Disco considerato tra i classici del prog, è un album fondamentale, soprattutto perché ha permesso di codificare questo genere musicale.

 Il disco inizia con la title track, Close To The Edge, della durata di quasi diciannove minuti... BAM! Inizio col botto!

La recensione celebra 'Close to the Edge' degli Yes come uno dei massimi capolavori del progressive rock. L’autore, forte della sua esperienza personale, analizza formazione, brani e innovazioni dell’album, sottolineando come riesca a codificare e ridefinire il genere grazie a suite complesse e una straordinaria sintonia tra i musicisti. L’entusiasmo e la competenza fanno risaltare la centralità dell’opera nella storia della musica. Scopri perché 'Close to the Edge' è un must assoluto se ami il prog rock!

 Stai fermo ma viaggi, è questo il segreto.

 E’ un piccolo caos di istanti acchiappati al retino come farfalle e immagino sia lì a far da contrappeso alla trascendenza delle canzoni.

La recensione esalta l'immersione emotiva e la magia quotidiana del live di Adrianne Lenker. Tra tecniche di registrazione variegate e frammenti di vita, l'album trascina l'ascoltatore in un viaggio intimo e toccante, dove imperfezioni e dettagli secondari arricchiscono l'esperienza. Un collage sonoro unico che scivola tra realtà e sogno. Scopri la magia di Adrianne Lenker dal vivo e lasciati trasportare dal suo incanto.

 Registrare e pubblicare un album alle volte è quasi come un vero e proprio parto.

 Negron, a gargarozzo stretto e straccia tonsille, si esibisce per l’occasione in un raglio virtuoso degno del miglior James Brown, con in più tanta ironia.

La recensione analizza il disco 'Hard Labor' dei Three Dog Night, sottolineando il cambio di produttore e la svolta stilistica nel sound. La celebre copertina censurata rivela l’ironia visiva della band. Alcune tracce, come 'On the Way Back Home' e 'The Show Must Go On', emergono per qualità e originalità. Non mancano dettagli sul difficile periodo personale di Danny Hutton. Un album che sorprende e diverte, valutato positivamente. Leggi la recensione completa e riscopri un classico sorprendente dei Three Dog Night!

 Sempre bravissimi a farli suonare freschi e peculiari, sempre bravi a non cadere mai nel già sentito.

 Una frenata giusto di pochi km/h dopo una lunga tirata in corsia di sorpasso, ma sempre comunque mantenendo un’andatura assai scorrevole.

Il quinto album dei Pattern-Seeking Animals riafferma la creatività del gruppo nel reinventare sonorità prog senza mai risultare banali. Pur emergendo una lieve standardizzazione rispetto agli spunti più sorprendenti dei lavori precedenti, l’opera rimane fresca e piacevole. Il consiglio è, tuttavia, quello di valutare nuove strade per evitare la ripetizione in futuro. Nel frattempo, la band si inserisce tra le migliori uscite prog del 2025. Scopri come i Pattern-Seeking Animals reinventano il prog: leggi la recensione completa!

 Gli occhi di Bette Davis celavano qualcosa di infinitamente ambiguo, di divino ed infernale.

 In quella musica, in quell’estate, in quella dolce e torbida ossessione.

La recensione trasporta il lettore in un’estate californiana segnata dall’ossessione per Kim Carnes e la sua 'Bette Davis Eyes'. Descrive il magnetismo della canzone e il suo impatto tanto sul protagonista quanto sulla cultura pop, alternando dati storici a immagini poetiche. Tra mistero, seduzione e introspezione, la musica diventa un viaggio personale e universale. Rivivi la magia di 'Bette Davis Eyes': lasciati trascinare anche tu dall’ossessione.

 Si viene trascinati subito in una specie di giallo dovuto appunto alla scomparsa del regista dopo una serata a base alcoolica passata sulle rive del mare a Istanbul.

 Il tutto senza violenze varie, c’è chi si fa di eroina, chi riallaccia rapporti interrotti, chi si riappacifica con se stesso e chi cerca di attraversare lo stretto di mare di questa misteriosa città…

La recensione analizza 'Rosso Istanbul' di Özpetek, film dal forte imprinting autobiografico. Il cuore della trama è la sparizione di un regista a Istanbul, tra flashback, misteri e una città avvolgente. L’opera esplora l’identità, i rapporti umani e la memoria, rimanendo fedele ai temi cari al regista. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora evocativa. Lasciati conquistare dal mistero e dai sentimenti di Rosso Istanbul: scopri di più leggendo la recensione completa!

 Quello che mi piace di più dei Civic è che, proprio come l’allegra brigata di sniffatori, ad un certo punto pure loro hanno scartato di netto per liberarsi dalla marcatura asfissiante di un genere.

 ‘Chrome Dipped’ ha tutto per piacere anche a chi, se gli esalto i Sex Pistols, corre a cercarseli su YouPorn.

La recensione sottolinea come i Civic riescano a superare i limiti del punk tradizionale, affondando le radici nella scena australiana ma innovando il genere. L'autore li paragona ad Amyl And The Sniffers, celebrandone la coerenza e l'originalità, e scommette sul loro potenziale nonostante il mainstream sembri ancora lontano. Un ascolto consigliato anche a chi non conosce i classici punk. Scopri perché Chrome Dipped dei Civic è la nuova frontiera del punk: ascoltalo ora!

 Fecero loro stessi, e sbancarono.

 Un qualcosa che fosse ostinatamente popolare e nel contempo sottilmente d'élite.

La recensione celebra ‘Eat the Phikis’ come l’album più popolare e stratificato di Elio e le Storie Tese. Ripercorre la loro irriverente partecipazione a Sanremo 1996 e descrive l’opera come un capolavoro di ironia, genialità musicale e cultura pop, con brani iconici e un approccio colto che conquistò anche il grande pubblico. Scopri perché Eat the Phikis è un album cult e lasciati conquistare dal genio degli Elii!

 Drama, uno dei numerosissimi capolavori nella loro lunga discografia.

 Qui abbiamo a che fare sì col rock sinfonico tipico degli Yes, ma in 'salsa' anni Ottanta.

La recensione esplora l'album 'Drama' degli Yes, sottolineando i cambi di formazione e la reinterpretazione del rock sinfonico in chiave anni '80. L'autore esalta l'edizione Expanded And Remastered del 2004, le bonus tracks e l'energia delle tracce principali, definendo il disco uno dei numerosi capolavori della band. Scopri perché 'Drama' è imperdibile per ogni fan del prog rock!

 Nulla venuto fuori fino a quel momento suonava come questo Warzone.

 Sherwood è un genio, non verrà mai ripetuto abbastanza.

 "crucified on the fence...in the dead of daylight"

La recensione esalta Warzone come un lavoro unico nel panorama dub, caratterizzato dalla visione innovativa di Adrian Sherwood e dalla capacità della crew ON-U Sound di creare paesaggi sonori travolgenti. Tra psichedelia austera, groove tribali e manipolazioni elettroniche, ogni traccia risulta potente e originale. Un album che segna uno spartiacque e si impone per creatività e peso artistico. L'autore sottolinea le atmosfere intense e l'impatto duraturo dell'opera. Scopri come Warzone dei Missing Brazilians ridefinisce il dub: ascoltalo ora!

 Non una supereroina post-moderna, ma una figura umana, come se ne vedono raramente nei biopic.

 Cinema allo stato puro, chirurgico, che non consola.

La recensione elogia Golda come un film intenso e claustrofobico che evita la retorica, concentrandosi sulla figura umana e sofferente di Golda Meir. Helen Mirren offre una prova minimalista e potente, narrando il peso della storia sulla leader israeliana. Il film trasmette il dolore delle guerre e le scelte difficili, arricchito da un uso sapiente degli interni e delle musiche. Un biopic sobrio, chirurgico e necessario. Scopri un film che emoziona e fa riflettere sulla storia e il dolore umano.

 Il disco non vale la vistosa copertina, ma si prende scioltamente tre stelle perché questi signori sanno cantare, alla grande.

 Da quest’opera in poi le dinamiche interne al gruppo cominceranno a ingarbugliarsi, ma non precorriamo gli eventi.

La recensione analizza 'Cyan' del 1973 dei Three Dog Night, evidenziando la svolta stilistica della copertina e le novità nella composizione interna. Vengono discussi i singoli di punta e il contributo dei vari membri, soprattutto Michael Allsup. Pur non essendo all’altezza dell’appariscente copertina, l’album è promosso grazie alle ottime doti vocali del gruppo. Scopri come 'Cyan' racconta la svolta dei Three Dog Night: ascoltalo e lasciati sorprendere dal loro sound.

 Coffin of the Corrupted Dead è un pugno nello stomaco dato con classe.

 Qui sopravvive l’adrenalina, la spontaneità della forma canzone e il feeling ancestrale.

Podridão, band brasiliana, riafferma la vitalità del death metal più ruvido con 'Coffin of the Corrupted Dead'. Sound grezzo e impatto diretto sono il punto di forza di un album che omaggia la vecchia scuola senza perdere fresco entusiasmo. Lavoro consigliato ai cultori del genere. Scopri la furia di Podridão: ascolta 'Coffin of the Corrupted Dead' ora!

 Se siete un filo depressi o avete malinconie diffuse lasciate perdere altrimenti vi trovano stesi sull'asfalto causa volo dal quarto piano.

 Ho cominciato a vivere forte proprio andando incontro alla morte.

La recensione analizza l’esordio discografico di Claudio Lolli, "Aspettando Godot" (1972), sottolineando la sua profonda carica poetica e disperata. Tra riferimenti a Beckett, invettive sociali e tematiche personali, emerge un album intenso, malinconico e coraggioso, che fotografa senza filtri la sofferenza giovanile e la critica sociale. Pur non considerato il suo miglior lavoro, resta una pietra miliare della canzone d’autore italiana. Scopri un capolavoro oscuro e poetico della musica italiana: ascolta Lolli!

 La voce di Ian Anderson, polistrumentista e leader dei mitici Jethro Tull non c'era già più, ma ha la forza e il coraggio di regalare a noi fan una pietra miliare del progressive folk/prog rock.

 Grande classico con venature etniche [...] ha scelto di usare le scale arabe, tra cui ad es. la cosiddetta scala bizantina.

La recensione esalta Roots to Branches dei Jethro Tull, sottolineando l'importanza delle influenze etniche e modali introdotte da Ian Anderson. L'autore apprezza il coraggio della band di esplorare nuovi territori musicali, sebbene segnali un cambiamento della voce di Anderson. Un'opera consigliata a chi ama il progressive rinnovato dalle tradizioni orientali. Scopri il lato etnico dei Jethro Tull: ascolta Roots to Branches!

 Pensi che il bignamino Pitchfork ha detto che ascoltandolo si rimane giovani per sempre.

 Psich power jangle o jangle power psych che, tradotto, vuol dire i ricami delle suorine di Palo Alto e un po’ di tiro quando serve.

La recensione celebra Radio DDR dei Sharp Pins, un album fresco e psichedelico che invita a riscoprire lo spirito delle feste passate. Con influenze indie e Guided by Voices, il disco si distingue per ballate vivaci e testi fantasiosi. Il tono è ironico e nostalgico, ma l'entusiasmo per l'opera è palpabile. Un vero toccasana musicale per chi cerca novità dal sapore retrò. Scopri perché Radio DDR è l’album da rimettere in playlist, anche per la prossima festa!

 "Un debutto Black Metal composto da otto tracce che dipingono un ritratto sonoro di depravazione, desiderio, crudeltà e delirio di una psiche fratturata."

 La tensione emotiva non si allenta mai: è un'opera intensa, sentita, priva di manierismi, che coinvolge proprio perché rifiuta l’estetizzazione forzata del dolore.

Il debutto dei Savaging è un viaggio nel depressive black metal, ricco di atmosfere intense e genuinamente cupe. La band evita le mode moderne per restare fedele a sonorità grezze e autentiche, tra momenti dolorosi e sprazzi melodici mai stucchevoli. L'equilibrio tra stasi e movimento e una produzione volutamente ruvida fanno di questo disco una delle uscite più convincenti del 2025 nell'underground estremo. Scopri qui perché il debutto dei Savaging è imperdibile per chi ama il vero black metal!

 Un disco ben più rock blues e meno pop rispetto ai precedenti da parte dei Sette Sciocchi Separati, come il titolo insinua.

 Il riffone di chitarra in apertura vale assai.

La recensione analizza 'Seven Separate Fools' dei Three Dog Night, sesto album in studio del 1972. Viene sottolineato lo shift verso un sound più rock blues rispetto al passato, grazie anche a reinterpretazioni e collaborazioni di rilievo. Ottime alcune cover, come 'Black & White' e 'Going in Circles'. Il gruppo appare ancora compatto e in forma, guadagnando quattro stelle su cinque. Scopri il lato più rock dei Three Dog Night e ascolta Seven Separate Fools!

 E' incredibile come il regista riesca ad aggiungere sempre più carte alle menzogne di Cary Grant.

 Seppur lento ed antiquato il film funziona, crea quella sensazione di disagio e tensione palpabile nello spettatore.

La recensione offre uno sguardo su 'Il Sospetto' di Hitchcock, film del 1941 visto su Raiplay. L'autore ne apprezza la costruzione della tensione e il gioco di sospetti, pur sottolineando la sensazione di un film ormai datato. La trama moralmente ambigua coinvolge, ma non raggiunge la brillantezza di opere successive del regista. Scopri se anche tu ti lascerai coinvolgere dai dubbi del capolavoro di Hitchcock.

 This was supposed to be for you! ...scherza...ma mica tanto.

 Un dinosauro che non vuole estinguersi.

La recensione racconta l’esperienza intensa del concerto dei The Who all’Arena di Verona nel 2007, segnato da una pioggia torrenziale e vari imprevisti. L’autore descrive sia le difficoltà (maltempo, problemi tecnici e fisici) sia il fascino di un evento irripetibile. Il ritorno della band, guidata da un instancabile Townshend, ha lasciato il pubblico esausto ma entusiasta. Rivivi l’epica notte con The Who a Verona e condividi la tua esperienza!