Niente è cambiato, è sempre autunno.

 Robin Proper-Sheppard è un genio. Lui è il creatore dei Sophia.

La recensione di The Infinite Circle di Sophia esalta la profondità emotiva e la perfezione melodica dell'album. Robin Proper-Sheppard come autore racconta dolore e storie con grande onestà, accompagnato da chitarre e arrangiamenti essenziali. L'album crea un'atmosfera autunnale, intima e struggente, capace di rapire l'ascoltatore ad ogni ascolto. Indispensabile per gli amanti della musica indie e delle sonorità delicate ma potenti. Ascolta The Infinite Circle e lasciati rapire dalle sue emozioni.

 Bardi ci fa sentire grandi cose quando impugna la chitarrina acustica, creando dei veri gioielli di canzoni.

 Questo album non è un polpettone, ma una raccolta di dodici grandi canzoni.

La recensione evidenzia l'originalità e la delicatezza dell'album "Something Wrong" di Bang Gang, sottolineando come Bardi Johansson si distingua dai colleghi islandesi senza emularli. L'album combina con successo atmosfere acustiche, blues e cinematiche creando dodici brani raffinati e coinvolgenti. Vengono messi in luce pezzi come "It's Alright" e la cover "Stop In The Name Of Love". Un lavoro consigliato per chi ama l'emozione musicale autentica. Ascolta Bang Gang e lasciati trasportare dalle emozioni di Something Wrong!

 Il sound è lo stesso, la grinta è superiore, i chorus sono memorabili - di questo è fatto il rock 'n' roll...

 Nel rock 'n' roll non è più possibile inventare niente, si può solo scrivere canzoni che funzionino. E quelle dei BRMC, adesso, funzionano meglio di, che ne so, Psychocandy.

La recensione celebra il secondo album dei Black Rebel Motorcycle Club, 'Take Them On, On Your Own', come una conferma del loro grande talento e forza nel rock 'n' roll. Il disco mantiene la grinta del debutto con brani energici e atmosfere intense, evidenziando tracce come "Stop", "Six Barrel Shotgun" e "Suddenly". Il recensore prevede un grande successo commerciale e assegna cinque stelle. Ascolta ora l'album e scopri perché BRMC conquista ancora!

 “Otto canzoni toccanti, una da sola vale l’acquisto.”

 “Piccoli suoni che fanno la differenza.”

La recensione celebra l’album di Styrofoam come una preziosa gemma dell’Indietronica, caratterizzata da un suono delicato e una produzione impeccabile. Le otto tracce mescolano influenze post-rock e melodie emozionanti, con particolare rilievo per la traccia “It Wouldn’t Change A Thing”. Il lavoro si distingue per la cura nei dettagli sonori e un impatto emotivo intenso fin dal primo ascolto. Consigliato agli animi malinconici e amanti dell’elettronica raffinata. Ascolta subito Styrofoam e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche!

 Fu una sorpresa, un amore a prima vista.

 Insomma c'è qualcosa di magico, difficile definirlo a parole.

La recensione racconta la scoperta folgorante dei British Sea Power in un live, seguita dall’ascolto di un disco capace di trasmettere energia e malinconia. Vengono lodate le melodie suggestive e la produzione, benché qualche traccia sia discussa per la durata. Il giudizio finale è molto positivo, grazie al sound unico e magico della band. Scopri perché The Decline of British Sea Power è diventato un piccolo culto indie: ascolta il disco!

 Questo è un disco scadente, di cui il mondo avrebbe potuto fare a meno.

 Riprendi la chitarra in mano, per favore.

La recensione stronca Unrest di Erlend Øye: l'album presenta tracce elettroniche poco ispirate e già sentite, deludendo i fan dei Kings of Convenience. Solo pochi brani si salvano. L'autore suggerisce a Erlend di tornare alla chitarra acustica. Scopri perché Unrest non ha convinto e condividi la tua opinione sull'album!

 Non c'è assolutamente niente di nuovo nel disco dei Phaser, e loro non se ne vergognano.

 Lo ascolto da un mese e non mi ha ancora annoiato.

Il disco d'esordio dei Phaser non brilla per originalità, ma conquista per la sua capacità di evocare il meglio del brit rock. Tra citazioni a Verve, Archive e altri, l'album trasmette melodie coinvolgenti e atmosfere psichedeliche ben riuscite. Nonostante la dipendenza artistica, le canzoni si lasciano ascoltare con piacere e rimangono in testa. Piacevolmente derivativo. Scopri se lasciarti conquistare dalle suggestive melodie di Sway.

 Se avete voglia di godervi la vostra tristezza, in questo momento non troverete una colonna sonora migliore.

 Una grande importanza data nei testi a quel preciso momento, a quel preciso luogo in cui poteva cambiare tutto, e invece...

La recensione esalta il sound malinconico dei Devics in The Stars At Saint Andrea, fatto di ballate essenziali, voce intensa e influenze elettroniche. Perfetto per chi vuole abbandonarsi con dolcezza alla tristezza, l’album offre una riflessione delicata sul trascorrere del tempo e le occasioni perdute. Scopri il fascino malinconico dei Devics: ascolta The Stars At Saint Andrea ora!

 Televise è un disco ibrido, strizza un occhio al rock vero, con giri di basso e di chitarra impossibili da dimenticare, e l'altro all'universo del post rock...

 Aurelio Valle canta sottovoce, quasi per non disturbare, ma anche la sua voce fa parte del disegno artistico del gruppo.

Televise dei Calla fonde il rock con impulsi post-rock e atmosfere raffinate. La voce sommessa di Aurelio Valle si integra perfettamente nel disegno artistico. Il disco spicca per le alternanze tra pieni e vuoti e per la sua originalità, rappresentando la maturità definitiva della band dopo 'Scavengers'. Scopri Televise dei Calla, un must per chi ama rock e sperimentazione!

 La loro musica è totalmente elettronica ma incredibilmente 'umana', e funziona fin dal primo ascolto.

 Diventa perfetto. E la copertina si trasforma in una casetta.

La recensione celebra Tulsa For One Second dei Pulseprogramming, sottolineando le sue affinità con Boards of Canada e Mùm ma anche la sua originalità. L’album offre paesaggi sonori elettronici e umani, impreziositi dalle voci di Lindsay Anderson e Marc Hellner. Il sound leggero e suadente conquista dal primo ascolto, rendendolo un must per gli appassionati dell’elettronica raffinata. Scopri il lato più intimo dell’elettronica con Tulsa For One Second.