Manuel Agnelli (insieme ai suoi Afterhours) è un fottuto genio.

 Un disco ostico, malato, variopinto di grigio... ma da prendere a piccole dosi.

Il disco Padania degli Afterhours, guidato dal genio di Manuel Agnelli, emerge come un lavoro innovativo e complesso, capace di unire influenze blues, jazz e rock con una voce che ricorda Demetrio Stratos. Un album variegato e a tratti ostico, adatto a chi apprezza una musica intensa e contaminata, perfetto per la primavera. Consigliato l'ascolto a piccole dosi per coglierne tutte le sfumature. Ascolta Padania per vivere un’esplorazione musicale unica con gli Afterhours!

 La musica è il motore e le parole sono la benzina.

 Le canzoni hanno un colore: semplicemente geniale!

La recensione descrive l'album 'L'essenza' di Desidia come un viaggio emotivo intenso, dove la musica guida l'ascoltatore attraverso un percorso di colori e sensazioni. L'ascolto è simile a un viaggio senza meta, con le canzoni che rappresentano diverse emozioni, dal dolore alla rinascita. L'album è apprezzato per la sua capacità di coinvolgere e trasformare l'umore dell'ascoltatore. Lasciati trasportare da Desidia e scopri il potere dei colori nella musica!

 La mente di Trent Reznor è stata infettata da una malattia particolare che si chiama nichilismo.

 E' un uomo senza speranza alcuna, consapevole che la sua vita sarà una lunga agonia.

The Downward Spiral è un capolavoro oscuro e nichilista dei Nine Inch Nails. L'album riflette la crisi esistenziale dell'uomo in una società industriale alienante, esprimendo rabbia e disperazione attraverso sonorità distorte e intense. Trent Reznor offre una visione tragica e potente dell'involuzione e autodistruzione umana. Scopri l'oscurità di The Downward Spiral e immergiti nella musica nichilista di Nine Inch Nails.

 Se spararsi i De la Soul, in generale, è come farsi una passeggiata al parco in primavera allora ascoltarsi "3 Feet High and Rising", in particolare, è come mangiarsi un ghiacciolo.

 Il messaggio dei De La Soul è positivo e solare, e anche se dalle vostre parti non tira un gran vento di positività beh, è pur sempre primavera no?!

La recensione celebra l'album '3 Feet High And Rising' di De La Soul come un’esperienza musicale fresca e gioiosa, paragonandolo a un ghiacciolo colorato e leggero. Con 24 tracce variegate in cui si alternano rap, momenti parlati e elementi creativi, l’album trasmette un messaggio positivo e solare. L’autore consiglia caldamente l’ascolto, promettendo un sorriso a chiunque lo scopra. Ascolta subito '3 Feet High And Rising' e lasciati conquistare dal suo flow solare!

 "Mai una nota fuori posto, magistrale perfino nel ricordare i riff degli ottoni di GRAND HOTEL."

 "E' un’opera ingiustamente trascurata, e che ritengo degnissima di un posto ben visibile in mezzo ai soliti titoli."

La recensione celebra Grand Hotel dei Procol Harum come un capolavoro musicale in grado di resistere al tempo grazie a un sound nobile e straordinaria maestria. Dalla live performance al lavoro compositivo di Brooker e Reid, si evidenzia una produzione attenta e una miscela equilibrata di rock e elementi classici. L'album resta un gioiello trascurato, ma di grande valore nel panorama rock. Ascolta Grand Hotel e lasciati conquistare dall’eleganza senza tempo dei Procol Harum!

 I Baby Chaos non c’entravano proprio nulla con il Grunge.

 Un gruppo che produsse questo album per una major, potenzialmente in grado di rubare lo scettro a formazioni più note.

La recensione esplora l'album 'Safe Sex, Designer Drugs & The Death Of Rock'N'Roll' dei Baby Chaos, una band indie rock inglese degli anni '90. Nonostante la breve carriera, il gruppo offre una fusione originale di sonorità Pop-Punk, Metal-Crossover e melodie accattivanti. La critica smentisce affinità con il grunge di Seattle, sottolineando influenze di Green Day, Tool e James. L'album è raccomandato ai nostalgici degli anni '90 e agli amanti di un rock potente e melodico. Ascolta Baby Chaos per riscoprire il vero spirito del rock anni '90!

 Una Venus in Furs che secondo me è anche meglio di quella uscita sul disco.

 È una chicca assoluta.

La recensione celebra The Norman Dolph Acetate come una preziosa raccolta di missaggi e alternative takes del leggendario album dei Velvet Underground. Evidenzia la qualità unica del suono, in particolare le versioni estese di 'European Son' e 'Venus in Furs', definita addirittura superiore all'originale. Un vero gioiello per gli appassionati e collezionisti. Ascolta ora questa rarità e riscopri la magia dei Velvet Underground!

 "Reptilia e i The Strokes rappresentano pienamente l'attitudine 'buona e poco originale' che ha portato ad inizi scoppiettanti e ad un finale sfiducioso."

 "Se lo si fa allora ci si accorge che in Reptilia c'è un piccolo giro di basso che da solo bastava a fare un grande pezzo... ecco il bello della musica... non è solo apparenza e parole."

La recensione analizza 'Reptilia' dei The Strokes come simbolo del primo decennio degli anni 2000, evidenziandone la formula musicale fatta di riff accattivanti e voce energica. Pur sottolineando la mancanza di innovazione assoluta, il brano incarna l'energia e l'attitudine rock ancora presenti nel periodo. Viene inoltre evidenziata la delusione verso l'evoluzione della musica contemporanea, ormai sempre più elettronica e commerciale. 'Reptilia' rappresenta una piccola perla melodica in un decennio ritratto come di transizione e riflessione. Ascolta subito 'Reptilia' e riscopri il vero spirito del rock anni 2000!

 L'album è un fottutissimo grande disco.

 La musica, come ogni forma d’arte, segue le regola della bellezza. La bellezza si svela lentamente, all’inizio appare incomprensibile.

La recensione analizza l’album Padania degli Afterhours, definendolo un grande disco che supera le delusioni passate della band. Nonostante il titolo poco stimolante, il contenuto musicale è potente, complesso e impegnativo. È un lavoro che richiede tempo per essere apprezzato e che risveglierà l’entusiasmo dei fan di vecchia data, opponendosi alla banalità e alla musica facile. Un ritorno all’autenticità e alla sperimentazione, capace di raccontare il disagio e la rabbia della realtà italiana. Ascolta Padania e scopri un album unico, potente e provocatorio degli Afterhours.

 I Black Sabbath hanno inventato il sound Heavy e Doom.

 Il capolavoro del disco per me è "Hand Of Doom" che darà il via al Doom.

La recensione celebra Paranoid dei Black Sabbath come un capolavoro che ha definito il genere heavy metal. Analizza i brani chiave e il sound innovativo della band nel contesto storico della fine degli anni '60 e inizio '70. L'autore sottolinea il ruolo pionieristico di Tony Iommi e Ozzy Osbourne e come l'album influenzò moltissimi sottogeneri del metal. Scopri l'album Paranoid e rivivi l'inizio dell'Heavy Metal!

 Non c'era spazio per malinconia, vittimismo, lamentele e reclami assortiti, c'era solo la voglia di elevarsi dalla polvere del Sunset Strip.

 "Rocket Queen": riff viscido, ritmo coinvolgente e un finale strappalacrime. Wow.

Appetite for Destruction è l'album manifesto dei Guns N' Roses e dell'hard rock sleazy di fine anni 80. Nato nel caotico ambiente di Los Angeles, il disco combina ruvidità, attitudine punk e orecchiabilità. Brani come "Paradise City" e "Rocket Queen" raccontano storie di vita vissuta, dipinte con riff potenti e testi crudi. Nonostante il successo, la band è destinata a un rapido declino, ma questo album resta una pietra miliare per generazioni di rocker. Ascolta Appetite for Destruction e vivi l'energia degli anni 80!

 Questo ottavo lavoro è la loro migliore prova in assoluto se si esclude un capolavoro forse irripetibile come Comfort In Sound.

 I Feeder proprio non riescono a fare dischi brutti, questo ormai è assodato.

L'ottavo album dei Feeder, Generation Freakshow, rappresenta un ritorno energico e il miglior lavoro della band dopo Comfort In Sound. Con un rock duro ma eclettico, il disco unisce melodia e aggressività in tracce di qualità come Idaho, Sunrise e Tiny Minds. Grant Nicholas conferma il suo talento di compositore sottovalutato, offrendo brani ricchi di atmosfera e impatto. Un disco da non perdere soprattutto dal vivo. Ascolta Generation Freakshow e scopri il rock autentico dei Feeder!

 "Probabilmente 'Slow Dance' è la cosa più 'affascinante' che io abbia mai sentito, una suite dalla rara bellezza che a tratti può suscitare emozioni intense!"

 "Le lacrime sono possibili!! (almeno per chi 'sente' ed ascolta la musica)."

Slow Dance di Anthony Phillips è una suite musicale del 1990 che unisce magistralmente elementi classici e sonorità elettroniche. L'album, composto da due tracce lunghe, offre un viaggio emozionale grazie all'incontro equilibrato tra ensemble classico e synth. Sebbene richieda un ascolto attento per cogliere appieno le sfumature, la poliedricità e la ricerca musicale di Phillips emergono con successo. Un lavoro complesso e affascinante che conquista per originalità e profondità. Ascolta Slow Dance e lasciati trasportare dall'incontro di musica classica ed elettronica.

 È uno dei più bei dischi che abbia mai ascoltato.

 Questo tandem d'attacco tromba e sax è energia pura, ma è tutta la formazione che impressiona.

Hermanos è uno dei dischi più emozionanti e riusciti del Marcello Allulli Trio, capace di unire groove, melodie evocative e sperimentazioni sonore. La partecipazione di Fabrizio Bosso la impreziosisce ulteriormente. Un album che rappresenta il jazz moderno senza rinunciare all'accessibilità, riconosciuto come uno dei migliori del 2011. Ascolta Hermanos e lasciati trasportare dal jazz più coinvolgente del 2011!

 "Steve Albini è un geniaccio, uno fra i migliori compositori del dopoguerra."

 "Albini sfoga tutta la sua rabbia repressa con Kerosene (forse la traccia migliore di tutto il CD)."

Atomizer dei Big Black è un album iconico degli anni '80 che fonde hardcore, noise e industrial con un approccio grezzo e rabbioso. Steve Albini si conferma un genio compositivo con tracce come Kerosene e Bad Houses, caratterizzate da testi diretti e sonorità distorte. La produzione volutamente scarna esalta la natura ruvida del disco, rendendolo un classico ancora oggi. Ascolta Atomizer per scoprire l'energia rivoluzionaria di Big Black!

 È un gorgo di clichè anni '70, non ha spunti brillanti se non qualche idea resa male.

 Film deludentissimo, 16 euro buttati senza appello.

La recensione critica To Rome With Love di Woody Allen, evidenziando l'uso eccessivo di clichè anni '70, una recitazione generalmente debole e dialoghi poco riusciti. Solo poche parti, come quelle di Antonio Albanese e Penelope Cruz, offrono qualche spunto positivo. Nel complesso, il film risulta deludente e poco ispirato, definito un prodotto realizzato più per completare una serie geografica cinematografica di Allen che per genuino entusiasmo artistico. Scopri se To Rome With Love merita davvero il tuo tempo!

 "‘Odio i vivi’ è un disco con due palle così."

 "Un coltello che torce la sua lama in profondità. Ogni traccia avanza rumoreggiando, squarciando, lacerando in fondo."

La recensione celebra 'Odio i vivi', secondo album solista di Edda, come un'opera intensa e sincera. Il disco, prodotto con Taketo Gohara, combina sonorità orchestrali con testi forti e poetici, esprimendo emozioni crude e autentiche. L'ascolto richiede apertura e coinvolgimento emotivo, premiando con un'esperienza sonora di grande impatto. Ascolta 'Odio i vivi' di Edda per un viaggio emozionale unico.

 "Lou Reed stesso, col suo cantato monocorde, asettico e ai limiti dell'amelodico, mi risulta particolarmente noioso."

 "Il disco suona brutto... spesso manca un’amalgama di fondo fra le varie componenti."

La recensione esprime una visione critica e personale su "Berlin" di Lou Reed, evidenziando un'insoddisfazione per il cantato monotono e la produzione tecnica. Pur riconoscendo i temi drammatici del disco, l'autore non riesce a connettersi emotivamente con l'opera. La produzione di Bob Ezrin è ritenuta inferiore rispetto a suoi lavori precedenti, mentre le performance musicali non convincono. Scopri se anche a te Berlin di Lou Reed suscita emozioni contrastanti.

 Mi piace molto perché è stato capace di corteggiarmi con delicatezza fino a conquistarmi.

 Ogni album andrebbe ascoltato ed assimilato in quanto opera a sé stante e non come facente parte di qualcos'altro.

L'EP d'esordio dei 2 A.M., 'The End. The Start', conquista con atmosfere romantiche e delicate, una produzione solida e un tocco elettronico misurato. Un lavoro notevole, capace di emozionare e distinguersi senza etichette. Critiche lievi riguardano la monotonia di alcune tracce e la grafica della cover, ma l'album rimane un bel biglietto da visita per una band giovane e promettente. Ascolta ora l'EP d'esordio dei 2 A.M. e lasciati conquistare dalle loro melodie.

 La seconda traccia 'Babbit' è una delle migliori della band, ricorda molto lo stile di Static-X.

 Coal Chamber rappresenta il nu metal in tutte le sue caratteristiche.

Questa recensione breve analizza il demo autoprodotto del 1994 dei Coal Chamber, composto da quattro tracce con una registrazione grezza. Viene evidenziata l'evoluzione vocale di Dez Fafara e le influenze sul nu metal, con particolare apprezzamento per la traccia 'Babbit'. Alcune canzoni mostrano differenze stilistiche rispetto agli album successivi, rivelando la sperimentazione iniziale della band. Scopri l'origine grezza del nu metal con questo demo esclusivo dei Coal Chamber!