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 Imperfetta si, ma piena di cuore e di energia.

 Se vi è un gruppo adatto ad essere arricchito da un’orchestra questi sono i sinfonicissimi Procol Harum.

L'album live dei Procol Harum con la Edmonton Symphony Orchestra segnò il grande rilancio della band nei primi anni ’70. L’esecuzione sinfonica valorizza hit come 'Conquistador' e 'A Salty Dog', pur con qualche scelta di repertorio discutibile. La recensione ne riconosce energia, passione e meriti pionieristici nel progressive rock, pur rilevando alcune imperfezioni. Scopri il fascino e la potenza di uno dei più celebri live sinfonici del rock!

 "Chi ha scritto la musica di questo pezzo, comunque, è un genio. Perché il ritornello dopo averlo ascoltato un paio di volte ti si incolla in testa e non ti molla più."

 "Crema di palle si stacca da tutto e tutti, ha qualcosa di immediato e di romanticamente protervo."

La recensione esplora Crema di palle di Dolcefida, insolito brano pop che unisce ironia, testi espliciti e un ritornello irresistibile. L'autore ne evidenzia l'impatto mediatico, il gioco sul doppio senso e la differenza rispetto ad altre cantanti italiane. Dolcefida si caratterizza per un'immagine sfrontata e una comunicazione intelligente, riuscendo a distinguersi nella scena musicale odierna. Scopri se anche tu non riesci a toglierti dalla testa Crema di palle!

 Il nuovo millennio accoglie i Three Dog Night ancora sulla piazza, ma già da un quarto di secolo ridimensionati a gruppo estemporaneo e instabile.

 Un greatest hits semi-live con orchestra, escamotage tuttora di moda per 'allungare il brodo' e riciclare il proprio catalogo di successi.

La recensione analizza il tentativo dei Three Dog Night di rilanciare la loro carriera con un album orchestrale registrato separatamente dalla London Symphony Orchestra. L'autore evidenzia i limiti dell'operazione, tra nostalgia, revival e arrangiamenti pomposi, sottolineando la discontinuità con l'epoca d'oro della band e la decadenza della formazione originale. Scopri come i classici dei Three Dog Night rivivono (o meno) in versione orchestrale: ascolta e fai la tua scelta!

 Un disco che alterna brani memorabili ad altri francamente dimenticabili.

 A Kind of Magic è tanto vintage quanto discutibile nella sua tenuta generale.

La recensione analizza 'A Kind of Magic' dei Queen, sottolineando sia le tracce di successo sia quelle meno ispirate. L'album viene considerato un prodotto del suo tempo, con momenti brillanti ma anche cali qualitativi. Si evidenzia il ruolo dell'opera all'interno della discografia del gruppo, soprattutto nell'era pop rock degli anni '80. Scopri se 'A Kind of Magic' merita davvero un posto tra i capolavori dei Queen.

 Si respira anzi aria di smobilitazione, di appagamento.

 E allora si fermano qui, almeno nella produzione di nuovi dischi.

La recensione racconta la parabola discendente dei Three Dog Night con American Pastime, album segnato da abbandoni e cambiamenti nel gruppo. Le influenze disco non bastano a rivitalizzare un sound ormai al tramonto. L'album segna una pausa nelle produzioni in studio, mentre il gruppo continua tra defezioni e ritorni a esibirsi dal vivo. Scopri il percorso travagliato dei Three Dog Night e condividi la tua opinione sull’album!

 Si tratta della Greatest Hits definitiva.

 Consigliatissima e imperdibile.

La recensione celebra Absolute Greatest dei Queen come la raccolta definitiva dei capolavori della band. L'autore sottolinea la qualità e la completezza della selezione, distinguendola dalle tante altre compilation simili. Menzionata l'edizione deluxe con libro e narrazione da parte di Brian May e Roger Taylor. Consigliato sia a fan storici che a nuovi ascoltatori. Non perdere la raccolta definitiva dei Queen: ascolta Absolute Greatest ora!

 Three Stars for Three Dog Night, in questo caso.

 con tanto di panze, ondeggiamenti, vestiti lunghi chiesastici, mani alzate e tutto.

Il disco Coming Down Your Way dei Three Dog Night prosegue la loro formula di successo nel reinterpretare brani altrui con ricche armonizzazioni vocali. Meno incisivo rispetto ai loro lavori migliori, l'album presenta comunque spunti interessanti come una versione pregiata di You Can Leave Your Hat On e influenze soul e gospel ben valorizzate. Qualche azzardo tecnologico non sempre riuscito, ma il risultato generale va oltre la sufficienza. Scopri come i Three Dog Night reinventano il rock anni '70 con questo album!

 Registrare e pubblicare un album alle volte è quasi come un vero e proprio parto.

 Negron, a gargarozzo stretto e straccia tonsille, si esibisce per l’occasione in un raglio virtuoso degno del miglior James Brown, con in più tanta ironia.

La recensione analizza il disco 'Hard Labor' dei Three Dog Night, sottolineando il cambio di produttore e la svolta stilistica nel sound. La celebre copertina censurata rivela l’ironia visiva della band. Alcune tracce, come 'On the Way Back Home' e 'The Show Must Go On', emergono per qualità e originalità. Non mancano dettagli sul difficile periodo personale di Danny Hutton. Un album che sorprende e diverte, valutato positivamente. Leggi la recensione completa e riscopri un classico sorprendente dei Three Dog Night!

 Il disco non vale la vistosa copertina, ma si prende scioltamente tre stelle perché questi signori sanno cantare, alla grande.

 Da quest’opera in poi le dinamiche interne al gruppo cominceranno a ingarbugliarsi, ma non precorriamo gli eventi.

La recensione analizza 'Cyan' del 1973 dei Three Dog Night, evidenziando la svolta stilistica della copertina e le novità nella composizione interna. Vengono discussi i singoli di punta e il contributo dei vari membri, soprattutto Michael Allsup. Pur non essendo all’altezza dell’appariscente copertina, l’album è promosso grazie alle ottime doti vocali del gruppo. Scopri come 'Cyan' racconta la svolta dei Three Dog Night: ascoltalo e lasciati sorprendere dal loro sound.

 Un disco ben più rock blues e meno pop rispetto ai precedenti da parte dei Sette Sciocchi Separati, come il titolo insinua.

 Il riffone di chitarra in apertura vale assai.

La recensione analizza 'Seven Separate Fools' dei Three Dog Night, sesto album in studio del 1972. Viene sottolineato lo shift verso un sound più rock blues rispetto al passato, grazie anche a reinterpretazioni e collaborazioni di rilievo. Ottime alcune cover, come 'Black & White' e 'Going in Circles'. Il gruppo appare ancora compatto e in forma, guadagnando quattro stelle su cinque. Scopri il lato più rock dei Three Dog Night e ascolta Seven Separate Fools!

 Ligabue ha raccontato una generazione di un luogo preciso, che poi si è rivelata universale per un certo tipo di fauna giovanile, rusticamente ribelle.

 Evidentemente questo 'sincero racconto epicizzato in musica classic-rock' è servito non solo ai giovani reggiani, ma ha colto un luogo dell’immaginario di molti altri.

La recensione valorizza l'album di debutto di Ligabue come manifesto del rock emiliano e narratore di una generazione. Evidenzia testi credibili, talento autoriale e voce adatta al genere. Confronta il disco con altri artisti coevi, lodando la sua capacità di raccontare il passaggio sociale fra tradizione e modernità. L'influenza di Springsteen viene indicata come un elemento di forza, collocando l'album tra i capisaldi del cantautorato italiano. Scopri come Ligabue ha segnato una generazione con il suo album d'esordio. Leggi la recensione completa!

 “Harmony” è un bel titolo, centrato per un gruppo che fa delle armonie vocali dei suoi tre cantanti il pezzo forte degli arrangiamenti.

 Questo disco costituisce un passo indietro rispetto ai tre precedenti dischi dei TDN.

La recensione analizza 'Harmony' dei Three Dog Night, lodando le armonie vocali e la presenza dei tre frontman. Il disco si distingue per le molte cover, ma viene giudicato inferiore ai lavori precedenti nonostante la presenza di singoli di successo. Alcuni brani convincono, altri risultano poco incisivi, lasciando una sensazione di passo indietro rispetto al recente passato della band. Scopri se le celebri armonie dei Three Dog Night bastano a rendere memorabile questo album!

 La particolare, accesa atmosfera dal vivo e la performance sanguigna e calorosamente acclamata dagli astanti, porta quest’opera ad avere un riscontro commerciale ancor migliore delle due precedenti.

 Il suono su disco è inalterato, fedele e non ritoccato, come d’altronde era norma a quel tempo.

Captured Live at the Forum celebra la vitalità dei Three Dog Night dal vivo, con performance vocale energica e un sound fedele all'esperienza del concerto. Grazie ad una scaletta tratta dai primi due album e ad un'atmosfera festosa, il disco ottenne successo commerciale e divenne uno spartiacque per la carriera del gruppo. La registrazione è genuina, senza ritocchi, e cattura l'essenza dei loro spettacoli anni '60. Scopri la potenza live dei Three Dog Night e rivivi il loro indimenticabile concerto!

 Per niente seminali i Three Dog Night, ma ultra piacevoli.

 Lo fanno bravamente, e con splendide e convinte voci che recano un particolare senso di gioia.

La recensione esamina il secondo album dei Three Dog Night, uscito nel 1969, composto prevalentemente da cover riarrangiate con grande energia vocale. Spiccano versioni memorabili e l’utilizzo alternato delle tre voci principali. Pur non essendo innovativi, la band offre piacevolezza e coinvolgimento. Il disco si distingue per l’eclettismo delle cover e alcune felici intuizioni artistiche. Scopri la carica vocale e l’energia anni '60 di Suitable for Framing!

 Il loro poprock/rhythm&blues accessibile e melodico si reggeva sull’oculata scelta delle cover, sull’efficacia della trasposizione delle stesse per tre voci tutte importanti e rigogliose.

 Ce la facciamo a reggere un’altra decina di svelte rece sulla “Notte da tre cani”? Ma certo che si.

La recensione analizza l'esordio dei Three Dog Night, sottolineando la struttura insolita del gruppo con tre cantanti e un repertorio prevalentemente di cover scelte con cura. Vengono messe in luce le migliori interpretazioni dell'album e l'abilità nel valorizzare autori come Nilsson, Newman e Neil Young. L'energia del trio vocale e la varietà delle cover rendono il disco una perla del pop rock anni '60. Riscopri l'album che ha dato voce a tre frontmen e rivoluzionato le cover pop-rock!

 È un disco che suona felice e contento, con ottima musica pop rock, ma spalanca le porte di un incubo di Allan Poeiana memoria.

 Blood on the Snow è quella famiglia che va a messa la domenica, ammirata da tutti, ma che tra le quattro mura dell’inferno domestico dà il peggio di sé.

Blood on the Snow, album del 1974 dei Coven, si presenta come un'opera ingannevolmente innocente ma carica di atmosfere oscure e sataniche. Sebbene la musica sembri più pop e meno aggressiva rispetto al loro precedente Witchcraft, il disco cela un'inquietudine profonda e un male sottile che emerge con l'ascolto attento. Il contrasto tra l'apparenza dolce e il contenuto oscuro crea una tensione unica e di grande fascino. Scopri l'oscurità nascosta in Blood on the Snow, ascoltalo ora!

 Il motivo per cui sono stati così profondi nel solco che hanno lasciato in una generazione di ascoltatori è che forse loro stessi erano più profondi di quello che voleva sembrare.

 Un brano così dà veramente le vibrazioni che vuole dare, raccontando di weekend noiosi con consapevolezza di non fare nulla.

La recensione esalta l'album "Nord sud ovest est" degli 883 come un'opera pop-rock che ha segnato diverse generazioni grazie a testi profondi e melodie ben costruite. L'autore riconosce una maturazione artistica rispetto al passato, apprezzando le riflessioni sulla giovinezza e il provincialismo. Brani come "Rotta x casa di Dio" e la title track sono considerati punti di forza del disco. Un disco che, pur non rivoluzionario, resta un punto di riferimento del panorama italiano. Ascolta "Nord sud ovest est" e riscopri un classico senza tempo degli 883!

 "Nessuno potrà mai sostituire Chester Bennington. Chi ha preso il suo posto l’ha fatto in punta di piedi."

 "From Zero deve essere giudicato liberandosi dai pregiudizi, figli di un passato che non c’è più ma che potrà sopravvivere in futuro."

From Zero Deluxe Edition segna il sorprendente ritorno dei Linkin Park dopo anni di silenzio. Con Emily Armstrong alla voce, la band rinnovata offre un album maturo che unisce nostalgia e freschezza, rispettando l’eredità di Chester Bennington senza forzature. I brani oscillano tra aggressività e melodia, evidenziando grande affiatamento e capacità compositiva. Pur mostrando qualche scelta commerciale discutibile nella pubblicazione, il lavoro viene accolto con entusiasmo e rappresenta un nuovo inizio promettente. Scopri il nuovo capitolo dei Linkin Park e vivi l’emozione di From Zero Deluxe Edition!

 Nel 1978, al terzo album, del tutto inaspettato, scrive e suona il più grande album pop (ma definirlo pop è riduttivo) della musica americana.

 Impossibile non citare la "saltellante" "Werewolves of London" che è di fatto la sua unica hit da classifica e che ha un testo talmente svalvolato, nel senso buono, da far rimanere a bocca aperta.

Ricordiamo Warren Zevon, cantautore poco noto in Italia ma fondamentale nella musica americana anni '70, attraverso il suo capolavoro 'Excitable Boy'. L'album, prodotto da Jackson Browne, mescola nove generi musicali in 32 minuti di pura genialità con testi pungenti e grotteschi. Brani come 'Werewolves of London' rimangono tuttora iconici, mostrando la versatilità e il talento di Zevon. Un disco raro in Italia ma imprescindibile per gli appassionati. Ascolta oggi 'Excitable Boy' e scopri un capolavoro nascosto della musica americana.

 Il disco è sanguigno, acceso, quasi violento rispetto alle pettinate produzioni californiane.

 In quest’opera il senso di impellenza, di sfogo irrora le musiche ed anche il sound.

La recensione celebra 'Stephen Stills - 2' come il miglior album solista del musicista texano, ponendo in luce la varietà musicale e la sua autenticità passionale. Il disco, caratterizzato da intensità e un sound più ruvido rispetto ad altri lavori californiani, riflette la instabilità e il periodo turbolento della vita di Stills. Si evidenziano anche le collaborazioni importanti e pezzi memorabili che rendono l’album unico e coinvolgente. Ascolta Stephen Stills 2 e scopri il vero cuore del rock.