramma in modo efficace e appassionante. Nonostante la marginalizzazione storica, l’opera ha influenzato compositori come Verdi e continua a emozionare con produzioni moderne di alto livello. La recensione apprezza il realismo e la profondità dei personaggi, sottolineando anche l’aspetto spettacolare del balletto. La versione Royal Opera House del 2012, con una regia vivace e interpreti eccellenti, è raccomandata. Scopri l’emozione di Robert le Diable, un capolavoro della grand opera da vedere assolutamente!

 "Il potere è stato e può tornare ad essere Inquisizione, non dovendo scambiare i suoi argini per vuote e manipolabili formule di un'epoca passata."

 "Il diritto penale della sicurezza è uno strumento di potere autoritario, pronto alla violenza, indipendentemente dal regime che lo esercita."

La recensione analizza l'opera di Leonardo Sciascia "Morte dell'inquisitore", che racconta la storia di fra' Diego La Matina e la brutale Inquisizione siciliana del XVII secolo. L'autore mette in evidenza come il potere, sotto la maschera della sicurezza, possa diventare tirannico e opprimente, limitando le libertà individuali. Il testo invita a riflettere sull'importanza di porre limiti al potere e difendere la libertà, tematiche ancora rilevanti oggi. Scopri il potente racconto di Sciascia che mette in guardia dal pericolo del potere senza limiti.

 Ma poi ecco il colpo di genio, le Fatality!

 La frustrazione ... veniva sublimata in quelle truculente immagini che potevano seguire la scritta "finishhim!"

La recensione ripercorre con ironia e nostalgia l'infatuazione per Mortal Kombat, evidenziandone i limiti grafici e di gameplay rispetto a Street Fighter. Il vero valore del gioco è nelle iconiche Fatality che hanno definito un'epoca e offerto una scarica catartica ai giocatori degli anni '90. Un tuffo nel passato con aneddoti personali e riferimenti culturali. Scopri o riscopri Mortal Kombat e le sue leggendarie Fatality!

 Roma Est è musica da party notturno in qualche stanza d’appartamento dentro al niente.

 Roma Est, una pulsar di bombe carta, un residuo di sporcizia elettroluminescente tra la criniera del nulla.

La recensione analizza l'album Roma Est di Bobby Joe Long’s Friendship Party come una potente espressione di musica cold wave contaminata da temi oscuri ispirati a serial killer e degrado urbano. L’opera è descritta come un viaggio tra atmosfere anni '80, testi disturbanti e una forte componente teatrale e letteraria. L’album rappresenta un concept profondo che cattura la realtà della periferia romana con un approccio sonoro fiero e non nostalgico. Un progetto giovane ma già carico di personalità e riferimenti culturali. Scopri l’oscura Roma Est e lasciati coinvolgere da un viaggio sonoro unico e provocatorio.