Il film in un ipotetico 80% è un dialogo unico, in cui ogni cosa viene spiegata come se fosse lo stesso Blatty a leggere il suo romanzo allo spettatore.

 La sequenza terrificante dell’infermiera in ospedale è uno dei jump scared più spaventosi che abbia mai visto.

L'esorcista III, diretto da William Peter Blatty, propone un horror con un cast solido e buone sequenze inquietanti, ma soffre di un ritmo troppo lento e una sceneggiatura poco incisiva. La regia non riesce a valorizzare le potenzialità della storia, risultando spesso piatta, con un finale poco soddisfacente. Le interpretazioni di George C. Scott e Brad Dourif emergono come i punti di forza del film. Nel complesso, un'opera interessante ma non all'altezza del cult originale. Scopri la nostra recensione completa e immergiti nel mondo oscuro de L'esorcista III!

 Il messaggio positivo è che esiste il dolore, esistono i problemi, e possono accompagnarti per tutta la vita senza finire per distruggertela.

 Van Sant non cala la mano sul sentimentalismo, ma esprime i sentimenti con delicatezza, come velati da uno sguardo imparziale, esterno.

La recensione analizza il film di Gus Van Sant, un biopic che racconta la vita del vignettista John Callahan dopo un incidente che lo rese paralizzato. Con uno stile delicato e documentaristico, il film esplora temi come alcolismo, dolore e accettazione. Pur criticando alcune scelte di casting, l'autore apprezza l'approccio evocativo e sincero del regista, insieme alle interpretazioni di Joaquin Phoenix e Jonah Hill. Scopri ora questo intenso biopic di Van Sant su Amazon Prime!

 È la voce della terra e delle montagne, del mare e del vento, del tuono e del lampo.

 Psarantonis ha il cuore di un bambino e la forza di Poseidone.

La recensione celebra Psarantonis come uno dei grandi artisti del secolo, una voce della natura e della tradizione cretese. L'album Treats of Zeus è visto come un pretesto per avvicinarsi alla sua musica unica e potente, che trascende le etichette musicali e incarna la forza primordiale di monti e mare. La sua capacità di evocare passioni ancestrali e il rispetto di artisti come Nick Cave ne sottolineano il valore artistico e culturale. Ascolta Psarantonis e immergiti nell'energia ancestrale di Treats of Zeus.

 "Un concentrato di brani avvincenti e vincenti, dove domina la componente street, sporcata a più riprese da molteplici sfumature blues."

 "'Kiss Of Death' (la loro 'November Rain'), suo vertice assoluto, arriva la voglia di ricominciare l'ascolto e di perdersi nel circolo vizioso."

Il disco Vicious Circle dei L.A. Guns rappresenta un momento complesso della band, segnato dall'assenza temporanea di Tracii Guns e da influenze grunge. Nonostante qualche scelta discutibile nella tracklist, l'album presenta numerosi brani energici e coinvolgenti che fondono punk, blues e rock urbano. La chiusura con Kiss Of Death è indicativa della forza residua della band, capace di attirare di nuovo l'ascoltatore. Scopri i dettagli di Vicious Circle e rivivi il rock urbano degli anni '90!

 The Meg ha un insospettabile verve e una vitalità che mi hanno fatto divertire non poco.

 Puoi anche avere effetti di merda e storie vergognose, ma se la sceneggiatura tiene, piglio & ritmo sono quelli giusti, allora tutto può funzionare.

The Meg si presenta come un b-movie brillante e divertente, con un mix di azione, effetti speciali e humor volutamente ignorante. Jason Statham guida un cast convincente in una storia che, pur non priva di cliché, mantiene ritmo e scorrevolezza. La pellicola si distingue per la sua capacità di non prendersi sul serio, regalando momenti di puro intrattenimento e ironiche citazioni al filone horror marinaro. Un film non perfetto, ma efficace nel suo intento di divertire senza pretese. Guarda The Meg per due ore di azione esilarante e divertimento senza pensieri!

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 “La destrezza con cui il Nostro blandiva il potere, l'abilità da chef consumato con cui cucinava spaccati di eterna Commedia Umana farcendoli con l'uvetta e i canditi della propaganda politica.”

 “Il Giulio Cesare suona in effetti come un precedente storico, un ammonimento, un messaggio in codice rivolto a Elisabetta I o, se non direttamente a lei, almeno alla sua corte.”

La recensione evidenzia come il Giulio Cesare di Shakespeare non sia solo una tragedia storica ma un messaggio politico rivolto a Elisabetta I e alla sua corte, un ammonimento sul potere e la sua gestione. Attraverso un’analisi ricca e dettagliata, l’autore mette in luce la complessità dei personaggi e le dinamiche di potere che si riflettono sia nella Roma antica sia nell’Inghilterra del XVI secolo. Un'opera di grande attualità e profondità. Scopri il dietro le quinte di Giulio Cesare con questa lettura approfondita e coinvolgente!

 Il Navigante è una metafora dell'esistenza dove a momenti di calma si alternano periodi di burrasca.

 Nessuno si salva, in questa danza dei dannati.

Il Navigante di Andrea Franchi è un album mediterraneo caratterizzato dall'uso di strumenti tradizionali come bouzouki, baglamas e fisarmonica. La prima parte si presenta come un concept album che riflette sulla vita e sul viaggio. I brani si distinguono per ritmi espressivi e arrangiamenti ricchi, tra momenti intensi e atmosfere evocative. La seconda metà si concentra su canzoni più classiche di musica d'autore, con testi profondi e melodie intime. Un disco autentico che vale la pena ascoltare. Ascolta Il Navigante e immergiti in un viaggio sonoro mediterraneo unico.

 Gigaton mi ha piacevolmente sorpreso, è il disco più ascoltabile degli ultimi 15 anni.

 Ci attacchiamo ai Pearl Jam... perché ci ricordano chi siamo stati e ci aiutano a capire chi siamo diventati.

La recensione esprime un amore profondo per i Pearl Jam e un'impressione positiva su Gigaton, considerato il miglior album della band degli ultimi 15 anni. Con una tripartizione personale delle tracce, emergono momenti convincenti, altri medi e alcuni meno riusciti, ma l'album resta ascoltabile e significativo. Il testo riflette la nostalgia per l'epoca del grunge e il cambiamento del rock, celebrando la capacità di sopravvivenza e rinnovamento della band. Scopri la recensione completa e immergiti nell'ultimo album dei Pearl Jam!

 Questi piccoli eroi del rock dell’Oceano Pacifico hanno la chitarra jangle e la voce twee: pulitissima ed elegante la prima, sempre d’accordo col basso grassoccio, femminile e sognante la seconda.

 È in tutto è per tutto un disco della Sarah, ma ha anche un sapore deciso di anni Novanta, e la cosa non crea imbarazzo.

Feral Pop Frenzy è l'unico album degli australiani Even as We Speak, pubblicato nel 1993 dall'etichetta Sarah Records. Il disco unisce l'eleganza del jangle pop con elementi alternative tipici dei primi anni '90, mantenendo un'impronta indie pulita e sognante. La recensione evidenzia l'abilità della band nel mescolare tradizione inglese e sonorità più irruente, senza rinunciare a dettagli curiosi come passaggi con banjo e sample. Un disco che rappresenta al meglio lo spirito della Sarah Records con un sapore decisamente anni '90. Scopri l’eleganza indie anni ’90 con Even as We Speak e Feral Pop Frenzy!

 Se volete un buon ibrido tra sonorità più viscerali innaffiate sopra una base di dolce punk-di-Spagna “Astray” è una meravigliosa raccolta di figurine.

 Sentire la voce di Jason prima sussurrata, poi salire di tono ed infine esplodere in preda ad una tempesta emotiva è come sempre un piacere provare per credere.

La recensione celebra Astray, secondo disco dei californiani Samiam, come un lavoro maturo che fonde punk viscerale e melodicità emozionante. L'album si distingue per la produzione curata e la voce espressiva di Jason, evocando atmosfere simili a quelle di band storiche del genere. Brani come "Sunshine" e "How Long We" sono evidenziati per il loro impatto emotivo, rendendo l'album un ibrido riuscito e intenso, ideale per chi ama il punk con profondità emotiva. Riscopri il punk emozionale di Samiam con Astray, ascolta ora!

 "Il Mondo è un Vampiro, mandato a prosciugare"

 "Ed attenzione alle frequentazioni assidue di questi non luoghi ed a saperli riconoscere, anche se alcuni all'apparenza sembrano molto fiki!"

Vivarium di Lorcan Finnegan è un thriller fantascientifico che esplora la solitudine e l'alienazione in un mondo suburbano identico e claustrofobico. Il film propone una forte critica sociale sul conformismo e i "non luoghi". Ricco di riferimenti simbolici e influenze da Lynch e Aronofsky, lascia ampio spazio all'interpretazione. La narrazione distorta e inquietante coinvolge lo spettatore in un'esperienza emotivamente intensa e riflessiva. Scopri il lato oscuro della vita suburbana con Vivarium, un film che ti farà riflettere.

 Arrivare alla fine dell’album da la sensazione di un pugno di ferro chiuso davanti al nostro viso.

 La band non ha paura di sperimentare, che sia per esigenza discografica o per proprio gusto.

Youthanasia di Megadeth rappresenta un momento di maturità e stabilità per la band, con un sound potente e groove metal. Uscito nel 1994 in un periodo di crisi per il thrash, l'album mostra un processo compositivo democratico e aperture a nuove sperimentazioni senza perdere pesantezza. Il basso di Ellefson e la guida di Mustaine e Friedman creano un lavoro solido e ancora oggi apprezzato dai fan. Scopri l'energia e la maturità di Youthanasia, un capolavoro imperdibile di Megadeth!

 Una sensazione come certo Brasile. Nuances, sfumature, qualcosa di molto sottile.

 E invece il meglio è la casa vuota. Un luogo sommerso dal silenzio, immagino.

La recensione celebra Walking Wounded come un album di raffinata malinconia e grazia sfumata. La voce neutra di Tracey Thorn crea un'atmosfera intima, accompagnata da sonorità pop elettroniche arricchite da influenze soul e jazz. Il disco evoca sensazioni delicate di solitudine e nostalgia, risultando un luogo ideale per la decompressione emotiva. Ascolta Walking Wounded e lasciati avvolgere dalla sua magia malinconica.

 Pitfalls è un disco tremendamente coraggioso, ha quel coraggio che ogni band dovrebbe avere di sperimentare senza paura di incorrere in giudizi negativi.

 I Leprous non si fanno problemi a realizzare brani di presa piuttosto facile ma lo fanno senza cadere nei trappoloni del momento, componendo sempre secondo i propri ideali sonori.

Pitfalls rappresenta una fase di grande coraggio per i Leprous, che si lanciano in sperimentazioni sonore mai tentate in precedenza. L’album si distingue per varietà stilistica, con incursioni nel pop e nel funk mantenendo però un’identità artistica solida. L’approccio vocale, gli arrangiamenti d’archi e il drumming più soft contribuiscono a un ascolto rilassato ma coinvolgente. Il disco si posiziona tra i migliori del 2019 per la sua originalità e per la capacità di sorprendere. Ascolta Pitfalls dei Leprous e scopri una nuova dimensione del rock sperimentale.

 La nasionae ze sora a valuta.

 Sti qua i ga cata a gaina che ponde i ovi aurei.

La recensione utilizza un dialetto veneto vivo e colorito per esprimere un giudizio misto sull'album Sleep Well Beast dei The National. Nonostante una certa stima per la band, emerge una distanza emotiva e una percezione di testi poco brillanti. Il linguaggio è intenso e poetico, con immagini di tristezza e ironia. Scopri ora Sleep Well Beast dei The National con questa recensione unica e intensa.

 Se gli si toglie il "giocattolo" l'individuo perfettamente integrato nella società capitalistica si manifesta per quello che è, un perfetto deficiente.

 Un condensato di nonsense micidiale nella sua economia, nel suo bianco e nero da quattro soldi con qualche goccia di colore qua e là.

Break Up di Marco Ferreri è un film satirico e surreale che mette a nudo la vacuità della società borghese e capitalistica degli anni '60. Attraverso un protagonista ossessionato dal punto di rottura di un palloncino, Ferreri offre una critica tagliente e divertente, resa memorabile dall'interpretazione di Marcello Mastroianni. La pellicola, arricchita da un bianco e nero con tocchi di colore e una colonna sonora unica, rimane attualissima e consigliatissima per gli amanti del cinema d'autore. Guarda Break Up e scopri un cult della satira italiana, un viaggio tra nonsense e critica sociale!

 L’efficacia con cui riesce a suscitare il terrore nasce dal contrasto fra la quiete delle sue ambientazioni e il terrore che fa capolino in modo inatteso.

 Il suo stile elegante, raffinato e colto gli valse le lodi di Dino Buzzati.

La recensione celebra Montague Rhodes James come uno dei massimi autori di ghost stories inglesi, capace di innovare il genere gotico con uno stile elegante e terribile. I suoi racconti si distinguono per l'ambientazione realistica e misteriosa, ricca di antichi college e magioni, che esalta l'inquietudine soprannaturale. Opere come "Count Magnus" e "La Mezzatinta" sono evidenziate come capolavori. Il valore culturale e l'influenza di M.R. James sono ancora oggi riconosciuti e lodati da critici e scrittori contemporanei. Immergiti nei racconti spettrali di M.R. James e vivi il fascino del terrore classico inglese!

 In un posto senza futuro, è qui che sta il nostro futuro.

 La vita è mortale come sembra, ma la finzione è più indulgente.

Mock Tudor è un album del 1999 di Richard Thompson, considerato uno dei suoi lavori migliori per arrangiamenti essenziali e liriche intense. Il disco esplora temi sociali e personali ambientati in una Londra proletaria, con un mix raffinato di folk rock e tecniche chitarristiche. La produzione mette in risalto l’eleganza e la profondità emotiva di Thompson, confermando la sua lunga carriera e la sua capacità di rinnovarsi senza perdere autenticità. Ascolta Mock Tudor e immergiti nelle storie emotive di Richard Thompson.

 Si tratta di un album appena sufficiente in cui lei ripercorre la sua carriera tanto da sembrare a tratti una brutta copia di se stessa.

 Peccato per l'esclusione del singolone 'We appreciate power' che avrebbe alzato il livello qualitativo.

Il nuovo album di Grimes, 'Miss Anthropocene', arriva dopo 6 anni di attesa con un concept sul riscaldamento globale. Nonostante il buon lavoro tecnico e alcune tracce riuscite come 'Violence', l'album risulta spesso una versione poco ispirata della sua precedente produzione. L'esclusione del singolo 'We Appreciate Power' penalizza ulteriormente il risultato finale. Nel complesso, un lavoro a metà che delude chi ha apprezzato la carriera passata dell'artista. Scopri cosa aspettarti da 'Miss Anthropocene' di Grimes in questa recensione dettagliata!