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 La leggenda irlandese ci parla, letteralmente, nella maniera più lancinante e malinconica raggiungibile sulla chitarra elettrica.

 Non se po’ capì… la qualità! La sensibilità! Il cuore! La comunicativa… Una perla!

La recensione esalta 'Back to the Blues' come il ritorno autentico di Gary Moore alle sue radici. L'autore evidenzia potenza, malinconia e virtuosismo chitarristico nelle interpretazioni di classici e brani originali. L'album trasmette emozioni profonde e rimane un esempio di blues genuino e appassionato, valorizzando ogni dettaglio tecnico e interpretativo. Scopri perché 'Back to the Blues' è un viaggio imperdibile per ogni amante del blues.

 Ne venne fuori un album contaminatissimo, con grosse mani di vernice 'attuale' a rivestire l’abituale blues nerboruto.

 Cosa gli possiamo dare a questo esperimento dance blues, binomio ardito e blasfemo cavalcato dal Moore del 1999?

La recensione di 'A Different Beat' racconta il tentativo di Gary Moore di unire blues e influenze techno a fine anni '90, con risultati controversi. L'autore riconosce la perizia tecnica ma resta poco convinto dalle contaminazioni dance. Alcune tracce si distinguono, come la cover di 'Fire' e la ballata 'Surrender', ma nel complesso l'album lascia perplessi gli amanti del Moore più classico. Leggi la recensione completa e scopri se il lato techno di Gary Moore fa per te!

 Talento inenarrabile, potente poeta del blues con un suono devastante, anima generosa e tormentata, Moore ci ha lasciato troppo presto.

 E’ bellissimo ascoltarlo prendere uno dei cantini dopo avere sfregato senza pietà, con una pennatona gigante, tutte le corde sovrastanti generando un attacco sonorissimo.

La recensione elogia 'After Hours' di Gary Moore, sottolineando la sua svolta blues influenzata sia dai grandi bluesmen neri sia dalla tradizione irlandese. Viene celebrata l'energia travolgente di Moore, la sua tecnica unica e la sua capacità di reinterpretare il blues con personalità e passione. Menziata la presenza di ospiti d’eccezione e di bonus tracks notevoli. Il disco viene considerato una pietra miliare del blues moderno. Scopri il blues unico di Gary Moore ascoltando 'After Hours'!

 L’avventurismo sonoro degli Yardbirds li mantenne un passo avanti rispetto ai gruppi coevi.

 Per il vero sound della Swinging London del '66 non c’è niente di meglio che ascoltare The Engineer!

La recensione esplora Roger the Engineer degli Yardbirds, album chiave del 1966. L'autore ne evidenzia l'avanguardia e la fusione tra blues, psichedelia e acid rock, sottolineando l'apporto di Jeff Beck. L'album viene raccontato traccia dopo traccia e riconosciuto come simbolo effimero ma importante della Swinging London. Nonostante la breve parabola della band, si celebra il suo ruolo pionieristico nella musica rock. Scopri o riscopri un pilastro nascosto del rock: ascolta subito Roger the Engineer!

 Salì sul prestigiosissimo palco del 'Woodstock Music and Art Fair'… un set di 11 pezzi che nessuno dei pochi presenti ancora lucidi poté dimenticare.

 La rivista Rolling Stone lo considera il duecentoquarantacinquesimo più grande chitarrista di tutti i tempi, mica fichi & pizza.

La recensione offre un tributo appassionato a Leslie West, chitarrista dei Mountain, ricordando la sua storica esibizione al Woodstock Festival del 1969. Vengono ripercorse le tappe della sua carriera, le sue collaborazioni con grandi nomi, le sfide personali e il suo impatto duraturo sulla scena rock. Un racconto ricco di aneddoti e riconoscimenti, ideale per gli amanti della musica e del rock classico. Scopri la storia e l’eredità di Leslie West, un gigante del rock da non dimenticare!

 “In a Broken Dream è un gran pezzo, col miglior Rod Stewart possibile.”

 È il classico prodotto da tenere nella propria discoteca a ragione di un’unica canzone, peraltro suprema e cantata alla grande.

La recensione racconta la curiosa storia dei Python Lee Jackson e del loro album 'In a Broken Dream', reso celebre dalla voce di un giovane Rod Stewart. Viene esaltata la canzone omonima, considerata un classico evocativo della transizione anni '60-'70, mentre il resto del disco viene definito trascurabile. Il gruppo non otterrà altri riconoscimenti sostanziali, restando legato a questo unico successo. Riscopri il fascino blues di 'In a Broken Dream' e lasciati trasportare dagli anni d’oro del rock.

 Sto per recensire quella che, per quanto mi riguarda, è l'album antologico definitivo dei Jethro Tull.

 La tracklist di questa compilation, scelta personalmente da Ian Anderson, include tutti i mastodontici super classici dei Jethro Tull.

La recensione espone dubbi sull'utilità delle antologie, ma riconosce che 50 For 50 rappresenta la raccolta definitiva dei Jethro Tull, soprattutto per i nuovi ascoltatori. L'album, in tre dischi, celebra la varietà e l'impatto della band, pur mancando qualche traccia rara. Ideale per chi vuole una panoramica completa della carriera del gruppo. Scopri cosa rende unica questa raccolta dei Jethro Tull!

 È bello sentire Van di nuovo felice!

 A 80 anni la sua voce distintiva rimane potente e straordinariamente emotiva come sempre.

La recensione celebra l’album 'Remembering Now' come il ritorno ispirato di Van Morrison dopo alcuni passi falsi. Tra soul, blues e momenti di intimità, la voce di Morrison si mostra ancora potente ed emotiva. Influenze di Ray Charles ed eleganti canzoni d’amore si intrecciano a un sano ripensamento artistico, pur senza raggiungere i capolavori del passato. Scopri l’anima di Van Morrison e lasciati trasportare dalle emozioni di Remembering Now!

 La chimica del successo dei Led Zeppelin fu semplicemente la passione dei quattro nel comporre ed eseguire musica di derivazione blues, ad un volume massimo.

 Assistere alle loro esibizioni era un’esperienza unica e rara, in grado di creare una sorta di simbiosi energetica e forse mistica fra i musicisti sul palco e il pubblico in platea.

Il documentario Becoming Led Zeppelin di Bernard MacMahon traccia il percorso dei quattro musicisti dagli esordi fino al loro riconoscimento internazionale. Ricco di interviste e immagini d’epoca, evidenzia la passione, la dedizione e il talento che hanno portato al successo della band, senza cadere in stereotipi sulle rockstar. La pellicola è un omaggio coinvolgente all’energia unica di uno dei gruppi più influenti della storia del rock. Scopri la vera storia dei Led Zeppelin con questo documentario imperdibile!

 Per me Valeria Giugno non è che è bella, è molto di più.

 A me questo album mi piace, è bello, e tutte le righe che stanno tra la prima e l’ultima potrebbero anche non starci.

La recensione celebra il nuovo album di Valerie June, 'Owls, Omens, and Oracles', sottolineandone la maturazione artistica e il sapiente mix di soul, blues e tradizione. L'artista è apprezzata per la sua voce, la creatività e la capacità di innovare senza tradire le radici musicali. I duetti con Nora Jones e Sunny War aggiungono valore all'opera, che è definita autentica e coinvolgente. Scopri l’universo musicale di Valerie June con Owls, Omens, and Oracles!

 Toni Childs era praticamente sconosciuta sul finire degli anni ottanta quando uscì questo suo album che la rivelava cantautrice dalla voce originale e potente.

 Il vero gioiellino è 'Zimbabwae' - intrisa dei suoni e dei colori musicali dell’Africa australe - che richiama la nostra attenzione verso quella parte del continente.

L'album 'Union' di Toni Childs, uscito nel 1988, presenta una voce potente e uno stile unico che combina funky, soul e influssi caraibici. Tra i brani spiccano 'Don’t Walk Away' e il significativo 'Zimbabwae' che affronta temi delicati dell'Africa australe. Pur passato inosservato all’epoca, rimane un disco di grande valore e attualità da riscoprire. Ascolta ora 'Union' di Toni Childs e riscopri un capolavoro soul degli anni ’80.

 Travers è di Toronto, Canada. Non un grande cantante, però sanguigno e schietto, un po’ alla Rory Gallagher.

 Il miglior disco di Pat Travers è dal vivo! S’intitola “Go For What You Know”, ed è… speciale.

La recensione analizza il terzo album di Pat Travers, Putting It Straight, pubblicato nel 1977, evidenziandone l'energia blues rock e la presenza di musicisti di talento come Nicko McBrain. Travers viene descritto come un chitarrista energico e onesto, con un sound che, pur non rivoluzionario, spicca per qualità e passione. Particolare rilievo viene dato alla traccia 'Dedication', mentre si sottolinea come il miglior disco di Travers sia in realtà dal vivo. Scopri l'energia autentica del blues rock con Pat Travers e il suo Putting It Straight!

 Jeff Beck definì la tecnica di Dunbar come il ritmo dei lavoratori nel profondo sud degli Stati Uniti.

 "The Aynsley Dunbar Retailation" è uno degli album di esordio più fulminanti del british blues.

L'album "The Aynsley Dunbar Retaliation" del 1968 è un capolavoro del British Blues che fonde blues, jazz e psichedelia. La recensione elogia la tecnica del batterista Aynsley Dunbar e il contributo del gruppo, sottolineando l'originalità e l'atmosfera unica dell'album. Il disco è valorizzato anche dalla storica copertina firmata dallo studio Hipgnosis. Dopo lo scioglimento della band, Dunbar ha continuato una carriera di successo con grandi artisti. Ascolta ora questo capolavoro del British Blues e immergiti in sonorità uniche e senza tempo!

 Il povero Fast suonava proprio bene, diavolo… tipo sotto il break di armonica, e poi subito nel solo, a favore di un hard rock sonorissimo e autenticamente trascinante.

 Sarebbe da cinque stelle ‘sto disco, perché non ha un vero difetto… se non quello di non essere uscito dieci, quindici anni prima…

La recensione analizza l'album d'esordio dei Fastway, creato da ex membri di Motorhead e UFO. Il disco propone un rock blues potente e ragionato, con influenze zeppeliniane, e si distingue per le eccellenti prestazioni strumentali e vocali. Nonostante il rischio di minor notorietà, è considerato un classico da riscoprire, raccomandato agli appassionati di hard rock classico. Ascolta Fastway a tutto volume e riscopri un classico hard rock imperdibile!

 E' arrivato un bastimento è amato o odiato: per alcuni è l'ultimo album degno di nota, per altri l'inizio del tracollo bennatiano.

 A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

E' arrivato un bastimento (1983), di Edoardo Bennato, è un concept album che riprende la favola del Pifferaio Magico per denunciare problemi sociali ancora attuali. Musicalmente innovativo con molte influenze, è amato o criticato per le vendite inferiori ai precedenti lavori concept. I testi rimangono profondi e attuali, mentre alcune ipotesi suggeriscono problemi con la casa discografica. Nonostante le controversie, la recensione assegna 5 stelle all'album. Scopri il lato nascosto di Bennato con questo album unico e controverso!

 Il trio dei Taste era già in agonia a quel punto: i soliti scazzi con bassista e batterista che volevano essere considerati artisticamente ed economicamente alla pari del leader.

 Un mondo fatto di voce e chitarra fieramente nudi e crudi senza compromessi, sempre autentici, ruspanti, leali, franchi, onesti, semplici.

La recensione esplora il primo album live dei Taste guidati da Rory Gallagher, sottolineando l’autenticità e la passione del chitarrista irlandese. Nonostante la competizione con l’album successivo, questo lavoro rappresenta un documento prezioso di un’epoca e di una dimensione musicale unica. La recensione evidenzia anche le tensioni di band e la forza della musica nuda e cruda di Gallagher. Il rapporto personale dell’autore con la copertina chiude con un tocco nostalgico e umano. Ascolta ora Taste Live Taste per immergerti nel vero rock blues di Rory Gallagher!

 Burgers è un disco di blues e dintorni con i controcazzi, con un suo suono realizzato e di carattere.

 Molti dei brani partono da una costruzione blues, ma si perdono in percorsi che non risultano mai deliranti.

Burgers, quarto album di Hot Tuna, segna un distacco dalle atmosfere psichedeliche precedenti per abbracciare un blues autentico e maturo. Il lavoro si concentra principalmente sulle qualità di Kaukonen e Casady, offrendo tracce ben costruite e piacevoli all'ascolto. L'album presenta collaborazioni importanti e mostra un carattere definito, confermando la crescita artistica del duo. Ascolta Burgers di Hot Tuna e immergiti in un blues autentico e ricco di personalità!

 “Carry Me Home più che un album è un cerchio che viene chiuso da Mavis e da Levon Helm sulle note di ‘The Weight’.”

 “Album straordinario, se non hai la più pallida idea di quello che ho scritto dacci un ascolto e ti innamorerai.”

La recensione esplora la profonda emozione suscitata dall'album 'Carry Me Home', una collaborazione tra Mavis Staples e Levon Helm. Con riferimenti nostalgici alla storia della musica americana e figure come Bob Dylan e The Band, il testo sottolinea la potenza del blues, gospel e soul presenti nel disco. Nonostante l'età avanzata degli artisti, l'album riesce a trasmettere vigore e intensità, diventando un cerchio che si chiude musicalmente. È un invito a scoprire un capolavoro per chi cerca emozioni autentiche e radici sonore profonde. Ascolta ora Carry Me Home e lasciati conquistare dall'anima della musica leggendaria.

 Jimmy Page si è messo col cacciavite a scorticare i rimasugli fra una doga e l’altra!

 "Hey Hey What Can I Do" è molto più bello sia di "Hats Off to Roy Harper" che di "Out on the Tiles".

La Deluxe Edition di Coda offre una vasta raccolta di rarità e demo dei Led Zeppelin, arricchendo l'originale album del 1982 con 23 tracce. Pur non contenendo grosse novità, l'uscita è un'importante testimonianza per i fan della storica band. Alcuni brani, come "Hey Hey What Can I Do", emergono come veri gioielli acustici. Il disco è una piacevole immersione nei rimasugli musicali della band, ma conferma come la loro grandezza risieda nei dischi in studio ufficiali. Scopri le rarità dei Led Zeppelin con la Deluxe Edition di Coda!

 Da un’idea generale si improvvisa, si arriva a qualcosa e poi lo si fa di tutto per rovinarlo.

 A volte accade che l’inascoltabile e il meraviglioso si incontrino a metà strada.

Braindrops dei Tropical Fuck Storm è un album che abbraccia il caos musicale, creando un pasticcio sonoro affascinante e imprevedibile. Le ballate più riuscite come Maria 63 raccontano storie strane e intense, mischiando blues, folk e noise. Tra groove energici e atmosfere cupe, la band riesce a incantare con un mix di improvvisazione e controllo emotivo. L'altalena vocale maschile e femminile aggiunge ulteriore fascino a un lavoro complesso ma coinvolgente. Scopri l'affascinante caos sonoro di Braindrops, lasciati coinvolgere dal viaggio dei Tropical Fuck Storm!