editoriale di sfascia carrozze

Tramite il varo della LEGGE 133 2008 è stato deciso il ricalcolo e la susseguente razionalizzazione dei fondi destinati all’università pubblica (FFO - fondo per il finanziamento ordinario delle università) tramite la seguente progressione.

Riduzione di:

- 63.5 milioni di Euro per l’anno 2009

- 190 milioni di Euro per l’anno 2010

- 316 milioni di Euro per l’anno 2011

- 417 milioni di Euro per l’anno 2012

- 455 milioni di Euro a decorrere dell’anno 2013

per un totale complessivo di 1441.5 milioni di Euro fino al 2013.

La suddetta legge, per sopperire alla riduzione dei finanziamenti pubblici, consente alle università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato; con il passaggio a fondazione l’università potrà (e vista la scarsità di fondi, sarà costretta a) chiedere qualunque cifra riterrà opportuna per il proprio sostentamento ai propri studenti, senza far riferimento ad alcuna soglia prefissata.

La LEGGE 133 2008 sembra non accogliere pienamente quanto disposto dall'Art. 3 della Costituzione Italiana la quale recita quanto segue:

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

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editoriale di sfascia carrozze

ROMA (Reuters) - Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi insieme al Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, convocata per difendere il decreto legge sulla scuola dopo le proteste e gli scioperi dei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio ha attaccato le "falsità" dell'opposizione e la stampa rea di non mostrare la dovuta attenzione al provvedimento.

Il governo è pronto a ricorrere alle forze dell'ordine per impedire l'occupazione di scuole e università da parte di chi protesta contro il decreto Gelmini e i tagli previsti dal governo per gli atenei. E' la linea della fermezza enunciata stamane dal premier Silvio Berlusconi, a cui l'opposizione ha risposto con un appello al Viminale, affinché "non venga sfiorato neanche un capello" agli studenti.

"Voglio dare un avviso ai naviganti: non permetteremo che vengano occupate scuole e università perché l'occupazione dei posti pubblici non è un fatto di democrazia, ma di violenza nei confronti di altri studenti, delle famiglie e dello Stato", ha detto Berlusconi.

A chi gli chiedeva di precisare cosa significasse esattamente il ricorso alle forze dell'ordine, Berlusconi ha scandito: "Sono assolutamente convinto che lo Stato debba garantire i diritti dei cittadini. Faremo lo Stato. Chi compie reati lo sappia"."Avete quattro anni e mezzo per farci il callo, io non recederò di un centimetro".

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editoriale di zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

GELITIN

In Artesina, in Piemonte, un coniglio rosa gigante sulle montagne verdi.

Starà lì a godersi sole e cielo fino al 2025, c'è tutto il tempo per andarlo a trovare!

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editoriale di zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

Serein

tutto Creative Commons.
Experimental, ambient, electroacoustic. Free and legal and encouraged download.

Enjoy!

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editoriale di sfascia carrozze

Cosa cerchiamo in una recensione quando on-line abbiamo già tutto?

Su DeBaser voglio leggere l'anima dei recensori, le emozioni degli altri e capire se sono simili alle mie, se volessi info su David Bowie debaser sarebbe un sito come tanti altri.

Ma noi vogliamo emozioni, vogliamo capire se una cosa fa tremare una persona come fa tremare me, io almeno cerco questo, con feticismo, come un guardone, il più sporco dei guardoni, un guardone di anime.

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editoriale di sfascia carrozze

Cosa cerchiamo in una recensione quando on-line abbiamo già tutto?

Su DeBaser voglio leggere l'anima dei recensori, le emozioni degli altri e capire se sono simili alle mie, se volessi info su David Bowie debaser sarebbe un sito come tanti altri.

Ma noi vogliamo emozioni, vogliamo capire se una cosa fa tremare una persona come fa tremare me, io almeno cerco questo, con feticismo, come un guardone, il più sporco dei guardoni, un guardone di anime.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Nelle catene Tesco la vita di un pollo vale 2 sterline e una coscia 35 pence, ma c’è il 3x2 così il pollo chiede in giro se gliene prestano una.

Libro interessante Fast Food Nation: per abbattere la fame nel mondo e la disoccupazione hanno inventato il mestiere dell’assassino di polli, dentro casermoni di campagna file di uomini vengono pagati per accoltellarne 12 al minuto e sono allevati così male che ogni tanto si accoltellano tra di loro. L’hanno trovata una trama così avvincente che ne faranno un film con Avril Lavigne: è tutto vero, ma la parte del pollo è andata a un altro.

Ci siamo così assuefatti agli animali da allevamento che in Germania un vecchio di settant’anni arrivato alla disperazione ne ha rubato uno perchè gli mancavano 8 centesimi. Era allevato così bene che quando la guardia l’ha bloccato ha preso a morsi questa, ma s’era scordato che gli erano mancati anche i centesimi per la dentiera (è tutto vero, con grande delusione di entrambi: la guardia l’aveva manganellato sui denti).

All’entrata della stazione di Vauxhall qualcuno ha scritto. Ho tenuto tutta la vita questa sporcizia che mi ricopre il corpo, per paura che pulendo scoprissi che non copriva nulla - io mi ci specchiavo tutte le mattine ma non copriva nulla. Ci siamo così assuefatti di noi stessi che abbiamo smesso pure di accoppiarci, "Non vuole ammettere che mi nega il sesso" si lamentava Tomek della sua ragazza, e non riusciva a spiegarsi chi avesse allora nascosto i film porno.

E’ vero pure questo ma almeno si rideva.

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editoriale di MaledettaPrimavera

Nelle catene Tesco la vita di un pollo vale 2 sterline e una coscia 35 pence, ma c’è il 3x2 così il pollo chiede in giro se gliene prestano una.

Libro interessante Fast Food Nation: per abbattere la fame nel mondo e la disoccupazione hanno inventato il mestiere dell’assassino di polli, dentro casermoni di campagna file di uomini vengono pagati per accoltellarne 12 al minuto e sono allevati così male che ogni tanto si accoltellano tra di loro. L’hanno trovata una trama così avvincente che ne faranno un film con Avril Lavigne: è tutto vero, ma la parte del pollo è andata a un altro.

Ci siamo così assuefatti agli animali da allevamento che in Germania un vecchio di settant’anni arrivato alla disperazione ne ha rubato uno perchè gli mancavano 8 centesimi. Era allevato così bene che quando la guardia l’ha bloccato ha preso a morsi questa, ma s’era scordato che gli erano mancati anche i centesimi per la dentiera (è tutto vero, con grande delusione di entrambi: la guardia l’aveva manganellato sui denti).

All’entrata della stazione di Vauxhall qualcuno ha scritto. Ho tenuto tutta la vita questa sporcizia che mi ricopre il corpo, per paura che pulendo scoprissi che non copriva nulla - io mi ci specchiavo tutte le mattine ma non copriva nulla. Ci siamo così assuefatti di noi stessi che abbiamo smesso pure di accoppiarci, "Non vuole ammettere che mi nega il sesso" si lamentava Tomek della sua ragazza, e non riusciva a spiegarsi chi avesse allora nascosto i film porno.

E’ vero pure questo ma almeno si rideva.

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editoriale di sfascia carrozze

E chi se lo aspettava!!!!!!!!!.

Bisogna ammettere che i Metallica ce le hanno scassate parecchio. Sarò molto chiaro e conciso e con poche parole dirò il mio parere. I Metallica sono tornati dopo 5 anni. "Ma che ascolti musica Metallica?". In 48 ore sono a 13 ascolti. Un album mediocre. Un album molto atteso. "Merda commerciale" che neanche quei buffoni mascherati degli slipknot potevano tirare fuori. L'album più chiaccherato di sempre. Un ritorno dei Metallica alle sonorità più tipicamente thrash degli esordi. Un album mediocre e stancante. Un fiume di metallo con pesciolini melodici che sguazzano evitando le più moderne reti new metal. Che tristezza sentire i Metallica scimmiottare se stessi. Suona finalmente metal. Trash Metal non è solo casino fatto con le chitarre che sparano sedicesimi oltre 220 di metronomo per arrivare dove? Un album confezionato per i nostalgici. Devo dire che dall'ormai lontano 1991, anno in cui i grandiosi "Four Horsemen" hanno sfornato il meraviglioso omonimo album "Metallica" chiamato anche "Black Album", non sentivo da loro un album così bello. L'album risente di influenze provenienti da altri generi. Ritornano a cavalcare a testa alta sulle impervie vie del Thrash Metal. Un unione fra la NWOBHM e uno speed metal stile Motorhead. Quasi "progressive metal". Sono sicuramente meglio di molti altri nuovi gruppi di citrulli che pensano di essere "rock". Terribile riff-katana che mi mozza la testa. Riff copiaincollati senza seguire un filo melodioso e sognante. Più assoli, più riff, più velocità e tanto tanto vero metal! Prolisso, statico.

Si capisce subito quanta voglia abbiano i Metallica di salire dopo tanto tempo sul trono del metal e guardare dall'alto tutti. Un ulteriore merito va senz'altro a Rick Rubini. Un batterista che ormai non sa più che colpi dare, un cantante ex alcolizzato senza più voce, e un chitarrista solista senza idee. Ci troviamo di fronte al miglior album dei Metallica dai tempi di "And Justice For All". Una pena per le orecchie. Si può dire che i Metallica hanno assimilato componenti Grunge o Metalcore, ma anche Blues. Mi ricorda Yann Tiersen. La voce merdosa di James che canta in modo davvero penoso. James che canta con attitudine e grinta. Controcanti tipici del Bay Area Sound. Basti pensare che Hetfield è un'autodidatta. Chissà cosa ne verrebbe fuori se al posto di un Lars Ulrich ci fosse Dave Lombardo o Gene Hoglan. Lars "nano malefico" Ulrich, non esprime nulla. Volevo riascoltare Kirk Hammett regalare di nuovo assoli di grande qualità. Truillo un pò meno. Dimostra quanto i metallica non siano ancora usciti dal baratro del 1996. Da quel momento sono passati ben 20 anni ma loro ci sono ancora e sono abbastanza in forma, anche se la vecchiaia arriva per tutti. Alcune canzoni sono noiose, non si vede l'ora che finiscano.

La musica scorre veloce, graffiante e pesante. Un senso di noia generale. Una grande penetrabilità nell'interiore profondo dell'essere umano. Altro che "metal up your ass", siamo alla frutta... e questa è più che marcia. Un'ottimo ritorno non potevano fare di meglio. Un reimpasto di tutte le cose che avevano già composto e qualcosa che crearono al momento. Patetico. E scusate se è poco. Bentornati Metallica! Che altro dire, delusione assoluta.

Metallari unitevi, i "The 4 horseman" sono tornati.

Non avendo avuto il (dis)piacere di auscultare la "MorteMagnetica" è mio dovere porgere un sentito ringraziamento ai Cortesi Signori Autori delle magnetiche pagine per l'inestimabile et ricca ispirazione.

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editoriale di MaledettaPrimavera


Daniela Santanchè fino a qualche giorno fa era una miliardaria annoiata, cafona e volgarissima che ci gratificava periodicamente di notizie politiche di ispirazione nazionalsocialista che comprendevano tutta una serie di interessanti retroscena sulla storia della sua fica.

Daniela Santanchè era proprietaria del locale più cafone e volgare di questa nazione annoiata e pezzente, il Billionarie, e qualche giorno fa, mentre lasciava la sua Aston Martin di James Bond nel garage e cenava su un traghetto anni '20 in Costa Smeralda, ha avuto in visione la Madonna e Mussolini in amplesso e si è fottuta il cervello.

Chiama televisioni, giornali e tutti i poveri d'Italia e comincia a parlare di un argomento interessante che non era una fica.

"Basta con queste barche enormi, queste Ferrari, a questo lusso da sbandierare" - s'è rivolta pentita - "con la gente normale che passa, ti guarda e ti sputerebbe in faccia".

Quello che la Santanchè dimentica, e che mi evita di godere di un pensiero che non sia una fica, è lo specificare un particolare indispensabile e cioè come sia fatto un uomo (o una donna) normale, perchè non ne sono sicuro.

E' il mio desiderio di sputarle in faccia che mi rende normale? Chi è anormale?

Un fascista è normale in virtù della sua convinzione che la donna sia inferiore all'uomo, seguito dal completo disinteressarsi al problema. Un fascista è anormale nella sua convizione di essere superiore, e nel fare di tutto per negare un problema.

Il politico anormale è una donna a capo del Partito Fascista italiano in un quadro politico che somiglia terribilmente a una clinica di pazzi, e quello normale fa di tutto per restare in Parlamento.

Un ricco è normale quando si arricchisce illegalmente, anormale se per i sette anni di attività come deputato ottiene un TFR di 65.534 euro e un vitalizio mensile di 3.605 euro senza che neanche lo possano chiudere in prigione.

Un paese è anormale quando permette a una come la Santanchè di mostrare la via retta, è normale quando la accompagna fino all'incrocio e la riporta al manicomio.

Adesso che grazie alla Santanchè sappiamo di essere giustificati a sputarle in faccia, la scoperta di far parte della gente normale ci sembra un po' meno crudele. Almeno non siamo come Vladimir Luxuria.

Un transessuale annoiato e fastidioso che continua (lui si) a gratificarci periodicamente di notizie politiche di ispirazione comunista e combattente che comprendono una serie di piccanti retroscena sul suo pene.

Il suo progetto rivoluzionario dopo una gavetta come prostituta si è esaurito nel farsi eleggere in Parlamento per poi rifarsi seno, naso e culo e andare all'isola dei famosi ad arricchirsi in modo vergognosamente anormale, in culo ai normali pezzenti che l'hanno votata/o. Per fortuna - come ha osservato qualcuno - i comunisti sono destinati ad estinguersi.

Il pornitorinko

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editoriale di MaledettaPrimavera


Parlare di una qualsiasi religione in società è pratica non prevista dal galateo: non sai mai chi finisci col mandare a fanculo.

Ma tra tutti i bastardi che riescono ad ispirare vagonate di insulti il peggiore è un malato di mente che si chiama Rick Warren, un tipo capace di sfidare la mia compassione più di tutti gli stronzi che non ci riescono.

Miliardario, seguitissimo da fedeli, capo della chiesa di Saddleback (un mostro di penitenza e preghiera da 40 milioni di dollari), Warren è incluso nella lista dei 25 più prestigiosi leader americani, eletto da "Time" tra i 15 che più contano. E' tra i 100 più influenti del mondo e tra i 15 che hanno fatto grande l'America per "Newsweek", argomentazione quest'ultima che, se fondata, in qualsiasi tribunale della galassia tranne che in USA basterebbe a condannarlo alla sedia elettrica.

Assistere al primo confronto tra i due candidati alla Casa Bianca, uno col nome di reduce di guerra (John McCain) e un altro col nome di profugo di guerra (Barack Obama), con l'inquietante figura del reverendo Rick Warren a imporre le domande, è la dimostrazione che tutti (in un tempo dominato dalla guerra) meritiamo l'inferno.

Il percorso di sofferenza attraverso il quale un essere vivente diventa ateo è sempre lo stesso: l'arrivo della fede il giorno della nascita, la comunione a 7 anni, la speranza di un qualcosa di superiore a 10 anni, i tristi momenti di paura e di dubbio a 15 anni, lo strisciante scetticismo che si mischia alla mancanza di figa a 18, la necessità di non più credere ma di cercare la verità a 20, la ricerca di altri motivi per essere felice e i dubbi sessuali a 30, la caduta nell'alcool e nella droga, la perdita completa di qualsiasi speranza, l'inevitabile allontanarsi dalla fede, i violenti attacchi di odio e terrore verso un mondo a cui non appartieni e infine, proprio quando tutto sembra rovinato per sempre, ecco all'improvviso una visione che ci rende atei sul letto di morte, e tutto ci appare migliore, e l'aria diventa nuovamente respirabile, e rilasciamo l'ultimo rutto con quel sentimento di essere finalmente uomini accompagnato dalla inaspettata gioia di potere insultare per l'ultima volta.

Far parte di un mondo dominato dai valori religiosi significa assistere a una cerimonia di redenzione, spiare in segreto un confessionale con due persone che dicono cose di cui non ci importa, peccati che non si capisce a cosa possano servire per spettatori che non vogliono altro che essere governati in un mondo rischioso e volgare, in cui non sai mai chi devi votare per mandare il buon senso a fanculo.

Così, per essere eletto padrone del mondo, è tutta una sfida sulle scopate extra-coniugali, sulla famiglia, sullo spinello all'Università, sulla Bibbia, su quanti dei propri peccati Gesù sia morto (io 3! Io 7! Ho vinto, tiè!), e del giorno che il Signore ti ha salvato, dato forza e sostegno nella guerra all'Iraq, all'aborto e alle altre religioni.

Come un disco di Americana che sfuma lentamente, un confronto del genere è cantare sempre la stessa canzone: I bisogni del paese, andare incontro ai bisogni del paese, i bisogni del paese, i bisogni del paese.

Appunto: bisogna mandarvi a cacare.

Il pornitorinko

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editoriale di MaledettaPrimavera


Aumento degli affitti, del petrolio, dell'elettricità, del costo dei figli, del gas, delle ferie di agosto, del vestito della domenica, degli spettatori di reality show, della popolarità di Vladimir Luxuria e dei comunisti spediti nell'Isola dei Famosi a lottare contro l'estinzione. Aumento quindi del rispetto verso i froci famosi, meglio se comunisti e isolati, e aumento del terrore che siano rumeni. Aumento dei trasporti e del costo di una moglie, mentre resta affordabile la follia. Continuo a notare un aumento di gente normale che insiste a dare consigli come quello di avere una vita come la gente normale.
***

Con l'aumento dei costi di droga e alcool vengo assalito dall'ipocondria. In tre anni di visite mi hanno detto che sono ansioso, che sono obeso e sottopeso, che ho un occhio storto, che ho il cuore debole, che sembro un rumeno anemico, che devo evitare le inculate occasionali, che fumo troppo, che sto morendo. Poi cambio ospedale e mi dicono che sto bene e in salute: m'avranno scambiato per una vecchia di ottant'anni. Se lo fossi mi sentirei in ottima forma.
***

Lo studio di un rivista di scienze ha scoperto che gran parte dei medici si lamenta dello stipendio, troppo simile al mio, e cerca informazioni mediche su Google per sostituire la mancanza di un'opinione da prendere seriamente.
"Mi dispiace, figliolo. Con l'aumento dei costi la sua malattia è incurabile, non abbiamo troppa corrente".
***

Hanno licenziato tutti i centralinisti. Per parlare con qualcuno siamo sempre costretti ad ascoltare una segreteria e una fastidiosa musica di sottofondo.
"Centrale di Polizia di Napoli, grazie per averci scelto. La sua sopravvivenza è importante per noi: la preghiamo di restare in linea con Mozart per non perdere la priorità".
***

Un rumeno entra in una villetta del ricco nord-est (l'Italia è troppo stretta per vantare il far-west). Svaligia la casa, picchia a sangue il padrone, si inchiappetta il cane e fa altre cose che lo declassano come uomo e immagino lo promuovano rumeno. Si siede per riposare un attimo e prende un sigaretta post-orgasmo.

"Si può fumare in casa?"
"No".
"E il posacenere che lo tieni a fare?"
"Per i rumeni che non domandano".

Questa barzelletta, come una qualsiasi diagnosi da non prendere seriamente, me l'ha raccontata un ragazzo veneto che vive nella zona a nord-est di Bethnal Green, a nord-est di Londra, che mi ha venduto dell'erba che sarà sicuramente andato a zappare, che mi frega peggio di un napoletano, che sopravvive senza nessun tipo di costi un'esistenza seriamente anormale, insistendo a tenersi in vita col sussidio di disoccupazione inglese da quattro anni, e che mi stava per dare un pugno nell'unico occhio buono.

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editoriale di sfascia carrozze

Le olimpiadi costituiscono uno stimolo all'apertura della Repubblica Popolare Cinese e una tappa positiva verso una maggiore trasparenza e il rispetto dei diritti umani.

E' sicuramente da interpretare in questo senso la 'scorta di cortesia' assegnata dal Partito all'attivista Wan Yanhai, noto dalle sue parti per la strenua difesa dei diritti dei malati di Aids: gli 'accompagnatori' naturalmente vogliono Lui un gran bene: non lo abbandonano mai annotando (saranno alla ricerca di particolari perle di saggezza?) ogni singola parola costui emetta dalla propria bocca; in Cina non è poi così difficile ottenere prolungate condanne detentive. Il caso Shi Tao fù paradigmatico in tal senso: condannato a 10 anni di galera per aver espresso la propria opinione, guarda un pò, in merito alla libertà di espressione!

Tra le altre e diversificate forme di rispetto dei diritti umani della Olimpionicamente Democratica Cina annoveriamo il curioso "divieto di uscita" (per precauzione dalle intemperie? E' notorio: da quelle parti il tempo è spesso inclemente..) quotidiano imposto recentemente a un'altra attivista, tale Zeng Jinyan, provvedimento esteso anche al solo recarsi alla compera dei quotidiani beni di prima necessità.

Il caso "Olimpionico" per eccellenza (un nuovo record?) lo si è registrato con il 34enne Hu Jia: sorta di portavoce di tutti gli attivisti dei diritti civili in Cina: costui, particolarmente infingardo in quanto sfruttò le eretiche potenzialità della Rete, è stato giudicato colpevole di "istigazione alla sovversione del potere dello Stato" per esser riuscito a contattare alcuni giornalisti stranieri ed aver fatto circolare liberamente 'notizie e curiosità' su questioni non esattamente, come in teoria avrebbero dovuto essere, all'ordine del giorno del Comitato Olimpico Internazionale.

Ovviamente a condanna avvenuta il Suo avvocato difensore non è più riuscito a colloquiare con il suo cliente: il processo, per la cronaca, è durato (ben) un giorno!

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editoriale di MaledettaPrimavera


Caso umano numero 5: Frate Giuseppe.

Frate Giuseppe Gentile, sacerdote dell'Immacolata di Corleone, ha sigillato il sogno d'amore di Vincenzo Bellomo, rappresentante di generi alimentari di dubbia provenienza, con uno sgorbio di figliola dal nome Lucia. Prima di questo (di dubbio gusto) giorno, quel nome era comparso tra i pizzini di Totò Riina, di cui guardacaso Lucia lo sgorbio ne è figliola. In chiesa festeggiano i familiari della sposa: prima fra tutte Ninetta Bagarella, moglie del boss e sorella del capomafia Leoluca Bagarella, che visibilmente commossa porta il velo bianco della figlia. "Lasciate stare questa povera ragazza" - ha tuonato Frate Giuseppe Gentile ai turisti curiosi - "Vi siete mai chiesti se sta soffrendo?". Durante la messa sono letti brani del Cantico dei cantici e del Vangelo di Matteo come partecipazione al dolore. La cerimonia è chiusa dal canto dell'Ave Maria di Schubert per l'espiazione. Caso umano numero 5: la prima e unica volta che io e Dio siamo completamente d'accordo su qualcosa.


Caso umano numero 4: i giornalisti.

"Una bella giornata di sole siciliano, una di quelle adatte per festeggiare uno sposalizio. (...) Dopo la funzione gli invitati, oltre cento, si sono diretti al ristorante "La Schiera" di Corleone per il banchetto nuziale".
Se è vero che alla Rai parcheggiano solo raccomandanti che - dopo intense prove di abilità - dimostrano di saper dire solo stronzate, sui giornali siciliani ci arrivi solo se non hai niente da dire. Un giornalista veramente serio scriverebbe che Salvatore Riina fu trovato con una carta d'identità intestata a Vincenzo Bellomo, un agricoltore di Mazara del Vallo che oggi si sposa un cesso di femmina e che fu condannato per favoreggiamento, quasi sicuramente a favore di qualche strafottuto caso umano.


Caso umano numero 3: Max Mosley, Presidente Federazione Internazionale Automobilismo.

Mosley è il tipico caso umano che ti frusta contando in tedesco, ti lega ai polsi, te lo mette nel culo inneggiando a Hitler e si prende 100.000 euro di risarcimento se non ti piace, perchè "gli hai rovinato la vita". Tutto questo senza avere nemmeno la minima dovuta decenza di chiamare Frate Giuseppe Gentile per fargli fare una sega. Caso umano numero 3: soluzione finale della questione ebraica in Europa.


Caso umano numero 2: Silvio Berlusconi.

Con l'entrata in vigore del "Lodo Alfano" le prime quattro cariche dello Stato godranno di totale immunità: potranno frustarti, legarti ai polsi, spendere le tasse in coca e puttane e ovviamente metterlo nel culo senza avere nemmeno la minima dovuta decenza di contare in tedesco. Considerando che Giorgio Napolitano alla sua età è impotente e pronto a morire, lo stesso buon uomo risulta impossibilitato a usufruire dei vantaggi della sua vecchia nomina, e si è aperta ufficialmente la votazione di prossimo caso umano numero 1.
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editoriale di sfascia carrozze

Qompagni, Kamerati, Teodem/Ciellin-mistoassortiti,

in questi caotici giorni assistiamo atterriti quanto attoniti, praticamente impotenti, agli indicibili scèmpi ai quali vengono sottoposti i cardini del nostro sempre più fragile e vacillante equilibrio democratico: subdoli mercimòni posti in essere da una turpe classe dirigista che con inusitata arroganza e totale spregio delle riconosciute regole democratiche mortifica a colpi di maggioranza "blindata e omertosa" i prìncipi ritenuti fino ad oggi inalienabili ed insindacabili; si prenda, tra le molteplici aberrazioni, la enunciazione di provvedimenti a carattere ambiguamente xenofobo: estorcere le impronte digitali, su base etnica - senza oltretutto considerare che parecchi di Essi sono nati e cresciuti in Italia - oltre che agli adulti anche ai bambini... (Cristosanto!!!); ma perchè non marchiarli direttamente a fuoco.. tanto, a quel che sì è inteso, il tutto è pianificato a "fin di bene".

Si ammiri il precipitoso e progressivo sgretolamento dei poteri, democraticamente e costituzionalmente conferiti agli alti organi e funzionari dello Stato, secondo il dogma della molteplicità dei pesi e delle relative misure da adottarsi in relazione alla "categoria" dei soggetti implicati.

Ebbene, alla luce di quanto accade in queste ore, tutto questo vi sembrerà acqua fresca: ora avrete realmente di che strabuzzare increduli gli occhi, le relative orbite e quei quattro neuroni scalcagn(i)ati chè vi roteano sparpagliati per il cranio:

la lateralmente selvatica pagina dedicata ai Casi Letterari e la spettacolarmente elitaria Lista dei Casi Umani (Orrore!) NON SONO PIU' OSPITI delle molteplici pagine DeBaseriche !

Di fronte a cotanto inusitato de-accadimento ci troviamo di fronte ad un rischioso bivio: affidarci sùpinamente alla de-preghiera oppure tentare l'inverosimile tramite una (disperata) pseudo de-petizione [comunemente detta: DillancheTù]. Orsù non indugiate oltre, inoltrate le Vostre (civili ed educate, per cortesia) disquisizioni/argomentazioni in mèrito alla nota quanto accogliente casella di de-posta: editors@debaser.it.

Per gli astenuti sono previsti ricchi premi et cotillons.

Ché Gigliuola Cinquetti ci aiuti (anzichènò)!

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editoriale di RegularJoan


Prendete tante intelligenze opposte, diverse, contrarie e piazzatele in una stanza con il compito di trovare un’idea sulla quale siano tutti d’accordo. Difficile. Aggiungete a queste intelligenze opposte, diverse e contrarie uno spiccato gusto per la dissacrazione quando ancora la dissacrazione non era molto in voga, per l'umorismo mordace e, come se non bastasse, si dà il caso che codesti portentosi talenti corrispondano ai nomi di Pino Zac, Vincenzo Sparagna, Jacopo Fo, Tanino Liberatore, Stefano Tamburini, Vauro Senesi, Cinzia Leone... Ciò che fino a poco fa sembrava difficile, diventa impossibile. Ma non troppo. Perché è con questi presupposti che i Nostri, nel 1978, danno il via a "Il Male", rivista satirica (ma non troppo, eh!), fra i più geniali epigoni del francese "Canard enchậiné".



Da qui in poi questi enfants terribles della burla si industrieranno in lazzi, scherzi e provocazioni rivolte a chiunque, tanto geniali perché frutto di menti eclettiche, capaci di smontare qualsiasi conformismo, qualunque anticonformismo, di prendersela anche con il conformismo dell’anticonformismo, di mettere in discussione persino l’alfabeto e, con una lungimiranza unica, la figura di Papa Wojtyla mettendoli contro un antipapa su misura: "Vojtilo, per gli amici papa Giovanni Paolo III" che, affacciandosi dal balcone della redazione, tiene un discorso in difesa del "Male", che in quegli anni era vittima di querele e denunce proprio a causa delle sue infuocate vignette.



Il busto di Giulio Andreotti posizionato a Villa Borghese con la complicità di Roberto Benigni, le vignette su Moro con la faccia da testicolone smunto, lo stesso Moro che nella famosa foto con lo stemma delle Brigate Rosse che campeggia sullo sfondo dice:"Scusate, abitualmente vesto Marzotto", il numero con l’omaggio "dieci grammi di droga gratis" (in realtà si trattava di una bustina contenente pepe nero!). Craxi, Berlinguer, Paolo VI, chiunque abbia fatto parte dell’intellighenzia mondiale fra il 1978 ne il 1982 è passato sotto il giogo de "Il Male", ovvero il più fulgido esempio di ciò che Mikhail Bachtin scrisse sul carnascialesco e sul mondo alla rovescia. Grandi esperti di comunicazione, consapevoli che l’informazione può essere manipolata e che è la manipolazione dell’informazione a generare l’opinione pubblica. Così, si trasformano in tanti cloni del Gian Maria Volontè di "Sbatti il mostro in prima pagina" e orwellianamente pubblicano i loro "falsi" delle testate giornalistiche.



Clamoroso lo scherzo cui si prestò Ugo Tognazzi: la rivista, con un falso numero de "La Stampa" annunciava l’arresto del popolare attore italiano con l’accusa di essere il capo delle Brigate Rosse; con un falso numero di "Repubblica" si annunciava la morte di Aldo Moro molto tempo prima che questa avvenisse, in un articolo intitolato "Lo Stato si è estinto". E ancora, il falso "Corriere Dello Sport" dove si annuncia l'annullamento dei Mondiali del ’78 a causa di un episodio di doping (falso che scatenò le ire del monolitico Giorgio Tosatti); o il falso de "L'Unità" in cui Enrico Berlinguer annuncia la rottura dei rapporti con la Democrazia Cristiana e la fine del compromesso storico o il fungo atomico che, ancora una volta fra le pagine della "Repubblica" di un arcistufo Eugenio Scalfari, annuncia lo scoppio del terzo conflitto mondiale.



Nulla li fermerà: arriveranno anche in Russia, a bordo di uno dei primi modelli della mitica "Panda" realizzati dalla Fiat, annunciando una sorta di raid Roma-Mosca. Nulla li fermerà, almeno fino al 1982, quando esce l’ultimo numero della rivista, anche questo all’insegna del "ragazzi siamo dieci deficienti che messi insieme diventano un genio, però ognuno da solo non è niente".


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