Un disco ricordato, che nonostante sia acerbo ha coraggio di buttarsi nella mischia.

 A mente fredda, non posso dare un voto chissà quanto alto, ma capisco bene perché qualche vecchio punk canuto, col cuore, possa assegnare anche un 100 a questo disco.

La recensione analizza l'album 'Bloody Riot' della band italiana omonima, prodotto nel 1983, periodo di nascita e crescita del punk in Italia. Pur con qualità audio bassa e testi a volte stereotipati, l'album si distingue per melodie interessanti e una genuina energia punk. La title-track spicca per composizione e forza emotiva, mentre le altre tracce forniscono una scrittura più matura. Un disco acerbo ma coraggioso, consigliato agli amanti del genere. Ascolta Bloody Riot e riscopri le radici del punk italiano!

 È come se De Andrè avesse messo la testa in apnea e avesse voluto raccontare ciò che vedeva e viveva senza preoccuparsi troppo di chi, arrivando magari anni dopo, si sarebbe potuto chiedere: chi sono i cuccioli del Maggio?

 Verranno a chiederti del nostro amore è poesia allo stato puro, complice il delicato accompagnamento di pianoforte di Nicola Piovani.

La recensione evidenzia come "Storia di un impiegato" sia un album importante ma meno amato di De Andrè, soprattutto per il suo stretto legame politico con gli anni '70 e un approccio musicale che oggi appare datato. Il disco, pur contenendo brani di alta qualità, soffre di un linguaggio forse troppo oscuro e arrangiamenti troppo elaborati, soprattutto nella prima facciata. La seconda parte dell'album e i momenti più intimi risultano però ancora potenti ed evocativi, testimoniando il talento dell'artista. Scopri i dettagli di questo album controverso e immergiti nella profondità di De Andrè.

 "Black Antlers dei Coil è uno di quei dischi che ti scelgono loro, ti piombano addosso come una febbre improvvisa."

 "Sex with Sun Ra è una doppia invocazione a un jazz alieno che diventa orgasmo astrale, glitch jazz rituale, sacrilegio cibernetico."

Black Antlers dei Coil è un album ipnotico e carnale, rinato con la ristampa Dais Records. Non un lavoro minore, ma una metamorfosi vivente che miscela glitch, elettronica sporca e atmosfere oniriche. Brani come "The Gimp (Sometimes)" e "Sex with Sun Ra" evocano rituali elettronici e jazz alieno. Un disco che brucia senza scaldare, un delirio lucido e perversamente luminoso. Ascolta Black Antlers e lasciati ipnotizzare dal suo mondo sonoro unico.

 "La ballata di Stroszek è uno dei più lucidi e spietati ritratti dell’uomo marginale (ed emarginato) che resta solo con il suo destino."

 "Herzog gira un film che non indulge in sensazionalismi, ma ritrae in presa diretta il purgatorio e inferno di un uomo che il paradiso non ha mai sognato."

La recensione analizza 'La Ballata di Stroszek' di Werner Herzog come un ritratto spietato e lucido dell'emarginazione e della disillusione umana. Il protagonista Bruno, ex detenuto e musicista, tenta invano una nuova vita negli Stati Uniti rurali, trovandosi invece isolato e travolto dalla dura realtà. Herzog unisce realismo crudo e coinvolgente narrazione, affidandosi a interpretazioni naturali e a una fotografia intensa. Il film resta un capolavoro attuale e toccante sulla condizione umana e i sogni infranti. Scopri il capolavoro di Herzog e immergiti in una storia intensa di emarginazione e speranza infranta.

 Questo è il suo periodo. Un album senza la necessità di esserlo.

 Altogether Stranger è lo straniero che ognuno di noi è: che ognuno ha fuori e dentro di sé.

Lael Neale ritorna con Altogether Stranger, un album dominato da atmosfere fragili e intime. Tra indie pop e rock, ogni brano esplora una doppia solitudine con tensione e sincerità. Il disco si configura come una ricerca di libertà artistica e un ritratto introspettivo potente che cattura l'ascoltatore. Ascolta Altogether Stranger per immergerti in un viaggio indie intenso e sincero.

 Cloude non è sicuramente un maranza né uno da baby gang, vista l’età e i 25 anni di esperienza.

 Il disco mette sul tavolo tutto il suo bagaglio culturale e musicale, con un flow impeccabile.

Cloude, rapper italiano con oltre 25 anni di esperienza, presenta 'Notte Viva', un album solista che unisce rap, techno, funk, soul e pop. Il disco mostra maturità artistica, un flow impeccabile e un sound più accessibile rispetto a produzioni underground. Un lavoro che riflette il suo percorso musicale e personale. Ascolta 'Notte Viva' di Cloude e scopri il nuovo volto del rap italiano!

 Questo album non è un capolavoro, non è nato per esserlo: aveva il solo intento di narrare gioie e dolori, goliardia e profondità di un adolescente.

 Nella popolosa lista dei miei album preferiti al mondo, "Le peggio cose..." sta tranquillamente nella top5.

La recensione celebra l'album unico e autoprodotto dei Tick-e, band punk di Città di Castello anni 2000. Pur non essendo un capolavoro tecnico, il disco racchiude in sé emozioni autentiche e ricordi adolescenziali condivisi dall'autore. La forza del disco deriva dal legame personale e locale, rendendolo una pietra miliare per un piccolo ma affezionato gruppo di ascoltatori. Scopri il sound autentico di Tick-e e rivivi le emozioni dell'adolescenza!

 "Figli della luna. Così li chiamava Platone... Ognuno può essere semplicemente se stesso, senza vergognarsi."

 "L'ultima canzone della Buona Novella, Il testamento di Tito, è il momento più alto dell'intero lavoro."

La recensione presenta il box set "Opere Complete" di Fabrizio De André come un elegante cofanetto indispensabile per gli appassionati. Include tutte le sue opere, con alcune versioni rare difficili da trovare altrove. L'autore sottolinea l'impossibilità di recensire in breve l'artista e invita a leggere anche i suoi diari per una comprensione più profonda. La recensione evidenzia la qualità delle tematiche sociali, politiche e umane delle sue canzoni e la loro attualità. Scopri l’opera completa di De André e lasciati emozionare dalla sua poesia senza tempo!

 "Ciò che colpisce è l’equilibrio tra la fiamma nera delle origini e una sensibilità più riflessiva e avvolgente."

 "Il lamento straziante dello scream sembra emergere dal fondo di una caverna."

Lazer Throne, progetto one man band di Jonathan Buchanan, esordisce nel 2025 con l'album 'Tomb of the Lunar Oracle'. L'opera combina black metal atmosferico e cosmico con campionamenti ambientali e una produzione raw, offrendo un viaggio sonoro immersivo e sintetico. L'album sorprende per la sua maturità stilistica e l'equilibrio tra intensità black metal e atmosfere spirituali. Ascolta ora 'Tomb of the Lunar Oracle' e immergiti nel black metal cosmico di Lazer Throne!

 Una delle eccellenze di Bulgaria sono in effetti queste aggregazioni vocali di donne, finanziate direttamente dal governo perché patrimonio nazionale.

 Dove la politica e l’ignoranza non riescono, la musica invece ha successo nel far incrociare diverse etnie, differenti orecchiabilità, lontane ma radicate tradizioni.

La recensione celebra la bellezza e la complessità dei cori femminili bulgari, focalizzandosi sull'ensemble Angelite e le sue collaborazioni con musicisti etnici russi. Viene sottolineata la disciplina, l'intensità emotiva e l'unicità di questa musica, una vera esperienza culturale che trascende le barriere linguistiche e territoriali. Viene inoltre evidenziato il valore del patrimonio musicale nazionale bulgaro e il fascino delle esibizioni dal vivo. Ascolta ora The Bulgarian Voices Angelite e scopri la magia dei cori bulgari!

 Una strana forma d’amore: in certi casi una bestemmia può esser più devota di una preghiera.

 Remscéla è il segnale disturbatissimo proveniente da una colonia di folkisti duri e puri persi in una galassia lontana.

Remscéla di Milkweed è un album folk intriso di esoterismo e immaginario medievale, plasmato da testi poetici e suoni volutamente imperfetti e autentici. L'opera si distingue per il suo approccio esperimentale e la capacità di evocare atmosfere antiche e misteriose, risultando un viaggio musicale unico in bilico tra magia e realtà. La copertina e i titoli evocativi completano un'esperienza artistica densa e coinvolgente. Un album consigliato agli amanti di folk alternativo e sperimentale. Scopri l'affascinante mondo folk di Remscéla, un viaggio sonoro da non perdere!

 Sembra davvero un lavoro corale profondamente sentito.

 È un mondo di correnti gravitazionali, perturbazioni dello spazio tempo che si propagano come onde in cui si può accedere in modo sincrono chiudendo gli occhi e subendo il fascino del silenzio interiore.

The Arcadian Collection di Laszlo Hortobagyi è un album pubblicato nel 1994 che unisce elementi etnici, corali e sonorità elettroniche in un affascinante viaggio mistico. La musica fonde mantra, percussioni, cori gregoriani e raga indiani, creando un’atmosfera ascetica e rituale. Nonostante le molteplici presunte collaborazioni, il disco mantiene un’impressione di coesione e profondità. Viene descritto come un’esperienza sonora capace di trasportare l’ascoltatore in una terra ideale e spirituale, ricca di simbolismi. Scopri il viaggio sonoro mistico di Laszlo Hortobagyi in The Arcadian Collection.

 «Il testo è il vero gioiello: il duo Dati-Bigazzi ritrae come nessuno il decennio 1980-1989»

 «'La battaglia del sesso' è il brano più incredibile, un testo complesso e ironico, fra i più divertenti nel pop italiano degli anni '80»

La recensione analizza l'album 'Cosa resterà' di Raf, sottolineandone la natura veloce e commerciale ma evidenziando brani di valore come la title track e 'La battaglia del sesso'. Pur apprezzando la qualità dei testi firmati Dati-Bigazzi, vengono criticati alcuni brani di riempitivo. L'autore esprime un affetto personale per l'album, pur riconoscendone i limiti e la successiva deriva commerciale di Raf. Ascolta 'Cosa resterà' di Raf e riscopri il vero pop anni ’80!

 Una narrazione sonora martellante e brutale, composta da riff monocordi che penetra nel tessuto stesso del Male diabolico dell’antichità.

 Il fascino del black metal sta proprio nel suo ‘non scorrere’: nel persistere sotto pelle.

Il debutto LP di Paimon Gate, guidato da Jake Kohn, propone otto tracce di black metal oscuro ispirate alla stregoneria medievale e satanica. Il disco si caratterizza per riff monocordi e atmosfere claustrofobiche, con influenze da band come Black Funeral, Demoncy e Mayhem. Pur mancando di variazioni melodiche marcate, l'album offre un'esperienza estesa e intensa, perfetta per gli appassionati delle sonorità più estreme e disturbanti del black metal. Ascolta ora l'intenso debutto di Paimon Gate e immergiti nel lato più oscuro del black metal.

 La tromba di Baker non cerca la perfezione, ma punta ad entrarti nel cuore.

 Almost Blue non è solo un brano, ma un racconto in musica, un lamento jazzistico di un’anima che si perde tra le sfumature del blu.

La recensione esalta Almost Blue di Chet Baker come un capolavoro di jazz intimista e minimalista, dove la tromba è un sussurro carico di malinconia e fragilità. L'opera si presenta come una narrazione sonora che racconta solitudine e desiderio. Viene colto il valore emozionale e lo stile unico di Baker negli ultimi anni della sua carriera, in cui la sua musica trova una dimensione più intima e struggente. Il tutto immerso in un'atmosfera notturna e riflessiva, ideale per chi cerca un'esperienza musicale profonda e meditativa. Ascolta Almost Blue e immergiti nelle emozioni profonde del jazz di Chet Baker.

 La chimica del successo dei Led Zeppelin fu semplicemente la passione dei quattro nel comporre ed eseguire musica di derivazione blues, ad un volume massimo.

 Assistere alle loro esibizioni era un’esperienza unica e rara, in grado di creare una sorta di simbiosi energetica e forse mistica fra i musicisti sul palco e il pubblico in platea.

Il documentario Becoming Led Zeppelin di Bernard MacMahon traccia il percorso dei quattro musicisti dagli esordi fino al loro riconoscimento internazionale. Ricco di interviste e immagini d’epoca, evidenzia la passione, la dedizione e il talento che hanno portato al successo della band, senza cadere in stereotipi sulle rockstar. La pellicola è un omaggio coinvolgente all’energia unica di uno dei gruppi più influenti della storia del rock. Scopri la vera storia dei Led Zeppelin con questo documentario imperdibile!

 Con questo contributo di fine secolo scorso la Sezione Ritmica di Atlanta mette fine alla sua attività in piena efficienza.

 Decine di loro brani sono con l’asterisco nella mia personale colonna sonora di vita, e decine di assoli di Barry Bailey sono in bella evidenza nella lunga sequela dei miei preferiti.

L'album 'Eufaula' del 1999 segna la fine della produzione inedita degli Atlanta Rhythm Section, una leggenda del southern rock. Sebbene alcune canzoni storiche vengano riproposte in versioni più soft, l'album presenta nuove tracce di qualità e dimostra classe e mestiere. La recensione evidenzia il valore artistico della band e il loro impatto nel genere, ricordando il contributo di membri storici ormai scomparsi. Un grazie sentito ai musicisti e alle loro pietre miliari. Scopri ora l’ultimo capolavoro degli Atlanta Rhythm Section e rivivi il southern rock classico!

 La classe, se possibile, è ulteriormente aumentata i suoni son perfetti e le performance vocali e strumentali altrettanto.

 La musica di questa formazione continua ad essere deliziosa, cosí come le loro copertine.

In occasione del venticinquesimo anniversario della Atlanta Rhythm Section, Partly Plugged offre un mix di brani inediti e reinterpretazioni acustiche dei loro classici. L’album mostra una band matura ma ancora capace di prestazioni di qualità con suoni curati e performance vocali efficaci. Le nuove canzoni elettriche aprono il disco con vari stili, mentre i classici riproposti unplugged confermano la loro eleganza senza tempo. Un lavoro che celebra la continuità artistica di una band storica del rock. Scopri l’eleganza rock di Atlanta Rhythm Section con Partly Plugged!

 «La favola di Collodi aveva una sua morale: se ti comporti bene, diventerai un adulto in regola. La mia, invece, ne ha una diversa: se segui le regole, ti ritroverai legato da mille fili, come un burattino nelle mani del potere» (Edoardo Bennato).

 «L'album che rese felice una generazione di venditori di dischi» (Paolo Madeddu).

La recensione celebra 'Burattino senza fili' di Edoardo Bennato come un capolavoro del cantautorato italiano anni '70, un album che combina musica e impegno politico con profonda originalità. Attraverso riferimenti alla favola di Pinocchio, Bennato critica il potere e la società, creando un concept album che ha segnato un'intera generazione. Viene inoltre evidenziata la qualità musicale e il successo commerciale dell'opera, con qualche appunto critico su alcune tracce. Il lavoro conferma Bennato come artista simbolo di un decennio irripetibile. Ascolta Burattino senza fili e riscopri un classico senza tempo del cantautorato italiano.

 “Di quelle canzoni che canteremo anche fra 500 anni, ma, come diceva un tale, noi non ci saremo.”

 “Il pathos con cui canta Battisti è da mandarsi a memoria, tra l’altro.”

La recensione racconta l'esordio di Lucio Battisti nel 1969, con un album che riprende canzoni già note ma le rende immortali grazie a voce e interpretazione senza pari. Nonostante critiche iniziali, l'album segna l'inizio di una carriera leggendaria. Vengono analizzati i brani più significativi, soprattutto quelli sul lato B, considerati capolavori. Il testo di Mogol viene lodato per la sua innovazione e profondità. Un'introduzione fondamentale al percorso artistico di Battisti. Scopri il primo album di Battisti e rivivi un classico senza tempo!