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 Elettro-ritardi kafkiani, un processo nel "processo".

 "E' Spaventato Per Il Modo In Cui La Vetrata Potrebbe Crollare - Presto - Sarà Uno Spettacolo: La Caduta Di Un Palazzo Di Cristallo. Ma Crollerà In Totale Blackout, Senza Un Singolo Bagliore Di Luce, Solo Un Grande Schianto Invisibile"

La recensione analizza l'album "Kuehe in 1/2 Trauer" di P16.D4 come un'opera di avanguardia sonora pesante e complessa, caratterizzata da suoni elettroacustici abrasivi e un'atmosfera oscura. L'album rappresenta un collage di rumori e frammenti sonori che creano un clima di minaccia e spaesamento. Viene evidenziata l'influenza della scena post-avanguardista tedesca degli anni '80 e la filosofia di manipolazione sonora applicata dall'artista. Ogni brano emerge come un processo sonoro spietato e alienante, sfuggente al giudizio umano. Scopri l'oscuro universo sonoro di P16.D4 con questo album imperdibile!

 Eventi sonori narcotizzanti, in costante conflitto con se stessi, nessun intento ipnotico, nessuna elevazione, solo stasi in continuo divenire.

 Un narcotico stato di semi-vigilanza irrequieta è prassi prestabilita e necessaria.

La recensione analizza in modo dettagliato e tecnico l'album Gesture Signal Threat di :zoviet*france:, evidenziandone la natura sperimentale e le atmosfere inquietanti. L'ascolto è descritto come una esperienza cosciente e vigilante, lontana dall'ipnosi. La musica si muove su confini tra suoni organici e inanimati, creando paesaggi sonori disturbati ma affascinanti. Scopri il mondo sonoro unico di :zoviet*france: con Gesture Signal Threat!

 Che cazzo ha in corpo sto vinile a 10 pollici avvolto in materiale per asfaltare pitturato ed agghindato da carta adornata con geroglifici ed icone di Mao?

 Gris diventa così l’immaterialità ritualizzata, i baratri si richiudono in orizzonti sconfinati, costituito quasi solamente da voci trattate, irriconoscibili, rigonfie, spaventosamente indecifrabili.

La recensione di Gris di :zoviet*france: esplora un'opera sonora carica di atmosfere oscure e rituali. Il vinile è descritto come un viaggio catatonico e ipnotico attraverso paesaggi sonori immateriali e frammentati, dove le voci diventano indecifrabili e inquietanti. L'autore sottolinea la forte componente evocativa e visionaria dell'album, con un linguaggio intenso e poetico. Scopri l'oscurità sonora di Gris, un'esperienza unica per gli amanti del vinile sperimentale.

 "L'improbabile si manifesta con la semplicità del quotidiano."

 "Sentito da vicino, tutto è mondo."

La recensione analizza 'Lichtung', album ambient e sperimentale di Steve Roden e Machinefabriek, che sposta l'attenzione sul fieldrecording e sui dettagli sonori nascosti. Il disco è descritto come un viaggio tra lo strano e il quotidiano, un'esplorazione sensibile e profonda del suono. Entrambi gli artisti si dividono i brani mantenendo una coerenza emotiva e creativa, offrendo panorami acustici che oscillano tra il confortante e il drammatico. Ascolta ora 'Lichtung' per un viaggio sonoro unico e coinvolgente.

 Un suono non rimanda. Un suono semplicemente è.

 La musica programmaticamente ordinata del secondo è il tentativo umano di imbrigliare e tradurre ciò che nel primo era libero e originale. E, semplicemente, "non funziona".

Songs About Nothing di Jason Lescalleet è un album elettronico sperimentale che riflette il suono come entità autonoma priva di significati tradizionali. Composto da due dischi, il primo è un collage caotico di noise e glitch, il secondo un soundscape più convenzionale e strutturato. L'opera si confronta con la natura del suono e la difficoltà umana di interpretarlo, ispirandosi anche a riflessioni filosofiche su esistenza e linguaggio. Il risultato è un'esperienza sonora intensa e meditativa. Scopri l'avventura sonora di Lescalleet e lasciati trasportare dal caos mistico del suono!

 È facile dire di non piangere sul latte versato quando ad una rivisitazione d'ascolto colgo cose che prima nemmeno per il cazzo avevo percepito: armonia, logica, perfezione, linearità, estraniazione, proiezione, sparizione, realtà.

 Non facciamoci mancare l'opportunità di frequentare l'inaspettato che esce sotto forma di musica che paventa una revisione dell'idea di armonie celesti.

La recensione esalta il valore di "Leisure With Dignity" di Brent Wilcox, un vinile del 1981 che offre un'esperienza sonora ipnotica e profonda. L'autore riflette sul proprio passato giudizio errato, scoprendo armonia e perfezione nelle composizioni. L'album è descritto come una musica che sfida i ritornelli convenzionali e invita a una riflessione personale e spirituale. Una produzione rara, di grande fascino e raffinatezza. Scopri anche tu l'universo sonoro ipnotico di Brent Wilcox!

 Una frenesia orgiastica, laida e putrida, un funk torrido, lascivo si sgetola ed implode su se stesso flagellato da loop vocali in continuo sconquassante spostamento.

 Il subconscio come unica forma di pensiero reale, un istinto primigenio prevale sulle cose, il pensiero razionale rantola, oramai sempre più debole...morente.

La recensione esalta 'Music for a Spaghetti Western' di :zoviet*france: come un'esperienza sonora intensa e primitiva. La musica si presenta come un vortice caotico di loop vocali, fiati e suoni distorti che evocano rituali ancestrali e immagini di una natura ostile e indifferente. L'atmosfera è evocativa e immersiva, sospesa tra tormento e trance ipnotica. L'opera viene celebrata come un viaggio nelle profondità del subconscio e della memoria primitiva. Immergiti nell'oscurità ancestrale di :zoviet*france: e riscopri il suono primitivo.

 La distruzione del linguaggio deve avvenire in modo definitivo, non può esistere distruzione atta alla ricostruzione.

 Una musica che divora se stessa, un continuo consumarsi cannibalizzandosi pezzo dopo pezzo, l'eco di un suono in continuo disfacimento.

La recensione celebra Mohnomishe di :zoviet*france: come un'opera radicale che distrugge il concetto tradizionale di musica. Attraverso otto parti intense e desolate, l'album esplora il non-suono come esperienza di liberazione dalla stagnazione mentale. È descritto come un viaggio sonoro complesso e ipnotico, capace di evocare sensazioni ancestrali e visioni alterate. L'ascolto è presentato come un'immersione in un paesaggio sonoro primitivo e desertificato, unico nel suo genere. Ascolta Mohnomishe e immergiti in un viaggio sonoro senza precedenti.

 Suoni che riproducono parole di lingue morte. Segreti.

 È davvero non-music? La danza di uno sgocciolio ossessivo arrangiata come una sinfonia.

La recensione di Interior Field di Richard Chartier evidenzia un'esperienza sonora profonda e immersiva. L'album unisce field recording e musique concrète per creare paesaggi sonori che evocano segreti e atmosfere sospese. La musica si presenta come una danza ossessiva di suoni naturali e droni microtonali, offrendo nuove prospettive sull'ascolto. Un'opera che invita a un viaggio emotivo senza arrivi definiti. Ascolta Interior Field e immergiti in un viaggio sonoro unico e contemplativo.

 Nulla a cui una qualche forma mnemonica o razionale possa appigliarsi, si viene tramortiti passivamente da suoni che arrivano, si impiantano nel subconscio.

 Una 'Alle Cinque Della Sera' marchiato sulla carne viva, un balletto splendente di morte, polvere e sangue per spettri.

La recensione di 'Look Into Me' di :zoviet*france: esplora un album oscuro e complesso, dove i ventiquattro minuti di 'Cair Camouflet' sono un’esperienza sonora immersiva e disturbante. L’opera si presenta come un balletto di morte fatto di suoni sfuocati, rituali inquietanti e atmosfere tribali. L'album lascia un’impressione profonda e indelebile, evocando il dolore e il mistero evocati dalla poesia di Federico García Lorca. Scopri l’oscura potenza sonora di 'Look Into Me' di :zoviet*france: oggi stesso!

 L’alchimia fra questi musicisti aveva portato a risultati notevoli: le sonorità erano caratterizzate da una dark-ambient nerissima.

 Il musicista livornese è diventato una sorta di sciamano ricercando, attraverso un suono basato su chitarroni distorti, quasi una dimensione sacrale.

La ristampa estesa di We Can Be Everywhere di Gianluca Becuzzi propone un doppio CD che unisce la versione originale del 2014, dalle atmosfere dark ambient, a un nuovo lavoro dell'artista. L'evoluzione musicale porta a sonorità più profonde e quasi sacre, rispecchiando un momento storico complesso con un tentativo di riscoperta del sacro nel quotidiano. Il disco è un manifesto dell'isolazionismo e della sperimentazione nell'elettronica italiana. Scopri la nuova edizione di We Can Be Everywhere e immergiti in atmosfere uniche.

 "Il suono è continua stratificazione e sconvolgimento sensoriale, lercio, laido, minaccioso e intatto."

 "'Shout The Storm' sembra appartenere realmente ad un'altra concezione di suono, antica quanto il mondo, nuda e calda come il ventre della terra."

Eostre di :zoviet*france: è una potente esperienza sonora che combina ritualismo, suoni ancestrali e sperimentazione estrema. Il disco si distingue per la sua capacità di evocare atmosfere oscure, primitive e ipnotiche, con una stratificazione sonora viva che coinvolge profondamente l'ascoltatore. Ogni brano esplora nuove prospettive sensoriali e musicali, mantenendo un equilibrio tra tensione e bellezza malinconica. Un album che conferma la capacità del gruppo di innovare nel panorama della musica sperimentale. Ascolta ora Eostre e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 Una specie di linea d’orizzonte in cui refoli sublunari al laptop elevano microsounds provenienti dal mistero della Madre Terra.

 Disperatamente inlimine e perso, ancora una volta, in un altro interstizio: quello che separa la trascendenza dall’immanenza.

La recensione esplora il concept di 'Interstices' di Illuha, una fluidità musicale tra drone, suoni elettroacustici e field recording, che crea un'atmosfera sospesa tra trascendenza e immanenza. Il disco è descritto come un equilibrio delicato e profondamente evocativo. La critica sottolinea la forza narrativa e l'originalità dell'album, evidenziando il valore emotivo e la qualità artistica della produzione. Ascolta Illuha - Interstices per un viaggio sonoro unico tra droni e atmosfere evanescenti.

 Un disco giocato sul piano sequenza di forze inumane che nello sguardo umano trovano la loro profonda ragion d'essere.

 Colori modernclassical frantumati in altiforni drone, intollerabili profondità minimal prosciugano l'eco di bordate noise à-la Ben Frost.

La recensione descrive 'Radio Amor' di Tim Hecker come un album ipnotico e profondo che fonde drone e modern classical. L'ascolto è paragonato a una riflessione esistenziale sul confine tra nevrosi e psicosi, con richiami a Basinski, Eluvium e Ben Frost. La musica si sviluppa come un piano sequenza che cattura le tensioni umane e le trasforma in atmosfere sonore immersive e intense. Ascolta Radio Amor e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Mezzo secondo, forse meno, un rumore sordo... jesus christ... I WAS JIM JONES ATTORNEY...

 Il resto della raccolta si muove tra i bui territori dell’inconscio, tra l’inquietudine stordente e sommessa di 'First Vigil' e i rituali deviati ed ancestrali di 'Le Mur Mûr Nu'.

La recensione esplora 'Collusion', raccolta di brani dal 1983-1990 degli Zoviet France, maestri del post-industrial. Gli autori usano manipolazioni di nastri, found sound e strumenti etnici per creare atmosfere intense e spesso inquietanti. Brani come 'Ram' e 'White Dusk' emergono per la loro potenza ansiogena e sperimentale. Un disco che offre un viaggio sonoro tra ritualità ancestrali e distorsioni industriali. Ascolta ora 'Collusion' e immergiti in un'esperienza sonora unica e intensa.

 Chi dorme non piglia pesci semplicemente perché la sua coscienza - liquefatta - li contiene già tutti.

 La mezz'oretta del pezzo si chiude portandosi dietro la sua aura misteriosa che ricorda l'intimismo del Machinefabriek più ispirato.

La recensione descrive 'Stars of Ice' di Steve Roden come un percorso sonoro che si muove tra il sogno e il risveglio, con atmosfere rarefatte, synth in loop e samples vocali sfumati. L'album evoca emozioni profonde e un senso di introspezione simile al lavoro di Machinefabriek, proponendo un'esperienza ipnotica e suggestiva che accompagna l'ascoltatore in una dimensione concreta e allo stesso tempo evanescente. Ascolta Stars of Ice per un viaggio sonoro tra sogno e realtà.

 Nei fondali del non cercato s’è andato a depositare, tra innominati relitti, “Sing Like Scaffold”.

 L’unico modo per comprenderlo è ascoltarlo. Non c’è altro modo.

La recensione descrive "Sing Like Scaffold" dei Fifty Foot Hose come un'opera musicale unica e difficile da classificare, caratterizzata da un dialogo tra canto e rumore sperimentale. L'album emerge come un’esperienza sonora affascinante, che unisce evocazioni storiche e atmosfere contemporanee. L'ascolto diretto è l’unica via per cogliere la sua natura complessa e sfuggente. Ascolta ora "Sing Like Scaffold" e scopri un mondo sonoro inesplorato.

 quelle guitarre flamencate al vetriolo simigliano a motoseghe che se non stai attento mentre le ascolti ti mozzano gli arti inferiori a tua insaputa.

 E poi quando ti alzi di scatto per pogare ti ritrovi a terra in un lago di sangue.

La recensione di Dream Squasher di 16 usa un tono ironico e paradossale per descrivere un album sludgy potente e a tratti coinvolgente. L'autore si concentra sulle sonorità abrasive e 'motosega' delle chitarre, ammettendo un gradimento moderato. Non mancano consigli ironici sul modo di ascoltare l'album per evitare danni fisici. Nel complesso, è un giudizio positivo ma equilibrato su un'opera intensa e brutale. Scopri il mondo abrasive di Dream Squasher, ascoltalo e vivi l’esperienza!

 Abbisogno di gangli neuronali addizionali, periferici, installati appositamente per l’immagazzinamento di cacofonie.

 Quel mastro foggiatore di crepitii acusmatici, a prender per il culo il mondo, a dar vertigine ai padiglioni.

La recensione riflette la difficoltà e la ricchezza nell'ascolto di De Natura Sonorum di Bernard Parmegiani. L'opera è descritta come un viaggio attraverso suoni complessi e stratificati, che richiedono tempo e pazienza per essere apprezzati appieno. L'autore evoca immagini e sensazioni legate alla natura e al processo creativo, evidenziando la natura arcana e insondabile del lavoro. Immergiti nell'ascolto unico di De Natura Sonorum e scopri nuovi orizzonti sonori.

 Nel giorno in cui mi imposero il silenzio, iniziai ad ascoltare.

 "Rival Dealer" è un ascolto che si prende cura di me.

La recensione esplora l'EP 'Rival Dealer' di Burial come un'esperienza sonora che trascende il tempo e lo spazio, immergendo l'ascoltatore in un viaggio intimo e profondo. Attraverso le tracce, l'autore mette in risalto la qualità ambientale e l'evoluzione del dubstep, evidenziando come la musica accompagni la riflessione sulla memoria, la resilienza e la percezione sensoriale. Un ascolto che cura e trasforma. Immergiti nelle atmosfere uniche di Rival Dealer e lasciati trasportare dal suono.