Cos'è sta pseudo satira moscia e vecchia senza mordente e senza la minima capacità di indignare, scandalizzare o vergognare nessuno?

 Ridateci il vecchio Male, quello pluri denunciato, stampato su carta grezza e polverosa, quello sporco, brutto e cattivo.

La recensione critica l'ultima edizione cartacea de Il Male, accusata di essere una rivista stagnante e poco incisiva. Viene rimarcata la delusione verso l'iniziativa di rilanciare la storica testata con autori ormai anziani e una satira priva di mordente. Si evidenzia la distanza con il valore storico della rivista originale, sottolineando l'anacronismo della versione attuale nel contesto digitale odierno. Scopri perché questa edizione de Il Male delude gli appassionati di satira storica.

 "Fisso le pareti delle stanze d'albergo e mi chiedo: dov'è che non ho sbagliato?"

 "A 44 anni si diverte ancora a scrivere canzoni, per poi andare negli studi di Abbey Road e registrare un pezzo come 'If I Had A Gun'."

La recensione esamina il primo album solista di Noel Gallagher, evidenziando la sua evoluzione artistica dopo gli Oasis. Nonostante qualche errore, il disco unisce nostalgia e nuove soluzioni sonore, soddisfacendo sia i fan della vecchia band che nuovi ascoltatori. L'album è lodato per l'equilibrio tra testi emozionanti e arrangiamenti sapienti, confermando Gallagher come un autore di talento. Scopri il potente esordio solista di Noel Gallagher, ascolta l'album ora!

 L'atmosfera generale profondamente oppressiva, che richiama il doom metal seppur non nella sua accezione più insostenibile.

 Il tentativo di mescolare insieme così tanti generi musicali, condito con un sound sempre orrorifico e 'in tensione', risulta una scelta azzeccata e coraggiosa.

Dark Castle, duo della Florida formato da Rob Shaffer e Stevie Floyd, presenta il primo album Spirited Migration, un mix originale di doom, sludge e influenze black metal. L'opera si distingue per atmosfere oscure, riff distorti e una voce profonda e tormentata. Pur con qualche calo qualitativo verso la fine, l'album mostra idee chiare e coraggio compositivo, confermando il potenziale della band. Ascolta Spirited Migration per un viaggio oscuro nel doom metal contemporaneo.

 Ho visto un Paese diviso da qualcosa di più di una semplice presenza o assenza di luce del sole.

 La strada del popolo della notte può essere cancellata solo con la compassione, che per intenderci non è la pietà.

La recensione racconta un viaggio personale di dolore e redenzione attraverso le passeggiate notturne in San Diego, riflettendo sul doppio volto della città e la condizione umana. Il testo sottolinea l'importanza della compassione e della narrazione come forza salvifica. L'album diventa così uno specchio delle lotte interiori e sociali di chi vive ai margini. Scopri la storia dietro Here, Hear II e lasciati coinvolgere dalle emozioni notturne.

 Musica liberatoria, figlia dell'istinto, genuinamente Rock ma con spiccata predilezione per lunghissime parentesi strumentali.

 Un disco da mettere sul piatto quando si ha voglia del Rock più verace ma non si vuole ingurgitare la solita minestra riscaldata a stelle e strisce.

La recensione celebra il potente album live '73 dei Yonin Bayashi, sottolineando la forza grezza e la spontaneità del gruppo. Distante dal tradizionale progressive rock occidentale, il disco offre un rock energico, con lunghi momenti strumentali dominati dalla chitarra di Katsutoshi Morizono. Definito un capolavoro del rock giapponese, è un ascolto fondamentale per chi cerca autenticità e vigore. Ascolta Yonin Bayashi Live '73 e vivi l’autenticità del rock giapponese vintage!

 "Una valanga di problemi e controversie pesa sui muri del palazzo, a partire dall’atavica lotta Jean Claude-Madre."

 "Madre riceve come resto simpatici oggettini tarocchi che puntualmente regala all’erede spacciandoli come abiti di alta moda."

La recensione presenta 'Jean Claude, Madre - Sensualità a Corte' come una serie televisiva ironica e brillante che unisce ambientazioni storiche alla parodia moderna. Situata in una sorta di Versailles immaginaria del 1794, la storia ruota intorno a personaggi stravaganti coinvolti in situazioni grottesche e comiche. Il continuo contrasto tra il passato aristocratico e il presente pop rende la narrazione affascinante, con un tono leggero e divertente. L’opera viene apprezzata per la sua originalità, umorismo e la satira sociale sottesa. Scopri la satira irresistibile e ironica di Jean Claude, Madre - Sensualità a Corte!

 Questo cd è diventato subitissimo il mio cd preferito perché sono rimasto subito affascinato dall'atmosfera demoniaca e sanguinolenta.

 Qui seriamente ragazzi, non si gioca; è piena di contenuti e di testi intelligenti e mai banali che sono poi una caratteristica di tutto il genere metal.

La recensione celebra il ritorno potente e oscuro dei Morbid Angel con l'album 'Illud Divinum Insanus'. Nonostante l'assenza del leggendario batterista Pete Sandokan, il disco si distingue per atmosfere sataniche, velocità, e testi profondi. Le tracce sono descritte come massacranti e infernali, capaci di lasciare un'impressione duratura agli amanti del metal estremo. Un album consigliato per chi cerca sonorità aggressive e contenuti non banali. Ascolta subito il ritorno demoniaco dei Morbid Angel e immergiti nel metal più estremo!

 "Il regalo più bello che il mondo concertistico ci ha fatto negli ultimi quindici anni: Radu Lupu!"

 "Uno che suona senza dover dimostrare di saper sbalordire in tecnica, che si prende il suo tempo e fa tracimare emozioni e sentimenti."

La recensione esamina la rara Humoreske di Robert Schumann, mettendo in luce le difficoltà tecniche affrontate dal compositore e l’interpretazione sublime di Radu Lupu. Nonostante la complessità dell’opera, Lupu riesce a trasmetterne ogni emozione con sensibilità e profondità. Un tributo alla forza creativa di Schumann e all’eccellenza interpretativa di Lupu, supportata da una registrazione impeccabile della Decca. Ascolta ora la potente e toccante Humoreske di Schumann interpretata da Radu Lupu!

 La loro ultima fatica esplora un mondo povero d'idee, coverizzato, pieno di luoghi comuni, testi stucchevoli ed aria fritta.

 Ora trasudano onesta mediocrità con canzonette in canottiera e ballatone strappamutande, quando va bene.

La recensione critica l'album 'If Not Now, When?' degli Incubus come un lavoro mediocre e privo di idee fresche, distante dall'energia e originalità dei loro esordi. Viene evidenziata una deriva verso sonorità più mainstream e ballate poco incisive, suggerendo agli ascoltatori di conoscere prima i lavori storici della band. Nonostante qualche traccia salvabile, l'album non soddisfa le aspettative dei fan più affezionati. Scopri se 'If Not Now, When?' degli Incubus fa per te, leggi la recensione completa!

 «Un gruppo che ha saputo rinnovarsi ogni volta (con i rischi del caso).»

 «Come una candela che produce l’ultima fiamma prima di spegnersi. Speriamo di no.»

Mylo Xyloto conferma i Coldplay come band pop rock con diverse influenze e momenti di creatività. L'album alterna tracce convincenti a passaggi meno ispirati, ma mantiene un buon livello generale. La presenza di collaborazioni e l'uso di arrangiamenti innovativi arricchiscono l'opera, pur non convincendo del tutto alcuni brani. Il risultato è un lavoro valido che dimostra la capacità del gruppo di rinnovarsi senza tradire il proprio stile. Scopri Mylo Xyloto e lasciati sorprendere dalla nuova veste dei Coldplay!

 Il dio delle overture. L'uomo da quaranta Opere in meno di vent'anni.

 Se volete godervi qualche momento di felicità, avvicinatevi a questo scrigno; dovete solo aprirlo.

La recensione celebra Il Barbiere di Siviglia come un capolavoro senza tempo di Gioacchino Rossini, con focus sull’edizione diretta da Abbado nel 1972 con la London Symphony Orchestra. Nonostante il tonfo iniziale alla prima, l’opera è diventata la più famosa opera buffa, grazie alla brillantezza musicale e alle interpretazioni del cast. Viene evidenziato il lavoro magistrale di Abbado e la qualità eccellente della registrazione. Ascolta questa indimenticabile interpretazione e lasciati conquistare dalla magia di Rossini!

 White Death Black Heart è davvero un grande disco che riprende il discorso dei Deerhoof rinfrescandolo con parecchia inventiva e un sano tocco pop.

 Brani che ricordano i Sonic Youth degli anni '90 senza però suonare come i soliti cloni.

La recensione celebra il secondo album dei Peter Kernel, un trio svizzero-canadese che mescola noise, post-punk e sperimentazione con influenze di Sonic Youth e Blonde Redhead. L'album è descritto come un manifesto della band, ricco di tensioni indie e tocchi pop intelligenti. Le tracce si distinguono per originalità e dinamiche vocali maschili e femminili. Consigliato agli appassionati di musica alternativa e sperimentale. Ascolta White Death Black Heart e scopri un mix originale di noise e post-punk!

 Se il primo piatto della bilancia viene appesantito da brani veloci, semplici - ma mai banali -... è il materiale posato sul secondo piatto per pareggiare il conto a risultare illuminante.

 Emma Anderson, fata punk e strega pop, capace sempre di tenere la voce in una dimensione eterea, osserva in volo il terreno di fango e radici costruito dai suoi strumentisti.

La recensione celebra 'Split', secondo album dei Lush, come un capolavoro shoegaze e dream-pop degli anni '90. L'album bilancia brani veloci e radiofonici con pezzi intensi e profondi, caratterizzati da atmosfere eteree e sonorità dense di rumore. La voce di Emma Anderson emerge come elemento magico e distintivo. Una pietra miliare nel panorama alternative britannico prima dello scioglimento della band. Ascolta 'Split' dei Lush e immergiti nelle atmosfere shoegaze degli anni '90!

 Oh Lilja, mia immagine permanente. Anima di metallo che tormenti i miei respiri in continuazione.

 Aleksandr ha saputo mettere da parte il sentimento bramoso fin dal primo contatto con le prede.

La recensione celebra la fotografia 'Lilja Brik' di Aleksandr Rodcenko come un'opera potente e carica di emozioni. Viene esplorato il rapporto intenso tra il soggetto e l'artista, con riferimenti poetici e alla rivoluzione. L'autore esprime un senso di ammirazione e passione attraverso un linguaggio evocativo e profondo. Il ritratto è descritto come una sintesi perfetta tra forza visiva e sentimento. Scopri la forza rivoluzionaria del ritratto di Lilja Brik firmato Rodcenko.

 Polly Jean Harvey non è solo un'artista ma un'Artista con la A maiuscola.

 Let England Shake è musica denuncia, fresca e fuori dagli schemi, capace di scuotere le coscienze.

Let England Shake di PJ Harvey è un album che unisce rock e folk con testi profondi sulla guerra e la storia inglese. Registrato in una chiesa del Dorset, offre atmosfere nuove e impegnate, premiato col Mercury Prize 2011. Le tracce si susseguono creando un viaggio sonoro intenso e ricco di denuncia sociale, capace di coinvolgere sia nuovi ascoltatori sia fan di vecchia data. Ascolta Let England Shake e lasciati coinvolgere dall'intensità di PJ Harvey.

 Il disco puzza letteralmente di disperazione.

 Brividi senza senso. Quasi lacrime.

L'album Svartir Sandar degli islandesi Sólstafir segna un ritorno maturo al loro stile unico, caratterizzato da lunghe tracce metal atmosferiche e disperate. Pur perdendo un po' di freschezza rispetto a lavori precedenti, offre un viaggio emozionale intenso, tra paesaggi sonori onirici e rabbiosi. Le atmosfere cupe rispecchiano il clima e la natura remota dell'Islanda, creando un'opera degna di rispetto. Il disco è consigliato soprattutto in momenti riflessivi e introspettivi. Ascolta Svartir Sandar e lasciati trasportare dall'intensità degli Sólstafir.

 I Black Stone Cherry dimostrano che dal vivo si riesce a rendere molto di più che in studio.

 Gli Alter Bridge sono una grandissima band, con tecnica a palate… ma i suoni erano davvero da dimenticare.

Il live del 22 ottobre 2011 al Palasesto vede i Black Stone Cherry sorprendere con un hard rock potente e una performance sopra le aspettative. Gli Alter Bridge, invece, soffrono una pessima qualità audio e un cantante in forma non perfetta, risultando meno efficaci rispetto a precedenti live. La recensione bilancia entusiasmo per la band d'apertura e delusione per la seconda, esprimendo aspettative disattese nonostante le grandi capacità tecniche. Scopri le emozioni di questo concerto rock dal vivo e lasciati conquistare dalle band!

 I Superstar sono stati sicuramente la più grande band di (power)pop ingiustamente dimenticata dalla storia.

 Ho trovato la perfetta “medicina” per affrontare il freddo ed il rigore che presto si abbatteranno sui miei pensieri.

La recensione descrive l'album omonimo dei Superstar come un capolavoro indie-pop ingiustamente dimenticato, ricco di armonie perfette e influenze da band iconiche come Teenage Fanclub e Belle And Sebastian. L'autore racconta come la musica sia diventata un rifugio dalle difficoltà dell'autunno, evidenziando la qualità e l'originalità di ogni brano. L'album è lodato per la sua coesione e la capacità di evocare emozioni profonde attraverso melodie sofisticate e arrangiamenti curati. Un disco essenziale per gli amanti del pop alternativo anni '90. Ascolta Superstar e scopri il capolavoro indie-pop che scalda l'anima.

 Un capolavoro di Hard Rock/A.O.R, che naturalmente, viene risucchiato dai Giganti generi di moda dell'epoca.

 Il tocco di Zeno sulla sua chitarra è semplicemente magico e incantevole, riconoscibile tra mille altri.

Zeno - Zenology è un album Hard Rock/AOR uscito nel 1995 che non ha ricevuto l'attenzione meritata a causa delle tendenze musicali dell'epoca. Nonostante il ritardo nella pubblicazione, il disco si distingue per melodie raffinate, ottime collaborazioni vocali e la chitarra unica di Zeno Roth. Un vero gioiello per gli amanti del genere e un ascolto obbligato per chi cerca musica di qualità. Scopri ora questo gioiello Hard Rock e lasciati incantare dalla magia di Zeno!

 La voce dell'allora diciottenne Dustin Kensrue fa già la sua figura, distinguendo la band fin da subito.

 Una band ancora acerba non equivale a una band mediocre, come dimostrato dai Thrice negli anni successivi.

L'EP 'First Impressions' dei Thrice del 1998 segna il potente debutto della band californiana in uno stile skate punk melodico, con una performance vocale già distintiva di Dustin Kensrue. Nonostante una produzione grezza, l'EP mostra i primi accenni della loro futura sperimentazione musicale. È un’esordio energico che anticipa il successo della band nel panorama post-hardcore. Ascolta l'EP 'First Impressions' e scopri l'inizio di una leggenda punk.